Sono riuscito a prendermi questo appartamento. In tutta onestà, non si può neanche chiamrlo così: c'è solo un salotto non degno del suo nome, una cucina strettissima, bagno e camera idem con patate. Pensate che un appartamento così POSSA essere chiamato "appartamento"? Per me era meglio se mettevano nell'annuncio "scatoletta per sardine".
Vi starete sicuramente chiedendo se sono ancora senza lavoro come ha detto mio padre: infatti sono ancora disoccupato. Tutti, appena sentono il mio nome, dicono che sono già pieni, tutto all'improvviso; neanche uno spacciatore che mi offriva di collaborare allo spaccio di coca e canne è indietreggiato subito.

E allora che faccio? Un cavolo. Dormo la mattina e mi sveglio a mezzogiorno, poi nel pomeriggio quando mi gira cerco di accaparrarmi un posto e la sera vado a bere.
Sì propio così: a bere, fino al diventare ubriaco fradicio. Si vede benissimo che sono ormai buttatto via e che l'unica cosa che riesco a fare è tentare di accelerare la mia distruzione con l'alcolh.
Vita del cavolo.