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XXIX: Gealousy.

"Hostage" | Doncaster

'Gelosia?' Lasciai la sua maglia con molta calma e ripetei quella parola, incredula.

Zayn non fece altro che sospirare alle mie parole, annuire ed abbassare lo sguardo.

Non volevo arrivare a conclusioni affrettate, non volevo illudermi, ma quelle parole mi fecero sobbalzare il cuore, lasciando che la felicità riecheggiasse in me, al posto della tanta rabbia.

'Gelosia di cosa?' Insistei, afferrandogli il volto con le mani e costringendolo ad alzare gli occhi ai miei.

Ma lui non parlò, mi guardò soltanto con i suoi occhi marroni e si morse il labbro inferiore cercando di spostare il suo sguardo altrove, lontano dal mio.

'Di te, sono geloso di te...' La sua voce era fioca, tanto che stentai nel sentirlo.

Deglutii a vuoto prima di continuare a parlare, e lasciai il suo volto, rassegnata, perché ormai la speranza che mi guardasse e che dicesse le cose tenendo gli occhi fermi sui miei era svanita.

Zayn mi precedette, ancor prima che potessi voltarmi e lasciare a lui la parola: le sue mani presero a coppa il mio volto, proprio come avevo io poco prima.

Soltanto al tocco delle sue mani sulla mia pelle, una voragine scoppiò nel mio petto, facendomi quasi mancare l'aria; saperlo dove sarebbe voluto arrivare, prendendomi così è tutto questo per il mio cuore era fottutamente troppo.

'Bee, io non so cosa mi sta succedendo...' Sussurrò, allungando il pollice verso le mie labbra ed accarezzandomi delicatamente, più e più volte.

Sentì le mie guance infuocarsi, e feci per chiedergli che gli era preso, cosa provava, cosa non capiva... Ma Zayn non mi lasciò il tempo di parlare: in un batter d'occhio, posò le sue labbra sulle mie.

Non ebbi nemmeno il tempo di guardarlo in faccia, o di capire quello che stava succedendo, che lui mi spinse dolcemente sul letto: mi stava baciando, e non mi sembrava vero.

Ero letteralmente paralizzata, sotto al tocco delle sue labbra, delle sue mani... Di lui.

Zayn si allontanò per un attimo, stringendomi ancora di più il viso fra le mani e lasciando il giusto spazio per guardarmi negli occhi: probabilmente si era accorto che mi ero irrigidita.

Mi guardò, come per pregarmi ed io non fui mentalmente stabile per impedirglielo.

Le sue mani si posarono ai lati della mia nuca e le sue gambe, che mi cingevamo i fianchi, si strinsero intorno a me come per non farmi muovere; Zayn si chinò su di me e la sua lingua ricalcò la forma del mio labbro inferiore, inumidendolo e lasciando che le nostre lingue si scontrassero in un ennesimo bacio. Un bacio fin troppo desiderato.

Fra il mio cuore che stava praticamente scappando dal mio petto, a causa dei rapidissimi battiti e il mio stomaco che ormai, non aveva più senso di esistere... Percepii il leggero mugolio, scappare dalle labbra di Zayn.

Subito dopo mi accorsi di aver le braccia attorno al suo collo di star stringendo le ciocche dei suoi capelli, più forte di quanto volessi.

Improvvisamente mi ricordai, o meglio... Tornai abbastanza cosciente per ricordarmi il motivo principale per il quale stavamo parlando in quella camera.

Gli afferrai le spalle e lo spinsi, cercando di allontanarlo il più possibile dal mio corpo.

'Non ha senso' ansimai, a causa del lungo bacio.

Le labbra del moro erano rosse, rossissime ed erano socchiuse. Le sue sopracciglia si aggrottarono caoticamente, e non disse niente, aspettando forse che parlassi.

'Perché sei geloso di me, Zayn?' Domandai, senza smettere di guardarlo.

Ma lui non disse niente, alzò gli occhi al cielo e cominciò a muoversi sopra di me, cercando di divincolarsi dalla mia presa, sulle sue spalle.

Non appena si accorse che la mia forza sul suo corpo era troppo forte per lasciarlo andare, uno sbuffo scappò dalle sue labbra gonfie e finalmente parlò, se pur con seccatura.

'Non lo so' disse, fin troppo velocemente.

'Quindi aspetta...' Intervenni, accigliata.

'Hai voluto che ti toccassi perché eri geloso di me e Niall!?' Il mio tono di voce si alzò e gli occhi di Zayn si sbarrarono, improvvisamente, eliminando l'arroganza e la seccatura dal suo bel faccino.

Annuì, se pur con incertezza.

'E perché sei geloso di me e Niall...' La mia non era una domanda, ma poteva esserla... O forse ce ne erano talmente tante di domande che era inutile persino porle.

I miei occhi si abbassarono improvvisamente al suo petto, coperto da quella maglietta stropicciata, credendo che così sarei arrivata ad una conclusione.

'Non lo so Bee, non lo so...' la sua voce profonda, mi sorprese facendomi alzare di scatto lo sguardo.

'Non so perché sono geloso di ogni cosa ti riguardi, non so perché voglio baciarti, non so perché adoro sentirti vicina a me...' Sospirò, spostando gli occhi dai miei.

'Non so niente di tutto questo, l'unica cosa che so, è soltanto cosa sento io dentro di me ed ho bisogno di provare per capire.' Il tono della sua voce mi fece intendere che non avrebbe aggiunto altro.

Spostai una mano dalle sue spalle e gli accarezzai la guancia, coperta da quella fine barbetta.

'Provare?' Ripetei, con un filo di voce.

I suoi occhi, se pur contro voglia, tornarono a fissare i miei e potei sentire per la millesima volta il mio cuore, perdere battiti e riacquisirne subito dopo, riprendendo a battere troppo forte.

'Abbracciarti, baciarti, tenerti con me, farti mia...' Zayn strizzò l'occhio, poi scese dal mio corpo e tornò in piedi, sotto ai miei occhi.

Non osai nemmeno parlare, mi sedetti sul bordo del letto e nascosi la testa fra le mie mani, mentre lui si sistemava la maglietta per andarsene.
Lo vidi camminare verso la porta, per poi aprirla e fermarsi prima di uscire.

'Vuoi che ti venga a prendere stasera?' I suoi occhi marroni quadrarono attentamente i miei movimenti, senza lasciar spazio ad alcuna emozione.

'Sì, verso le otto' Zayn fece un sorriso tirato e varcò la soglia, chiudendo poi la porta alle sue spalle.

-

Potevo aver fatto una cazzata, sì.

Ma un motivo c'era se non avevo fermato Zayn, quando aveva portato la mia mano sulla sua intimità. Un motivo c'era se desideravo baciarlo più di ogni altra cosa. Un motivo c'era se ogni volta che mi sfiorava, sentivo il mio cuore andare fuori controllo.

Un motivo a tutto questo c'era e io mi ostinavo a non accettarlo.

E Zayn, forse anche lui provava le mie stesse cose ma a differenza mia non sapeva cosa fosse... O magari non erano le mie stesse emozioni e doveva capire cosa fosse quel qualcosa che mi rendeva un minimo importante per lui.

E se solo lui provasse lo stesso per me, ma doveva soltanto capirlo?
Questo era il punto, voleva 'provare' per capire e se impedendoglielo lo avesse spinto lontano da me quando avevo una possibilità?

In ogni caso, che io lo voglia o no, in me qualcosa mi attraeva a Zayn, qualcosa mi rendeva succube delle sue labbra, dei suoi occhi... Di ogni cosa. E questo qualcosa, potevo definirlo come volevo, in qualsiasi termine...

Mi alzai dal letto ed andai verso la finestra; tirai su la serranda, del tutto, e la spalancai.

Mi affacciai, posando i gomiti sulla soglia ed osservai all'esterno, dove decine di macchine erano parcheggiate nel vasto giardino, tra cui quella di Zayn.

Osservai le persone passeggiare all'esterno di quel Bed&breakfast e le tante macchine correre lungo la strada, aspettando di vedere Zayn, uscire dalla porta d'ingresso ed accendersi una sigaretta.

Raggiunse la macchina senza staccare gli occhi dal suolo e poi partì, uscendo da quel posto.

Per un attimo mi venne voglia di richiamarlo e di dirgli di tornare indietro perché sarei tornata subito a casa, ma poi ci ripensai e restai zitta ad ascoltare i rumori della città.

Sentii il telefono vibrare nella mia tasca e sobbalzai all'istante, ripensando al fatto che ultimamente non avevo nemmeno sentito mio fratello...

Lo sfilai dalla tasca e mi appoggiai con la schiena alla parete, sbloccando il display.

L'ansia mi assalì, non appena lessi 'quattro messaggi' sullo schermo; tre da Louis e l'altro da Zayn.

Aprii subito quelli da parte di mio fratello perché sicuramente me lo aveva mandato prima, e non ricevendo risposte da parte mia, poteva già essere preoccupato.

Louis: Come stai?

Louis: Bee? Mi devo preoccupare?

Louis: Okay, mi preoccupo. Dove cazzo sei?

Mi affrettai a rispondere, non doveva affatto preoccuparsi. Si sarebbe dovuto preoccupare dopo.

Me: Tutto bene, sono andata subito a dormire, ero stanchissima. Non preoccuparti, ti voglio bene.

Uscii dalla chat con Louis ed andai direttamente a quella di Zayn, ero curiosa di sapere cosa avesse scritto.

Zayn: Piuttosto che stare affacciata alla finestra, potevi tornare direttamente a casa con me. Lo dico per te!

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