capitolo 27
Dopo circa cinque minuti Kagome aprì la porta e guardava sgomenta sua madre con il test tra le mani.
–Allora?- chiese la signora Higurashi.
–Positivo!-
-Oh figlia mia non posso crederci! Diventerò nonna per la seconda volta e finalmente darai un fratellino a Inudaiki!- esclamò la signora Higurashi abbracciandola. Kagome ancora non realizzava, nonostante fosse palese: era incinta per la seconda volta e le due linee rosa ne erano la prova. La madre si staccò e la guardò negli occhi:
-Allora, non sei contenta?- chiese sorridendo. La miko si toccò il ventre piatto, esattamente come fece con Inudaiki e sorrise, sentendo gli occhi lucidi, pensando che le sensazioni, i pensieri e le emozioni erano rimaste gli stessi, vedeva lei stessa un anno prima, le stesse emozioni di allora. Si sedettero sul divano e Kagome teneva ancora stretto tra le mani il test, rifiutandosi di buttarlo, nonostante il risultato fosse sparito.
–Allora è così... Non importa quante gravidanze si affrontino, ti senti sempre come se fosse la prima.- constatò Kagome sorridendo a sua madre.
–Sì lo so cara...- disse cingendole le spalle -Pensa un po' a quando lo sapranno gli altri: Sota per la seconda volta zio, il nonno per la seconda volta bisnonno, Yuka con un altro compleanno da segnare e Inuyasha... Beh penso che lui sarà il più contento. Padre per la seconda volta.- disse la signora Higurashi guardando la figlia.
–Già... Ma chissà se lui se n'è già accorto...- disse pensierosa la miko.
–Kagome? Dovresti gioire come un coniglio impazzito, perché stai rimuginando così tanto?- chiese la signora perplessa.
–Oh mamma, certo che sto gioendo, non immagini quanto il mio cuore sia partito. Ma stavo pensando a quando io abbia concepito questo bambino.- disse Kagome mettendo un dito sotto al mento, cercando di ricordare. "Allora... Io e Inuyasha non lo facciamo da un po', più o meno da quando era iniziata la battaglia con Akuma. Constatando come sono messa ora, l'unica opzione è quella sera lì, quando non volevo farlo perché c'era vicino Inudaiki e Inuyasha faceva il cane bastonato. Poi la mattina dopo iniziò la battaglia e... Ma sì! Adesso tutto torna!" pensò Kagome sussultando e rizzandosi a sedere sul divano.
–Ho capito! Torna tutto!- urlò rivolta alla madre.
–Torna cosa, tesoro?- chiese la donna disorientata.
–Ricordo che all'inizio della battaglia di Akuma, quando lanciavo le frecce i nemici si liquefacevano, io non sono così potente, a meno che non abbia un'altra forza spirituale che risiede in me.- spiegò la miko.
–Beh ha senso...- disse la signora.
–Poi settimane dopo avevo una costante nausea, ma io pensavo fosse dovuta all'aura troppo potente di quel demone, ma a quanto pare no...- disse Kagome agitata e contenta.
-Poi quando un fascio di luce spirituale è partito dal mio corpo, andando da Inudaiki... Sì era proprio la forza spirituale del bambino che ho in grembo! Che benedizione, ci ha salvato la vita!- esclamò Kagome emozionata, mano a mano che scopriva cose seppellite nel suo cervello, cose che tutte coincidevano.
–Sì tesoro, si vede lontano un miglio che sei emozionata... Ma ora cosa ne dici se dai la bella notizia allo zio?- chiese la signora Higurashi sorridendo. La miko annuì, si alzò e si diresse verso la stanza del fratello. Passò davanti alla porta e sentì distintamente la voce di Sota che ripeteva delle regole di matematica e Hitomi che lo correggeva. Bussò piano.
–Sota posso entrare?- chiese in modo da farsi sentire. Sota si bloccò.
–Certo sorellina entra pure!- disse Sota un po' perplesso. Kagome entrò un po' imbarazzata, non sapendo da dove iniziare.
–Sota devo darti una bella notizia...- mormorò Kagome imporporandosi.
–D-dimmi.- disse il ragazzino agitandosi un poco. Kagome sorrise e si toccò la pancia.
–Come reagiresti se ti dicessi che diventerai zio per la seconda volta?- chiese retoricamente la miko mentre Hitomi la guardava con tanto d'occhi.
–Cosa?! Sorellina dici sul serio?! Oh Kami congratulazioni!- esclamò Sota abbracciando la sorella.
–Kagome congratulazioni!- disse Hitomi sorridendole. La miko sorrise a sua volta. "Ora deve saperlo solo Inuyasha." Pensò Kagome sorridendo al pensiero.
-Sono tornata!- disse Kagome scavalcando con un po' di difficoltà il pozzo.
–Hei Kagome, dove diamine sei stata?!- chiese una voce in lontananza, che apparteneva a una figura che saltava e teneva in braccio un bambino.
–Inuyasha!- esclamò la miko prendendo in braccio Inudaiki. "Meno male è arrivata... Ma cosa? Che strano odore che sento, viene da lei?! Mmh... Non credo mi abbia tradito, l'odore non è così forte. E se fosse..."
–Inuyasha? Hei, sono appena tornata e già stai nelle nuvole?- chiese Kagome sventolando una mano sul viso del mezzodemone, distogliendolo dai suoi pensieri.
–Ah? Scusami tesoro, dicevi?- si scusò Inuyasha guardandola.
–Oh niente, te lo dirò più tardi.- disse Kagome ammiccando e incamminandosi con Inudaiki in braccio. "Questa poi... cos'avrà mai da dirmi?" pensò Inuyasha. Intanto la miko raggiunse la casa di Miroku e Sango.
–Sango sei in casa?- chiese scostando la stuoia.
–Hei Kagome! Allora com'è andata?- chiese la sterminatrice salutandola.
–Buone notizie!- esclamò allora la miko prendendo in braccio una delle gemelle.
–Buone notizie? Racconta!- disse Sango emozionata, sapendo già in fondo cosa le aspettasse.
–Sango preparati...- lei la guardò perplessa -Sono incinta.- annunciò la miko senza troppi giri di parole. Esattamente come un anno prima, Sango urlò emozionata e l'abbracciò.
–Kagome, amica mia, sono felice per te per la seconda volta!- gridò la sterminatrice attirando l'attenzione di Tsubaki, Tsukasa, Kiku e Inudaiki.
–Devi assolutamente dirlo a Inuyasha!- esclamò nuovamente Sango guardandola dritta negli occhi. La miko aveva in mente già qualche idea.
–Esatto. Attuerò il piano fallito dell'anno scorso, sperando che Inuyasha sia maturato un po'!- disse la miko sorridendo, per poi scoppiare a ridere insieme a Sango.
Il pomeriggio restante Kagome evitò volontariamente il marito, cercando di non far sentire l'odore che, ne era sicura, era cambiato. Quindi andò un po' da Sango, selezionò le erbe, fece compagnia a Rin e fece giocare Inudaiki. Insomma, stette con tutti tranne che con Inuyasha. La sera stessa, dopo cena, il mezzodemone si insospettì un po'.
-Tesoro... Hai per caso qualcosa da dirmi?- chiese sperando ardentemente in una risposta decente. La miko sussultò imporporandosi.
-I-in teoria sì...- mormorò Kagome torturandosi le mani.
–Dai dimmi, è qualcosa che ti preoccupa?- chiese Inuyasha prendendo le mani che si stava torturando.
–Beh, insomma, dipende dalle prospettive...- farfugliò la miko agitata gesticolando.
–Kagome non ti mangio mica. Pensi che non mi sia accorto che mi hai evitato tutto il pomeriggio? Ti basti sapere che il tuo odore lo sento a chilometri di distanza e sento distintamente che è leggermente cambiato. Ma visto che sono un bravo marito non farò la stessa scenata di un anno fa, quindi ti richiedo... Hai qualcosa da dirmi?- chiese il mezzodemone sospirando. Kagome si ricompose e lo guardò seria.
–Sì Inuyasha.- esordì Kagome alzandosi e invitando Inuyasha a fare lo stesso.
–So che ti può sembrare una richiesta strana ma... appoggia il tuo orecchio qui.- disse indicandosi il ventre. Il mezzodemone, benché un po' perplesso, obbedì e appoggiò il suo orecchio canino sulla pancia della moglie, che a sua volta gli coprì l'altro orecchio. –Kagome ma che diamine...- si fermò perché gli aveva fatto segno di stare zitto. Il mezzodemone si concentrò in modo da capire cosa ci fosse di così importante da ascoltare e all'improvviso sentì una specie di impercettibile tonfo sordo. Due tonfi, tre tonfi, quattro tonfi. Questi piccoli tonfi si stavano ripetendo all'infinito. E finalmente capì. Era un battito, il battito di un cuore. A chi mai potrebbe appartenere un battito cardiaco all'interno di una pancia? Inuyasha continuava ad ascoltare sgomento quella melodia di battiti e con le mani tremanti toccò la pancia piatta della consorte. Il mezzodemone si alzò e guardò Kagome negli occhi e lei gli sorrise.
–Credo tu abbia già capito... aspetto un bambino.- disse la miko sorridendo e mettendo la mano di Inuyasha sul bambino che presto sarebbe stato tra le sue braccia.
*Angolo di Terry:
Ciao amici! Finalmente nuovo capitolo, dove c'è un finale col botto! Scusate se ci metto un po' a scrivere i capitoli, ma sapete che io invento i capitoli nel momento stesso in cui li scrivo, quindi mi serve concentrazione, cosa che a casa mia è quasi impossibile avere. Poi sapete è maggio, e tutti i professori ci stanno tartassando di verifiche e interrogazioni.
Dovete inoltre sapere che il 30 maggio partirò per Napoli e ci starò fino al 7 giugno. In quella settimana non credo che pubblicherò qualcosa.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!
Terry
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro