Capitolo 4
Prese due pezzi di puro rubino. Sarebbe stata la pietra da incastonare nell'anello.
-Inuyashaaa stiamo facendo avanti e indietrooo- si lamentò Miroku non reggendo il ritmo del mezzodemone.
–Su Miroku dobbiamo solo andare da Totosai.- disse Inuyasha come se fosse la cosa più normale al mondo. Per andare nella valle di Hosen ci avevano messo più di mezza giornata e per andare da Totosai ci voleva un giorno di cammino. Col ritmo di Inuyasha sarebbero arrivati prima senza problemi, ma Miroku, essendo solo un umano, iniziava a sentire la fatica e questo rallentava tutti e due che entrambi volevano ritornare a casa. Inuyasha ancora si malediceva per esserselo portato appresso, ma non poteva farci niente, gli serviva.
–Ma insomma Miroku! Nella battaglia contro Naraku andavi veloce, che c'è ora, hai rallentato!?- urlò Inuyasha.
–Sì lo so Inuyasha, è strano, Tsubaki e Tsukasa mi tengono sempre in ottimo allenamento!- Urlò Miroku cercando di sovrastare il vento mentre correvano per andare da Totosai.
–Scordatelo che ti porto sulla schiena Miroku!-
Intanto al villaggio Musashi si era fatta sera e Kagome e Sango preparavano la cena per loro e le bambine.
–Kagome scusa, devo allattare Kiku, ti dispiace se ti lascio finire da sola?- chiese Sango mentre un Kiku arrabbiato piangeva per la fame.
–No, no Sango fa pure!- disse Kagome allegra anche se c'era una certa incrinatura nella voce.
–Lo allatto qua vicino a te, così finiamo di parlare, non me la racconti giusta.- disse Sango dubbiosa.- Prese un cuscino, si mise comoda, e aspettò che Kagome parlasse, la conosceva troppo bene, aveva qualcosa da dire! Kagome guardò Kiku che era aggrappato saldamente al seno di Sango: le dava tranquillità. Prese coraggio e disse: -È che sono preoccupatissima per Inuyasha e Miroku, insomma per me tarderanno e ci faranno preoccupare!-
-Come fai a esserne così certa?!- chiese perplessa Sango.
-L'ho sognato! Ricorda che sono una sacerdotessa e i mei sogni possono anche essere premonitori!- disse in panico Kagome.
–Ahh non possiamo nemmeno contattarli! Nella mia epoca almeno c'era il telefono...- sbuffò.
–Telefono? E che cosa sarebbe?!- domandò Sango più spaesata che mai. Kagome cercò di inventarsi qualche spiegazione che almeno Sango potesse capire: -Ecco... il telefono è una specie di messaggero... però non è una persona! Insomma ti recapita il messaggio a distanza con un aggeggio piccolino... da lì la persona che ha lo stesso aggeggio può sentire la tua voce senza il bisogno che tu sia lì!-
-Non credo di aver capito bene...- si rammaricò Sango. Beh in effetti non è che fosse una gran spiegazione.
–Ah non importa, tanto quel coso non lo userò più.- disse Kagome. Nel frattempo Sango aveva finito di allattare Kiku e la cena era pronta. Misero tutto sul tavolino e chiamarono le bambine che entrarono immediatamente, dato che c'era zia Kagome, la fidanzata del loro adorato zio cane. –Tia, tia!- disse Tsubaki attirando l'attenzione di Kagome- Tu e tio cane quando vi pposate?- Erano tutte e due un terremoto ma quanto erano impertinenti!
–Tsubaki!- la ammonì Sango.
–Oh no tranquilla Sango! Piccola purtroppo non lo so...- disse dispiaciuta Kagome. In un certo senso ci sperava però che un giorno magari Inuyasha...
-Mamma quando tonna papà?- chiese Tsukasa triste.
–Ah, figlia mia, non lo so proprio spero solo che non si sia cacciato nei guai!- sperò Sango rivolgendosi alla figlia.
–Allora io vado...- disse Kagome facendo per uscire dalla porta.
-Oh no Kagome resta qui! Se inuyasha scoprisse che ti ho lasciata sola non so come si comporterebbe!- disse Sango ridacchiando -Però trova un modo per far addormentare Tsubaki e Tsukasa!- Kagome rise, aggiunse un futon a quello già grande di Sango e disse: -Bambine se vi addormentate presto presto domani vi porto da Jinenji!-
-Tì tia!- si fiondarono sotto le coperte e cominciarono a dormire, con grande soddisfazione di Kagome e Sango.
Il mattino dopo Inuyasha e Miroku arrivarono da Totosai. Dato che Miroku era umano, e gli umani da Totosai non possono andare, decisero di far uscire il fabbro in modo da parlare tranquillamente. –Totosai! Sei lì?!- lo chiamò Inuyasha da fuori.
-Oh Inuyasha è da un po' che non ti vedo.- disse il fabbro in groppa al suo bue a tre occhi –Qual buon vento ti porta qui?- chiese calmo scendendo all'animale.
–Ah vecchiaccio, non indovinerai mai cos'è successo!- disse Inuyasha sognante. –Mmmmh Tessaiga ha assunto una nuova abilità?- tentò il vecchio-
-No!-
-Hai sconfitto Sesshomaru?-
-No.-
-Le gemelle hanno smesso di torturarti?-
-No, non ci siamo!- disse Inuyasha spazientito.
-Vediamo... hai trovato il cibo che si cucina con l'acqua calda?-
-No ma ci sei vicino!- A quel punto Totosai alzò gli occhi al cielo e si mise un dito sotto al mento pensieroso. Era sempre così: le domande più facili non le sapeva rispondere!
–No ma fai sul serio?- chiese Inuyasha scioccato. Miroku sospirò: -Totosai è tornata la divina Kagome.- disse lui rassegnato scuotendo la testa.
–Oh davvero? Che brava ragazza quella Kagome...- Inuyasha era sempre più scioccato.
–Comunque seriamente devo chiederti qualcosa di molto importante: mi servono due anelli!- disse Inuyasha,
-E perché mai?-
–La devo sposare vecchiaccioooo.- rispose innervosito Inuyasha calciandogli la testa con un piede procurandogli 5 bernoccoli uno sopra l'altro.
–Tornando seri, vorrei un anello che la proteggesse.- disse semplicemente Inuyasha.-
-Beh ti consiglierei un anello con la fascia in radici di gobo.- consigliò intelligentemente Totosai.
–Gobo? Quella pianta medicinale che cura le ferite?- disse Miroku sorpreso.
–Esattamente.-
-Ah Totosai vorrei che riuscissi a incastonare queste.- disse il mezzodemone mostrando i rubini.
–Ooooh signorino Inuyasha ma queste sono le pietre del figlio di Hosenki!- disse Myoga spuntando all'improvviso.
–Ah vecchio Myoga ci sei pure tu!- disse Inuyasha scocciato.
–Certo Inuyasha credo che le pietre del figlio di Hosenki siano perfette. Aumentano la protezione quanto il potere spirituale di Kagome.-
-Apposto allora! Quanto ci metteresti a fabbricarli Totosai?-
-Beh più o meno mezza giornata.- Inuyasha e Miroku caddero a terra scioccati.
–Chee?! Non potresti metterci un po' di meno, dannazione?!- sbottò Inuyasha.
-Appunto devo ritornare dai miei figli!- disse Miroku adirato e contrariato.
–Di che ti preoccupi, tanto stasera c'è la luna nuova.- disse impassibile Totosai. Cavolo, la luna nuova! Con tutto il trambusto che c'era stato se n'era completamente dimenticato. Ci mancava solo questa! Dato che Totosai doveva finire gli anelli, Inuyasha e Miroku ne approfittarono per riposare mentre le orecchie, i capelli argentati e gli occhi color dell'ambra di Inuyasha sparirono e al loro posto comparvero orecchie umane, capelli neri e iridi castane. Inuyasha sentì la stanchezza pervadere e si addormentò.
Era l'alba del terzo giorno da quando Inuyasha e Miroku erano partiti e subito Kagome e Sango presero a preoccuparsi.
–Oh no e se si sono fatti qualcosa?! Ieri c'era anche luna nuova...- ipotizzò Kagome spaventata e preoccupata.
-Oh santi Kami e se fossero feriti?!- continuò Kagome.
–Kagome così non aiuti!- protestò Sango a cui saliva sempre di più l'ansia.
–Scusa Sango, però cavolo, il mio sogno era davvero premonitore!- sostenne la miko. –Bambine la colazione!- in un attimo le gemelle si catapultarono nella cucina super affamate.
Era circa primo pomeriggio ma del monaco e del mezzodemone nemmeno l'ombra. Fino a quando in lontananza non si scorsero due figure, una barcollante e una con i capelli lunghi con... parevano orecchie da cane!
–Sango sono tornati!- disse Kagome che li avevi avvistati per prima.
-Sangoooo.- chiamò Miroku con voce lamentosa e stanca.
–Papààà!- lo accolsero calorosamente le figlie.
–Inuyasha cos'è successo!? Ci hai fatte preoccupare...- disse Kagome triste.
–Kagome devo parlarti.- disse lui serio.
–D-dimmi...- rispose Kagome preoccupata.
–Kagome io...-
*angolo di Terry:
Eccomi quaaaa! Scusate se negli ultimi due giorni non ho pubblicato niente ma ero impegnata in un disegno (ci ho messo tre oreee) e ieri stavo per pubblicare questo ma faceva Britain's got talent ed ero arrivata a scriverne metà. :D Comunque sono contenta che la storia vi stia piacendo e come sempre spero che questo capitolo vi piaccia, alla prossima!
Terry
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