Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 12

Perché esiste il lunedì? Dio non poteva fare due domeniche per riposarsi?
Comunque...
Abby ha visto qualcosa di strano nella biblioteca della sua scuola e dopo essere scappata incontra Megan.
Buona lettura

***

"Se te lo dico devi giurarmi che non ne farai parola con nessuno."

"Certo, te lo giuro."

Sospiro ancora.

"La questione è delicata. Credo di sapere chi è il mio compagno."

"Ma..."

"Avrei preferito non scoprirlo."

****
Sollevo la testa girandomi per guardarla e dopo un altro sospiro parlo.

"Tu quando hai incrociato lo sguardo con Ryan la scorsa notte hai provato calore, e la sensazione che il tuo cuore stesse per esplodere?"

"Abby..."

"Ti prego rispondimi!"

Mi guarda dritta negli occhi prima di sospirare.

"Si, l'ho provato e poi quando mi ha baciato la mano ho avuto la sensazione di trovare su di una nuvola. Non avrei mai creduto che fosse lui, eppure ora lo guardo sotto un' altra luce. Mi fa sentire la persona più importante e beh..."

Diventa umana scoprendosi parte del collo.

"Sono sua adesso."

Il marchio, questo significa che il loro legame ora è più forte che mai e le sofferenze di lei saranno quelle di lui e viceversa.

"Abby, chi è il tuo compagno? Vedrai che non è brutto essere legata a qualcuno."

Abbasso lo sguardo, la mia situazione è diversa.

"Ti senti completa e dai importanza anche alle minime cose e..."

Non c' è la faccio più a sentirla e perdo il controllo delle mie emozioni.

"SI TRATTA DI AROLD!"

Il mio ringhio si sente per tutta la zona della scogliera, accompagnato dall' eco che spaventa alcuni uccelli sugli alberi.

Resta immobile a fissarmi mentre la nube mi avvolge tornando umana.

"Arold? Ma- ma non si tratta di..."

Le tremano le parole, e rivedo quasi quando su questa spiaggia sotto il chiarore della luna piena mi sono scontrata con il vampiro.

"Vaughan."

Si porta una mano alle labbra e resta per lunghi attimi in silenzio mentre attendo un suo consiglio sedendomi sulla sabbia.

Il vento mi scompiglia i capelli ma nulla è confrontabile con il disordine nella mia testa.

"Ne sei sicura?"

"Cuore che batte senza sosta, calore e ogni volta che prova a sfiorarmi mi sembra si essere toccata da fuoco puro."

"Cazzo."

"Già, avrei preferito non uscire quella dannata notte."

Prende anche lei posto vicino a me e mi accarezza la schiena.

"Abby, davvero, mi dispiace."

"E di cosa? Tanto lui non lo sà e non lo saprà mai."

"Ma..."

"Niente ma, c'è la farò."

"Abby!"

La guardo e ora sul suo viso vedo paura.

"Dannazione, sei la mia migliore amica e sai cosa succede se si rifiuta il proprio compagno!"

Stringo un pugno di sabbia tra le mani e copro il mio viso con i capelli bianchi.

"Dopo tre giorni tu..."

"Non morirò Meg. Ho fatto delle promesse che prima devo mantenere."

"Sei un Alpha, ma non un Dio Abby, e di sicuro non starò ferma a guardare mentre il tuo corpo si autodistrugge."

Sollevo la testa e la vedo piangere.
Cerca di trattenere i singhiozzi, ma non resiste e sedendomi sulle ginocchia l' abbraccio.

"Dovrei essere io quella ad avere paura non pensi?"

Cerco di calmarla, perché altrimenti anche la mia scorza da dura crollerebbe e finirei a piangere insieme a lei, ma tra le due devo essere io quella più forte, sia perché sono la più grande e sia perché fin da quando eravamo bambine sono sempre stata io a proteggerla dai dispetti dei bambini del clan.

***

Entro nella mia stanza dalla finestra lasciata aperta da stamattina.
Ascolto nel silenzio e sento dei rumori al piano di sotto, a quanto pare papà è in casa.

Mi spoglio e prendo un' altra maglietta per poi sollevare un pezzo del pavimento, un piccolo posto segreto dove nascondo le mie bottiglie migliori.
Afferro del cognac e mi siedo sul davanzale della finestra guardando fuori.

L' aria fresca allieva i miei pensieri, ma non le mie sofferenze.

"Un solo giorno."

Prima che il mio corpo si distrugga lentamente.
Ingoio un lungo sorso di liquore e poggio la testa contro il muro.

In passato un caso simile successe, ma non nel nostro branco.
Una donna si rifiutò di diventare la donna dell' uomo che le aveva ucciso il branco pur di averla e dopo tre notti si trasformò in un salice urlando contro la luna per il destino che le aveva imposto.

Prendo un altro sorso.
C'è da dire che tra i licantropi ci sono anche storie di Alpha maledetti con il potere della luna rossa che hanno combattuto la guerra dei cent'anni.
Quasi rido al ricordo di quella leggenda, vampiri e licantropi alleati contro un nemico comune.

Sorso dopo sorso la bottiglia diventa trasparente e guardando la luna concludere un altro dei suoi cicli gli occhi si chiudono.

***

La mattina quando mi sveglio la testa vorrebbe staccarsi e buttarsi da qualche parte.
Mi alzo dal davanzale, ma quando provo a fare i primi passi le gambe tremano e vado per terra.

La gola si chiude e annaspo alla ricerca di aria e quando penso di star per perdere i sensi torna tutto normale.
Tossico e corro in bagno lavandomi il viso con l' acqua fredda.
Porto i capelli all' indietro e guardo il mio riflesso allo specchio spaventandomi.
Sul mio collo è apparso una specie d'impronta nera che deturpa la mia pallida pelle.
Gli occhi sono cerchiati e quasi sembro un vampiro.
Tossisco ma non rigetto niente.

Una volta in camera guardo l' orario sul mio telefono.

Le 06:35 a.m

Prendo un maglioncino a dolce vita per coprire l' ematoma e indosso dei pantaloni strappati prima di gettarmi dalla finestra.

Raggiungo la moto appena in tempo per riprendere fiato.
Dio come sto da schifo.

Accedo il motore e parto fermandomi ogni due secondi per i continui attacchi di vomito.
Alla fine arrivo poco prima dei miei amici.
Meg corre verso di me e quando scendo mi guarda preoccupata.
Le sorrido.

"Ma guarda chi si vede, come mai non sei venuta ieri zuccherino?"

"Taci Michael, non mi sentivo bene."

Ryan guarda la sua compagna, spero solo che non me abbia parlato con lui mentre Kail fissa un punto opposto a noi.
Seguo il suo sguardo e guarda caso si tratta dei vampiri.

Dalla macchina scende l'uomo che potrebbe uccidermi o salvarmi la vita...preferisco cento volte la prima.

"Andiamo voglio controllare una cosa prima di entrare in classe."

"Cosa?"

"Kail seguimi e basta."

"Va bene capo."

Sorrido, per quanto mi è possibile e ci allontaniamo velocemente, non voglio essere vista in questo stato da quei cadaveri.

Senza farci notare scendiamo le scale che portano alla biblioteca.

"Io ho la fobia per i libri."

Ryan dà una spallata a Michael.
Devo ringraziarlo se riesco a sopravvivere e dare la mia benedizione, perché ancora non l'ho minacciato su cosa potrebbe accadere se Meg soffrisse per causa sua.

Mi allontano da quest' ultima dirigendomi verso il punto dove ieri ho visto quelle tre figure, ma con mio grande stupore di fronte a me c' è solo un muro.
Ne accarezzo la superficie e nulla, a parte uno strano simbolo di una spada tra un sole e una luna.
Eppure non mi sono immaginata niente ieri.

"Allora?"

"Mi sarò sbagliata."

Vado verso Megan, ma mentre cammino una fitta al cuore mi coglie alla sprovvista.

"V-voi and-andate pure, io resto a c-controllare."

"Shu scricciolo stai bene?"

"Si Mike ora, andate."

I ragazzi fanno come ho detto ma Megan fissando negli occhi capisce.

"Io resto ad aiutarla ci vediamo dopo."

"Va bene sergenti."

Se ne vanno e finalmente mi posso accasciare per terra.

"Abby!"

Tossisco comprendomi con la mano e quando la levo è sporca di sangue.

"Ehy guardami razza di pazza."

"E tu smettila di p-pi-piangere."

Il labbro mi trema, no, non può essere giunta la mia ora, è troppo presto.

"Abby cosa posso fare?"

"Non u-urlare sa-sarebbe un inizio."

Si leva la giacca di pelle e la mette sotto alla mia testa prima che i suoi occhi si illuminano.

"Torno subito tu non muoverti."

La guardo male, ma riprendo a tossire prima che corre più veloce del tempo.
Io invece,  voglio riposare, solo un attimo.

***

Arold's pov

Vedo la sua moto, deve essere già entrata, ma quando sto per dirigermi in classe vengo afferrato per un braccio e trascinato dietro ad un muro, lontano dai miei simili.

"Oh, sei l' amica della lupacchiotta. Cosa vuoi?"

"Ora tu devi fare una cosa per me."

Aggrotto le sopracciglia.

"Io non faccio niente per un cane."

Sto per girare i tacchi quando sento ancora la sua voce.

"Nemmeno per Abby?"

Mi fermo e la guardo sopra la spalla.

"Devi, devi salvarla altrimenti lei..."

Inizia a piangere, aumentando la mia curiosità.
Torno sui miei passi e dico solo tre parole.

"Portami da lei."

Le si illumina il viso prima di iniziare a correre verso la biblioteca.
La seguo e quando arriviamo resto paralizzato.
La lupacchiotta e stesa per terra circondata da del muschio e dei fiori.

"ABBY!"

L' amica corre verso di lei toccandole il collo, ma sento benissimo che il sangue fluisce ancora nel suo corpo, anche se lentamente.

"Cosa..."

"Lei è una stupida ma tu puoi salvarla!"

Mi avvicino e le sfioro il viso, che diamine di sortilegio può essere?

"Perché io? Sai che le nostre razze sono..."

"SEI IL SUO COMPAGNO E SE NON ISTAURATE UNA SORTA DI LEGAME LEI MORIRÀ!"

La guardo scioccato.
Cosa sarei io?
Continua a parlare, ma la mia concentrazione ora è per Casper.
Il suo odio per quello che rappresento è così grande da farle scegliere la morta eppure in lei ancora non avverto alcuna paura.
Potrei ucciderla e levarmi questo peso, ma non ci sarebbe gusto.

"Non voglio perderla."

Sposto ancora il mio sguardo su di lei.

Legami, compagni, tutta roba da licantropi, in tutti i secoli in cui sono vissuto i sentimenti sono sempre stati inutili e da solo non c'era rischio di essere tradito.

"N-non v-oglio."

Tenace fino alla fine.

***

Abby's pov

Apro leggermente gli occhi e vedendolo ritrovo le forze.
Meg non avrebbe dovuto chiamarlo.

"N-non v-oglio"

Vedo lo sguardo adirato di Meg e quello impassibile di Arold.

"Che cazzo stai dicendo!?"

Se mi morde sarò marchiata da un vampiro, ma cosa peggiore capirebbe subito il mio segreto.

"Abby sono tua amica e ti considero come ad una sorella e se puoi vivere allora me ne infischierò delle tue congetture!"

"Se lei non vuole perché dovrei salvarla?"

Sposto lo sguardo ad Arold.
Bastardo fino alla fine.

"COSA?!"

"Deve essere lei a dirmelo."

Riderei se ne avessi le forze.
Discutono ancora, ma nell' attimo in cui chiudo gli occhi vedo una forte luce e una voce.

"Vivi."

Vedo le persone a me care e il viso di mia madre e il sussuro del vento.
Se muoio addio promesse, ma se vivo dovrò condividere la mia vita a quella di un vampiro che potrebbe fare di me il suo giocattolo.

"Tu devi farlo razza di cadavere."

"Se era un offesa faceva pena."

"Lei è..."

Raccolgo la voce che mi rimane e urlo.

"AROLD!"

Mi guarda.

"Sa-salv-mi."

Sorride sadicamente.
Ho venduto la mia anima al diavolo.

"Come desideri."

Sposta Meg e si china su di me, mentre lo fisso senza chiudere gli occhi.

"Ti farà male."

"F-fallo."

Sfiora le mie labbra facendo alzare il mio petto, poi scende verso il mio collo e in un attimo la pelle viene lacerata e i suoi denti affondano nella mia carne.

Stringo i suoi capelli e in me si scatenano diverse emozioni contrastanti.

Odio, paura, adrenalina, calore e qualcos'altro che sta facendo battere il mio cuore mentre il sangue defluisce rivelandogli la mia natura.

Eeeeeeeehhh già, la mia mente non è normale😂😂😂😂
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro