Domani non so se riuscirò ad aggiornare perché devo andare a Salerno per stare vicina a mia nonna che si deve operare al cuore, ma se riesco a prepare il capitolo stasera vedrò cosa posso fare.
TORNANDO VIVACI... Abby ha detto la verità a suo padre che non l'ha presa tanto bene, ma comunque sia Abbigaille non si è lasciata mettere i piedi in testa.
Buona lettura

Entriamo dentro e mi appoggio alla porta chiudendo gli occhi, perché è dovuto accadere tutto così in fretta...

"Piccola."

Arold mi abbraccia e trovo un pò di pace.

"Non ce l'ha faccio più."

"Abby non devi mollare proprio adesso."

"Sto combattendo da una vita Arold, non c' è stato un solo momento in cui io non abbia dovuto scontrarmi con qualcuno per poter diventare quello che sono ora."

"Lo so, ma se non lo avessi fatto io e te non ci saremmo..."

"Incontrati? Per come la vede mio padre lo avrebbe preferito e se lui ha reagito così, non oso immaginare come potrebbe prenderla il branco o tutti i tuoi sudditi succhia sangue."

Le lacrime iniziano a cadere copiose, io amo Arold, ma non riesco più a capire se i miei sentimenti siano influenzati dal legame della luna o dal sangue.

"Casper."

Mi prende il viso sollevandolo verso di lui e asciugandomi le lacrime riprende a parlare.

"Ho avuto una vita più che lunga e ho sempre e solo pensato a me stesso, ma, c' è qualcosa in te che mi spinge a incazzarmi, ad avere paura e ad essere geloso.
Il fatto che senza il tuo sangue io non possa vivere non interferisce in ciò, perché..."

"Se mi dici che mi ami giuro che svengo, sto accumulando troppe emozioni e...e..."

"Se continui a piangere sarò io che dovrò farti arrabbiare, perché mi sono innamorata della tua testardaggine e non del tuo sentimentalismo."

Lo guardo sbattendo più volte le palpebre, non l'ha detto veramente vero?

"Sai che ho rovinato tutto il romanticismo?"

"Si e menomale, credevo di essermi dichiarato ad una sirena."

Non ce l'ha faccio, scoppio a ridere, saltandogli addosso.
Mi afferra per le gambe e lo bacio, anche se questa potrà essere ricordata come la dichiarazione meno romantica della storia.

***

"Se né andato?"

Mia nonna entra dalla porta, mentre io me ne sto seduta sul divano e aspetto che Arold mi porti un bicchiere d' acqua.

"Si."

"Non l'ha presa bene vero?"

"Sembravo io vent'anni fa, ma ti assicuro che all' epoca ero molto peggio."

Sorrido.

"Abby, devi solo dargli tempo, è un testone e per giunta cane."

Continuo a ridere, mia nonna è matta, ma la ringrazio per come cerca di tirarmi su di morale.

"Parlando di cose serie, cosa ti è successo?"

Arold entra nella stanza porgedomi l' acqua e dopo aver bevuto inizio a parlare.

"Mi stavo allenando alle cascate, quando una chimera diversa dalle altre mi ha attaccato."

"Le chimere non sarebbero dovute arrivare alle cascate, quel luogo è protetto da una barriera magica."

"Non so come sono passate, ma durante lo scontro ho avuto la sensazione di essere tirata da una presenza oscura ed è stata questione di un attimo, ma una voce ha chiesto il mio sangue."

"È capitato anche a me."

Guardo Arold stupita.

"Una voce mi ha chiesto dov' eri durante la battaglia a Sud e per questo che sono accorso da te."

Bene, torniamo in fase esaurimento mentale...CHE CAZZO SUCCEDE ADESSO?

"Il punto è semplice, qualcuno ti vuole morta nipote."

"Beh si mettesse in fila, la lista è abbastanza lunga."

Già, tra vampiri, membri del consiglio o qualsiasi altro essere vivente mi vorrebbe morta per via della mia natura.

"Abby, non prenderla alla leggera."

"Tua nonna ha ragione, se questa guerra è stata fatta per eliminarti, il nemico con cui abbiamo a che fare è pericoloso e non si fermerà."

"Che mi venga a prendere di persona allora troverà pane per i suoi denti."

Mi alzo ed esco fuori trasformandomi in lupo e dirigendomi di nuovo verso le cascate.
Se mi vuole allora dovrà uccidermi e non gli renderò le cose facili.
Riuscirò a unire le mie due parti e a porre fine a questo inutile versamento di sangue.
Sono morti già troppi innocenti, la guerra deve giungere alla fine.

***

"Aaaaaaaaaaaaa!!!!"

Unisco la mia essenza in un colpo, ma la forza è tale che vengo scaraventato lontano.

Subito mi rialzo e mi rimetto in posizione, fino a quando come ad un soffio di vento sento le braccia forti e fredde stringermi.

"Lasciami."

"Finirai col farti male."

"Non saranno un paio di graffi a fermarmi."

"Beh, allora lo sarò io."

Afferra il mio braccio portandolo dietro la mia schiena e tirando il mio collo verso di lui.

"Così mi costringi a farti male."

Alzo la gamba colpendo il suo stinco, allenta la presa e con una testata riesco a staccarmi.
Lo colpisco con un calcio alla bocca dello stomaco facendolo saltare sull' acqua fino a che non si ferma.

"Sai in futuro ti consiglio di non sfidare la mia pazienza quando qualcuno scatena una guerra in modo da ottenere la mia morte!"

Si rialza, togliendosi la maglietta e portando in dietro i capelli, ci manca solo la musichetta sexy e poi può fare qual che pubblicità di intimo.

"Vorrà dire che dovrò calmare i tuoi bollenti spiriti."

"Hai intenzione di sfidarmi?"

"Probabile."

"Bene, accomodati."

Era da tanto che io e Arold non combattevano l'uno contro l'altra, forse per smorzare la tensione, ma prendere a pugni qualcuno che non sia l' acqua della cascata sarà appagante.

Assumiamo una posa da combattimento e quando una foglia cade sull' acqua scattiamo fino a fare coincidere i nostri pugni e creare un onda d'urto.
Sorrido, mi ci voleva proprio qualcuno di forte per i miei allenamenti.

Miro al fianco con un calcio, ma lui abilmente abbassa il braccio destro attutendo il colpo.

Cerca di darmi un pugno ma mettendendo le braccia a x glielo paro.

"Sai Casper, trovo tutto questo eccitante."

"Sei tu che sei un pervertito è diverso"

"Probabile, ma se ti batto."

"Nei tuoi sogni."

Sorride in modo maligno, a quanto pare adesso è più determinato di prima.

So che è un pò corto ma, vi ho spiegato il motivo spero di rifarmi prometto.
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Manu