[𝖫𝖾𝗆𝗈𝗇] 𝖲𝗉𝗈𝗍𝗅𝗂𝗀𝗁𝗍 [𝖳𝗈𝗋𝗎 𝖮𝗂𝗄𝖺𝗐𝖺]
Toru Oikawa, modello per un'agenzia molto famosa, era stato invitato ad una sfilata di moda di Vogue, a Milano.
Aveva addosso una camicia con una giacca marroncina e dei pantaloni di un marrone un tono più scuro, e delle scarpe classiche.
A lui era stato dato un posto in prima fila che si affacciava sulla passerella, dove i modelli avrebbero sfilato a breve. Venne salutato dalla redattrice di Vogue e da altri modelli e persone importanti presenti alla sfilata.
La sfilata iniziò dopo circa dieci minuti dall'arrivo di Oikawa, egli guardava attento i vestiti e il portamento dei modelli tutti molto particolari e con caratteri unici.
Dopo circa mezz'ora dall'inizio della sfilata sulla passerella si presentò una ragazza, una modella molto importante, conosciuta per essere alta un metro e settanta ma avere con grandi agenzie e brand.
Oikawa la conosceva solo di nome, non l'aveva mai vista in passerella e fu ammaliato dal suo portamento e andatura. La ragazza si chiamava T/N T/C e aveva dei bellissimi capelli C/C acconciati; i suoi occhi C/O brillavano e riflettevano le luci forti della passerella.
La ragazza era così brava a sfilare che sembrava l'avessero presa dalla strada mentre faceva una passeggiata sotto gli occhi di tutti.
Ovviamente crebbe l'interesse per lei da parte di Oikawa e sperò sempre che si ripresentasse con un secondo outfit per la sfilata, cosa che però non accadde.
Alla fine della sfilata al ragazzo fu dato il permesso per entrare nel backstage, salutò i suoi amici a conoscenti, sperando però di trovare quella ragazza che lo aveva colpito così tanto nella sfilata.
La osservò seduta sopra una sedia davanti ad uno specchio, mentre si struccava, preferiva farlo da sola e in disparte, come la maggior parte delle altre cose che le piacevano fare. Sembrava essere in un mondo tutto suo, ma sempre con occhi puntati addosso.
"Come mai qui? Cercavi qualcuno?" Disse la ragazza non distogliendo lo sguardo dal suo riflesso, accortasi però della presenza di qualcun altro.
"In realtà cercavo proprio lei signorina." Disse Oikawa. "Volevo complimentarmi con lei per la sua abilità nello sfilare."
"Ah, grazie mille, Mr. Oikawa." Rispose lei ai complimenti del castano, effettivamente Toru era molto famoso, era difficile essere del settore e non conoscerlo.
"Ha programmi per stasera?" Chiese il ragazzo, molto interessato.
"Se vuole possiamo vederci per un drink." Rispose la ragazza diretta, questa volta girandosi verso di lui e guardandolo negli occhi.
"Certo. Allora la aspetto all'uscita, faccia con comodo." Disse Oikawa per poi uscire dalla stanza.
Era molto contento della risposta diretta della C/C e sperava di arrivare al dunque quella sera, se lei era diretta così come nelle chiacchierate, anche a letto.
Oikawa la aspetto dentro la sua limousine dopo aver dato le informazioni ai bodyguard da dare alla ragazza per raggiungerlo.
Passò una mezz'ora e la ragazza si presentò acqua e sapone, giusto con un filo di mascara e correttore. Appariva comunque bellissima agli occhi del moro. Indossava una camicia con su un blazer nero e dei pantaloni eleganti neri, ed i capelli raccolti, ai piedi portava delle decoltè nere.
Si salutarono e non parlarono molto per il tragitto, lo avrebbero fatto arrivati al pub, uno molto chic, non il classico pub da quattro soldi.
Arrivati ovviamente Oikawa si comportò da galantuomo e aprì lui stesso la portiera alla ragazza, invece di farlo fare all'autista, che se ne andò subito dopo.
Entrarono all'interno del pub e si sedettero in un tavolo per due, poco dopo arrivò il cameriere, il ragazzo ordinò un Boulevardier, un whisky, mentre la ragazza un classico Margarita.
Una volta aver bevuto si erano sciolti un po' di più e iniziarono a chiacchierare e mandarsi frecciatine e battute maliziose, soprattutto da parte del ragazzo.
"Vuoi qualcos'altro? Ogni suo desiderio è un ordine per me." Disse il ragazzo baciando la mano alla ragazza.
"Non vorrei finire ubriaca sul suo letto, Oikawa." Disse la ragazza con un sorrisetto.
"Va bene, allora prendiamo qualche shot?" Disse il ragazzo ghignando.
Alla fine la ragazza, non dispiaciuta di ciò, si convinse e ordinò per sé altro da bere.
Il ragazzo bevve molto meno rispetto a lei, che non arrivò ad essere ubriaca, ma di certo un po' brilla lo era, e questo non le dispiaceva, un po' di alcol in corpo la aiutava ad essere meno tesa e a seguire di più l'istinto.
A fine serata il ragazzo richiamò la limousine e accompagnò la ragazza a casa, accompagnandola fino alla porta.
"Allora mi mostri un po' la dimora?" Disse lui ridacchiando.
"Certo entra, fa' come se fossi a casa tua..." Disse lei ridacchiando insieme al ragazzo.
Una volta entrati e chiusa la porta, il ragazzo si fiondò subito sulle labbra della ragazza, che non rifiutò il bacio, non rendendosi neanche conto dell'alito forte che aveva a causa dell'alcol, cosa che però al ragazzo non dispiacque.
Mentre continuavano a baciarsi con molta passione, la ragazza avanzava conducendoli verso la camera da letto, a cui il ragazzo non prestò molta attenzione, come al resto della casa, dato che era distratto da ben altro.
Piano piano si sdraiarono sul letto lui su di lei ed inizio a spogliarla da quei fastidiosi indumenti. Lui invece si tolse la giacca e rimase con la camicia sbottonata, per mostrare il suo fisico asciutto.
Alla ragazza rimasero addosso solo la bralette in pizzo che portava abbinata a delle mutande sempre in pizzo, tutto in nero, che a detta del ragazzo si sposavano perfettamente con la pelle pulita della ragazza.
"Mi dispiace piccola, non sono molto gentile a letto." Disse il ragazzo all'orecchio di lei mentre le staccava il ferretto del reggiseno.
"Che idiota." Disse la ragazza ridacchiando e mordendogli le labbra, dando così inizio di nuovo alla serie di baci, interrotta di nuovo dal ragazzo che scese giù verso gli slip della ragazza, sfilandoli e baciando la sua intimità.
Iniziò a leccare i suoi punti più sensibili provocando gemiti da parte della ragazza.
"Di già? Non ho ancora iniziato." Disse il ragazzo ricominciando quello che stava facendo con più foga e ritmo.
Dalla bocca della ragazza continuavano ad uscire gemiti finché non era quasi arrivata al suo limite, il ragazzo se ne accorse e decise di passare al resto.
Si tolse i pantaloni ed i boxer e puntò la sua intimità verso quella della ragazza, non prima di aver indossato il profilattico con l'aiuto della C/C.
Così iniziò un nuovo ritmo, diverso da quello di prima, questa volta più deciso e forte.
Continuò con le spinte finché la ragazza chiamando il nome di lui venne, con lui poco dopo.
Lui dopo essersi pulito leggermente in bagno si sdraiò stanco sul corpo a sua volta stanco della ragazza e si addormentarono sotto le braccia di Morfeo.
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