Capitolo 16
Meh che dire, questa settimana di Merda è finita😇😇😇
Abby sente di non poter reggere più il peso che porta sulle spalle, ma...
Buona lettura.
Arold's pov
La pioggia continua a cadere violenta, abbassando i miei capelli e bagnando il mio petto, mentre giro in cerchio aspettando la mossa del mio avversario.
Cade un fulmine e scatta in avanti cercando di colpirmi con la spada paro il colpo e riprende ad attaccarmi.
Dopo tre fendenti blocco la lama sopra la mia testa e con un ginocchio lo colpisco per poi continuare con l' impugnatura della mia spada.
Cade lontano nel fango mentre cerca di alzarsi aiutandosi con la spada, si rimette all' impiedi.
"Non è finita!"
Corre verso di me con la punta della lama dritta.
Getto la mia lama e vedendo il suo sguardo spaventato quasi rido.
Blocco la spada con la mano, non provando nulla per il colpo subito.
"Principe."
"Può bastare, non mi serve un perdente per allenarmi."
Sfilo l' arma e la getto per terra mentre la mia carne inizia a richiudersi da sola.
Dovevo sfogarmi, ma non c' è gusto nel combattere con un tuo servo.
Esitano nei colpi per paura di ferirmi, quando in realtà si dimenticano sempre chi sono.
Un vampiro con delle particolari doti che può essere ucciso solo con la luce solare senza il mio anello, grazie ad un licantropo oppure per via di armi fatte con i rami dell' albero Sacro di Erigogia, ma ormai non esistono più.
Eppure ora basterebbe anche uccidere quella ragazza che mi manda di matto per privarmi della sua linfa e morire indebolito dalla fame.
Entro nel castello trovando mio padre con le sue tre mogli sui loro rispettivi troni, un guerriero come lui ormai si è rammolito, mia madre era la vera sovrana tra di noi.
"Arold dal tuo sguardo mi domando se qualcosa non ti preoccupa ultmamente."
"Vi state sbagliando padre, va tutto bene."
Abbandono la sala, ma sentendoli ancora parlare mi appoggio dietro al muro.
'Tuo figlio non cambierà mai vero?"
"Ci odia, si vede, ma noi siamo le tue mogli dovrebbe portarci rispetto."
"Quando in realtà non si capisce mai cosa gli passa per la testa, anche se i suoi occhi cambiamo colore in base al suo umore."
Stringo i pugni, quelle tre oche non avranno mai il rispetto da parte mia, solo chi mi tiene testa se lo merita.
"Attente a come parlate, un giorno Arold prenderà il mio posto."
"Ma i nostri figli?"
Già, i miei fratellastri, più piccoli di me e più deboli, ma sarà un problema mantenerli tutti e tre al loro posto una volta re.
"Lui è il mio primo figlio, e su questo chiudiamo l'argomento ora."
Allora un minimo di autorità la possiede ancora, ma non basta per tornare il guerriero spietato che una volta era la mia icona da raggiungere.
Arrivo nelle mie stanze e dopo una rapida doccia esco con l' asciugamo avvolto sui fianchi.
Prendo il telefono e scorrendo tra i numeri trovo quello di Casper.
L'ho preso quel giorno a casa sua quando l'ho morsa per la prima volta.
Sento quasi il bisogno di chiamarla, ma ricordando il suo sguardo di ieri non credo che mi risponderebbe.
Approfitto di lei nei momenti di debolezza e questo fa di me un mostro, ma ogni volta le sue reazioni mi lasciamo stordito, non so mai come reagirà una guerriera del suo calibro.
"Maledizione."
Se continuo così perderò la mia credibilità di spietato Principe, ma, se penso a quei dannati occhi nocciola diventare rossi come i miei sento il mio corpo fremere e la voglia di conquista aumentare.
Premo il pulsante di chiamata e aspetto sentendo il telefono squillare fino a che la sua voce riaccende in me quella inquiete.
"Pronto?"
***
Abby's Pov
"CHE COSA?!"
"Potresti non urlare... sai, SIAMO IN UN BRANCO DI LICANTROPI!"
Meg si mette la mano davanti alla bocca mentre io urlo esasperata contro il cuscino, come devo fare con un' amica del genere a sfogarmi?
"Fammi capire eravate in un ripostiglio mentre noi ti cercavamo?"
"Cosa avrei dovuto fare!? Tu puoi saperlo ma gli altri, il branco potrebbe decidere di esiliarmi per questo e non oso pensare come la prenderebbe mia madre nel sapere che sia figlia è legata alla razza che lo ha privato della moglie."
Abbasso il capo affranta, ma le dolci carezze di Meg mi fanno sentire leggermente meglio.
Senza di lei non saprei cosa fare.
"Abby forse dovresti vedere tutto questo da un altro punto di vista."
"E quale?"
"Io e Ryan abbiamo avuto qualche difficoltà all' inizio perché, beh, io lo conoscevo come il taciturno, ma, adesso quando siamo soli è molto dolce con me. Ci deve essere un motivo per cui la Luna ha deciso di legarsi ad Arold."
"Un motivo molto valido, perché altrimenti giuro che troverò il modo per distruggerla."
"Hahahah lo so, ne saresti capace."
Sorrido, quando il telefono prende a squillare, è un numero sconosciuto, ma rispondo lo stesso.
"Pronto?"
Niente silenzio, Meg mi chiede chi è, ma alzo le spalle, sto per chiudere quando...
"Casper."
Non so adesso cosa sto provando, se rabbia per il vampiro oppure qualcosa che mi fa battere il cuore.
"Come hai avuto il mio numero Vaughan?"
Meg apre la bocca fino a formare un "o" e sbatte le mani...è pazza.
"Ho i miei trucchi lupacchiotta."
"Cos- cosa vuoi?"
"Qualcosa che al telefono non si può dire, ma mi accontenterei se volessi uscire con me."
La mia amica si appiccica al telefono ascoltando tutto.
"No!"
Meg mi pizzica il fianco, sbarrando gli occhi, ripeto, è pazza.
"Ma dai, non sono così pericoloso..."
"Certo quando dormi, o no aspetta, tu non dormi mai quindi..."
Ride, leggermente ma ride, facendo salire i brividi.
"Hai paura di me lupacchiotta."
"Nei tuoi sogni.... e questo si collega al fatto che non dormi."
Meg inizia a fare gesti di uscire, sta male, molto, ma ancora non esistono cure.
"Esci con me Abby."
Il mio nome porca Eva perché deve dirlo a bassa voce?!
"V-a-i"
Faccio segno di stare zitta alla mia amica e sospiro.
"Va bene, ma se osi..."
"Farò il bravo, usciamo solo."
Inizia a saltare per la stanza, e ho già detto che è pazza?
"Ci vediamo di fronte al viale dell' orologio tra un' ora."
"Mmh, ciao."
Chiudo e rimango a fissare il telefono.
"SIIIII!"
"ZITTA! Dio, ieri mi ha quasi stuprata e tu se felice se esco con lui?"
"Uno se allunga le mani legami o meno tu di sicuro non te ne starai buona conoscendoti, due prova a studiarlo, non ha detto stesso tu che non riesci mai a capire cosa gli passa per la testa?"
"Questo è sbagliato Megan, io sono sbagliata."
Poggia una mano sulla mia spalla e mi abbraccia.
"Tu sei perfetta così come sei Abby, sei forte, premurosa e un ottimo Alpha per non parlare della tua magia.
Qui tutti ti vogliono bene e devi essere sicura in ciò che credi per te giusto."
"Ma questo..."
"Basta ma! Ora devi prepararti."
"Cosa?! Un pantalone e un maglione va bene..."
"Osa presentarti come una barbona e"
"Normale, perché non voglio fare colpo."
Sospira ma poi sorride.
"Eh va bene, te lo concedo."
"Grazie mille eh."
La vedo dura, molto dura.
***
"Buona fortuna."
"Megan, te la farò pagare."
Mi trasformo in licantropo ed inizio a correre verso Québec, ora che ci penso, oltre la scuola non ho visto molto della città.
Dopo poco rallento il passo e quando vedo le prime case mi ritrasformo.
Dò un' ultima occhiata ai miei vestiti e spero di sembrare normale con dei pantaloni strappati e una maglietta nera aderente.
La sciarpa c' è sempre, per sicurezza, ma credo di andare bene.
Dopo aver chiesto qualche informazione e essermi orientata con i cartelli stradali, arrivo al viale dell' orologio, sedendomi sotto a quest' ultimo.
Gioco con le unghie e mi guardo attorno, forse sono in anticipo oppure posso fare ancora in tempo a tornarmene a casa e far finta di non aver mai ricevuto auella telefonata.
Sto per alzarmi, ma due ombre mi si piazzano davanti.
"Ciao bella signorina, cosa fai qui tutta sola?"
Maschi umani...odiosi.
"Non credo che vi riguardi."
"Ma dai, non vuoi farci un pò compagnia? Vedrai che ci divertiremo insieme."
Tentano di prendermi il braccio, facendomi salire l' istinto di farli volare lontano, ma un braccio circonda il mio collo e un odore familiare invade i miei sensi.
"La ragazza è con me."
Arold.
Lo guardo con la coda dell' occhio e i suoi occhi sono arancioni.
"Amico ci possiamo divertire tutti no?"
Li fissa intensamente facendo cambiare la tonalità dall' arancione a rosso, nello stesso istante in cui i due umani restano imbambolati a fissare nel vuoto.
Il suo potere...
"Sparite, prima che mi arrabbi."
Parole così semplici che fanno spaventare i due ragazzi facendoli scappare lontano.
Chissà cos'hanno visto...
"Sai lupacchiotta attiri troppo il genere maschile."
Torno con i piedi per terra staccandomi da lui e sistemandomi la sciarpa.
"Me la sarei cavata benissimo da sola."
"Lo so, ma volevo segnare il territorio."
Per quanto poco possibile cerco di guardarlo male.
"Adesso mi vuoi seguire Casper?"
Tende la mano verso di me.
La guardo sorpresa e indecisa, prima di decidere.
Gli passo davanti e dopo qualche passo mi giro vero di lui.
"Vogliamo andare?"
Solleva le mani in aria ed inizia a raggiungermi.
"Va bene, seguirò il tuo gioco."
Il problema è questo...COSA SI FA AD UN INCONTRO TRA DUE PERSONE? Specialmente se uno è un licantropo e l' altro un vampiro?
Piccolo dettaglio sarebbe anche che non ho mai avuto un appuntamento, ma sembra essere l' ultimo dei miei dilemmi.
Che ironia.
Un pò comico dai così non diventa pesante come Brunilde😂😂😂😂
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Manu
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