capitolo 14
–InuDaiki?- domandò il demone.
–Sì non ti piace?- chiese Kagome.
–No, mi sembra molto appropriato.- disse Sesshomaru vedendo un luccichio negli occhi di InuDaiki.
Un mese dopo Inudaiki stava crescendo come un bambino normale, poiché aveva più parte umana che demoniaca. Era un bambino, inizialmente, che dormiva molto e mangiava solo quando si svegliava. Ma passato il primo mese di vita era diventato molto rumoroso e piangeva molto spesso. Si calmava solo quando Kagome gli raccontava storie sulla sua avventura con la sfera dei quattro spiriti, o degli esilaranti eventi quando Inuyasha andava nel suo mondo. Quando Inuyasha lo prendeva in braccio poi, si sorprendeva di quanto fosse leggero e di come i suoi artigli non ferivano Inudaiki. Quel giorno avevano deciso di andare da Sango e Miroku per festeggiare un mese che Inudaiki era al mondo. Non era come festeggiare un anno, ma comunque era un buon traguardo un mese. Kagome si mise una fascia a tracolla, ci appoggiò Inudaiki e uscirono.
–Ehi Sango siamo noi.- disse Kagome entrando mentre Sango stava ancora preparando il pranzo.
–Ciao Kagome, buongiorno Inuyasha!- disse Sango mollando tutto e andando verso Kagome:
-Buongiorno anche a te piccolino!- disse Sango a Inudaiki. Kiku, che stava giocando con le sorelline, gattonò fino agli zii e guardò con occhi curiosi il nuovo arrivato.
–Ehi Kiku che ci fai qui?- chiese Sango dolcemente prendendolo in braccio.
–Dai accomodatevi il pranzo tra poco sarà pronto.- li accolse Sango posando Kiku dov'era prima. Il piccolo guardò perplesso la madre e ricominciò a giocare con Tsubaki e Tsukasa.
-Buon Appetito!- dissero in coro i risiedenti della tavolata. Inudaiki stava, come al solito, nella fascia a tracolla di Kagome, Kiku era in braccio a Miroku, che voleva sempre prendere qualcosa dal suo piatto e le gemelle erano sedute su delle sedie rialzate.
–Sango, visto che ho perso qualche conto, quanto ha Kiku?- chiese Kagome all'improvviso. Sango parve pensarci un attimo e si mise un dito sotto al mento.
–Se non erro dovrebbe avere circa dieci mesi.- disse lei continuando a mangiare.
–Aaah Kiku! Smettila di prendere cibo dal mio piatto!- sbottò Miroku sgridandolo. Invece di piangere, come il monaco si sarebbe aspettato, si mise a ridere, una risata cristallina e bambinesca.
–Papà!- esclamò il bimbo mentre rideva. In un istante tutti ammutolirono.
–Ha-ha detto papà! L'ha detto sul serio?!- chiese Miroku incredulo. Fece girare Kiku verso di lui.
-Dai Kiku ridillo: Paaapà!- disse orgoglioso Miroku. Il piccolo rise.
-Papà!- squittì Kiku ridendo.
–Oh Kami la sua prima parola!- disse Sango emozionata.
–Congratulazioni ragazzi!- disse Kagome reggendo Inudaiki.
–Beh a quanto pare c'è un altro evento da festeggiare.- disse Inuyasha ridendo. Nell'ilarità generale Inudaiki attaccò a piangere.
–No piccolino non fare così!- gli disse Kagome cercando di calmarlo cullandolo. Ma lui continuava ancora a piangere.
–Scusate vado ad allattarlo, sembra molto affamato.- disse Kagome alzandosi e andando in un posto appartato.
Inudaiki succhiava il latte della mamma con molta foga.
-Accidenti se avevi fame! Però devi smetterla di urlare così eh.- lo ammonì Kagome. Finì di allattarlo e tornò alla tavolata. Inudaiki indossava lo stesso kimono che Sesshomaru gli aveva regalato.
–Tutto a posto Kagome?- gli chiese Inuyasha vedendola tornare. Lei annuì e continuarono a mangiare.
Si fece sera ed era arrivata per Inudaiki l'ora di andare a dormire, ma, essendo un mezzodemone, non riusciva a prendere sonno. Tutto suo padre.
–I-inuyasha...- sussurrò Kagome chiamandolo.
–Sì Kagome hai bisogno di qualcosa?- chiese lui premuroso.
–Ecco... Io vedrò Inudaiki crescere?- domandò Kagome con una punta di sconforto. Inuyasha strabuzzò gli occhi.
-Che significa?!- chiese lui.
–È molto semplice...- disse Kagome tirando sul col naso -Voi due siete mezzodemoni e io una semplice umana... Voi vivrete ancora per molto tempo mentre io... io morirò presto. Non vedrò Inudaiki o i miei futuri figli che avranno la prima cotta o che mi daranno un nipotino.- si fermò un attimo.
-Non voglio che perda la mamma così presto... voglio che abbia un'infanzia e un adolescenza come tutti i bambini hanno avuto... Non voglio che viva quello che tu hai passato Inuyasha.- disse la miko lasciandosi andare in un pianto liberatorio. Inuyasha l'abbracciò, affondando il viso nei suoi capelli. Tra poco avrebbe pianto pure lui, odiava nel più profondo vederla così triste.
–Kagome quello che ho passato io è stata una cosa che non si deve ripetere. Lui non la vivrà come l'ho vissuta io, perché ora i mezzodemoni non vengono più disprezzati come un tempo. Ricorda che è figlio di coloro che hanno distrutto Naraku e la sfera dei quattro spiriti, secondo te possono disprezzarlo uno che è figlio delle persone che hanno sconfitto un demone così temibile?! Che sia o no un mezzodemone vivrà bene, come un qualsiasi bambino.- disse Inuyasha tenendole le mani.
–Inuyasha... - mormorò lei.
–E poi ha più parte umana che demoniaca, suppongo che crescerà più velocemente.- disse Inuyasha. Lei annuì sconsolata e si sentiva un grande buco nero sul cuore.
–Kagome vivi nel presente, non pensare a quello che succederà domani! Ma da adesso non dovrai più pensarci.- disse Inuyasha. Lei spalancò gli occhi stupita.
-I-in che senso?!- chiese Kagome. Lui sospirò.
-Kagome c'è qualcosa che dovrei dirti. Vedi questo?- disse indicando l'anello.
-Non ti ho detto esattamente tutto sulle sue capacità. Questo anello ci collega, le nostre vite sono legate, la mia vita è legata a te e la tua vita legata a me. Ed è proprio per evitare questo discorso che ho fatto in modo che sia così.- disse il mezzodemone.
–Così come?- chiese Kagome.
–Secondo te riuscirei a vivere in un mondo in cui non ci sei più?! Ho fatto in modo che tu riesca a veder crescere Inudaiki e tutti i nostri figli futuri. Ho fatto in modo che la mia vita scorresse anche dentro di te. Vivrai quanto me. Vedremo Inudaiki crescere insieme e moriremo insieme. Tutto grazie a questo anello.- disse Inuyasha guardandoselo. Kagome ci mise un po' a rielaborare tutto ciò che il suo cervello in pochi minuti aveva assimilato.
-Quindi mi stai dicendo che... vivrò come te? Come un mezzodemone?!- chiese Kagome.
–Sì.- disse lui sorridendo. Un ampio sorriso si aprì sul volto della miko e abbracciò forte forte suo marito.
-Grazie Inuyasha, grazie grazie grazie!!- disse lei felice. "Vedrò Inudaiki farsi grande, vedrò il suo matrimonio, vedrò i miei nipotini. Ma soprattutto vivrò tutto quello che mi resta con Inuyasha." Pensò Kagome contenta. Si voltarono verso il futon. Il piccolo pargolo si era appena addormentato.
*Angolo di Terry:
Lo so.
Lo so il capitolo è vergognosamente corto, ragazzi non mi piace. Ma non riesco ad aggiungerci altro, ci sto lavorando da tantissimo ma non mi viene fuori niente!
No cioè kiku che dice papà è troppo forte. Miroku che si aspettava "mamma" e invece dice papà XD. Si vabè la mia prima parola è stata mamma, quella di mia sorella Terry, e quella dell'altra sorella è stata mary... quindi tutto normale diciamo :D.
Ma domani è martedì grassoooo
E io mi vesto da Sushi.
Voi da cosa vi vestite?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!
Terry
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