Capitolo 3
Abby ha fatto la sua scelta, quella di chiudere gli occhi e non pensare a ciò che i vampiri le hanno tolto.
Si parte per l' accademia, e tante sorprese l' aspettano.
Buona lettura
La notte arriva presto.
Rimango ferma sul letto della mia camera buia, illuminata solo dalla luce lunare.
Domani dovremo cercare di essere pronti a non staccare le teste ai cadaveri ambulanti.
Il nostro compito alla fine è quello di fare da balie a dei vecchietti rompiscatole che non stanno tenere a freno la loro stupida fame.
Bussano alla porta.
"Avanti."
Mio padre entra.
"Sempre tetra eh?"
"Forse ho preso questo lato dalla mamma."
"Già, quando l'ho conosciuta si può dire che era una strega ribelle, ma amava più di chiunque altro la notte."
Sorrido al suo ricordo, la loro storia la conosco a memoria. Mamma ha dato una bella lezione a papà che aveva cercato di colpirla, quando i confini dei due regni ancora non erano segnati.
Alla fine la mamma aveva vinto contro ad un Alpha che ferito rischiava di morire.
L' ha curato, e mio padre non so quante volte le ha chiesto scusa prima che la strega decidesse a perdonarlo. S' innamorarono e una volta riconosciuta come membro del branco uscì incinta di me.
"Abby, avrei preferito che tu non vincessi."
Vengo riscossa dai miei ricordi e mi volto a guardarlo.
"Perché."
"Non voglio perdere anche te."
Perdo un battito.
In tutti questi anni è stato mio padre a crescermi e posso capire ciò che prova, o almeno, ne capisco una parte.
"Sei qualcosa di unico in questo mondo Abby, non tutti i giorni s' incontra un ibrido e fuori dal nostro branco esistono persone malvagie disposte a tutto per ottenere una mezza strega e mezza licantropo."
I suoi occhi iniziano a farsi lucidi, alla fine non è altro che un padre premuroso.
Poggio la mia mano sulla sua e gliela stringo leggermente.
"Non mi perderai papà, sono o no tua figlia? Starò attenta te lo prometto e poi anche se dovessero scoprire la mia natura non sono certo un tipo facile da catturare."
Gli faccio l' occhiolino prima che mi abbracci a se.
Quando si allontana sento qualcosa di caldo irradiarmi il corpo all' altezza del collo.
Poso una mano alla base e sento un ciondolo.
"Era di tua madre."
Corro a guardarmi allo specchio e resto incantata a sentire la forza magica che sprigiona la pietra di mia madre.
Non è un' ametista né un rubino, ma qualcosa di unico.
"Avrebbe sempre voluto che l' avessi tu."
Gli getto le braccia al collo mentre i miei piedi pensolano data la sua altezza.
"Grazie mille papà."
Restiamo un pò in silenzio prima che gli dica dove ho intenzione di andare domani mattina.
"Papà? "
"Mmh? "
"Domani mattina andrò a salutare la nonna."
Gli vengono i brividi e devo trattenere le risate.
"Bbbrr quella strega di una suocera, ma di certo non te lo impedirò."
***
È l' alba quando arrivo ai piedi delle montagne innevate.
Divento lupo e inizio a correre fino ad arrivare la grande voracine. Osservo di sotto e una volta presa la rincorsa salto nel vuoto, diventando umana durante l' atterraggio, creando un boato e un alzamento della polvere.
Torno all' impiedi e mi spolvero la giacca quando sento una voce familiare.
"Cof cof, si può sapere perché devi sempre scendere da lassù?!"
"Hahaha scusami nonna."
La polvere si dissolve e abbraccio mia nonna, una strega di quattrocento anni con un innato senso dell' umorismo e una passione per i bei giovanotti, dato che il suo aspetto si è fermato ad una età di cinquantanni.
"Tutta colpa di tuo padre, ti ha cresciuta come ad un animale."
"Nonna, in parte lo sono sai?"
Fa una faccia stizzita facendomi solo ridere prima di spostare il suo sguardo al mio collo.
"Alla fine te l'ha data..."
"Già."
Sfioro la superficie della pietra prima di tornare vivace e non nostalgica.
"Beh? Non offri niente alla tua adorata nipotina?"
"Tu sei la mia unica nipotina Abbigaielle e poi se il tuo fiuto funzionasse ancora bene dovresti sentire l' odore della mia famosa ciambella alle carote."
"Che tra poco sparirà lo sai no?"
Ci avviamo verso la sua casa, immersa tra gli alberi della foresta e circondata da un fiume.
Mia nonna ha sempre preferito abitare da sola, nonostante io le abbia sempre ripetuto di trasfersi da noi.
Entriamo e subito mi piazza davanti una fetta di torta con una tazza di tè aromatizzato dalle sue speciali erbe.
"Sto per andare a scuola sai?"
"Lo so."
"E come?"
"Ho le mie fonti nipotina, altrimenti che strega sarei?"
Finisco di bere il tè e divoro la torta.
"Quindi sai anche che adesso sono un Alpha vero?"
Sputa il suo tè ed inizia a tossire mentre io non resisto più e scoppio a ridere.
"CHE COSA?!"
"Hahahaha dovresti vedere la tua faccia hahaha"
"Mi stai prendendo in giro vero?"
"Purtroppo no."
"Dannazione e io che credevo che tuo padre bastasse."
"Dai non fare così nonna, e invece deciditi a venire da noi."
"Mai. Troppi lupi, basti tu nella mia vita."
"Ma stai sempre da sola."
"Devi sapere una cosa Abby... i lupi vivono e combattono in branchi, ma una strega no, può cavarsela anche da sola."
Si alza e si siede vicino a me accarezzandomi il viso.
"Sai cosa ti aspetta in quella scuola vero?"
"Vampiri."
"Forse, oppure qualcos' altro, ma sappi sempre che puoi contare sempre su te stessa e ovviamente su di me."
Mi fa l' occhiolino prima di riprendere a parlare.
"Sei anche un Alpha adesso, quindi per ogni tua decisione ci saranno delle persone coinvolte, ma sei anche una strega, quindi ascolta attentamente il mondo che ti circonda."
"Stai parlando come ad una vecchia saggia lo sai?"
"Saggia forse, vecchia mai!"
Rido, adesso si che sono pronta.
***
"Non ci credo che stiamo per andare a scuola."
Megan è leggermente sconvolta, mentre i suoi fratellini piangono come se non dovrebbe più tornare.
"Dai non fate così."
"Sorellona..."
Mi piego alla loro altezza e muovendo le mani faccio apparire due spade di legno.
"Torneremo nel pomeriggio ma in nostra assenza vi comporterete da veri guerrieri?"
Osservano le spade prima di afferrarle e sollevarle in aria.
"Certamente!"
Scompiglio i loro capelli e salto sulla mia moto cross, purtroppo non è che possiamo camminare in città come degli enormi lupi.
"Tu li vizi troppo."
"Ma no, sono adorabili..."
"Certo, quando dormono."
Metto il casco.
"Sapete cosa fare no? Evitiamo gli scontri se i vampiri li cercano, se però attaccano non esitate. C' è un accordo di pace è vero, ma abbassare la guardia sarebbe un errore madornale."
Gli altri annuiscono.
"Un' ultima cosa, per quanto riguarda me, sono solo un licantropo, non un Alpha, non una strega, meno sanno è meglio è. "
"Ai tuoi ordini dolcezza."
"Michael chiamami ancora così e ti castro."
Lui e i suoi amici ridono e anche Megan lo fa, traditrice.
"Andiamo!"
Accendiamo le moto e partiamo, verso Québec, la cittadina del Canada con più esseri del mondo parallelo che esista nella zona.
***
Arriviamo di fronte ai cancelli ed entriamo.
Il cortile è vuoto ma con il nostro udino sentiamo una voce più forte delle altre, devono essere alla festa di benvenuto.
Parcheggiamo le moto e ci leviamo i caschi, ma subito i miei compagni iniziano a ringhiare.
Certo di trattenere il mio istinto e li incito a mantenere la calma.
"C' è puzza di cadavere in questa scuola."
"La perspicacia."
Faccio tornare il buon umore prendendo in giro Kayl, il più giovane tra noi e procediamo ad entrare.
Si alzi il sipario.
Si balla il mambo!😂😂😂😂
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Manu
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