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Capitolo 25

Sono successe cose...hihihih😈😈😈 e adesso che Abby ha preso coscienza dei suoi sentimenti come andrà a finire? Un vampiro con il cuore di ghiaccio può cambiare se stesso per amore?
Buona lettura

Arold's pov

La osservo mentre dorme coperta dalla mia maglietta.
La pioggia non ha ancora smesso di scendere, ma fino a poco fa la mia mente era occupata solo dai suoi orgasmi.

Il sangue era talmente delizioso che stavo per prosciugarla.
Porto i capelli ribelli all' indietro mantenendo la mano sulla fronte, continuando a guardare fuori, mentre la sua espressione mi tormenta.

"Usami pure se questo può farti sentire meglio."

Dannazione!
Le ho detto che per me è solo uno strumento e che prima o poi me ne sbarazzerò, eppure continua a guardarmi in quel modo...con occhi fieri e scintillanti.

"Mmh"

Sposta la mia attenzione su Abby, con i capelli sconvolti e le guance ancora leggermente arrosate dal nostro amplesso

Lei è così viva...

Allungo una mano sfiorando i suoi lineamenti, per quanto ho dovuto aspettare ad unirmi di nuovo ad una donna questo non mi basta per niente.

Mi piego verso di lei, verso il suo collo e succhio il punto dove si estende il simbolo che la lega a me, il marchio.
Non si sveglia, quindi devo rinunciare per il momento ma...

Domani saremo a casa e tutti tornerà come prima.

***

Abby's Pov

"Abby."

Stringo di più gli occhi, sono stanca e voglio dormire.

"Abby."

"Altri cinque minuti."

"Se non ti svegli subito farò in modo di farti urlare più di ieri sera lupacchiotta."

Lupacchiotta...c' è solo una persona che continua a usare vezzeggiativi per chiamarmi.

Spalanco gli occhi e mi alzo di scatto mentre Arold se ne sta fuori dal riparo ad osservare il cielo adesso privo di nuvole, con tanto di sole.

"Buongiorno."

Mi assalgono le immagini di ieri sera e vederlo a torso nudo non mi aiuta per niente.

"Bu-buongiorno."

Sorride di nuovo e credo di essere di nuovo rossa.

"Riconosco parte di quelle colline, dovremo essere vicini alla sede del Consiglio."

Socchiudo gli occhi, questo vuol dire che stiamo per tornare nella vita reale.

"Mmh."

Sento il suo sguardo posarsi su di me, ma lo ignoro, e meglio se non vede la mia espressione.

"Tutto bene?"

"Si, ora mi vesto."

Tento di alzarmi, ma una volta in piedi un fastidioso dolore al basso ventre mi fa perdere l' equilibrio e prima che possa cadere per terra, vengo afferrata da due forti braccia.

"Attenta Abby, dopo tutto quel movimento di ieri sera le tue gambe possono cedere."

Nascondo il mio viso a pomodoro contro il suo petto, non va bene.
Resta in silenzio, fino a quando sento il suo respiro contro il mio orecchio.

"Vuoi rifarlo?"

Lo spingo d' istinto girandomi di spalle e afferando i miei vestiti inizio a vestirmi.

"Scordatelo!"

"Perché?"

Finisco di mettere i pantaloni e mi giro leggermente verso di lui con uno sguardo corrucciato.

"Perché, perché m-mi fa ancora m-male."

Si copre le labbra con la mano e si gira.
Lo ringrazio perché il suo sguardo stava diventando bollente sulla mia schiena.

Indosso il resto degli abiti e gli passo la maglietta che mi ha fatto da pigiama.

"Grazie."

Fa un cenno con il capo e la indossa iniziando a camminare verso ovest.

"Sarà meglio andare adesso."

Lo seguo, tenendo il suo passo, mentre l' odore dell' erba bagnata mi fa rilassare i nervi.
Salta un paio di rocce e mi tende la mano.
Gliela fisso mentre un leggero vento tira i miei capelli verso l' indietro.

Ieri l'ho rifiutata, preferendo fare la forte, ma oggi...la prendo senza esitazione e con uno slancio mi tiro su, vicino a lui.
Cerca di parlarmi, ma proseguo scivolando verso il basso e riprendendo la marcia.

Sospiro, Dio che tensione, manco se fossi alla prova di Alpha.

"Abby senti io...."

Mentre Arold mi sta parlando però, sento un formicolio all' altezza dell' addome e uno strano rumore provenire dal sottosuolo.

Una mano esce seguita dalla testa di una chimera.

Salto all' indietro evitandola, strisciando sulle ginocchia per fermarmi.

Urla contro di me cercando di colpirmi con i suoi ultrasuoni, ma usando il mio istinto inizio a muovermi come ad un lupo selvaggio e mentre la chimera è concentrata su di me, vedo Arold salta sulla sua testa e creare tra le sue mani una spada di pura essenza oscura, ma la bestia si sposta appena in tempo ferendosi solo al braccio.

Freno la mia corsa e sempre piegata sulla mia schiena richiamo a me l' essenza magica, immaginando tante frecce d' aria fluttuarmi intorno.
Arold continua ad attaccarla distraendola, mentre alzo il braccio verso l' alto dando una forma materiale alle frecce, prima di abbassare il braccio scagliandogliele contro.

Il vampiro salta in alto afferrando un ramo di un albero evitando i colpi, mentre la chimera viene colpita in pieno.
Cerca ancora di muoversi, ma come ad un fulmine Arold la trapassa dalla testa ai piedi privandola della vita.

Resto ferma a guardarlo, è la prima volta che gli vedo in viso quello sguardo spietato e privo di emozioni.
La spada sparisce e si volta verso di me.
Torno normale anch'io e in quel momento vedo i suoi occhi tornare come sempre.

"Stai bene?"

"Si, non preoccuparti per me."

Viene vicino e sposta i capelli dalla mia spalla destra.

"Invece devo."

Ho un tuffo al cuore, ma subito mi tornano in mente le sue parole.

"Sei solo uno strumento per me."

Di sicuro gli servo viva, ecco perché.
Io lo amo, ne sono certa, ma per lui sono solo un oggetto.
L'ho accettato, per il momento.
Voglio essergli utile così che non mi abbandoni e...

"Abby prima volevo dirti..."

"ABBBYYYYYY!!!"

Ci giriamo verso le urla, prima di venire investita da mio padre.
Mi stringe forte a sé sollevandomi da terra di qualche centrimento facendomi ridere.

"Papà?"

"Grazie al cielo stai bene, ti stiamo cercando da quattro giorni ormai e io ero così..."

"Ehy ehy stai piangendo?"

Mi posa per terra e si asciuga le lacrime.

"No e solo che..."

Gli sorrido e questo basta a rassicurarlo.
So cosa stava passando, ma prima di andare mi sorprende rivolgendosi verso Arold, mentre veniamo raggiunti anche dagli altri licantropi.
Faccio un cenno verso Michael e Ryan, è bello rivederli dopo tutto questo tempo.

"Principe Arold."

Mio padre fronteggia Arold, mente quest' ultimo lo guarda senza esitazione.

"La ringrazio per ciò che ha fatto, gliene sarò grato per tutta la vita."

"Non m' importa Alpha Trevor, l'ho fatto per capriccio."

Sorride sadicamente e riesco a percepire i ringhi degli altri licantropi, ma a dispetto di ciò che mi aspettavo mio padre sorride.

Prende la mia mano ed inizia a camminare, ma in quel momento sento la sua presenza sfiorarmi il viso.

Sorrido e inizio a tornare con i piedi per terra.

La bella favola è finita ora si torna alla vita reale dove io e lui siamo di nuovo l' Alpha ibrida e il Principe dei vampiri, nemici mortali dall' alba dei tempi.



Eeeeeeeeee ba beh capita😂😂😂😂
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Manu

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