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8- Pleasure

Zayn strusciò la sedia sul pavimento non appena finì di mangiare.

Si alzò in piedi e stiracchiò le sue braccia, trattenendo uno sbadiglio: 'io me ne vado a dormire', enunciò, guardando prima suo fratello e poi me, 'dovrai stare qui altri dieci giorni, perciò buonanotte', valutò, alzando le spalle.

Seguito da lui, Niall puntò gli occhi su di me con la sua solita occhiata dannatamente maliziosa e sorrise sotto ai baffi, progettando già chissà quale perversa mossa.

Intimorita, abbassai il capo ed osservai in silenzio il piatto ancora pieno, calcolando che probabilmente non avrei mai toccato niente di quel che c'era all'interno e che sarei andata a letto a stomaco vuoto.

'Tesoro, abbiamo più di dieci giorni per stare insieme', biascicò il biondo accanto a me.

Sentii la sua mano posarsi sulla mia spalla, incitandomi a guardarlo.

Non sapevo davvero come comportarmi, onestamente; non avevo alcuna intenzione di guardarlo negli occhi e rendermi complice delle sue parole, ma d'altra parte volevo anche evitare che si innervosisse.

Così, incerta su come liquidarlo, alzai lo sguardo difronte a me, dove c'era ancora Zayn, e cercai supporto nel suo sguardo..

Ci osservava, sembrava stesse cercando di focalizzare con attenzione le mosse di suo fratello, ma non appena si accorse del mio sguardo addosso, scosse lestamente la testa e si incamminò per andare in camera sua.

'Zayn!' Lo fermai, richiamandolo.

Quest'ultimo si bloccò, poi si girò lentamente verso di me.

I suoi occhi marroni mi ispezionarono il viso, cercando di capire cosa volessi.

'Vorrei dormire anche io', dissi velocemente, senza esitare.

Il mio cuore batteva all'impazzata, così come l'ansia crebbe lungo il mio corpo, rendendomi instabile.

La paura di ricevere un rifiuto da parte sua e di dover affrontare una notte con suo fratello, era maggiore di quella di dover restare in quella casa, in ostaggio, ancora a lungo.

Zayn mi guardò per qualche istante, poi sembrò valutare le mie parole ed alzare superficialmente le spalle: 'dormirai con Niall'.

Ciò che successe all'interno della mia testa, in quell'istante, fu letteralmente indescrivibile e privo di vie di fuga: deglutii nervosamente, nonostante la mia bocca fosse secca e scossi la testa, lanciando un'occhiata al biondo di fianco a me.

Cercai di raccogliere tutto il coraggio che avevo in corpo e poi, dopo aver osservato per qualche secondo la sua faccia, presi un profondo respiro, riportando la mia visuale su di Zayn.

'No'. Protestai, convinta.

Zayn aggrottò le sopracciglia, alla mia risposta.
Notai un'espressione confusa e allo stesso tempo scocciata comparire sul suo volto.

'Allora dormi sul divano?' Chiese, indicandolo proprio alle mie spalle.

'No!' Mi affrettai a rispondere, alzando involontariamente il tono della mia voce.

Il suo sguardo mutò nel giro di qualche secondo, sembrò stranirsi maggiormente.
Ma ancor prima di urlarmi contro come temevo, lo vidi alzare evidentemente il petto per prendere un profondo respiro e poi alzare gli occhi al cielo.

'Allora vuoi dormire con me?' Chiese in fine, spazientito.

Udire quella domanda da parte sua, seppur forzata, fu un indispensabile sospiro di sollievo per me.

Odiavo suo fratello, odiavo sentire le sue mani addosso più di quanto potessi odiare ogni altra cosa al mondo e detestavo il suo sguardo fulmineo addosso, perennemente colmo di malizia e capace di mettermi a disagio.

E soltanto all'idea di dover sfiorare il suo letto, potevo percepire la mia pelle accapponarsi e il mio stomaco stringersi come una morsa.

Mentre con Zayn era tutto meno amplificato e più facile da sopportare.

Nonostante anche lui mi avesse rapita e rinchiusa in quella casa, sapevo di poter preferire il suo carattere introverso e la sua continua scontrosità, alla sfacciataggine di Niall e ai suoi ocnstanti tentativi di mettermi le mani addosso.

Spostai la sedia e mi alzai sotto agli occhi di Niall per andare verso di Zayn.

Lui già stava camminando verso la sua camera e quindi mi affrettai ad andargli dietro, prima di perdermi in quella casa.

'Aspetta!' Lo richiamai, cercando di raggiungerlo.

Vi erano tantissime porte in quell'appartamento e non volevo affatto perdermi in qualche stanza di quelle, con il rischio di ritrovarmi Niall difronte e pronto a rinchiudermi da qualche parte.

Il moro rallentò il passo e girò lievemente il collo per guardare alle sue spalle: quando mi vide a qualche metro distante da lui sbuffò: 'sbrigati'.

Arrivammo in fine all'interno della sua camera e dopo essermi guardata attorno, alla ricerca di qualcosa di impreciso, mi diressi verso il suo letto, sul quale andai a sedermi.

Zayn chiuse la porta alle sue spalle, poi si voltò verso di me: quando mi trovò seduta sul suo letto, la sua fronte si aggrottò e i suoi occhi vagarono con confusione sulla mia figura.

'Non dormirò sul divano, tantomeno sul pavimento', mi informò, facendo qualche passo verso di me, 'perciò sappi che dormirai con me, se vuoi stare sul letto'.

Di tutta risposta alzai un sopracciglio e gli lanciai un'occhiataccia, evitando totalmente la sua affermazione.

Zayn sorvolò completamente il mio sguardo fulminante addosso e si incamminò verso il suo armadio: aprì entrambe le ante e sbuffò, spostando lo sguardo da destra verso sinistra, alla ricerca di qualcosa.

'Ti va bene una t-shirt?' Domandò, frugando con un braccio fra un mucchio di abiti accantonati nell'armadio.

'Sì, è okay.' Dissi, annuendo.

Osservai i suoi movimenti con attenzione, fino a quando non tirò fuori una maglietta bianca, piuttosto larga e stropicciata.
La allargò davanti ai suoi occhi e la osservò per qualche secondo, prima di girarsi nella mia direzione per mostrarmela.

Annuii rapidamente al suo gesto come per confermare che andasse bene; ma lui, in un batter d'occhio, senza neppur lasciarmi il tempo di fiatare, lanciò l'indumento nella mia direzione, facendomelo prendere al volo.

'Veloce, cambiati', Zayn sbuffò sonoramente e si voltò nuovamente di spalle, restando così per tutto il tempo, ad aspettare che finissi, fin quando non lo richiamai.

Mi cambiai così velocemente la maglia che potei considerare quello un tempo record, ed appoggiai l'altra sopra al letto, alzandomi in piedi.

'Fatto', mormorai, sistemando i bordi della sua maglietta.

Era larghissima, aveva un odore delicato, simile a quello che emanavano le mura della sua camera, e mi arrivava quasi alle cosce.

E sotto indossavo ancora i miei vecchi leggins neri, i quali non avevo mai detestato così tanto.
Erano caldi, soprattutto durante la notte,  ed ero tentata dall'idea di togliermeli e lanciarli da qualche parte dove non avrei più potuto rivederli.

Ero arrivata al punto di preferire girar nuda per la casa di due pazzi, piuttosto che passare un'altra minuto con quei pantaloni addosso.

Scelsi però la via più responsabile e sicura, e decisi così che non sarebbe stato il caso di complicare la situazione più di quanto già non lo fosse da se.
Decisi di sopportare ancora quell'elastico lungo le mie gambe e di dormire ancora una volta con quei pantaloni addosso, anche se probabilmente non avrei chiuso occhio.

Quando Zayn udì il mio richiamo, si voltò nella mia direzione e potei giurare che mi osservò a lungo, prima di sorridere.

Forse per la prima volta il suo sorriso sembrò sincero ed involontario; non era forzato, non era uno di quei sorrisi che spesso faceva per nervosismo o per nascondere la sua perenne apatia alle cose.

Sorrise osservandomi difronte a se, d'impulso, e dovetti ammettere a me stessa che era decisamente meno antipatico e terrificante, quando le sue labbra si inarcavano.

E perciò andammo a letto, sistemandoci l'uno distante dall'altro, sui bordi di quel materasso.
Zayn spense la luce e lo sentii trattenere il respiro, prima di sistemarsi con cautela al suo posto.

'Uhm, buonanotte?' Cercò di dire.

Non seppi se prendere la sua come un'affermazione vera e propria o se come un tentativo di considerarmi meno seccante.

Perciò deglutii prima di rispondere: 'buonanotte'.

Ed entrambi chiudemmo gli occhi; lui forse prima di me, che probabilmente impiegai circa due ore prima di calmarmi e trovare un pretesto per dormire.

Dormire.
Un gran parolone quando sei nel letto dell'uomo che ti ha prelevata dalla tua vita di tutti i giorni per rinchiuderti in un misero appartamento con il suo fratello folle.

Infatti fu quasi ironico parlare di una vera e propria dormita.

Mi svegliai poco dopo, quando avevo già spento il mio cervello abbastanza a lungo da sentirmi annebbiata.

Mi svegliai percependo qualcosa afferrare il mio corpo.
Come se mi stessero tirando da dietro o come se qualcuno di così dolce, stesse cercando di abbracciarmi.

Spalancai immediatamente gli occhi ed osservai la stanza, prima di ricordartene dove fossi.

Zayn.

Ero nella sua camera e per di più ero rannicchiata in un angolo del suo letto. Rabbrividii al ricordo.

Spostai lo sguardo in basso, sul mio bacino, e cercai di intravedere cosa mi stesse toccando.
La poca luce dei lampioni penetrava dalle piccole fessure della serranda e mi permetteva di vedere ben poco.

Ma quella mano tatuata, quelle dita curate e lunghe furono decisamente inconfondibili e mi fecero quasi sobbalzare.

Per quale diamine di motivo Zayn mi stava praticamente attaccato addosso?

Volevo scaraventarlo via, ovviamente avrei preferito sbatterlo per terra piuttosto che sentirlo attaccato al mio corpo; ma se soltanto lo avessi fatto, lo avrei svegliato e non avevo nessuna intenzione di mettermi in imbarazzo, davanti a lui.

Sentivo la sua testa nascosta sull'incavo del mio collo e man mano, dei piccoli sbuffi provenienti dalle sue labbra, mi solleticavano la pelle.

Era fin troppo spaventoso sentirlo così vicino a me.
Non potevo chiudere occhio sapendolo avvinghiato al mio corpo; così spostai un braccio sul mio bacino e cercai la sua mano sotto al tocco delle mie dita.

Non appena la trovai, gliel'afferrai e la spostai attentamente dietro alla mia schiena.

Un sospiro di sollievo scappò dalle mie labbra, quando mi sentii leggermente più libera dalle sue braccia, nonostante lo avessi ancora addosso.

Ma mi sollevai fin troppo presto; perché il suo braccio circondò nuovamente il mio ventre e mi strinse maggiormente, impedendomi di fare ogni singolo movimento.

Sentii un leggero mugolio fuoriuscire dalle sue labbra e soffocarsi sul mio collo.

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