Capitolo 13
Devo riprendere a studiare ma la mia voglia è pari a quella di un bradipo.😢
Abby ha stretto il legame con Arold, ma come andrà la loro "relazione"?
Buona lettura
Sono immersa nella natura e un senso di pace mi avvolge, cos'è accaduto? Non ricordo, ma adesso sto bene quindi perché tornare indietro?
Guardo alla mia destra e la foresta inizia ad aprirsi.
Il mio corpo si muove da solo e cammina in quella direzione, fino ad arrivare alla spiaggia della scogliera.
Perché...
Inizio ad immergermi nell' acqua fino alla vita e senza rendermene conto qualcuno mi abbraccia da dietro, ma non ho paura.
"Sei mia."
Mi volto a guardarlo...no...anche qui no.
Arold si piega verso di me, ma è inutile fare resistenza, non controllo il mio corpo e quando sfiora le mie labbra mi ritrovo sott' acqua.
***
Apro gli occhi lentamente fissando il soffitto.
Dove mi trovo?
Giro la testa alla mia destra, e riconosco la mia stanza.
Cos'è accaduto di preciso?
Copro gli occhi con il braccio prima di sentire un odore sgradevolmente familiare.
"Ben svegliata."
"Cosa.ci.fai.qui."
Con la coda dell' occhio vedo il suo sguardo osservarmi, ora i suoi occhi sono verdi.
"Ti sei dimenticata? Mi hai chiesto tu di salvarti...compagna."
Lo guardo male, credo che molto presto mi pentirò della mia decisione.
"Sono viva ora puoi sparire."
Levo le coperte e poggio i miei per terra, niente formicolio, sembra che adesso stia bene.
Cerco di andare verso il bagno, ma magicamente un muro cadaverico appare di fronte a me.
"Non credo che funzioni così."
"Sei nella casa dell' Alpha, un urlo e saresti morto."
"Peccato perché in quel caso anche tu moriresti con me no? Abbassa l'ascia di guerra lupacchiotta."
Lo sposto di lato ed entro nel bagno poggiandomi contro la porta.
Non va bene, per niente.
Passo davanti allo specchio e mi fermo poco dopo, tornando indietro e osservando meglio il mio riflesso.
"Merda."
Sul mio collo è apparso una specie di albero secco con i lunghi rami e con due punti rosse che sembrano quasi le uniche rose presenti, anche se so benissimo di cosa si tratta.
Apro l' acqua fredda e sciacquo velocemente il viso.
Come diavolo lo copro?
Ho rovinato la mia vita e l'ho fatto da sola che bravura, forse farò meglio ad aprire un' agenzia per questo genere di cose.
La doccia mi tenta, ma con quello là fuori uscire con solo un asciugamano non mi ispira.
Dopo essermi data una rinfrescata esco, trovandolo sul mio letto con il mio telefono in mano.
"Nessuno ti ha insegnato cosa significhi privacy?"
"Hai una vita sociale ridotta."
Mi avvicino e mi riprendo il telefono.
"Sai com'è, non sono vecchia quanti secoli? Quindi..."
"La differenza di età per te è un problema?"
Gli ringhio contro, sta facendo troppo lo spiritoso.
"Sei un vampiro, il più odioso che io conosca e di sicuro non mi fido di te."
I suoi occhi cambiano colore diventando rossi.
Si avvicina a me e resto ferma, voglio vedere cosa fa.
Mette una mano sul mio collo facendomi venire i brividi. È fredda, ma sulla mia pelle diventa subito fuoco.
"E fai bene Casper."
Si piega fino a guardarmi negli occhi.
"Ora sei nelle mie mani, posso fare di te ciò che voglio."
Chiudo le palpebre e quando le riapro i miei occhi sono quelli di un Alpha, più scarlatti di un vampiro.
"Se credi questo hai sbagliato i tuoi calcoli."
Sorride, ora è certo, è un sadico masochista, il controsenso in persona.
"Il tuo paparino non c'è sai? E la tua amica è tornata a scuola per non destare sospetti, cosa mi impedirebbe di farti del male?"
Afferro il suo polso stringendoglielo, ma a quanto pare non sente nulla.
"Io."
In due secondi mi ritrovo contro al muro, ma velocemente lo colpisco allo stomaco e capovolgo le posizioni mettendogli la mano sul collo e stringendola.
Gli si illuminano gli occhi e alla fine non so come sono sopra al mio letto con le mani bloccate ai lati della testa.
"Lasciami!"
"Oh no."
Si piega verso di me.
"Mostrami cosa sai fare...ibrida."
Corrugo la fronte, ci avrei scommesso che lo avrebbe scoperto dopo aver bevuto il mio sangue.
"Azzardati a dirlo a qualcuno e..."
"Un' arma come te è troppo preziosa non credo? L' ultimo ibrido che ho conosciuto è vissuto nel 1520, ma ne ho in vago ricordo tu invece figlia di una strega, per quanto avresti cercato di tenerlo nascosto?"
"Fino alla tua morte."
"Peccato ci hai provato."
Nasconde il suo viso tra l' incavo del mio collo, baciandomi la base dell' orecchio.
Sento le guance arrosarmi e il cuore in gola, ma quando sfiora la carotide con i suoi denti sbarro gli occhi e richiamo il mio potere pensando al vento.
Chiudo le mani in pugno e quando le riapro faccio volare Arold contro il muro.
Riprendo a respirare e il vampiro ride si gusto.
"Dio se sei eccitante Blackwood. Il tuo sangue ha un sapore così prelibato da sembrare droga."
"Già, e sai che succede se ne abusi."
Creo una palla di fuoco, sto perdendo la pazienza e il fatto che lui mi sfidi fa salire solo la mia voglia di strozzato, ma c' è sempre quella parte dentro di me che vorrebbe sbatterlo su quel letto per fare cose tutt' altro che casto.
Sto odiando me stessa per questo.
"Come sei focosa..."
"E tu sei un parassita."
"E sei legata a me, che fortuna non trovi?"
Gli ringhio contro e faccio sparire il fuoco, girandomi di spalle.
"Vattene. "
Cala il silenzio e dopo qualche minuto mi giro, non vedendolo più.
Sospiro mi butto sul letto.
"Siamo solo all' inizio."
***
Arold's pov
Mi allontano dal villaggio della lupacchiotta.
La mia vita si può dire essere diventata più interessante ora e con la Blackwood in pugno il mio desiderio è un passo dal realizzarsi, eppure, quando ho bevuto il suo sangue ho rischiato di ucciderla.
Una linfa del genere dovrebbe essere proibita, mai avevo assaggiato sangue più prelibato.
Forse è dovuto unicamente perché dovrei essere il suo compagno, ma dopo aver bevuto quel sangue sarà difficile per me aspirare a qualcos'altro.
Supero il confine delle nostre terre ed arrivo al castello, ma dopo essere entrato una figura appare dall' ombra.
"Dove siete stato Principe?"
"Non sono affari che ti riguardano Victorya."
Una volta ho fatto sesso con lei e da allora si crede di avere il mio cuore, ma ancora non ha capito che il mio ormai è polvere.
"Sei sparito oggi e..."
"Devi ripetermi?"
Entro nella sua mente e quando inizio a farle immaginare di essere sospesa tra le fiamme indietreggia fino a cadere per terra.
"Sparisci Victorya."
L' abbandono lì mentre entro nella mia stanza per farmi una doccia fredda.
Quella lupacchiotta ispira ogni mia fantasia nel vederla sottomessa a me, ma dovrò attendere.
Appena sarà di nuovo debole però mi divertirò parecchio e alla fine cederà, prima o poi lo fanno tutte.
Scusate se è corto ma sono sommersa dallo studio e questo dopo diverse cancellature è il risultato.
Scusate ancora.
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Manu
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