Pov. Erin

Vengo svegliata da un trambusto improvviso. Possibile che non mi vogliono lasciare in pace quando dormo? Mi alzo, apro la porta della camera e vedo Cassie e Peter che corrono su e giù per il corridio, seguiti da alcuni camerieri. Poi vedo Kevin già vestito:

Erin: "Kevin! Cosa diavolo sta succedendo?"
Kevin: "Come mai sei ancora in vestaglia? Se ti vede Cassie, si incavola di brutto!"
Erin: "Perché scusa?"
Kevin: "Siamo arrivati a Capitol City."
Erin: "Cosa? Siamo già arrivati?"
Kevin: "Si, fra poco scendiamo. È meglio che ti cambi in fretta!"
Erin: "Okay, dammi 5 minuti."

Chiuso la porta alle mie spalle. Pensavo che saremmo arrivati oggi pomeriggio e non adesso. Vado in bagno, mi lavo la faccia e torno ad indossare il vestito di ieri che profuma ancora di casa. Appena esco dalla stanza, mi ritrovo davanti Cassie:

Cassie: "Meno male che sei già pronta. Siamo un po' in ritardo. Appena le porte si aprono, usciamo di corsa dalla stazione e ci dirigiamo verso la macchina che ci condurrà nel palazzo dei tributi. Tutto chiaro?"
Erin: "Si."
Cassie: "Perfetto!"

Dopo neanche 5 secondi, le porte si aprono e appena scendo dal treno, una marea di capitolini si dirige verso la nostra parte. Tutti chiamano il mio nome e quello di Kevin. Come fanno a sapere i nostri nomi? Ah, si. Probabilmente avranno visto le nostre mietiture. Per fortuna che ci sono Peter e Cassie, se no tutti sarebbero venuti ad abbracciarci e cose del genere. Fuori dalla stazione c'è parcheggiata una auto nera e sulla fiancata c'è lo stemma di Capitol City. Saliamo a bordo e appena mi siedo, rimango a bocca aperta: i sedili sono tutti di pelle color beige e vicino al volante è pieno di tante luci piccole. Non capisco a cosa servino. Il sindaco del 7 ha una macchina, ma non a questi livelli. Dopo circa 10 minuti di viaggio, arriviamo davanti al palazzo dei tributi: probabilmente sarà alto 20 piani. Io e Kevin lo guardiamo sbalorditi, siccome non ne abbiamo mai visto uno da vicino. Cassie ci riporta alla realtà accompagnandoci all'entrata; prendiamo un'ascensore e durante il tragitto ci spiega che adesso ci accompagneranno in una grande stanza dove ci laveranno dalla testa ai piedi per poi incontrare i nostri stilisti. Appena entrati in questa enorme stanza, arrivano tre persone che mi portano via da loro e mi fanno indossare una vestaglia. Mi fanno distendere su un lettino e poi se ne vanno. Mi hanno detto che andavano a prendere delle apparecchiature. Sinceramente non so cosa hanno intenzione di farmi. Ho capito che vale per tutti la stessa cosa. Li vedo arrivare con due carrelli pieni di oggetti: cosa diavolo mi voglio fare?

Pov. Jay

Per tutta la notte non ho fatto a meno di pensare a quella ragazza del distretto 7. Ho visto tante ragazze simili a lei, però lei è diversa. Continuo a vederla nella mia mente. Se chiudo gli occhi, torno a vedere le immagini della sua mietitura. I miei pensieri vengono interrotti da Katie:

Katie: "Jay! Jay, mi stai ascoltando??"
Jay: "Scusa, cosa hai detto?"
Katie: "Ti ho chiesto se mi puoi passare la marmellata."
Jay: "Oh, scusa. Tieni pure!"
Katie: "Grazie."
Jay: "Prego!"
Briana: "Cos'hai stamattina Jay?"
Jay: "Niente."
Sean: "Che c'è, ti manca la morosa?"
Jay: "No e comunque non ho una ragazza."
Briana: "Come no?"
Jay: "Ehm."

Non posso mica dire "Sapete, non riesco a togliermi dalla testa la ragazza del distretto 7!". Che figura ci farei! Probabilmente lei vedendomi, non gli ho fatto né caldo né freddo. Dopo questa imbarazzante conversazione, ci dirigiamo verso le nostre camere e ci andiamo a cambiare perché fra poco arriveremo a Capitol City. Dopo aver indossato i vestiti di ieri, sento il treno fermarsi. Ci siamo. È arrivato il momento. Non voglio uscire, perché se lo faccio, vado incontro alla morte. Lo so che mancano 3 settimane, però ho paura lo stesso. Esco dalla stanza e dai finestrini del corridoio, vedo Capitol City. Era come me l'avevano descritta: è enorme, ci sono tanti palazzi con molti piani. Il treno passa sopra a una diga che contiene una grande quantità d'acqua, in modo da formare una specie di lago. All'improvviso entriamo in un tunnel e tutto diventa buio. Poi arriva la luce e dal vetro, posso notare che tanti capitolini sono venuti a salutarci. Appena mi affaccio, incominciano a salutarmi con la mano, così li saluto anche io. Sembra quasi che siamo delle celebrità! Usciamo dal treno e ci dirigiamo verso il palazzo dei tributi. Io e Katie entriamo in una grande stanza dove sono posizionati 24 lettini per ognuno di noi: cosa ci faranno? Si avvicina un signore che sembra sia appena uscito da una festa di carnevale e si rivolge a noi due:

Signore: "Voi due dovreste essere Jay Halstead e Katie Rusek del distretto 4, vero?"
Jay&Katie: "Si!"
Signore: "Bene! Ora mi seguite così vi accompagno alle vostre postazioni!"
Katie: "Perché ci sono dei lettini?"
Signore: "Perché vi dovrete distendere lì."
Jay: "E mentre noi stiamo distesi, voi cosa fate?"
Signore: "Vi facciamo diventare belli per stasera!"
Jay: "Perché? Cosa c'è stasera?"
Signore: "La parata dei tributi!"

Sara❤