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26. Visita inaspettata (parte 1)

Corsi a perdifiato fino alla tenda.
Mi fermai nel bosco lì vicino, da lontano sentì un ululato di Seth: chiedeva aiuto per Edward.
Seth! Torna qui, non servono gli altri. Facciamo noi.
I vampiri nemici erano due: Victoria e un ragazzo che avevo già visto, era Riley Biers, uno di Forks che era sparito qualche tempo prima, a Seattle. Adesso capivo perché.
Victoria era stata molto furba a farsi accompagnare da questo qui, era l'unico del suo esercito che conoscesse benissimo questi boschi.
Riley era alto, biondo e pallidissimo. I suoi occhi erano rossi, ma non proprio come i neonati. Probabilmente aveva nove o dieci mesi.

Bella era vicino alla roccia della montagna, con la schiena premuta contro ad essa. Edward era davanti a lei, in posizione di difesa. I due nemici erano dalla parte opposta del piccolo spiazzo, non si erano accorti di me e di Seth. Neanche Bella ci aveva notati, solo Edward sapeva di noi.
Victoria indicò Edward e Riley avanzò verso di lui.
Lessi i pensieri di Edward, in modo che anche Seth li sentisse. Aveva un piano e... dovetti fidarmi di lui.
«Riley» disse Edward con tono dolce e implorante.
Il neonato si immobilizzò e strabuzzò gli occhi.
«Ti sta mentendo, Riley. Non ti ha mai amato. Il suo vero amore si chiama James, e tu non sei altro che uno strumento nelle sue mani»
Al nome di James, Victoria fece una smorfia, continuando a guardare Bella.
Riley lanciò uno sguardo implorante verso Victoria.
«Ascoltami» disse Edward, richiamando l'attenzione del vampiro. «Sa che ti ucciderò, Riley. Lei vuole che tu muoia, in modo da smetterla con questa commedia. Sì, te ne sei accorto, vero? Hai letto i dubbi nei suoi occhi, sospettato di quel tono falso nelle sue promesse. Non ti ha mai desiderato. Ogni bacio, ogni carezza, era una bugia»
Edward si avvicinò a Riley di qualche centimetro. Riley si allontanò.
«Non devi morire per forza» promise Edward, guardandolo negli occhi «Ci sono altri modi di vivere, oltre a quelli che ti ha mostrato lei. Non è soltanto bugie e sangue, Riley. Puoi andartene anche adesso. Non sei costretto a morire per le sue bugie»
Edward si spostò in avanti e di lato. Fra lui e Bella c'era circa un metro di distanza. Victoria se n'era accorta. Controllai assiduamente Riley ed Edward e Bella. Così, se Victoria si fosse buttata sulla ragazza ed Edward non l'avesse fermata, sarei stata pronta.
Riley esagerò la propria mossa di compesazione. Victoria si chinò in avanti, quasi sulla punta dei piedi, gli occhi fissi su Bella e le labbra semiscoperte.
Mi abbassai un pochetto, il peso sugli arti posteriori, le zampe anteriori tese e pronte ad inchiodare a terra la rossa. Seth fece lo stesso, pronto ad intervenire subito dopo di me.
Seth, ti ricordi il piano?
«Certo»
Gli avevo fatto vedere il mio piano con un'immagine ed Edward aveva acconsentito, pur considerandolo pericoloso per me.
«Ultima possibilità, Riley» sussurrò Edward.
Riley guardò Victoria, in cerca di risposte. Sembrava disperato.
«Il bugiardo è lui, Riley» disse Victoria con voce delicata, stridula, un tintinnio infantile da soprano «Ti ho già parlato dei loro trucchetti mentali. Io amo solo te, lo sai»
Riley serrò la mascella e tese le spalle.
Io e Seth, divorati dall'ansia, dovevamo stare calmi, sennò i vampiri nemici avrebbero sentito il rumore del battito frenetico del nostro cuore, per ora sovrastato da quello di Bella. La ragazza, infatti, era la più agitata, probabilmente pensava che Edward fosse da solo contro Victoria e Riley.
Riley smise di essere sospettoso di Victoria e si preparò ad attaccare. Puntò i suoi occhi rosso sangue in quelli dorati di Edward.
La rossa si preparò ad attaccare Bella.
Riley, convinto di ciò che gli aveva detto Victoria, continuò a guardare Edward negli occhi. «Sei morto» disse deciso.
Ora toccava a me.

Ruggendo mi scagliai addosso a Riley. Era un attacco diretto, lo sapevo. Stavo disobbedendo a Jasper. "Mai attacchi diretti" aveva detto.
Riley si girò velocemente a destra e, con entrambe le mani, mi spinse contro la parete rocciosa della montagna.
Non mi era servita Alice per capire che il vampiro avrebbe fatto così. Attutì il colpo nel modo più coretto possibile, ma mi lasciai cadere a terra, fingendomi svenuta.
Edward finse di fare un passo verso di me e di correggersi vedendo Victoria che bramava da molto tempo quella mossa.
Vidi dai pensieri degli altri, esclusi quelli di Bella che mi erano inaccessibili, che Riley mi guardò con un sorriso strafottente e mi si avvicinò.
Dovetti costringermi a tenere gli occhi chiusi e il respiro lento e regolare, anche se il mio nemico minacciava di uccidermi.
Sentivo il respiro e il battito irregolare di Bella, probabilmente aveva paura anche per me. Sapendo dove cercare, individuai il battito e il respiro regolare di Seth, era concentrato su Riley. Sentì il passo lento di Riley, il rumore della neve calpestata, il suo piede che si posava sul mio collo -pronto ad uccidermi-, il suo ringhio di soddisfazione -pensava fosse più difficile battere dei mostri, ci definiva così, come noi- e poi il ruggito di Seth che si scagliava su Riley, togliendomelo di dosso.
«No!» urlò Victoria.
Mi alzai di scatto, avventandomi sulla vampira. La rossa mi guardò stupita e mi schivò, saltando su di un albero. Ringhiai di frustrazione e cercai di arrampicarmi.
"Chiara, allontanati" mi ordinò Edward. Riluttante mi allontanai, avvicinandomi a Bella.
«No» ripeté Victoria a denti stretti. Edward le si avvicinò.

Riley si rialzò, sembrava scoordinato, però era più forte dei neonati che avevo affrontato prima. Sferrò un calcio alla spalla di Seth. Sentì il rumore di un osso che si spezza.
Sussultai anch'io per il dolore, avendo la mente collegata a quella del lupo sentivo tutto ciò che provava anche lui.
Seth!
«Tranquilla, sto bene»
Seth iniziò a girare attorno a Riley, zoppicando.
Riley era pronto ad attaccare il grosso lupo, anche se Seth gli aveva già staccato un pezzo di mano.
Si, questo vampiro era più difficile da battere, rispetto agli altri: aveva la forza dei neonati ma l'attenzione dei vampiri "adulti".

A pochi metri da quel combattimento, Edward e Victoria si fronteggiavano. Non si muovevano in tondo, perché Edward non voleva che la rossa si avvicinasse a Bella, ma tanto c'ero io a proteggere l'umana, quindi non c'era problema se Victoria si avvicinava.
La vampira si muoveva indietro e di lato, cercando un varco nella difesa di Edward. Lui seguiva le sue mosse, captando sempre ciò che Victoria voleva fare, grazie al suo talento.

Seth fece un affondo al fianco sinistro del suo avversario e riuscì a morderlo. Riley ruggì furioso e di dolore. Il grosso lupo saltò agilmente all'indietro quando il vampiro cercò di colpirlo con un fendente della mano mutilata.

Intanto Victoria era arrivata a nascondersi dietro agli alberi della foresta che delimitava il piccolo spiazzo del combattimento.
Era tormentata, l'istinto di salvezza le diceva di correre via, ma la sete di vendetta le diceva di uccidere Bella. Ovviamente Edward se n'era accorto e iniziò a provocarla.
«Non andartene, Victoria» iniziò a mormorare con lo stesso tono di prima «Un'altra possibilità come questa non tornerà»
Lei gli mostrò i denti, sibilando.
«Poi potrai correre» la vezzeggiò Edward «Avrai un sacco di tempo. È ciò che ti riesce meglio, no? È il motivo per cui James ti teneva con sé. Serve, quando si ha voglia di giocare ad uccidere. Una compagna dotata di un strabiliante istinto per la fuga. Ha sbagliato a lasciarti: le tue doti avrebbero potuto tornargli utili quando lo abbiamo rintracciato a Phoenix»
La rossa ringhiò.
Edward, non giocare col fuoco, attaccala e basta. Gli feci notare.
"Tranquilla, è tutto sotto controllo"
«Tuttavia, per lui non sei mai stata nient'altro. Che sciocchezza, sprecare tante energie per vendicare uno che a te era meno affezionato di un cavaliere alla sua cavalcatura. Sei sempre stata poco più che una comodità, per lui. E io lo so» disse sorridendo appena mentre si picchiettava sulla tempia.
Con uno squittio soffocato, Victoria sfrecciò contro Edward. Fece una finta, Edward rispose e i due ripresero a muoversi in quella specie di semicerchio.

Riley tirò un pugno a Seth, beccandolo sull'anca. Il lupo emise un guaito soffocato.
Seth si mise sulla difensiva, cercando di non pensare al dolore.
No, adesso non m'importa di Bella. Vengo ad aiutarti. Dissi a Seth.
«No! Tranquilla. Pensa a Bella. Se la rossa la prende sia Edward che Jacob impazziranno»
Dovetti usare tutta la mia forza di volontà per non andare ad aiutare il mio amico.
Riley stava facendo arretrare Seth contro la montagna.
Vidi Victoria che calcolava la distanza fra Riley e Bella. Sfortunatamente per lei, Seth morse Riley e lo costrinse ad arretrare. Victoria emise un ringhio soffocato.
Seth non zoppicava più, si era avvicinato ad Edward e gli sfiorava la schiena con la coda. Victoria li guardò stupita.
«No, non mi si rivolterà contro» disse Edward alla vampira «Grazie a te abbiamo un nemico comune, ci hai fatti alleare» sfruttando il momento di distrazione si avvicinò a Victoria.
Lei serrò i denti e si concentrò su di Edward.
«Guarda meglio, Victoria» continuò Edward «Somiglia davvero tanto al mostro che James ha seguito attraverso la Siberia?»
Chi?! Chiesi agitata. Perché non ne sapevo niente?
Nessuno mi rispose.
«Non è lo stesso?» ringhiò Victoria, guardando velocemente Seth, me ed Edward «Impossibile!»
«Niente è impossibile» rispose Edward «Eccetto ciò che desideri. Non riuscirai mai a toccarla»
Lei scosse la testa, velocemente, per cercare di opporsi alle distrazioni, cercò di schivarlo di lato, ma Edward la bloccò. Victoria fece una smorfia di frustrazione, poi avanzò verso di lui, in posizione d'attacco.
Anche Edward si spostò, avvicinandosi a lei.
Victoria era molto forte, sapeva benissimo come combattere e aveva anni di esperienza alle spalle, temevo per l'incolumità di Edward. Certo, lui poteva leggerle il pensiero e sapeva bene come combattere però qualcosa mi diceva che Victoria aveva qualche secolo in più alle spalle.
La parete di roccia amplificava il rumore dello scontro e mi faceva salire l'ansia e la paura. Se almeno Edward fosse andato un po' più a destra o a sinistra avrei potuto aiutarlo. Odiavo stare ferma.

Riley si lasciò distrarre dalla lotta principale, in ansia per la sua compagna. Seth lo colpì con un morso e Riley lanciò un urlo gutturale di dolore. Il vampiro rispose con un manrovescio che colpì Seth al centro del petto. Il corpo di Seth andò a sbattere contro la montagna e ricadde a terra, a circa due metri di distanza da me e Bella. Dai suoi denti uscì un guaito cupo.
Riley si avvicinò al lupo color sabbia, inerte. Aprì la bocca, pronto a tagliare la gola di Seth.

A quel punto me ne fregai altamente di proteggere Bella e saltai sulla schiena di Riley, facendolo rotolare a terra. Dovevo tenerlo impegnato finché Seth non fosse guarito.
Rotolai anch'io sulla neve fredda e soffice. Riley si rialzò e mi ringhiò.
Arretrai lievemente, volevo spingerlo verso Victoria ed Edward per farlo distrarre nuovamente.
«Chiara, attenta!» sentì urlare ad Edward.
Mi girai giusto per vedere Victoria che mi saltava addosso. Ero così concentrata su Riley che non mi ero accorta di Victoria.
Riuscì a divincolarmi facilmente dalla sua presa e le morsi un fianco, graffiandole i pantaloni con gli artigli.
Lei mi lasciò e intanto Edward si avventò su di lei, ma fu respinto e continuarono a lottare come prima.
Seth non si era ancora rialzato.
Riley riuscì a prendermi e con un calcio mi spedì contro un albero.
Sbattei sul tronco che si ruppe, inchiodandomi a terra.
Ero bloccata. Sotto di me c'era la neve, dietro un pezzo di tronco e sopra la continuazione del tronco che terminava davanti a me con rami e foglie.
Ogni respiro mi costava un atroce dolore alle costole della parte sinistra, quelle spiaccicate dall'albero.
Cercai di liberarmi senza pensare al dolore, ma non ci passavo. Mi guardai intorno per trovare una via d'uscita.

Intanto Riley si avvicinò ad Edward e Victoria.

Notai che ero molto vicina alla buca dove aveva dormito Seth. L'albero caduto era quello dove avevo intagliato il pezzo di legno, questa mattina.
Quindi... il pezzo di legno è qui... pensai guardandomi intorno. Lo vidi, abbastanza vicino a me.
Con la bocca e le zampe non ci arrivavo, dovetti ritornare umana.
Trattenni un gemito di dolore, probabilmente qualche costola era rotta. Allungai il braccio destro e presi quel pezzetto di legno, probabilmente insignificante a molti, ma che per me significava la salvezza.
Inizialmente doveva essere un castoro, però avevo sbagliato a fare la coda perché mi era scivolato il coltellino ed era venuto una specie di castoro con una coda a punta.
Usai quella punta per rompere la fragile corteccia che collegava il tronco, quella che mi impediva di spostare il tronco che mi schiacciava.
Riuscì a tagliarla e ad alzare di pochissimo il tronco che stava sopra di me. Di spostarlo non se ne parlava, era troppo pesante.
Mi feci scivolare nella buca, fortunatamente ero finita sul bordo. Da quella buca uscì facilmente dalla trappola, praticamente passavo sotto il tronco.

Appena mi liberai, Victoria e Riley intrappolarono Edward.
Edward era inginocchiato a terra, Riley lo teneva fermo bloccandogli le braccia dietro la schiena e Victoria era davanti a lui, pronta a staccargli la testa.
No, non doveva finire così. Non potevamo perdere Edward così facilmente.
«Fermi!» urlai, lanciando il mio "castoro appuntito" contro Victoria. Riuscì a prenderla in testa e mi guadagnai la loro attenzione. Edward mi guardò, non capendo cosa stavo facendo, era convintissimo di essere spacciato.
Victoria mi guardò con un ghigno divertito.
Riley mi fulminò con lo sguardo, pensava di avermi ucciso.
«Non potete ucciderlo. Vi prego...»
I due si misero a ridere.
Riley fece alzare la testa ad Edward, in modo che vedesse Victoria, la sua assassina.
«Prendete me al posto suo...» mormorai, ma i due non mi degnarono più di uno sguardo.
Seth non si era ancora alzato, ma iniziava a stare meglio. Aveva preso una bella botta.

Poi Bella si immedesimò nella terza moglie e ci salvò, pur facendo una grande cavolata.
Si tagliò con un pezzo di roccia crollato dalla parete rocciosa dopo l'impatto di Seth.
Victoria, così come tutti gli altri, si fece distrarre dal rantolo di Bella.
Edward sospirò esasperato, nel mentre che combatteva contro la voglia di bere lui stesso il sangue che colava sul braccio di Bella.
Mi immobilizzai, smettendo di respirare per quanto potevo. Bella stava sanguinando e il vampiro dentro di me mi ordinava di ucciderla e di assaporare il suo sangue caldo che stava a circa un metro da me.
Victoria scattò verso di Bella, ma io mi trasformai immediatamente e mi scontrai con la vampira. Rotolammo a terra in un turbinio di ringhi, neve e morsi.
Per me era anche più difficile che per Victoria, se mi mordeva ero morta. Il veleno dei vampiri era letale per i licantropi.

Sentì Edward che si liberava, saltava dietro a Riley, gli bloccava un braccio, gli metteva un piede dietro la schiena, bloccandolo e tirava...
Il piccolo accampamento si riempiva dell'urlo lancinante del dolore di Riley. Seth scattò in piedi e saltò su Riley.

Riuscì a rialzarmi in piedi e sentì dai pensieri di Victoria che intendeva andare da Bella, lasciando perdere il combattimento con me.
Ero pronta a saltarle addosso.
"Lasciala a me" pensò Edward, lasciando Riley a Seth.
Victoria mi ringhiò e si scagliò su di Bella.
Edward scattò e si scontrò con la vampira.
Andarono a sbattere su di un albero ed entrambi si rialzarono, in posizione d'attacco.

Seth si scagliò su Riley, che battè in ritirata. Alzò un braccio per difendersi, l'unico che gli era rimasto, l'altro era stato strappato da Edward.
Seth lo incalzò e Riley, terrorizzato dal grosso lupo, non si accorse di me, ero dietro di lui.
Mi sdragliai a terra e il vampiro perse l'equilibrio, inciampando su di me.
Mi rialzai e Seth affondò i denti nella spalla del vampiro e la strappò, saltando indietro.
Seth scosse la testa e lasciò il braccio, emise un specie di risatina e fu pronto a riattaccare il vampiro.
«Victoria!» implorò Riley, ma lei non lo ascoltò minimamente.
Seth si scagliò sul vampiro, rotolando nel bosco.
Il rumore metallico o di pietra sbriciolata si aggiunse alle urla di Riley.
Seguì Seth e vidi che staccava di colpo la testa a Riley. Le urla cessarono ma il rumore continuò nel mentre che il lupo smembrava il vampiro.

Tornai da Edward, Victoria iniziava ad arretrare. Sapeva di essere sola.
Guardò un ultima volta Bella e corse via.
«No... Resta ancora un po'» disse Edward.
Lei schizzò via, ma Edward fu più veloce.
La colpì alle spalle e passò velocemente la bocca sul suo collo, staccandole la testa.
Era finita. Avevamo vinto.

Aiutai Seth ed Edward a prendere i resti dei vampiri e ad impilarli per bruciarli. Alla fine del lavoro, Edward prese un accendino a benzina e lo buttò sui vampiri uccisi. Si incendiarono subito formando un grande fuoco.
Io e Seth ci sedemmo vicino al fuoco e alzammo il muso al cielo, emettendo un ululato di vittoria. Poi ci rialzammo e scoppiammo a ridere.
Degli ululati di vittoria lontani ci risposero. Anche il resto del branco stava bene.
Edward sorrire ed allungò il braccio, stringendo il pugno, di fronte a Seth. Seth sorrise, mostrando i denti aguzzi e sfregò il naso contro la mano di Edward.
«Bel lavoro di squadra» disse il vampiro. Seth rispose ridacchiando.
Poi Edward allungò una mano, aspettandosi un "batti il cinque" da me. Lo guardai e spostai la testa da un lato, con fare imbronciato.
«Dai, non puoi essere ancora arrabbiata con me per ciò che ho detto a Jacob»
E invece lo sono.
Edward sbuffò «Ok... comunque bello il tuo piano per uccidere Riley e Victoria»
Grazie. Risposi fredda.

Edward fece un respiro profondo e si girò verso Bella.
Sembrava... abbastanza sconvolta.
«Bella, amore» disse Edward, avanzando lentamente verso di lei, con le mani alzate.
Mi sedetti a terra e piegai la testa di lato, osservando confusa la scena.
«Bella, lasceresti andare la pietra, per favore?»
Hai paura di una pietrolina?
Edward non mi rispose «Piano. Senza farti male»
Notai solo ora che Bella stringeva la pietra nella mano con la frattura alle nocche. Stavolta Carlisle commetterà il suo primo omicidio. Pensai ridendo. Bella gli aveva promesso di non usare quella mano finché non fosse guarita.
Bella lasciò cadere la pietra.
«Non aver paura, Bella» mormorò Edward «Sei salva, non ti farò del male»
Lei lo guardò confusa.
«Andrà tutto bene, Bella. So che adesso hai paura, ma è finita. Nessuno ti farà del male. Non ti sfiorerò nemmeno. Non ti farò del male»
«Perché continui a ripeterlo?» chiese lei andandogli incontro.
Edward arretrò.
Che c'è, hai paura di un'umana? Chiesi ridacchiando.
«Cosa c'è che non va?» chiese Bella sussurrando «Cosa vuol dire?»
«Non hai...» iniziò a dire con sguardo confuso «Non hai paura di me?»
«Paura di te? Perché?»
A quel punto non riuscì più a trattenere le risate. Mi rotolai a terra emettendo strani versi che, per un lupo, erano delle risate.
Come faceva Edward a non capire che Bella non era spaventata? Certo, era un po' scossa, ma aveva ragione, aveva appena assistito ad una battaglia. Però non aveva assolutamente paura di Edward.
Bella si avvicinò ad Edward, lo abbracciò e lo baciò. Poi gli chiese se stesse bene e lui rispose affermativamente.
Ehi, ehi, ehi. Dissi interrompendoli. Se non ci fossi stata io la tua bella zucca vuota che hai al posto della testa starebbe bruciando laggiù. Dissi alzando una zampa ed indicando il fuoco.
Edward mi guardò malissimo.
Che c'è? Bella ha tutto il diritto di saperlo. Così come Jake ha tutto il diritto di sapere del matrimonio.
«Ok, diavoletta, siamo pari» rispose Edward, preoccupato per Bella che, a mio parere, non sembrava spaventata dalla mia affermazione.
La ragazza chiese se anche io e Seth stavamo bene. Edward rispose di sì anche questa volta.
Almeno le mie costole mi sembravano guarite.
Poi Bella chiese di tutti gli altri, senza escludere lupi e vampiri. Edward le rispose che anche li stavano bene e che la battaglia era già finita. Il peggio, secondo lui, era stato qui e probabilmente era vero.
Bella chiese ad Edward perché pensava che lei fosse spaventata di lui. E il vampiro le rispose che temeva di averla terrorizzata perché comunque aveva visto ciò che poteva fare un vampiro. Bella sbuffò dicendogli «Sul serio? Tu... cosa? Pensavi di avermi spaventata?»
Edward la guardò negli occhi, prendendola per pazza «Bella, io ho appena... ho appena decapitato e smembrato una creatura senziente, a meno di venti metri da te. Non ti senti toccata?»
Dovrà farci l'abitudine, se continuerà ad attirare vampiri ostili.
Bella alzò le spalle, dicendo che avrebbe voluto aiutarli e che temeva per la nostra opportunità.
Avrei voluto dirle "la prossima volta che vuoi copiare la terza moglie, infilzati il cuore e non usare una pietrolina" ma invece lo pensai solo e mi subì il "ringhio mentale" di Edward.
Edward la rimproverò, dicendole che il suo "numero con il sasso" gli aveva quasi fatto venire un infarto.
Lei si difese dicendo che voleva aiutarci perché sia io che Seth eravamo feriti. Edward le disse che Seth stava solo fingendo.
Embhè, diciamo che ha iniziato a fingere dopo che ti ho salvato dall'essere decapitato.
Edward mi fulminò con lo sguardo.
Ok, ok, sto zitta.
Bella chiese cos'era la complicazione di cui aveva parlato Edward, qualche tempo prima, quando Bella aveva chiarito con Jacob.
Uhh, sgamato... questa volta lo pensai solo, così solo Edward ed il branco lo sentirono.
Il vampiro rispose che non era niente.
Edward e Seth si assicurarono di aver bruciato tutto ciò che faceva parte dei vampiri ed Edward si assicurò che Bella stesse davvero bene. Intanto io stavo tornando dagli altri.

Arrivai al campo di battaglia dopo una corsa veloce.
Mi bloccai subito: una neonata era seduta a terra e Jasper era in piedi di fianco a lei.
Ok, o erano cecati o erano pazzi. C'era una nemica e nessuno la guardava!
Andai verso la neonata a passo lento. Mi muovevo con passi cadenzati, alzando lievemente le spalle, come una tigre prima di un attacco. Un ringhio gutturale mi saliva su per la gola, le zanne erano scoperte e gli occhi erano fissi sulla nemica.
«No! Ferma!» sentì dire da un voce familiare. Poi un vampiro mi saltò addosso facendomi rotolare sulla terra.
Mi rialzai scrollandomi per togliermi di dosso la neve. Poi guardai gli occhi dorati del vampiro biondo che stava in ginocchio davanti a me.
Carlisle! No, ma dico, ti sei impazzito?! Quella è una neon..
«Si, lo so. Ma non devi ucciderla»
No, avete respirato dei fumi tossici o cosa?! Te lo ripeto: quella è una neonata...
«E io ti ripeto che lo so. Ma non devi ucciderla, si è arresa»
E allora?
«Non ha intenzione di combattere. Anzi, è ben disposta ad entrare nella nostra famiglia»
Uh, che bello... dissi facendo roteare gli occhi e sedendomi. Secondo te sarà ancora disposta a diventare "vegetariana" quando sentirà l'odore di Bella?
Carlisle sospirò «Imparerà»
Mi rialzai scuotendo la testa. Siete pazzi.
Carlisle ridacchiò nervoso «Si, ok, siamo pazzi. Ma non provare ad ucciderla, mi raccomando»
Ehi, calmo, non sono un serial killer. Voglio solo conoscerla meglio.
Carlisle mi guardò per un attimo.
Ehi, fidati. Non sono così cattiva, certo, prima ho ucciso qualche vampiruccio ma lo fatto perché sennò sarei morta io...
Carlisle annuì rialzandosi.
Una domanda: perché mi hai buttata a terra?
«Per fermati»
Non bastava un "no! Ferma!"?
«Lo so, ho agito impulsivamente»
Sbuffai. Mi si era appena asciugata la pelliccia...
Mi girai verso destra, per avvicinarmi agli altri, e sbattei contro le gambe di Emmett.
Auh.
«Attenta» disse lui ridendo.
Alzai la testa per guardarlo negli occhi. Sei tu in mezzo alla strada.
«Si, forse ai ragione» dopo qualche secondo aggiunse «Ehi, ma cosa ti preoccupa di quella vampira?»
Non lo so... forse il fatto che prima era contro di noi, oppure gli occhi rossi o il fatto che è così vicina ad uno di noi. Se avesse un attacco d'ira potrebbe attaccare Jasper.
«Jazz è un bravo combattente, la ucciderebbe prima di subito»
Mi sedetti a terra, continuando a tenere d'occhio la neonata.

In quel momento arrivarono gli altri del branco, erano andati a controllare se c'erano ancora vampiri nei paraggi.
Poco dopo un neonato uscì dal folto del bosco. Leah, che era la più vicina, gli si fiondò subito addosso.
No, Leah! Dissi balzando in piedi, ma ormai era già troppo tardi.
Con uno scatto la lupa dalla pelliccia argentea si fiondò sul vampiro che si protesse alzando le mani e tenendola lontana da sé. Leah cercò di divincolarsi, ma il neonato la strinse fra le braccia, cercando di soffocarla.
Jacob intervenne immediatamente e con un ringhio saltò addosso al vampiro, mordendogli una spalla e facendolo cadere a terra.
Il neonato, un uomo di circa trent'anni, emise un "ah" di dolore, ma riuscì a liberarsi dalla presa di Jake.
Il lupo rossiccio e il vampiro rotolarono a terra. Il silenzio era rotto solo dai loro ringhi. Il neonato, in qualche modo, riuscì ad alzarsi e a tenere bloccato Jacob, facendo in modo che fosse girato di spalle.
Jake scalciava e cercava di divincolarsi, ma il vampiro lo strinse fra le braccia.
Sentimmo qualche osso spezzarsi. Tutti noi lupi ci immobilizzammo, sentendo il dolore sulla nostra pelle.
Jacob guaì di dolore e il vampiro lo lasciò cadere, per infliggergli il colpo di grazia.
Sam e Paul saltarono subito addosso al vampiro e lo uccisero.
Io corsi subito incontro a Jake. Sicuramente aveva delle costole rotte.
Jake... lo chiamai con le lacrime agli occhi.
Lui uggiolò e cerco di rialzarsi, invano.
Carlisle si avvicinò e disse che, molto probabilmente aveva quasi tutte le ossa del lato destro rotte. Ma non poteva esserne sicurissimo finché Jacob non fosse diventato umano.
Gli altri del branco lo portarono a casa.

§§§§§§Nota dell'autrice§§§§§§
Beh, si, questo capitolo è diviso in parte 1 e parte 2 (che pubblicherò il più presto possibile) perché sennò veniva una cosa lunghissima XD

Non perdo tempo per ringraziarvi di tutti i voti, i commenti e le letture che sta ricevendo questo libro (così come quelli del primo che stanno aumentando).
Se volete fate pubblicità ad entrambi i libri con i vostri amici, amiche, familiari, animali, ecc...

Alla prossima ^.~

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