Capitolo 2
Bene iniziamo a fare un pò di disastri no? Sto aggiornando ogni giorno in questo periodo perché sono malata con una sinusite di Socrate...l'ha inventata lui.😂😂😂
Ma non mi lamento e andiamo avanti con Abby.
Buona lettura
Apro gli occhi e con piacere noto di non essere rimasta sul terreno, ma che ho dormito sul mio comodo letto e quando si tratta di dormire noi licantropi non ce lo facciamo ripetere due volte.
Purtroppo credo che io debba alzarmi, perché non so da quanto tempo sto dormendo.
Sposto le coperte e mi dirigo nel bagno della mia camera, forse un pò rustica ma a me piace il fatto che sia totalmente costruita con il legno, ovviamente il bagno ha le mattonelle.
Stiracchio le braccia verso l' alto facendole strocchiare, mentre mi leva la lunga maglietta che uso come pigiama ed entro nel box doccia.
L' acqua fredda mi risveglia completamente e dopo poco tempo esco.
"Ma che cazzo..."
Con la coda dell' occhio vedo passando di fronte allo specchio una linea nera sulla mia schiena.
Cerco di girarmi e quando riesco a vedere per intero la figura delle mie spalle per poco non svengo.
"Chi diavolo ha messo un tatuaggio dietro la mia schiena?!"
Osservo la sua linea che va a formare un fiore di loto in modo tribale... ok, se non sono drogata qualcuno può darmi delle spiegazioni.
Lascio i capelli bagnati ed indosso una felpa lunga con dei pantaloncini sotto, mentre corro con i piedi scalzi al piano di sotto.
Salto la sbarra delle scale arrivando direttamente in salotto.
Silenzio, manco se fosse morto il fatto.
Entro e in un istante sento un vento spostarmi i capelli.
Tiro la testa indietro e blocco il pugno di mio padre.
"Sei impazzito? Guarda che ti denuncio ai servizi sociali."
Mollo la presa mentre inizia a ridere, no ok, sto sognando.
"Uno, hai vent'anni, due era per vedere i tuoi riflessi."
"Una visita oculistica non era meglio?"
Mi guarda stranito, come se fosse lui ad aver ricevuto quasi un pugno in faccia.
"Non credo che con quella avrei potuto testare i tuoi istinti da Alpha."
"Manco se avessi fatto una metamorfosi peggio dei pokemon."
"Abby..."
"Va bene, va bene, meno sarcasmo, comunque, perché ho, ho un tatuaggio bello ma strano dietro la schiena?"
"Perché sei un Alpha."
La risposta a tutto, essere Alpha, se mai andrò a fare un quiz televisivo umano saprò come rispondere.
Scuoto la testa e lascio perdere, a quanto pare ieri sera ho vinto.
"Beh, comunque, ora che succede?"
Torna dalla cucina con un bicchiere di cognac, e poi si lamenta se bevo io.
"Succede che tra poco dovremo andare nella sala del consiglio per discutere su alcune questioni, ora che è certo il tuo ruolo devi iniziare a renderti conti che hai numerosi responsabilità. Avrei voluto evitarlo sai?"
Lo guardo con un sopracciglio alzato.
"Perché?"
Ingoia il liquido e mi guarda fissa negli occhi.
"Perché ho paura che la tua natura da ibrida venga presa di mira."
"Di mira da chi papà?"
Sta per aprire bocca, ma sospira dandomi le spalle.
"Dobbiamo andare adesso."
E torna a darmi le spalle, perfetto, ora ho più domande a cui dare una risposta che non sia "Perché sei un Alpha."
Indosso degli scarponcini velocemente ed esco.
***
Una volta fuori la gente guarda me e mio padre ed inizia a bisbigliare, o almeno, le donne lo fanno...
Stiamo per raggiungere la sala del consiglio, quando due bambini mi tirano per la felpa.
"Ehi."
"Ciao Abby."
Sono i fratellini di Meg, delle piccole pesti.
"Vuoi giocare con noi?"
"Mi dispiace, ma devi fare una cosa."
Il loro sorriso si trasforma in un broncio fino a che gli occhi iniziano a farsi lucidi.
"No no no, guardate che vi regalo?"
Mi piego alla loro altezza e muovo le mani davanti ai loro occhi, pensando dietro di me a due bei girasoli.
Appare una luce e poi i fiori, lasciandoli con un sorriso sulle labbra e a sbattere le mani.
Mi ringraziano e poi spariscono, pianto isterico di bambini, scampato.
Guardi mio padre e poi entriamo.
***
"Meg? "
"Ciao pazza."
"Che ci fai qui?"
"Siamo stati convocati, tutti quelli che hanno partecipato alla sfida della luna di due giorni fa."
Ah, ho dormito per due giorni.
"Perché?"
"Sbaglio o l' Alpha è tuo padre?"
"Se mi ripetete ancora una volta quel titolo giuro che faccio una strage."
Mi guarda come per dire: "Da quale parte del letto ti sei svegliata stamattina", ma lascia cadere il discorso non appena mio padre prende parola.
"Sapete tutti che ormai da secoli noi e i vampiri abbiamo un accordo di pace."
Che da quel che ho potuto notare non è che rispettano molto.
"Quest' anno i partecipanti della sfida sono stati scelti per poter andare nell' accademia di Québec, la L&D Magic."
Resto in silenzio mentre Michael anticipa mio padre.
"Dovremo convivere in quella scuola con tutto il resto delle creature magiche e con quei cadaveri ambulanti non è vero?"
Attendo la risposta di mio padre.
"Si."
Il mio cuore ha un sussulto, al sol pensiero di dover condividere anche solo un metro con quei succhiasangue.
"Ma è impazzito?!"
"Ragazzo, abbassa il tono della voce quando ti rivolgi al tuo Alpha."
Ringhia tra i denti e mio padre riprende a parlare.
"Stanno avvenendo strane scomparse nella scuola da un pò di tempo e dato il nostro accordo se la colpa di tutto è dei vampiri in vostra presenza non potranno scappare."
Ho sentito abbastanza, esco di corsa dalla sala ignorando la voce di Megan chiamarmi, diventando lupo e scappando sotto lo sguardo di tutti.
Nel branco solo i cuccioli non conosco la mia storia, ma gli altri sanno bene cosa mi hanno fatto i vampiri.
Alla fine ho corso così tanto da raggiungere la zona delle cascate.
Rallento e cammino fino ad arrivare alla riva del fiume.
Osservo il mio riflesso.
Un grande lupo bianco con gli occhi rossi.
Li fisso come se il mio riflesso potesse darmi le risposte che voglio, ma appena sfioro la sua superficie l' immagine s' intorpidisce, facendolo salire a galla un ricordo dove domandavo a mia madre perché l' acqua fosse così limpida.
"È limpida perché a differenza di noi esseri viventi l' acqua non ha memoria."
"Ma sono sempre io quella no?"
"Quello che sei è solo qui Fiocco di neve."
Indicava il mio cuore prima di sorridermi.
Chiudo gli occhi e quando li riapro osservo la luna.
E tempo che mi assuma le mie responsabilità.
***
Ritorno dal branco ed entro nella sala.
Per fortuna la riunione si è tenuta per le lunghe.
Riprendo il mio aspetto umano e vado vicino a mio padre.
"Basta con le domande. Sappiamo cosa dobbiamo fare quindi è inutile prolungarci ancora."
"Ma Abbigaille."
"Sta zitto Michael, se io posso accettare il fatto di avere un vampiro a poca distanza allora non vedo motivo per cui tu non debba."
Guardo mio padre, se è davvero ciò che vuole lo farò, ma non prometto di starmene buona se solo uno di quegli schifosi assassini si avvicina ai miei amici o a qualsiasi altra creatura in quella scuola.
Il tempo della spensieratezza è finito ormai.
Devo guidare un branco adesso.
A chi non piace dormire...😂😂😂😂 Siamo tutti licantropi.
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Manu
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