Louis e Stiles entrarono nella palestra e, come avevano pensato, trovarono Demi.
La ragazza aveva acceso lo stereo della scuola e vi aveva messo un proprio CD. Stava provando a muoversi a ritmo di musica, ma era come bloccata. Ogni muscolo era rigido e la vista appannata dalle lacrime non aiutava di certo.
A Louis e Stiles si strinsero i cuori a quella vista.
Dopo lo spettacolo in mensa, Niall aveva spiegato per filo e per segno ai propri amici come stavano realmente le cose.
Quando Demi aveva sedici anni, era una stella nascente della danza ed era andata in Irlanda per un corso approfondito che avrebbe dovuto svolgere tutti i giorni dopo la scuola. Scuola nella quale aveva conosciuto Niall e fra loro era scattata la scintilla subito dopo essere stati amici per la pelle. Infine, Demi era rimasta incinta di Niall. Lei doveva partecipare a un concorso di ballo per poter andare alla Julliard, la scuola d' arte di Apple, così avrebbe anche evitato di andare per obbligo alla Johnson High e fare i giochi.
Scesero gli scalini e Stiles fermò la musica. Demi si accorse di loro e andò a sedersi su una delle panchine. -Se siete qui per farmi la predica, potete anche andarvene.- borbottò, per poi bere dalla propria bottiglietta. -In realtà, siamo qui per consolarti. Sai, siamo tuoi amici e vorremmo che tu ti aprissi con noi.- disse sinceramente Louis, sedendosi di fianco a lei, mentre Stiles si sedeva dall' altra parte. -Non ho niente da dirvi.-
-D'accordo, allora ascolterai. Quando sono arrivato in questa scuola e ho conosciuto i miei compagni di stanza, Niall mi sembrava una persona allegra e simpatica, ma riuscivo a vedere un lato di lui che tentava di nascondere. La tristezza, la rabbia, la solitudine... Non è veramente arrabbiato con te, ti dice che la colpa è tua solo per potersi sfogare. Le persone, quando provano forti sentimenti, a volte fanno delle scemenze. Come quei nostri due amici, Gen e Ale, quando c'è stata la lezione di Economia la scorsa settimana.- sorrise Louis.
Sia lui che Demi girarono la testa verso sinistra, a differenza di Stiles che fece una faccia confusa nel guardare a destra.
Louis lo prese per il mento e lo fece girare nella direzione giusta.

Lo schiamazzo degli studenti accolse la professoressa di Economia, la quale poggiò i propri libri sulla cattedra. -Bene, ragazzi. Oggi interroghiamo.-
-Run away! Fast if you can!- gridarono Gennaro e Alessio, creando il caos generale e facendo scappare dall' aula tutti i ragazzi.

Demi e i due ragazzi risero nel ricordare quel momento e lei strinse leggermente i due amici in un abbraccio. -Grazie per starmi accanto e per avermi fatto ridere.-
-Non c'è di che. E comunque, prima o poi Niall e Joe ti perdoneranno. Specialmente Joe. Se ti ama, starà con te nonostante tutto. Io, ad esempio, ho perdonato Derek per non avermi detto dei suoi programmi per il futuro e abbiamo deciso che io resterò a Beacon Hills mentre lui andrà a Los Angeles per frequentare la UCLA. Certo, mi mancherà, però ci sentiremo tramite Skype e per telefono. Non voglio bloccare i suoi sogni e lui non può impedirmi di occuparmi di mio padre.- sorrise amaro Stiles.
Louis corrugò la fronte. -Scusa, e il vostro matrimonio?-
-Entrambi non vogliamo niente di eccessivo. Faremo una piccola cerimonia dove ci saranno un prete, le nostre famiglie e i nostri amici più stretti. Voi compresi. Tutto questo lo faremo prima che Derek parta per Hollywood.- spiegò velocemente.
Demi e Louis gli sorrisero con gioia, prima che dalle porte della palestra entrassero gli altri. Niall non staccò un attimo gli occhi da Demi, la quale era paralizzata.
-Che ci fa qui? Perché è qui?- si agitò, stringendo leggermente il braccio a Louis. Il ragazzo l' accarezzò dolcemente sulla schiena. -Penso sia qui per riscattarsi.- disse, tentando di calmarla.
Con grande sorpresa della ragazza, Niall accese lo stereo e il CD ripartì. Stiles e Louis fecero alzare Demi e la condussero fino al centro della palestra. Stiles le lasciò la mano, a differenza di Louis, che la strinse a sé e la mise in posizione da ballo da sala. -Cosa sta succedendo?- domandò ancora la ragazza, confusa dall' accaduto.
-Non è solo colpa tua. La colpa è sempre divisa in due. E adesso devi tornare te stessa. Canta, Demi Lovato.- sorrise sincero Louis, facendo un passo all' indietro, subito seguito da Demi.
Dopo aver riconosciuto le note del pianoforte, Demi prese un bel respiro e, ballando, attaccò con il ritornello: -"Portami in chiesa! Pregherò come un cane alla cattedrale delle tue bugie! Ti dirò i miei peccati e tu potrai affondare il tuo coltello!"- Louis le fece fare un casqué e una giravolta, prima di prenderla al volo e farla girare. -"Offrimi quella morte immortale... Buon Dio, lascia che ti dia la mia vita!"- Louis la riportò giù e a fine canzone, Demi pianse e si scaricò del tutto.
Niall le poggiò una mano sulla spalla e lei si lasciò abbracciare. -I nostri compagni hanno promesso di non dire niente al preside, perciò al momento siamo salvi.- Demi lo strinse maggiormente. -Ti aiuterò a riconquistare Joe.- promise il biondo, baciandola sulla testa.
Harry passò un braccio sulle spalle di Louis e lo baciò profondamente. Erano entrambi emozionati, perché quel weekend si sarebbero sposati.

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