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Capitolo 15

                                               Capitolo 15

Stefano

Sono uscito dalla casa di Ludovica arrabbiato, deluso ed amareggiato. Come può pensare che io sia venuto da lei solo per fare sesso?

Forse dovrei esprimermi meglio o addirittura dirglielo.

Sono arrabbiato anche con me stesso, dovrei fregarmene di quello che potrebbe pensare mia madre sulle persone che frequento, e su quelle che amo.

In questi pochi giorni, ho pensato spesso che se Ludovica potesse venire a Londra, sarebbe tutto diverso tra noi.

Il solo pensiero che tra qualche giorno ripartirò mi fa andare in bestia, soprattutto perché non so quando potrò tornare.

Rientro a casa a notte fonda in casa le luci sono tutte spente, tranne una lieve luce che filtra da sotto la porta del salotto, aggrotto la fronte perplesso.

Chi può essere sveglio a quest'ora della notte?

Apro piano la porta affacciandomi lentamente, e mi ritrovo ad osservare mia madre seduta comodamente sulla sua poltrona preferita a leggere.

"Mamma..." esclamo sussurrando meravigliato

Lei alza lo sguardo su di me, per poi rivolgere lo sguardo sull'orologio di Cartier che porta al polso sinistro.

"Stefano, è tardi per rientrare a casa non ti pare?" mi dice tornando a guardarmi

Sospiro sbuffando leggermente.

"Non sbuffare, lo sai che mi dà fastidio" mi rimprovera subito

"Scusa mamma" le dico a bassa voce

"Dove sei stato?" mi chiede più per carineria che per curiosità

"Ero... ero da un'amica" le dico guardandola

Mi sento audace. Voglio proprio vedere cosa mi dirà.

Lei mi guarda esterrefatta

"Un'amica?" mi chiede alzando un sopracciglio

"Sì mamma, un'amica" le ripeto quasi scocciato

"Da chi? Elisabetta? Angela?" chiede nominando naturalmente le figlie delle sue amiche del bridge.

Quelle che proprio non sopporto.

"No mamma" le dico svelto

"E allora da chi eri?" domanda guardandomi in modo strano

"Non la conosci" mi sbrigo a risponderle

"Frequenti una ragazza..."

La fermo all'istante alzando una mano, perché so cosa vuole dirmi e le dico:
"Ti ho detto che non la conosci, non è della cerchia delle tue amicizie"

Ci guardiamo un'istante poi lei mi dice:
"Cerca di fare il bravo Stefano, i Marzi sono una famiglia per bene"

La rabbia mi sale fino in gola.

"Cazzo mamma" sbraito

"Stefano modera i termini" mi ragguardisce subito

"Credo che a ventotto anni abbia il diritto di frequentare chi voglio, non credi?" le faccio presente

"E' bene che tu valuti chi frequentare" mi risponde seria guardandomi con arroganza

"Non ti permettere di portare a casa mia una sciacquetta qualunque Stefano. Hai un lavoro di tutto rispetto, sei un Marzi e devi fare in modo di avere al tuo fianco una ragazza di tutto rispetto" finisce col dirmi a brutto muso guardandomi fisso.

"Per te conta solo il nome, ma per me conta altro" le dico a denti stretti senza abbassare lo sguardo.

"Non ti permettere di offendermi" mi dice alzandosi e posando il libro sul tavolino accanto alla sua poltrona.

"Non ti ho offesa, ho solo fatto una constatazione" le faccio presente

"E' meglio chiudere qui l'argomento. Vai a letto è tardi" mi dice passandomi accanto uscendo dal salotto.

"Buonanotte" le dico ma lei è già entrata in camera sua.

Mi sistemo per la notte e mi distendo sul letto a pancia su mettendo le mani dietro la testa.

E i miei pensieri vanno a lei, mi pento di essermene andato in quel modo.

Ludovica ha sicuramente capito com'è mia madre, e stasera si è dimostrata la stronza che è.

E' vero che i soldi sono importanti, ma ho capito che nella vita c'è anche altro.

Guardo l'ora sono le tre di notte, prendo il telefono e mando un messaggio alla mia amica, starà dormendo a Londra sono le due, lo leggerà appena si sveglierà.

Non faccio in tempo a posare il cellulare che vibra, apro la chat con Allyson che mi ha scritto:
"Per scrivere a quest'ora vuol dire che non dormi, è successo qualcosa?"

"Vedo che anche tu non dormi, visto che mi hai risposto subito" ribatto svelto

"Lascia stare Stephen, casino con Thomas poi ti racconterò. Allora che ti è successo? Non sei con Ludovica?"

Thomas è il suo ragazzo da quasi due anni, ma tra loro è un tira e molla continuo e lei ultimamente si stà proprio stancando.

"Ho litigato con lei, cioè non è stato un litigio vero e proprio diciamo una divergenza" le spiego brevemente

"Bhè che problema c'è, basta risolverla" mi risponde di getto

"Non è così facile" le scrivo

Poi le racconto in breve quello che è successo e la sua risposta non tarda ad arrivare.

"Devi fregartene di tua madre, devi vivere la tua vita, lo capisci o no?"

Poi subito mi arriva un altro messaggio.

"Devi assolutamente parlare e spiegarti con Ludovica. Devi dirgli quello che provi veramente. E se non lo farai lo farò io per te"

Sorrido al solo pensiero, so che ne sarebbe capace.

"Sì ok lo farò" le rispondo per poi salutarci

Metto il telefono in carica per poi rimettermi disteso, decidendo che appena sveglio manderò un messaggio a Ludovica, devo vederla e parlare con lei.

Con questo pensiero mi addormento.

Mi sveglio sentendo parlare mia madre a voce alta, mi alzo incuriosito trovandola al telefono e capisco che stà parlando con sua madre.

Mia nonna è leggermente sorda e appena mia madre riattacca mi guarda e mi dice:
"Stefano devi portarmi dalla nonna, tuo padre è già uscito e la mia macchina è dal meccanico, ho urgenza di andare da lei"

"Ok, vado a prepararmi ma poi mamma ho un impegno" le dico avviandomi in camera.

Mi sistemo, faccio colazione e appena lei è pronta prendiamo le cose da portare e partiamo.

Mia nonna abita fuori città e ci vuole quasi un'ora ad arrivare, nel tragitto parliamo molto poco e appena parcheggio davanti alla villetta di proprietà, mia madre prima di scendere mi chiede:
"Le buste azzurre vanno in garage e le altre in casa, ci puoi pensare tu per favore?"

"Sì certamente" rispondo tranquillamente

"Ahh Stefano, oggi rimaniamo qui a pranzo" mi avverte lei mentre scende dall'auto

"CHE COSA?" sbraito uscendo svelto dall'auto e guardandola

"Mamma ho degli impegni nel pomeriggio" le dico anche se non è vero

Devo ancora mandare un messaggio a Ludovica e poter andare da lei per chiarire

"Li puoi tranquillamente rimandare tesoro, non sono mai importanti come tua nonna" mi risponde avviandosi verso la porta di casa, che si apre rivelando la figura di mia nonna col sorriso sul volto.

Quando mia madre mi chiama "tesoro" sono spacciato e capisco che non riuscirò ad essere libero per quello che ho in programma, lei l'ha fatto sicuramente apposta.

Appena sistemato le buste in garage, entro in casa e vengo accolto da mia nonna.

"Amore della nonna, vieni e raccontami come và a Londra"

Le sorrido, lei è sempre stata così con me la sfortuna è stata che quando io ero piccolo lei era poco presente, perché aveva un figlio disabile da accudire e ci vedevamo poco.

Sono sicuro che lei mi avrebbe dato l'affetto che ho sempre cercato, se fossimo stati vicini.

Mi metto seduto accanto a lei e le racconto del lavoro, delle amicizie fatte e poi lei mi chiede:
"E l'hai trovata la ragazza?"

"No nonna, non ancora. Non ho molto tempo" le rispondo pensando a Ludovica

Se sapesse tutto...

Sento mia madre borbottare qualcosa di incomprensibile e la guardo di sottecchi, mentre mia nonna le chiede:
"Che hai detto Annalisa?"

"Niente mamma, niente d'importante" le rispondo a voce alta

"Lo sai che ci sento poco e parlare a voce bassa non è educato. Cosa hai detto?" la rimprovera chiedendole di nuovo, mentre io rido dentro di me.

Mia madre sospira e le risponde:
"Dicevo che è bene che pensi al lavoro, adesso"

Ma io so che non è quello che borbottava.

"Sì hai ragione figliola, ma è anche importante che si faccia la fidanzata. Voglio vederlo sistemato" le dice diretta mia nonna guardandomi e sorridendomi

"Tutto a suo tempo mamma. Tutto a suo tempo e soprattutto deve trovare la persona giusta a lui" ribatte decisa

Ecco... questo è quello che pensava prima borbottando tra sé.

"L'importante Stefano è che sia l'amore della tua vita, perché ricordati che se non c'è amore e rispetto tra due persone, non ci può essere niente" esordisce mia nonna

Io annuisco e incrocio lo sguardo di mia madre e in quello sguardo che conosco perfettamente ci leggo solo, egoismo e arroganza.

Capisco anche che fino a quando non ripartirò mi starà col fiato sul collo, per capire chi frequento e per questo decido che non darò notizie a Ludovica per qualche giorno, appena potrò le spiegherò tutto.

Nota Autrice

Ecco chi è Annalisa Marzi.

Che ne pensate?

E adesso che succederà?

Stefano non si farà vivo con Ludo per non insospettire sua madre, ma Ludovica cosa penserà di questa sparizione?

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