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Capitolo 28

È stata una giornata abbastanza di merda, a partire dalle tre di ieri notte...karma so quanto tu stia ridendo di me e questi NON MI FA PIACERE!
Credi che io sia una masochista?! Beh mi dispiace deluderti, ma NO! HAI SBAGLIATO PERSONA!
E dopo questo sfogo torniamo ai problemi familiari di Arold, Beautiful accompagna solo.
Buona lettura

Ci vado? O non ci vado? Questo è il problema, altro che Shakespeare.
Stanotte se vado all' incontro capirà che provo qualcosa per lui, ma se non ci vado?
Lui ha bisogno di me come arma, sono uno strumento, e non m' importa, voglio solo riuscire ad arrivare a lui.

Sospiro e quando sento la campanella suonare scendo dall' albero, solo un' ora è poi potrò andare a deprimermi a casa con una bella vaschetta di gelato insieme a Megan.
Ah già, mi devo preparare anche psicologicamente al suo interrogatorio e cercare di dirle nella maniera più delicata:
"Sai Meg ho perso la mia verginità con Arold, anche se lui non mi ama, in quella grotta ci siamo andati pesante e fidati, il mio compagno è molto dotato."

Al sol pensiero sento la faccia andare in fiamme, così non va per niente bene.
Entro in classe e vengo subito osservata, è la seconda volta che ho uno scatto di rabbia in classe e l'anno è ancora lungo...posso fare di meglio.

"Stai meglio ora?"

"Come no, tappetto cadavere tre è venuto fuori a farmi compagnia con la sua risata snervante."

"Eh?"

"Quello che fa, hihihih."

Meg mi guarda e si porta una mano alle labbra, ma non resiste molto prima di scoppiare a ridere dopo la mia magnifica interpretazione.

"Hahahaha non ti si può sentire ahahah Dio se mi sei mancata in questi giorni, c'era troppo silenzio al villaggio."

"Sai com'è, una come me è fabbricata raramente quindi, modestamente, sono unica e inimitabile."

"E buffona."

"Forse."

Prendiamo le nostre cose ed andiamo negli spogliatoi. Ci cambiamo con una tuta larga inferiore per me e canotta nera aderente, mentre Meg mette il pantacollant, troppo per i miei gusti, ma dato che lei è alta le sta bene.

Entriamo nella palestra dove il professore Dot, un troll, ci illustra come difenderci, ma credo che ad un ristretto numero di persone questo non interessa.

"Bene, ora che ci siete tutti vi illustrerò il nuovo piano di allenamento."

Preme un pulsante e subito appare una chimera, qualcuno urla, ma qualcosa non quadra.

"Non abbiate paura, questo è merito di un incantesimo da ologramma, ma fidatevi, i colpi li sentire eccome. Siamo stati attaccati e non siamo stati di difenderci come si deve, e in una possibile guerra bisogna essere pronti a tutto. "

Si posiziona dentro al cerchio e subito la chimera scatta verso di lui, iniziano a combattere e dopo una ventina di minuti il professore l' atterra.

"Questa è stata una dimostrazione, ora tocca a voi, nel caso non c' è la facciate fermerò la simulazione."

Incomincia a chiamare per ordine alphabetico, con il risultato di cinque vittorie su dieci.

"Auston Megan."

La mia compagna si fa largo entrando nel cerchio, si trasforma subito iniziando a girarle intorno per studiare una strategia prima di attaccare puntando al suo collo.
Dieci minuti e la sconfigge.

"Buon tempo Auston."

Esce licantropo e si dirige negli spogliatoi dopo avermi fatto un cenno con il capo, ma da lontano entrambe sentiamo Victorya parlare con le sue coetanee.

"Non male per un cane."

Perché l'hanno dovuta mordere?! Vorrei trucidare quello stronzo che l'ha fatto.

"Blackwood Abbigaille."

Rinsavisco dai miei pensieri e avanzo verso il cerchio cercando con lo sguardo Arold.
Se me sta appoggiato contro al muro e poco più lontano vedo i suoi fratellastri osservarmi attentamente.
A quanto pare sono sotto esame.

Entro e il professore da inizio all' esame.
La chimera viene verso di me e quando attacca, salto in alto e mentre giro in una capriola vengo avvolta dalla nube.
Atterro si quattro zampe, sentendomi di nuovo viva dopo molto tempo in cui non ho potuto esprimere la mia natura selvaggia.

La chimera si gira ma sono più veloce io e con un balzo l' azzanno alla carotide strappandole la testa dopo aver fatto leva con le mie grandi zampe.
Il sapore del sangue è palasamente finto, ma il colore è così rosso da macchiare il pelo attorno alla mia mandibola, donandomi insieme agli occhi da Alpha un aspetto spaventoso credo.

La getto per terra e mentre esco vengo di nuovo avvolta dalla nube bianca.

"Cinquanta secondi..."

Il professore controlla più volte il cronometro, mentre mi asciugo il sangue attorno alle mie labbra.

"Non è rotto, è inutile che lo guarda così... avrei potuto fare di meglio."

Esco dalla palestra, ho bisogno di lavarmi la faccia perché anche se finto questo sangue mi dà il disgusto.

***

Arold's pov

Casper abbandona la sala, non sono per niente stupito del suo tempo, dovrò fare di meglio.
Ritorno con gli occhi chiusi e penso al suo viso, in qualche modo mi calmata dal fare una strage quasi familiare.
Odio il fatto che mio padre non mi abbia avvertito dell' arrivo di questi tre.
Mi sembrano quasi "Qui, Quo, Qua".

"Vaughan."

"Quale?"

Rufus si fa avanti, ma dato che la sua testa è più vuota di una noce di cocco si è dimeticato l' alfabeto.

"Io idiota."

Vuole di certo strangolarmi, ma il professore si piazza davanti.

"I problemi personali fuori di qui. Arold tocca a te."

Alzo le spalle ed entro nel cerchio prima che riapparga un' altra chimera.

"Inizia."

La chimera cerca subito di attaccarmi, ma velocemente schivo tutti i suoi colpi e quando si scopre le sfioro l' addome con una sfera nera.
Si sgretola lentamente urlando.
Odio perdere tempo inutilmente.

"Quaratacinque secondi."

Me ne vado, non m' interessa di vedere gli altri, mi è bastata Abby.
Sono nel corridoio, quando la vedo uscire dal bagno con la maglietta leggermente bagnata.
Abbassa lo sguardo per un istante e quando lo rialza mi sorride rapidamente.
Sento qualcosa smuoversi in me, questione di un attimo, prima che inizi a camminare verso di me.

Resto fermo per poterla studiare, e quando mi passa di fianco sento solo un sussurro.

"Bella famiglia..."

Scuoto leggermente la testa, ci mancava lei a prendermi in giro su un tasto abbastanza delicato.

"Casper."

"Mh?"

Inizio a muovermi nella direzione opposta alla sua, ma sono sicuro di avere la sua attenzione.

"Stasera se verrai ti farò urlare peggio di quando eravamo nella grotta."

Giro l' angolo e resto in attesa della sua reazione.

"Ti odio stronzo!"

Sorrido sadicamente, da quella notte non ho fatto altro che pensare al suo corpo nudo ansimante sotto di me in attesa di ricevere piacere.
Era dannatamente sexy e vergine, tant'è che il sangue oltre a defluire nel mio pene è andato dritto in testa e per un attimo ho temuto di farle male.
È uno strumento, ma se rotto diventa più difficile usarlo.

Almeno è quello ciò che penso, deve essere così.

SCUSATE SE NON HO AGGIORNATO! Ma la scuola rompe le balle con compiti a destra e a manca.
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Manu

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