capitolo 29
La miko guardò Inuyasha con una strana luce negli occhi. -Inuyasha... il capodanno lo passiamo a Tokyo!-
I due coniugi oltrepassarono il pozzo con non poca difficoltà, tenendo ben stretto Inudaiki.
-Aaah, cosa mai vorrà dirmi mia madre di così urgente?- si chiese Kagome mentre faceva un piccolo saltello per scavalcare il gradino che separava il pavimento dal pozzo. Inuyasha la guardò con disappunto.
-Kagome ti sei forse dimenticata che trasporti un altro piccolo fardello?- disse il mezzodemone buttando l'occhio sulla pancia leggermente pronunciata della consorte. Lei a sua volta la guardò e fece un sorrisino imbarazzato, toccandosi la nuca.
-Ah già è vero... è così tranquillo, non si è ancora mosso.- disse ridacchiando Kagome tastandosi il ventre. Dopo quello scambio di battute si incamminarono verso casa Higurashi, dove erano tanto attesi dalla mamma di Kagome. Quest'ultima venne ad aprire alla porta al suono del campanello suonato dai coniugi.
-Oh finalmente, quanto volevate farmi aspettare? Prego entrate!- li accolse frettolosamente la signora Higurashi invitandoli a sedersi sul divano. Si accomodarono e Inuyasha rimase sorpreso dalla morbidezza e di come quel divano affondasse sotto il suo peso. Lo trovò estremamente comodo e vide Inudaiki, che si era voluto sedere su quella cosa soffice, tastare curioso il tessuto che, come lecito, affondava sotto la pressione delle manine.
-A quanto pare gli piace.- constatò Kagome sorridendo.
-Bene, torniamo a noi cara.- esordì la donna rivolgendosi alla miko.
-Nella breve lettera che ti ho mandato ti ho parlato di questo capodanno un po' particolare.- Kagome annuì.
-Allora, zia Honoka e Mei arriveranno qui la notte del 30, quindi mi aiuteranno loro a preparare le varie cose per la festa. Loro crederanno di essere gli unici ospiti e che quindi saremo in sei, perché non sanno che ti sei «trasferita»,- disse virgolettando la parola -quindi metterò, oltre alle cinque sedie che normalmente ci spettano, altre tre, così per tutto il resto della giornata si scervelleranno sull'identità dei misteriosi ospiti, perché voi arriverete la sera, più o meno alle 7.00.- concluse la signora Higurashi guardando Kagome in cerca di una risposta.
-È davvero una splendida idea ma... c'è solo un problema...- disse rammaricata la miko guardando Inuyasha.
-Quale sarebbe tesoro?- chiese la mamma disorientata. -Beh sai, sarebbe un gran bel colpo se la zia e Mei vedessero le orecchie di Inuyasha per sbaglio, quelle di Inudaiki sono piccoline e se gli metto un cappellino di lana posso nasconderle per bene... lo stesso discorso purtroppo non vale anche per Inuyasha.- disse la miko sospirando.
-Oh se è solo quello il problema posso sempre mettergli una parrucca per coprirle.- disse la signora Higurashi.
-Una cosa?!- chiese il mezzodemone non avendo capito.
-Capelli finti, Inuyasha.- spiegò Kagome innervosendosi.
-Ma perché, esistono?!- chiese ancora più sbalordito. Kagome a quel punto perse la pazienza e cominciarono a litigare. Mentre i coniugi battibeccavano, Inudaiki scese dal divano e camminò, tentennando, fino al calendario appeso alla parete, incuriosito da esso. La signora Higurashi a quel punto si illuminò ed esclamò.
-Nipotino mio sei un genio!- disse prendendolo in braccio, facendo zittire la miko il mezzodemone.
-Ragazzi vostro figlio mi ha appena dato un'illuminazione.- disse la donna orgogliosa mentre Inudaiki rideva. Loro la guardarono straniti.
-Promettetemi che smetterete di litigare se vi dico che il 31 c'è la luna nuova!- esclamò la donna contenta. Kagome la guardò stupefatta.
-Grazie al Cielo.- sbuffò affondandosi sul divano.
Alla fine si fermarono a pranzo, su grande richiesta della mamma di Kagome. La miko decise di guardare un po' in giro per casa sua, vedendo ciò che era cambiato nell'anno in cui era stata via. Cominciò dalla stanza della madre, che non aveva avuto occasione di poter guardare. Entrò nella stanza di modica dimensione, con un letto matrimoniale, un armadio di media dimensione e le pareti tinte di color crema. Varcò la porta e si sedette sul morbido letto foderato con un leggero lenzuolo verde chiaro. Lo accarezzò e immediatamente i suoi pensieri si incentrarono su un ricordo lontano.
*Flashback - 14 anni prima:
-Mamma, mamma!- urlò una bambina dal caschetto corvino e due occhi castani spaventati.
-Cosa c'è tesoro?- rispose la madre mentre si alzava assonnata per vedere nell'oscurità la figlia che era entrata nella camera da letto.
-Ho avuto un incubo... posso dormire con te e papà?- quasi supplicò la bimba mentre guardava il padre che si era alzato anche lui.
-Certo Kagome, vieni qui.- disse l'uomo aprendo le braccia per accoglierla. La piccola sorrise e si fiondò nel lettone.
Fine Flashback*
Sul letto sul quale era seduta la miko cominciarono ad apparire piccole goccioline che bagnarono il lenzuolo.
-Diamine, perché sto piangendo? Avevo solo cinque anni...- singhiozzò Kagome asciugandosi con i dorsi delle mani le lacrime. Dopo essersi calmata a sufficienza si alzò dal letto e si diresse verso il comodino accanto al letto. Vide con sorpresa alcuni fogli sparpagliati e messi in disordine, come se fossero stati appena letti. Poi vide meglio e realizzò che tutti quei fogli erano le lettere che aveva mandato a sua madre. Buttò l'occhio e senza volere lesse un pezzo di una delle lettere:
...Io e Inuyasha aspettiamo un bambino! Mamma mia sono emozionatissima, quasi non mi sembra vero! Quanto vorrei essere lì, a farmi visitare meglio o fare un'ecografia più avanti. Non posso lamentarmi, sono io che ho scelto di vivere qui...
Sorrise, pensando a quanto era cresciuta in quell'anno in cui nella sua vita era comparso quel miracolo della natura chiamato Inudaiki, a quanto era emozionata al pensiero della sua prima gravidanza dove non aveva idea di che cosa stava andando incontro. Si toccò la pancia e sentì un flebile calcetto: la miko sussultò. "Che strano... il bambino è troppo piccolo, come fa a dare già i calcetti? Forse è per merito della sua parte demoniaca." Ipotizzò Kagome stranita. Dette un'altra occhiata alla lettera letta. "Ecografia..." pensò. Aveva avuto un'idea.
-È pronto, vieni Kagome!- urlò la signora Higurashi dalla cucina, destando la miko dai suoi pensieri.
Consumarono il pasto molto tranquillamente, ridendo e scherzando, come una famiglia.
-Mamma senti... avrei intenzione di fare un'ecografia. Per caso conosci qualche medico libero?- chiese Kagome sorprendendo sua madre e Inuyasha, che la guardava stranito.
-Kagome, ma cos'è un'ecografia?- chiese disorientato il mezzodemone.
-È una cosa che serve a capire com'è fatto il bambino che sta nella pancia della mamma.- spiegò la miko sorridendo leggermente.
-Provo a vedere, Kagome, proverò a chiamare il medico che ha aiutato anche me.- disse la madre. Prese il telefono e cominciò a comporre il numero. Dopo di che si portò il telefono all'orecchio e dopo due squilli il destinatario rispose.
-Salve dottor Isakawa, sono la signora Higurashi...
*Angolo di Terry:
Eccomi finalmente!!! Scusatemi tantissimo per la lunga assenza, ma non avevo più ispirazione T_T
Eh povera Kagome, i ricordi del papà si fanno sentire.
Comunque ora non ho proprio idea di quando uscirà il prossimo capitolo, spero presto! Penso che concluderò la storia prima che inizino i corsi di recupero. (Eh sì alla fine sono stata rimandata ☹️)
{Here I stand, staring at the sun. Distant land, staring at the sun. You're not there, but we share, the same one.}
Non si è capito che amo alla follia l'album No place in Heaven di Mika che è uscito il 16/06/15 vero?
Terry
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