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Capitolo 15

Misteri misteri, detective conan può solo  accompagnare.
E comunque se volete sapere pezzi della mia vita peggio di quella del cappellaio matto vi informo che sto per commettere un omicidio😇.
Buona lettura

"Io e te dobbiamo parlare Casper."

Perché ho la sensazione che lo prenderò a calci nel didietro?

"Non abbiamo niente da dirci."

"Io credo di sì, ho bisogno di spiegazioni."

"Non sono io quella che è vissuta per millenni..."

"Questa cosa è nuova per me."

Mi lascia un pò di spazio e si appoggia al muro opposto al mio, almeno così riesco a ragionare con più lucidità.

"Per voi licantropi come funziona questa storia del legame e della luna?"

Incrocio le braccia e alzo un sopracciglio, a quanto pare qualcuno non ci conosce poi così bene come sembra.

"Cosa vuoi sapere di preciso?"

"Tutto."

I suoi occhi diventano verdi tendenti al giallo, è determinato...

"Ognuno di noi ha un compagno in questo mondo e nelle notti della luna piena o Lina fertile riusciamo a trovarlo."

"La sera alla spiaggia."

"Avrei preferito non incontrarti se è per questo."

Alza un angolo della bocca mentre io giro lo sguardo dall' altra parte.

"Comunque, una volta istarurato il legame con il marchio si iniziamo a condividere emozioni e dolori."

"Ma davvero?"

"Già, questo però vale tra due licantropi, nel mio caso non credo che se tu morissi io ti seguirei."

Si stacca dal muro e si avvicina a me, mettendo le mani ai lati della mia testa.

"Eppure mi è sembrato che ti serva il mio aiuto."

Agrotto le sopracciglia, purtroppo ha ragione, ma non gli darò mai questa soddisfazione.

"Se è questo ciò che volevi sapere credo che adesso io possa andare."

Cerco di scappare passando sotto le sue braccia, ma mi afferra la vita stringendomi al suo petto.
Resto ferma perché la pelle inizia a bruciare, era questo ciò che volevo evitare.

"Credi male."

Le sue labbra sfiorano il mio orecchio e le sue mani fredde spostano leggermente il mio foulard.

"Perché da quando ti ho morso non riesco a bere altro sangue all' infuori del tuo."

***

Arold' s pov
La sera prima...

Esco dalla doccia indossando il pantalone della tuta e con l' asciugamano sulle spalle e controllo il telefono, nulla di nuovo dal mio informatore.

Bussano alla porta.

"Avanti."

Entro una cameriera con un calice di vino e una sacca di sangue.

"La cena Principe."

"Posala sul tavolino."

Le sue gote si arrosano vedendomi in queste condizioni e mi sembra quasi di sentire il suo sangue riscaldarsi.
Velocemente le sono dietro e le accarezzo la base del collo prima di mordela.
Fa un urletto stridulo, ma niente non sento niente, anzi, il suo sangue è disgustoso.

Smetto di prendere il suo sangue e la spingo lontana, mentre sul suo viso appare una faccia confusa.

"Sparisci."

China il capo e se ne va e quando cerco di bere anche il sangue nella busta lo sputo nel calice.
Guardo la data in cui è stato prelevato, ma è di qualche giorno fa, eppure alle mie papille sembra quello di uno zombie.

Sciacquo la bocca con l' acqua e mi guardo allo specchio.
Gli occhi sono rossi, segno che ho fame, ma allora perché....
Torno in camera e quando mi stendo sul letto le immagini della mattinata mi tornano in mente.

Casper, dopo aver bevuto il suo sangue mi sembrava di essere stato affamato per secoli, tant'è che ho rischiato di ucciderla.

Che sia causa del suo legame?

***

Abby's Pov

Dopo le sue parole mi vengono i brividi sulla pelle.

"Non è colpa mia."

"Io credo proprio di si, centra di sicuri con il tuo legame e se tu dopo un certo periodo hai bisogno del mio morso per me la situazione è diversa. Se non mi nutro ogni giorno rischio di perdere il controllo e di trasformarmi in un mostro."

La sua voce sussurrata ha uno strano effetto su di me e quando mi bacia sulla vena pulsante porto la mano alle labbra.
Ho caldo, troppo.

Porta una mano sul mio ventre e mi spinge di più verso di lui sentendo una presenza premermi vicino al didietro.

"Lasciami bere."

Ho il fiatone, ma quando i suoi denti mi sfiorano graffiandomi levo il suo braccio ed inizio a correre verso le scale.

Aria, ho bisogno di aria.

Spalanco la porta del tetto e appena il vento mi sfiora il viso inizio a sentirmi meglio.

È stato orribile, essere preda delle emozioni.
Guardo il cielo mentre in lontananza nuvole di pioggia si avvicinano.

Merda, non ho l' ombrello, ma questo è l' ultimo dei miei problemi.

***

"Si può sapere dov' eri sparita nana?"

"Saranno fatti miei Mike."

"Si è arrabbiata con un pesce lesso"

"Uuuhh ma che Alpha impetuosa."

Lancio un' occhiattaccia a Meg che mi caccia la linguaccia, ho come la sensazione che si stia vendicando per ieri, ma non è colpa mia se con Ryan facevano i porcellini.

"Dato che lo pensi vedi di stare attento."

"Uuuh."

Basta, mi arrendo,  è un caso disperato e senza cura.

Ci scendiamo al nostro tavolo della mensa e appena finisco la mia porzione di cibo sento il bisogno di averne un altro.

"Ho fame."

"Ancora?"

"Senti Kail, sono nella fase dello sviluppo devo mangiare."

"Ma se hai vent'anni."

"Ssshh vedi come sono bassa? Devo nutrirmi."

Iniziano a ridere mentre torno verso il bancone a vedere cosa posso mangiare.
Torno con un piatto abbondante.

"Si può sapere dove metti tutta quella roba?"

"Eheheheh non rivelo i miei segreti."

Finiamo di mangiare e quando stiamo per uscire in cortile inizia a piovere.
Sporco una mano fuori e la pioggia è davvero fitta, ma proprio quando i miei compagni si sporgono un pò più avanti di me vengo tirata all' improvviso e chiusa in una stanza.

Cerco di orientarmi, ma due mani mi afferrano per i glutei facendomi fare un urletto.

"Smettila Arold!"

Il suo odore ormai è diventato troppo familiare.

"No, ti ho detto di stare lontan dagli altri maschi."

"Io faccio quello che voglio cadavere! Se non fosse per questo stupido legame io..."

"Tu cosa?"

I suoi occhi brillano al buio, dandomi un senso d' inquietudine, dov'è finito il mio carattere combattivo? Io devo...

"Ora sta zitta se non vuoi che i tuoi amici ti trovino con me in questa posizione."

"Io non prendo ord..."

Le sue labbra s' incastrano alle mie mandando in corto circuito il mio cervello.
Non capisco più niente quando la sua lingua inizia a danzare con la mia privandomi dell' ossigeno.

Questo è sbagliato, ma sembra che il mio corpo non voglia capirlo.
Si stacca leggermente da me per farmi riprendere aria, ma non si muove di un millimetro.

"Ho fame Abbigaille."

Il mio nome pronunciato da lui sembra così strano, ma stavolta quando si piega verso il mio collo resto ferma.

Inizia a baciarlo, quando...

"Abbyyyy"

"Nanaaaa si può sapere dov'è finita?"

Mi si gela il sangue nelle vene, se mi trovano in questo stato non so cosa potrebbe accadere.

"Allora? Cosa vuoi fare Casper, farti scoprire o collaborare."

Stringo i denti, ma non ci vuole molto a capire cosa farò.

La gemma prende ad illuminarsi sotto lo sguardo curioso di Arold.

"Dispersione. "

Si crea un fascio di luce che circonda la stanza privandone del mio odore.
Sento ancora le loro voci, ma non posso rischiare.

"Davvero brava."

Sfila il mio foulard e dopo avermi afferrato per la vita morde il mio collo, facendomi aprire le labbra che però non emettono rumore.
Sento il mio sangue venire succhiato da lui e un dolore fastidioso ma sopportabile.
Stringo il suo braccio facendolo fermare e dopo aver allentato la presa lecca ogni minima goccia.

La mia pelle inizia a tirare e i due fori a chiudersi, mentre il vampiro soffia sul punto ora guarito.

"Delizioso..."

Appena riprende a parlare cerco di allontanarlo spingendo con i palmi delle mie mani sul suo petto, ma sembra inutile.

"Oh no, farmi vedere questa faccia così questa notte saprò a cosa pensare."

"Basta Arold! Hai avuto il mio sangue ora puoi anche sparire."

"Io non voglio solo il tuo sangue Casper, no, io ti voglio tutta, dalla carne allo spirito."

"DÌ CERTE FRASI ALLE TUE VAMPIRE!"

Sghignazza e si piega verso di me.

"Perché accontentarmi di ciò che posso avere quando di fronte a me c' è un piatto più prelibato."

"Non sono il tuo pranzo."

"No, ma secondo il tuo legame sei la mia donna o sbaglio?"

Libero una mano e lo colpisco con uno schiaffo, mentre il labbro mi trema dal nervoso.
Lo sposto e vado verso la porta dicendogli prima di uscire.

"Non potrai mai avere il mio spirito vampiro. La tua razza e la mia saranno sempre nemiche e questo brutto scherzo del destino prima o poi finirà."

Esco velocemente correndo in bagno, basta, non ci sto capendo più niente.
Se prima ero in dubbio su chi ero ora non so nemmeno perché sono nata se la luna ha scelto questo per me.

Entro in un bagno e stand di tutti mi accascio per terra prendendomi la testa fra le mani e liberando quelle lacrime di rabbia che trattenevo da giorni.

Passo il dorso della mano sulle mie labbra per cercare di eliminare il sapore delle sue, ma le immagini di prima mi tormentano.

Io sono un Alpha, ma sono pur sempre una ragazza e ora più che mai vorrei avere mia madre.
Prima i tre tipi nella biblioteca, poi il cacciatore che vorrebbe cambiare gli accordi e il guaio più grande il mio compagno.

Ho troppe cose dentro e sto per esplodere, ma mentre nascondo la testa fra le ginocchia sento quasi una carezza sui miei capelli.
Alzo lo sguardo e non c' è nessuno, ma le parole di mia madre mi ritornano alla mente.

"Non è la nostra natura a fare di noi ciò che siamo, ma le nostre azioni."

Questa frase ogni volta sembra non avere senso per me.
Sono un' ibrida, con sangue Alpha e poteri da strega e la luna ha scelto per me il Principe dei vampiri come compagno.

Le mie azioni, le mie scelte, ancora non so come mi possano aiutare perché il mio più grande difetto è quello di credere solo a ciò che è possibile e fino adesso io stessa sono una qualcosa di impossibile.

Abby inizia ad avere delle guerre interiori, chi non lo farebbe al suo posto con una vita come la sua?
Più o meno tutti almeno una volta nella vita ci siamo sentiti fuori luogo o strani rispetto agli altri.
Parlo per esperienza personale, ma in fondo siamo tutti umani no?
A parte Abby e Arold😂😂😂
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Manu

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