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Epilogo

Sarah

Un tempo eravamo in tanti.

Ora siamo molti di più.

Sorrido a Luca, accanto a me, seduto al tavolo, e chiedo ad Aila di passarmi la marmellata.

Sono passati tre anni.

Tre anni fa, mi sono trasformata nell'Hug, la gemma dell'equilibrio. Ho salvato il mondo. Ora, le persone viaggiano, ridono, scoprono.

E io posso tornare umana solo sette giorni all'anno, gli stessi giorni in cui ho ristabilito l'equilibrio.

"Sarah..." mi chiama Luca, mi volto verso di lui.

Mi sta sorridendo.

Sono stati vari i momenti in cui stava per commettere sciocchezze, ma la promessa che mi ha fatto gliel'ha impedito.

Gli sorrido anch'io:"Che c'è?" gli domando.

Lui esita, arrossendo. Noto che Miriam, felicemente sposata da due anni con Diego, gli fa l'occhiolino. Gli hugs che erano stati trasformati in haters, sono tornati hugs.
Non tutti, però.

Nella settimana in cui posso, ogni  notte, nel letto che condivido con Luca, ringrazio Andy per tutto ciò che ha fatto per me, e ricordo Jeremy con affetto.

Luca si inginocchia, imbarazzato e speranzoso.

I presenti ammutoliscono. Il mio cuore salta qualche battito.

"Sarah, io ti amo e non smetterò mai di farlo, perciò...vuoi sposarmi?" Dice Luca, estraendo dalla tasca un anello d'argento con una pietra rosa. Spalanco la bocca sorpresa.

La prima volta che sono tornata umana, ho trovato Luca di fronte al Palazzo di Cristallo che si baciava con la ragazza bionda e gli occhi di vetro della visione. Ricordo tutto di quel momento.

Era tutto fucsia, poi ad un tratto, i colori hanno preso forma nella mia testa, le figure, le dimensioni.

Sono atterrata in piedi, vestita di fucsia, con delle ballerine ai piedi. Sono trasalita quando ho visto i due baciarsi. Quando Luca si è separato, ha sorriso alla bionda, e mi ha visto.

Ho percepito il distacco dalla bionda.

Tutta la sua attenzione è andata a me, sbalordito, ha sussurrato:"Sarah..." la bionda si è voltata, guardandomi confusa e un po' torva:"E lei chi è?!" ha domandato.

Luca non ha risposto, era completamente preso da me, mi si è avvicinato, mettendomi le mani sulle spalle e toccandomi come per accertarsi che fossi reale:"Ma cosa...?" ho balbettato:"Io...non so cosa sia successo. Ma sono...qui." lui mi ha sorriso, il mio cuore ha accelerato:"Sei qui." ha ripetuto, sognante.
La bionda gli si è avvicinata:"E lei chi è?" ha ripetuto, distraendo Luca, che mi ha lanciato un sorriso fugace:"Lei è Sarah."
La ragazza si è voltata verso di me, tendendomi la mano:"Piacere, Chanel." L'ho stretta.
Chanel era molto più alta di me:"E da dove vieni, se posso?" Luca ha soffocato una risata:"Io sono l'Hug." Ho spiegato:"Sarah ha salvato il mondo, un anno fa." Mi ha corretto Luca. La ragazza ha socchiuso gli occhi:"Ah. Interessante. Ora andiamo, Luca?" ha detto poi, mostrando poca delicatezza. Luca ha esitato, io gli ho sorriso.

Non potevo certo pretendere che restasse con me: ormai lui stava con Chanel, anche se non c'erano i bambini della visione:"Vai." Gli ho detto, lui non si è mosso. Io gli ho posato la mano sulla spalla, sperando che Luca ascrivesse il brivido che avevo avuto, al freddo:"Non stare qui per me. Io dovrò ritornare lì." Gli ho detto. Lui mi ha posato le mani sulle spalle:"Sarah...ho sempre mantenuto le promesse che ti ho fatto..." ho sorriso:"Bene, ora vai."
Lui, però, ha continuato:"Ma non ti ho mai dimenticata." Incredula, ho scosso la testa:"Mi fa piacere. Neanche io ti ho mai dimenticato." Lui si è morso il labbro:"E non ho mai neanche dimenticato cosa provo per te." A quel punto, nel mio cuore si è accesa una scintilla di speranza:"Neanche io." Lui mi ha sorriso:"Ma Chanel...ora tu stai con lei. Non abbandonarla per me." ho continuato.
Lui ha scosso la testa:"Ricordo ancora quando il Palazzo di Cristallo si è ricostruito. Ti ho gridato di non lasciarmi. Quanto potrei essere incoerente, se ora ti lasciassi io?"
Ho esitato:"Io..." ma allora ci ha pensato Luca, posandomi le mani sui fianchi e baciandomi davanti alla sua ragazza.
Mi ha stretto a sé, come se non fossero passati giorni dal nostro ultimo bacio, e io ho risposto come se ci baciassimo ogni giorno.

Anche se non era così.

Luca ha lasciato Chanel, che all'inizio non mi sopportava, ma che col tempo ha ammesso che io e Luca formiamo una bella coppia. Alla fine Aila, il capo degli hugs, l'ha fatta diventare una di noi. Sono stata felice quando l'ho scoperto.

Gli occhi mi si riempiono di lacrime.

Sposare Luca...legarlo a me per tutta la sua vita, anche se ci possiamo vedere una sola settimana all'anno:"Luca, io..." lui trattiene il fiato:"Non posso." Concludo, amareggiata.
Il suo sorriso sparisce:"Sarah...ma il giuramento..." scuoto la testa, so che il giuramento è stato modificato:"Non si tratta di quello, è che io torno solo una settimana all'anno, e..." lui fa un sospiro:"Sarah. In questi tre anni, a parte Chanel, non c'è stata nessun'altra, e mai ci sarà. Io amo te, più di chiunque altra. Perciò credimi quando ti dico che sposandomi mi faresti il dono più grande del mondo, e non mi legheresti a un'esistenza solitaria, senza che possa farmi di nuovo una vita. La mia vita voglio costruirla con te, anche se solo una settimana all'anno. Mi sposerai?"

Sorrido, fra le lacrime:"Sì. Sì, Luca Hug, ti sposerò." Lui mi prende la mano, infilando l'anello all'anulare, poi mi sorride, il sorriso più gioioso che io gli abbia mai visto in viso.
Mi prende fra le braccia, cominciando a farmi roteare, io rido, contenta, quando si ferma mi bacia.

"È meraviglioso! Il matrimonio si effettuerà tra due giorni, così, Sarah, potrai essere sposata almeno per un po' in forma umana." Esclama Miriam, tutta contenta. Io scuoto la testa:"Ma i preparativi...il vestito..." Chanel mi interrompe, sorridendo a Luca:"Ho già pensato a tutto io." Dice.
Punto l'indice contro Luca, sorridendo:"Avevi già detto tutto a tutti!" lo rimprovero, lui fa spallucce, gli occhi brillanti di una gioia che non avevo mai visto in lui. Aila mi stringe la spalla, sorridendo, fedele sostenitrice dei Lara.

***

Un tempo eravamo in tanti.

Ora, siamo molti di più, e abbiamo l'infinito davanti.

La nostra è una storia complessa.

Tanto tempo fa, Micheal Hug trovò in una grotta, una gemma di un color fucsia brillante, e scoprì serviva a mantenere l'equilibrio tra odio e amore. Diede alla gemma il suo nome, e scelse delle persone per custodirla: furono chiamati hugs. Per proteggere la gemma, Micheal costruì un Palazzo di Cristallo, introvabile per tutti, tranne che per gli hugs. Durante una guerra, però, il Palazzo fu distrutto, e la gemma dispersa. Gli hugs continuarono a cercarla, fuggendo dall'odio e da chi lo portava, gli haters, ma venivano infettati, e diventavano haters anche loro.

Le nostre regole - quelle degli hugs – non sono più molto rigide.

Il giuramento è stato modificato, ora gli hugs possono innamorarsi di chiunque, anche le donne possono diventare i leader, ma il loro compito è sempre lo stesso: proteggere l'Hug. Proteggermi.

Ora gli hugs vanno in giro per il mondo, sono a miliardi, e aumentano ogni giorno. Viaggiano per le città, trasmettendo la loro bontà abbracciando la gente.

E magari chissà, una di loro entrerà nel cuore di un ragazzo, che arriverà persino a spiarla pur di non perderla, senza riuscire a dimenticarla, e infine sarà libero di dichiararle i propri sentimenti.

***

Il fucsia mi sta avvolgendo, sto per tramutarmi di nuovo nella gemma dell'equilibrio.

Sorrido ancora a Luca, che ha in braccio una bambina dagli occhi grigi e i capelli castani, e tiene per mano il fratellino più grande di un anno, dai ricci biondi e gli occhi del mio grigio originale. I nostri bambini.

Luca è contento che entrambi abbiano gli occhi del mio colore originario, dice che a volte, secondo la luce, assumono delle sfumature fucsia che gli ricordano me.

Aila stravede per i bimbi, tanto che hanno preso l'abitudine di chiamarla "zia", le fa piacere andare a casa nostra per cucinare a Jeremy o giocare con Andy.

Sono entrambi hugs, entrambi avranno il compito di proteggermi, anche se sono io che ho nel cuore il desiderio di proteggere loro. Ma dopotutto, sono loro madre.

Ho capito solo di recente che io sono immortale, ma avrei dovuto immaginarlo: la gemma non può invecchiare.

Luca mi sorride, posando la mano nel punto dove c'è la sua impronta.

I bambini mi salutano con la mano. Sorrido di nuovo loro.
Luca mi sillaba:"Ti amo."

Il fucsia mi avvolge, e io ripenso a tutti coloro che abitano il mondo, che lo riempiono con le loro emozioni e i loro colori, ripenso agli hugs che c'erano, e che ci sono ora.

Un tempo eravamo in tanti.

FINISH

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