Ten
"Horan! Cosa devo fare con lei, eh? Li vuole fare quest'anno gli esami o vuole rimanere ancora qualche anno qui con noi?" chiese sarcastica la professoressa. Dopo quattro giorni era riuscita a correggere i nostri test e li aveva portati in classe. Come aveva previsto Natalie, il test di Niall non era andato bene e l'istinto di sopravvivenza di cui parlava il biondino non aveva funzionato.
"Mi farebbe piacere rimanere qui con voi, prof, ma preferisco uscire da questa scuola e quindi.. studierò, non si preoccupi!" rispose Niall, con un sorriso strafottente. Natalie seguì tutta la scena e per poco non scoppiava a ridere, ma cercò di trattenersi.
"Prince, ecco a lei il suo compito" la professoressa dopo aver annuito rassegnata a Niall aveva continuato a distribuire i test, fino a fermarsi davanti al banco di Natalie. "Come sempre, ha fatto un ottimo lavoro. Fossero tutti come lei.." borbottò dopo, tornandosene dietro la cattedra.
La ragazza si imbarazzò appena per il complimento della professoressa e abbassò lo sguardo sul foglio consegnatole. Cosa?, sgranò gli occhi e portò una mano davanti la bocca. Stavolta aveva dato il meglio di sé stessa ed aveva preso una A+.
Sua madre sarebbe stata fiera di lei.
Alla fine dell'ora consegnarono tutti i compiti e la prof uscì, salutando i suoi alunni. Niall ne approfittò per avvicinarsi al banco di Natalie e fissarla. La ragazza guardò il biondo e abbassò lo sguardo sulle sue mani, imbarazzata.
"Dimmi come hai fatto!" Niall assottigliò la vista e puntò un dito contro il petto della ragazza.
"A f-fare cosa?" arrossì, sapendo già di cosa volesse parlarle.
"A prendere quella A nel-"
"Più.." lo interruppe.
"Eh?" chiese quindi Niall, confuso dalle parole di Natalie.
"Ho preso una A più" ripetè.
"Ecco!" alzò appena il tono della voce, portando in aria le braccia in modo drammatico. "Come diavolo fai?"
"Studio a differenza tua, semplice!" rispose quindi tranquilla, alternando lo sguardo dalle sue dita agli occhi cristallini del ragazzo.
"Cosa stai cercando di dirmi?" sgranò gli occhi: al che Natalie si preoccupò, cosa aveva detto di male?. "Che devo iniziare a studiare e passare i pomeriggi immerso nei libri?" continuó Niall. Natalie rilassò i suoi muscoli e fece un risolino. "No, non se ne parla nemmeno!" continuò ancora.
"Dovresti!" lo contraddisse, invece, seriamente Natalie e poi guardò oltre le spalle del biondo, trovando Louis ridere, sicuramente perchè aveva sentito la loro discussione.
Natalie diventò nuovamente rossa e si ammutolì: non era abituata a tutto ciò. Niall la lasciò stare solo quando entrò il professore dell'ora successiva.
"Buongiorno ragazzi" il professore di filosofia poggiò la sua cartella sulla cattedra ed uscì il libro ed il tablet, poi segnò le assenze sul suo registro personale online e guardò i suoi alunni. Sistemò i suoi grandi occhiali neri e si mise a giocare con la sua penna. "Oggi vi introdurrò Kierkegaard" iniziò.
Tutti in classe avevano sentito parlare di quel filosofo, ma nessuno sapeva di cosa trattavano le sue teorie. Quindi si misero sull'attenti e composti al proprio posto e ascoltarono il prof, uno tra i pochi in quella scuola a capire gli studenti e il meno severo di tutti. Spesso si metteva a raccontare episodi della sua giovane vita, le sue avventure con gli amici e le sue conquiste. Diciamo che gli alunni del triennio amavano quel prof.
"La prima e fondamentale caratteristica dell'opera e della personalità di Kiekegaard è il tentativo di ricondurre la comprensione dell'intera esistenza umana alla categoria della possibilità!" si prende un attimo per far assimilare quella frase agli alunni. "Per questo, la sua dialettica viene chiamata aut-aut ovvero, dal latino, o-o"
"Quindi-" un ragazzo alzò la mano per intervenire e il prof gli diede il consenso con un cenno del capo "-per lui non esiste il grigio"
"Esatto. Secondo lui, l'uomo non può vivere in una sorta di mediazione, quindi non esiste il grigio ma deve scegliere necessariamente o il bianco o il nero" spiega.
Tutti annuirono, alcuni segnarono pure degli appunti ai margini delle pagine del libro. "E quando l'uomo si trova di fronte a una scelta.. subentra quello stato angoscioso che si prova quando mancano certezze" continuò.
Natalie segnò ogni singola parola detta dal prof sul libro, trovando tutto quello interessante. Trovò Kierkegaard molto interessante. Era da matti ammettere che Natalie non avesse pensato al ragazzo delle lettere, perchè sì, lei l'aveva pensato e aveva pensato anche a quando si era trovata di fronte ad una scelta: non fidarsi e quindi non rispondere alle sue lettere oppure buttarsi e fidarsi totalmente delle sue parole.
Lei aveva scelto la seconda opzione: aveva fatto bene?
L'avrebbe scoperto col tempo, ma al momento era soddisfatta dei risultati.
La campanella suonò dopo nemmeno dieci minuti e il prof, dopo aver scherzato con alcuni alunni, uscì dall'aula non prima di aver specificato che la volta successiva avrebbe continuato la spiegazione.
"Amo sempre di più questo prof"
"È il migliore!"
"Fossero tutti come lui qui!"
Erano sempre quelle le frasi che venivano pronunciate dagli alunni quando c'era il prof di filosofia lì e Natalie si trovò d'accordo con tutti quegli apprezzamenti.
La ragazza si alzò, dato che era ormai ricreazione, e passò davanti al banco di Niall.
"Hey" la richiamò, bloccandole il polso delicatamente. Natalie si voltò, lo guardò e attese che continuasse a parlare. "Dove vai?" chiese gentilemente
"Stavo andando a prendere qualcosa alle macchinette" risponde tranquillamente.
"Posso farti compagnia? Devo andare anche io lì" sorrise e Natalie annuì, scostando il braccio dalla presa del biondo. Niall invece si voltò verso Louis. "Tu andrai da Liam?" gli chiese. Quando la ragazza udì quel nome, un campanello d'allarme le si attivò nel cervello. Liam. Aveva già sentito quel nome da qualche parte. Chiuse un attimo gli occhi per fare mente locale, per poi riaprirli e assottigliare la vista. Poi le venne in mente una delle tante lettere. Oh certo, come ha fatto a non pensarci?! Il ragazzo le aveva scritto che uno dei suoi amici si chiamasse Liam. Ma quante probabilità c'erano che quel Liam fosse proprio amico di Niall? Dai, potevano esserci tanti altri Liam.
"Si, in caso ci vediamo dopo" annuì e poi, insieme a Natalie, uscì dalla classe. Pochi passi dopo, la rossa si voltò verso Niall, indecisa se chiedergli o no di questo Liam. Il biondo, dal canto suo, sentì lo sguardo della ragazza su di sé e si morse il labbro. "Vuoi chiedermi qualcosa?" si voltò quindi a guardarla.
Natalie, ormai divenuta paonazza in viso, distolse lo sguardo puntandolo sui suoi piedi e scosse la testa "N-no" disse insicura.
"Mh, sicura?" Niall inarcò un sopracciglio e portò le mani dentro le tasche.
"Ecco, in realtà sì. Devo chiederti una cosa!" alzò lo sguardo e lo puntò nelle iridi azzurre.
"Dimmi pure" nel frattempo erano arrivati di fronte alle macchinette e Niall si rivolse a Natalie "Cosa prendi?"
"Oggi voglio provare quel toast con prosciutto e pomodoro" annunciò la rossa. Niall annuì e prese due di quei toast, pagandoli con i suoi soldi.
"Ma Niall, non dovevi" sgranò gli occhi Natalie. "Potevo pagarmelo benissimo da sola"
"Tranquilla, volevo offrirtelo io" sorrise quindi Niall, notando che la ragazza aveva seguito il suo consiglio riguardo a quel tipo di toast. In realtà non era stato proprio il suo di consiglio, ma va beh.
"Ti restituirò i soldi" disse, mentre aprire la bustina per poter mangiare il toast.
"Sì, certo!" disse sarcastico Niall, dando un morso al suo panino. "Comunque cosa dovevi chiedermi?" la osservò, curioso.
"Ehm, s- no tranquillo.. Niente, davvero" scosse la testa.
"Mh, okay" disse poco convinto, ma cercò di cambiare discorso. "È la prima volta che lo prendi?" chiese dopo, puntando il dito verso la ragazza, come se non sapesse già la risposta, pft.
"In realtà sì" rispose, mentre entrambi si incamminavano verso il giardino e lontano da occhi indiscreti. "Me l'ha consigliato un amico e volevo provarlo" sorrise, mentre lo addentava.
"Oh, quindi hai un amico?" Niall cercò di estrapolare quante più notizie possibili, per vedere cosa ne pensava.
Natalie annuì un po' in imbarazzo. "Diciamo di sì, è più un.. amico di penna" spiegò, omettendo il fatto che si trattasse di un suo compagno di classe.
"Aw che carini, vi scrivete le letterine?" la derise scherzosamente Niall, ma evidentemente l'ironia non fu colta dalla ragazza che invece si ammutolì e continuò a mangiare il toast, che tra l'altro scoprì essere davvero buono. Natalie non sa perchè, ma sperava che dietro quelle lettere ci fosse un tipo con Niall o Niall stesso, non perché le piacesse, ma perché era davvero un ragazzo simpatico, generoso e ce lo vedeva a mandare lettere.. ma dopo quella domanda si era ricreduta. Niall notò che non rispose e cercò di scusarsi "Scusa è che.. È strano che qualcuno al giorno d'oggi scriva delle lettere" rise. "Non è buffo?"
"Lo trovo assolutamente dolcissimo, invece" borbottò Natalie che appallottolò il tovagliolo e lo tirò verso il cestino lì vicino per fare canestro, ma fallì miseramente.
"Sei una frana!" la prese in giro Niall, ridacchiando.
"Taci!" lo fulminò con lo sguardo. Si abbassò per prendere il tovagliolo e andò a buttarlo. Niall fece un risolino, alzando le mani in aria e subito dopo buttò il suo tovagliolo nel cestino, facendo canestro.
"Sono un grande!" si vantò e Natalie scesse la testa, trattenendo una risata.
"Sarà meglio rientrate, tu non dovevi andare dai tuoi amici?"
"Oh sì" annuì. "Hai ragione!" rise, forse un po' nervoso. "Mi vuoi già via?"
"Sì, hai già condiviso troppo il mio spazio!" borbotta, con un accenno di divertimento.
"Allora mi scusi, Milady! Me ne vado per non respirare la sua stessa aria!" ride, si avvicina di corsa al viso della ragazza e le scocca un bacio sulla guancia, sparendo poi dietro la porta in vetro della scuola.
Natalie, invece, rimase lì per collegare un attimo il suo cervello e capire cosa fosse appena successo.
Si toccò la guancia, nel punto sfiorato dalle labbra sottili di Niall, e sorrise come un'ebete.
-
Ecco qui il mio primo Spazio Autrice. Spenderò poche parole: volevo dedicare questo capitolo al mio prof di filosofia, perché è stato il miglior prof in assoluto e ho avuto la fortuna/sfortuna di averlo solo l'ultimo anno di scuola.
Per quanto riguarda la storia, vi sta piacendo? Vale la pena continuare? Fatemi sapere nei commenti ❤
(Scusate eventuali errori!)
Ps. Tanti auguri al nostro caro Liam ❤
Un bacio x
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