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58- Inside her

"Hostage" | Bradford 

Niall posò la valigia accanto al comodino di Zayn e poi alzò gli occhi al cielo, rivolgendo il suo sguardo seccato a suo fratello: 'mi hai detto tu di portarla qui'. Non udii il suo solito tono arrogante, pronto a far innervosire Zayn e a scatenare una rissa fra i due; in qua che modo, sembrava aver abbassato la cresta.

Guardai per un attimo Zayn che con la mascella stretta lo osservava, e poi scesi immediatamente dal suo corpo, restando in piedi accanto al letto.

Zayn si alzò su, tornando seduto e fece un cenno con il capo a suo fratello.
Un cenno che inizialmente non capii, fino a quando Niall, con uno sguardo rassegnato, non si voltò e si incamminò verso la porta.

Quando chiuse la porta alle sue spalle, rimasi quasi di stucco nel non sentire il pavimento tremare a causa del grande tonfo e restai con lo sguardo proiettato nel vuoto, cercando di capire cosa stesse accadendo.

'Perché sei scesa?' La voce di Zayn risuonò come un ironico lamento e mi voltai immediatamente a guardarlo.

Era lungo sul letto come poco prima, l'unica differenza erano le sue braccia intrecciate dietro al collo e il labbro inferiore sporso in avanti, fingendosi dispiaciuto.

'Cosa ce ne fai di quella valigia?' Domandai, sorvolando drasticamente tutto ciò che aveva detto.

Il suo sguardo mutò immediatamente e divenne subito serio: si voltò con il capo verso il suo comodino e la osservò, prendendo un profondo respiro. 'È lungo da spiegare ma vado direttamente al punto' cominciò, tornado a guardarmi.

'Voglio trasferirmi ed andarmene da questa casa', disse tutto d'un fiato.

I suoi occhi mi restarono addosso con attenzione, come per ispezionare perfettamente la mia reazione.

Avete presente qui momenti nei quali vorreste mettervi a piangere per le tante cose che non quadrano ed urlare a qualcuno di smetterla e non rendere tutto fottutamente complicato?

Ecco, volevo semplicemente che togliesse i suoi occhi dal mio corpo e che mi lasciasse un attimo per riflettere.

Presi un profondo respiro con ancora gli occhi sbarrati verso di lui e poi li chiusi, cercando di restare calma: 'e quando avevi intenzione di dirmelo'. Lo dissi fra i denti, con così tanta rabbia che neanche riuscii a trovare il coraggio di farla sembrare una domanda.

Zayn sembrò aspettarsi la mia reazione. Con uno sguardo provato si alzò su e tornò a sedersi normalmente sul bordo del letto.

Posò le sue mani sulle sue cosce e le strusciò nervosamente su di esse, proiettando inevitabilmente il suo sguardo al pavimento.

'Perché vuoi andartene? Cosa ti passa, Zayn, dimmelo!' Ero completamente disperata.

Intrufolai una mano fra i miei lunghi capelli e li spostai all'indietro, sospirando: 'basta vedere come ti comporti, è tutto dannosamente confuso nella tua testa!'

La sua testa non sembrò far il minimo movimento, si ostinò a non guardarmi negli occhi e a giocherellare con le sue lunghe dita con la stoffa dei sui pantaloni.

Rassegnata, portai le mani sul mio viso e strinsi fortissimo gli occhi per evitare di scoppiare in lacrime dalla rabbia.

'Non ho detto che me ne andrò in Giappone', lo sentii sbuffare, seccato.

Tra di noi regnò il silenzio, l'unico rumore che riuscii ad udire fu quello del materasso che scricchiolò, lasciandomi intuire che si fosse appena alzato.

Mi strofinai gli occhi che ormai bruciavano e tirai su col naso, quando, due grandi mani afferrarono i miei polsi.

Sentii una possente stretta cercar di tirare via le mie mani che, possenti mi coprivano il volto e, nonostante i miei infiniti ed inutili tentativi di non lasciarlo vincere, la forza di Zayn riuscii a scoprire il mio viso e a portare le mie mani dietro alla mia schiena.

Cercai di liberarmi dalla sua stretta, ma vista l'inutilità del mio gesto, mi limitai a puntare i miei occhi nei suoi.

'Perché te ne vai?' La mia rabbia svanì non appena posi quella domanda, i miei occhi ricominciarono a bruciare e la mia voce a tremare.

Zayn fece un sorriso amaro e liberò uno dei miei polsi per appoggiare delicatamente la sua mano sulla mia guancia e me la sfiorò dolcemente con il pollice.

'Sono stanco di star qui con Niall e le sua urla, con Harry che...che non mi dà più ascolto e...' I suoi occhi si abbassarono alle mie labbra, chiudendo il suo discorso a metà, in un sospiro.

'Quindi vuoi davvero...abbandonarlo?' Dissi, la mia voce si abbassò all'ultima parola con la paura di sentirlo sbraitare.

Zayn sospirò ancora, pesantemente.

Da parte sua non udii alcuna risposta, continuò a fissare le mie labbra in silenzio ed appoggiò entrambe le sue mani sui miei fianchi. 

Sapevo che tanto, passasse un minuto o un'ora, non avrebbe risposto.
Avevamo già parlato di Harry e sembrava non voler cambiare idea.

'Va bene, ma dove te ne andrai?' Chiesi, rassegnata.
Avvolsi le braccia attorno al suo collo e lui fece un passo verso di me, accostandosi ancora di più al mio corpo.

'Per ora in un motel economico, e poi cercherò una casa in affitto'. I suoi occhi vagarono nella stanza, prima di parlare ancora; 'non pensare che me ne andrò lontano', disse, guardandomi intensamente negli occhi.

'Sicuro?' Sapevo di essere patetica ma stavo quasi per scoppiare a piangere dal sollievo.

Zayn annuì e poi fece un mezzo sorriso, facendo scivolare le mani fino alla mia schiena. 'Non sono così stupido da abbandonarti, anzi, ci vedremo più spesso '.  Dette quelle parole, posò un rapido bacio sulla punta del mio naso e sorrise, intenerito.

'E se invece di andare in un motel, venissi da me?' Staccai le braccia dal suo collo e posai le mani sul suo petto.

Alla mia domanda, Zayn alzò un sopracciglio e mi guardò confuso per qualche secondo.

'Ma se tuo padre non vuole vedermi a casa tua, figuriamoci se posso star da te una settimana'. Fece una faccia abbastanza sdrammatizzante ma sapevo che, infondo, come a me, quelle parole lo ferivano voracemente.

E infatti aveva ragione; mio padre si era lamentato di trovarlo a casa nostra, per un'ora, da solo con me...e non era difficile immaginare quale sarebbe stata la sua reazione a tale proposta.

Alzai le spalle, 'posso chiederglielo però', dissi, cercando di mascherare tutto con un sorriso.

Zayn fece una risatina, scuotendo la testa. Tolse poi le mani dai miei fianchi ed afferrò le mie mani che, a differenza delle sue erano piccolissime. Le strinse con le sue e le allontanò dal suo petto, conducendole ai suoi fianchi.

'Sai a cosa stavo pensando?' Sussurrò.
Lasciò le mie mani addosso a lui e portò le sue ad afferrare il mio viso.

Lo sentii stringermi leggermente la mascella ed inquadrare perfettamente il mio sguardo davanti al suo, come per obbligarmi a non distogliere l'attenzione.

Annuii lievemente, incitandolo a parlare.

'A come potremmo essere noi due, da soli, in America', morse il suo labbro inferiore e spostò per un attimo il suo sguardo dai miei occhi, per riflettere. 'Altro che casa tua ed uno stupido motel', commentò.

Per un attimo mi ritrovai ad immaginare la mia vita con lui, al di fuori dell'Inghilterra, dove avevo vissuto per anni e ricominciato a  vivere veramente.

Non avrei desiderato altro che svegliarmi la mattina con lui accanto ed addormentarmi la sera fra le sue braccia, inondata dal suo profumo e soltanto da quello; nessun Louis che si intromette nella nostra vita, nessun Niall che fuma canne con suo fratello malato di cancro e nessun pensiero negativo, soltanto Zayn.

Zayn cominciò a spingermi; soltanto allora riuscii a scollegare la mia mente e tutte le fantasie alle quali stavo pensando.

Mi ritrovai contro il muro, con ancora le mani tremolanti lungo i miei fianchi

Lui si avvicinò al mio corpo, posando le mani ai lati della mia testa, con il chiaro intento di azzerare la distanza tra di noi, e puntò i suoi occhi nei miei.

Nello stesso istante, mi accorsi di come le mie gambe tremavano e della maniera nella quale i miei occhi ispezionavano spaventosamente il suo volto.

'Posso?' Chiese dopo qualche secondo perso a guardarci.

'Puoi cos...'

Mi baciò subito senza nemmeno lasciarmi riprendere fiato: un bacio dolce e violento e tante altre cose all'unisono: i sorrisi che si scontravano ed il mio cuore che accelerava un battito dopo l'altro.

Si, puoi, e non farti scrupoli, quello era tutto ciò che volevo dire in quell'istante.

Le sue mani scivolarono sul muro e si posarono sui miei fianchi, mi strinsero e con foga spinse il suo corpo desideroso contro il mio.

'Ti voglio tanto...' Gemette sulle mie labbra, riprendendo a baciarmi.
All'inizio mi baciò dolcemente, poi i suoi denti cominciarono a mordicchiare le mie labbra; la sua lingua si insinuò nella mia bocca con così tanta passione che, presa dal panico, dovetti aggrapparmi al suo collo.

Scese con le mani fino alle mie cosce e mi afferrò saldamente, facendo leva, così da portarmi a cingergli i fianchi con le gambe.

Mi ritrovai attaccata al suo corpo: ogni singola parte del nostro corpo sembrava corrispondere con l'altra.

Agganciai le mani ai suoi capelli e tirai involontariamente delle ciocche, continuando a baciarlo.

Lo sentii duro contro di me: la sua erezione premeva contro la mia intimità e le sue dita stringevano fortissimo la mia pelle, abbastanza da poter sfogare lì, il suo piacere.

'Zayn...' ansimai, staccando un attimo le nostre labbra.

Aggrappata a lui così com'ero, mi risultò difficile persino prendere aria mente lui mi spinse maggiormente contro il muro, mimando un movimento ben preciso contro di me, facendomi salire e scendere lungo la parete.

'Cazzo...' Gemette quando anche io inarcai la mia schiena e feci scontrare i nostri corpi.

Si staccò dalle mie labbra ed infilò la testa sul sull'incavo del mio collo, obbligandomi ad alzare la testa verso l'alto.
Cominciò a baciarmi lentamente il collo con le sue labbra carnose e a succhiarne a volte la pelle.

'Sei pronta?' ansimò sul mio collo, 'mi vuoi Bee?' Zayn lasciò particolare enfasi sul mio nome, e non trovai nemmeno il fiato per rispondere quando riprese a succhiare un punto ben preciso del mio collo.

Lo volevo, diamine. Lo volevo dentro di me, volevo che mi facesse sua e che non mi lasciasse andare mai più. Ma allo stesso tempo ero terrorizzata.

'Zayn...' tentai di parlargli, ma la voce mi morì in gola quando lui premette ancora i suoi fianchi contro i miei.

Tirai più forte i suoi capelli e contemporaneamente le sue labbra lasciarono il posto ai suoi denti, che morsero con fin troppa forza la pelle arrossata.

Gemetti a quella sensazione, più dal dolore che dal piacere, e Zayn mi seguì, lasciando che un profondo lamento scappasse dalle sue labbra.

Fatto ciò, le mani di Zayn si agganciarono con più determinazione alle mie cosce e mi staccò dal muro per portarmi sul letto.
Mi fece sdraiare su di esso con un gesto rapido, con una velocità della quale rimasi sorpresa quando la mia testa cadde pesante sul cuscino del suo letto.

Mi ritrovai supina sul suo morbido letto: Zayn era a cavalcioni sopra di me, mentre riprendeva a fatica aria dalle sue labbra arrossate e mi osservava.

Lo vidi leccarsi nervosamente le labbra per poi chinarsi su di me, sul mio collo, ancora...
Partì dalla mia mascella e con la punta della sua lingua, inumidì la mia pelle fino ad arrivare sulla base del mio collo.

Continuò a baciarmi, a mordermi e a succhiare di volta in volta piccole zone, ripetendo sempre lo stesso percorso e facendomi ansimare il suo nome ogni volta che i suoi denti stringevano più del dovuto.

Mentre la sua bocca torturava il mio collo, le sue mani gelide corsero fino ai miei fianchi, dove sembrò armeggiare con le dita alla vana ricerca del bordo.

Preso dalla foga, non si preoccupò neanche di trovarlo, afferrò un lemboo del tessuto e non esitò a sollevarmi la maglietta.

Le sue dita fredde sfiorarono la mia pelle ormai calda mentre con calma cercava di sfilarmi la maglietta.
Mi sentii rabbrividire quando la sua bocca, finalmente, si staccò dal mio corpo per lasciarlo spogliarmi.

Restai in reggiseno sotto di lui, sotto ai suoi occhi: Zayn lanciò la maglia da qualche parte nella stanza e poi, con calma, si infilò fra le mie gambe e posò le mani sulla mia pancia, facendo correre il suo sguardo lungo il mio corpo.

Sentii le mie guance scaldarsi ed un brivido percorrermi la schiena; no, non era la prima volta che succedeva tutto ciò, ma era comunque imbarazzante trovami in quelle condizioni sotto di lui.

'Il reggiseno a pois,' commentò, tracciando contemporaneamente dei cerchi immaginari sul mio stomaco. 'È davvero adorabile'. A quelle parole alzò i suoi occhi ai miei e non resistetti a maledirlo mentalmente, soltanto per aver parlato.

Le sue labbra si inarcarono in un bellissimo sorriso ed i suoi occhi, come sempre faceva, si incresparono quando si accorse del rossore che persuadeva il mio volto.

D'istinto abbassai lo sguardo al suo petto e restai a fissar il suo torace, imbarazzata.

'Guardami'. La voce di Zayn era dolce come non l'avevo mai sentita, percepii le sue mani vagare sul mio stomaco e scivolare lentamente fin sotto alla mia schiena.

Non appena percepii il tocco leggero delle sue dita, sotto di me, inarcai inconsapevolmente il mio corpo e strinsi gli occhi, cercando di controllarmi.

Morsi il mio labbro inferiore e restai immobile, con gli occhi chiusi.

Le dita di Zayn cominciarono ad armeggiare con il gancetto del mio reggiseno, e quando riuscì a slacciarlo, sentii un brivido correre lungo il mio corpo, rigido.

Zayn si sbarazzò del reggiseno, lasciandolo cadere da qualche parte della stanza e subito dopo, si chinò su di me, posando due dita sotto al mio mento.

'Perché non vuoi guardarmi?' Chiese. Con delicatezza mi alzò il viso ed incatenò i miei occhi ai suoi, mostrandomi un flebile sorriso.

Sorrisi forzatamente anche io, cercando di non farlo preoccupare, e portai tutte e due le mie braccia intorno al suo collo, facendo arrivare il suo viso a pochi centimetri dal mio.

Zayn posò le mani ai lati del mio corpo e socchiuse gli occhi, chinandosi verso di me.

Le sue labbra si posarono dolcemente sulle mie in un semplice bacio a stampo; un semplice bacio che ne precedette altri, prima al lato della mia bocca e poi fino alla mia mascella.
Percorse la mascella con lentezza, fino ad arrivare al mio collo e, lasciando una tenera scia di baci umidi, continuò la sua discesa, sorpassando il mio petto, fino ad arrivare ad uno dei miei seni.

Le mani di Zayn mi afferrarono i fianchi mentre le sue labbra ricoprirono il mio seno di piccoli morsi.

Non sapevo come, ma Zayn riusciva a darmi sensazioni fantastiche e ad ogni bacio, faceva sempre più aumentare il calore al mio basso ventre, facendomi desiderare il suo corpo, ogni secondo di più.

Quando la sua lingua prese a giocare con uno dei miei capezzoli, non riuscì a trattenere un gemito e le mie mani strinsero vogliosamente le ciocche più corte dei suoi capelli.

Inarcai la schiena per cercare un contatto ancora più intenso; sentii soltanto allora la sua erezione premere contro la mia intimità e le sue labbra si lasciarono scappare un profondo gemito, contro la mia pelle.

Mentre torturava il mio seno con la sua lingua, le sue mani armeggiavano con l'elastico dei miei pantaloni. Sentii il tocco dei suoi palmi scivolare fino al mio fondo schiena così, intuii volesse liberarmi anche di quelli.

Alzai ancora un po' la mia schiena e Zayn abbassò i miei pantaloni, con un gesto fluido. Si staccò dalle mie labbra ed accompagnò i miei pantaloni fino alle caviglie, arrivando a sfilarli.


Lo desideravo, in quell'istante volevo il più possibile di lui, come non mai.

Lo osservai mentre si sbarazzava anche dell'ennesimo ed inutile indumento, gettandolo al suolo.
Non appena finì, rialzò il suo sguardo al mio e gattonò sul letto, fino ad infilarsi nuovamente fra le mie gambe.

Restò in ginocchio davanti a me: il suo petto si alzava ed abbassava con ansia lasciandomi percepire ogni singola emozione. Posai le mani sui suoi fianchi e dopo aver fissato a lungo il suo corpo eccitato, alzai i miei occhi ai suoi.

Le mie mani vagarono lungo tutta la sua schiena e Zayn si sdraiò nuovamente su di me, agganciando saldamente i palmi delle sue mani ai lati della mia testa.

Socchiuse gli occhi e bramò silenziosamente le mie mie carezze cospargere ogni centimetro del suo corpo.

Sentii con molto piacere l'effetto che facevo su di lui, non soltanto grazie al suo respiro affannato e ai piccoli sbuffi d'aria che lasciavano le sue labbra contro le mie...ma anche perché incominciai a percepire la sua erezione, ancora più dura, contro di me.

Scesi con le mani fino ai suoi fianchi ed incominciai a giocare con l'elastico dei suoi pantaloni. Non mi venne in mente di toglierli; in quel momento, avevo soltanto una insana voglia di seguire la mia curiosità e il mio istinto.

Feci scorrere le mani fino al suo bacino e senza esitare infilai la mano direttamente all'interno dei suoi pantaloni.

Sentii Zayn trattenere il respiro: le sue labbra rosse si chiusero in una rigida linea sottile e i suoi occhi si strinsero, in attesa di una mia mossa.

Lo accontentai subito, strinsi la mia mano attorno alla sua erezione e lo accarezzai lentamente, facendogli trattenere un sospiro strozzato.

La reazione di Zayn fu inaspettata; immaginai di vederlo ansimare dal piacere ad ogni mio tocco e di restare sopra di me, fino al culmine del piacere. Ma non andò così: inaspettatamente allontanò una delle sue mani dal materasso e la fece scendere lungo il mio corpo.

A quel contatto, nascosi il mio viso sull'incavo del suo collo e cercai di mascherare il mio respiro accelerato: sfilai la mano dai suoi pantaloni per riportarle entrambe ai lati dei miei fianchi e gemetti dal piacere, quando percepii le sue dita vagare sulla mia pancia.

Era una tortura lenta e soave, prese a disegnare piccoli cerchi sotto il mio ombelico fino ad arrivare a l'orlo delle mie mutande.

Trattenni il respiro e riportai la testa sul cuscino, presa dal panico, cercando di rilassarmi.

Quando riaprii gli occhi, trovai quelli castani di Zayn fissi nei miei; forse tentando di leggere qualche mia insicurezza.

Sentii la sua mano superare l'elastico dei miei slip, e piano cominciò a scendere fino alla mia intimità.

Quando percepii le sue dita arrivare al punto più sensibile del mio corpo, socchiusi semplicemente la bocca e non feci una mossa, principalmente perché il suo sguardo mi ipnotizzava.

Arrivò al punto dove tutte le mie sensazioni erano riunite, incominciò ad accarezzarmi da sopra le mutande e io sospirai di sollievo sentendo le mie più grandi paure, placarsi pian piano.

Sollevai il bacino ed inumidii le mie labbra, andando incontro al suo dito. Stavo bramando il suo corpo, stavo bramando ogni singola parte di lui; Il mio corpo era completamente in balia del suo tocco.

Zayn cominciò a mettere più pressione al suo tocco e a muovere ancor più velocemente le sue dita sulla mia intimità, lasciandomi senza fiato.

Non seppi come descrivere le emozioni che stavo provando in quel momento, ero avvolta da un caldo e da un piacere quasi nostalgico. Forse, per la prima volta nellamia vita, sapevo cosa volevo.

Volevo ancora quel piacere, o meglio, ne volevo di più. Ero persa in quelle sensazioni e non volevo uscirne per nessun motivo al mondo.

Riportai le braccia attorno al suo collo e gli afferrai i capelli dietro la nuca, spingendolo verso di me.

Non appena mi fu abbastanza vicino, posai le labbra sulle sue e cominciai a baciarlo con passione, con voracità, come non avevo mai fatto.

Sollevai le gambe per circondargli la vita e spinsi il mio corpo contro il suo, andando incontro alle sue dita calde che mi esploravano, accarezzando avidamente la mia intimità.

Pian piano rallentò il suo tocco e contemporaneamente prese a mordicchiare il mio labbro inferiore, concedendomi un attimo di riposo.

Si mosse sopra di me e si staccò completamente dalla mia bocca, allungandosi verso il comodino

Voltai il capo e quando vidi cosa stava prendendo dal cassetto, mi scappò un sorriso incredulo. 'Non ci posso credere...' commentai, scuotendo la testa.

Lui tornò in ginocchio fra le mie gambe e mi guardò con uno sguardo compiaciuto. 'Nell'eventualità li avevo comprati'. Disse, alzando le spalle.

Ridemmo entrambi e Zayn prese tra i denti la bustina argentata, facendo in modo di aprirla.
Sputò il pezzo di plastica al lato del suo letto e poi sfilò il profilattico.

A quel punto posò le mani ai suoi fianchi ed abbassò lievemente i pantaloni che aveva ancor addosso, mostrandomi l'elastico bianco dei suoi boxer: alzò lo sguardo ai miei occhi e sorrise quando mi trovò ad osservarlo, incuriosita.

Spostai immediatamente il mio sguardo altrove e lo sentii ridacchiare, mentre finiva di fare ciò che stava facendo.

Con un sorriso lievemente più preoccupato, Zayn si sdraio nuovamente su di me: agganciai subito le braccia attorno al suo collo e lui ripeté lo stesso di poco prima, posando una mano sul materasso.

Con calma portò l'altra mano al mio viso e mi accarezzò una guancia, scostando dei lunghi ciuffi di capelli che mi coprivano il volto. 'Desidero questo da troppo tempo', sospirò, guardandomi negli occhi.

Abbassai lo sguardo alle sue labbra, intimorita, e presi un profondo respiro.

'Ti fidi di me?' La sua domanda mi fece rialzare di scatto gli occhi ai suoi; erano successe così tante cose da dover odiare persino la sua voce, ma ormai ne ero certa...amavo Zayn, amavo ogni sua singola cazzata e non volevo altro che mi facesse sua. Soltanto sua.

Tutto ciò, poteva bastare per poter dire di fidarmi di lui?

Non ne dubitavo affatto, più fissavo le sue iridi marroni e più sentivo la sua eccitazione, dura, contro la mia coscia...più ero certa di cosa stavo facendo.

Sorrisi consapevole di ciò che stava per succedere e lui fece lo stesso, posando le sue labbra sulle mie.

Lasciò un rapido bacio e poi si staccò di poco, per dire 'stai tranquilla, farò il più piano possibile. Quando ti farà male, dimmelo e io mi fermerò.'

I suoi occhi mi guardarono con sicurezza, quella sicurezza capace di farmi sentire pronta.

Annuii nonostante fossi nervosissima e lo incitai ad iniziare.

I suoi occhi fermi nei miei, il suo respiro si trattenne e nello stesso istante qualcosa di duro entrò piano in me, facendomi irrigidire.

Chiusi immediatamente gli occhi e strinsi fortissimo le palpebre, dal dolore.

'Ti ho fatto male?' La voce di Zayn interruppe i miei imprechi con preoccupazione.

Era strano sentire Zayn così preoccupato, non era mai stato preoccupato seriamente, di quanto ricordavo. Ebbi la tentazione di non rispondergli, per vederlo ancora preoccupato per me. Ma era meglio, in quella situazione, non tirare troppo la corda.

Scossi la testa e riaprii leggermente gli occhi, trovando il suo dolcissimo viso scolpito davanti al mio.

Mi guardò dubbioso e appoggiò la fronte sulla mia, provocando però un movimento del suo bacino che lo fece entrate maggiormente in me, lasciandomi per un secondo senza fiato.

'Bee' Mi chiamò preoccupato, probabilmente per il mio sospiro strozzato.

Gli sorrisi per tranquillizzarlo. 'St...Sto bene Zayn, te l'ho detto.' Lo rassicurai.

Lui scosse la testa in segno di negazione. 'Dimmi la verità.' La sua voce ferma mi fece contorcere il cuore; era forse la sensazione più bella sentirlo preoccuparsi per il mio bene.

Sospirai rassegnata ed agganciai le dita ai capelli poco più corti che ricoprivano la base del suo collo. 'All'inizio ho sentito un po' di bruciore ma...ma è normale', cercai di dire.

Lo sentì sospirare e appoggiare con più determinazione le mani sul materasso, tentando di rialzarsi, ma glielo impedii bloccando i suoi fianchi con le ginocchia, creando così un incastro maggiore che fece tremare di piacere entrambi.

Sorrisi contro le sue labbra, eccessivamente vicine alle mie, e cominciai ad accarezzare la sua nuca.

Zayn chiuse gli occhi ed incominciò a muoversi prima piano, poi sempre più veloce, aumentando sempre di più il ritmo. I suoi movimenti erano accompagnati da sospiri e da gemiti da parte di entrambi.

Ad ogni lamento le sue spinte si facevano più forti, ogni volta avvinghiavo le mie dita ai suoi capelli, le sue labbra lasciava profondi gemiti di piacere, che vibravano nel suo petto.

'Zayn...' Sospirai il suo nome, sentendolo affondare in me ed inarcai la schiena, seguendo il suo ritmo con il mio bacino.

'Zayn, ti amo davvero...davvero tanto...' Ansimai, inclinando il capo all'indietro, contro il cuscino.

Le mie parole fecero scappare uno strano verso di piacere dalle labbra di Zayn, sembrò volesse dire qualcosa ma non fece altro che continuare a spingere infinitamente, fino a raggiungere il culmine del piacere.

Era al limite, potevo sentirlo dal calore che ricopriva ogni suo singolo movimento e dagli ansimi che scappavano dalla sua bocca, insistentemente, fino ad urlare il mio nome.

Ci era già arrivato, le sue braccia stavano praticamente tremando ai lati della mia testa ma Zayn continuò ciò che stava facendo fino a quando anche io, dopo di lui, venni, in un profondo gemito di piacere.

Socchiusi le labbra, il mio respiro si accorciò e feci fatica a riprendere aria dalla bocca. Zayn si spostò a fatica da sopra di me e si buttò a peso morto sull'altro lato del letto, esausto.

Lo sentii riprendere fiato e lasciare dei piccoli gemiti di piacere alla fine dei suoi sospiri, ogni volta. Io portai le mani al mio viso e coprii i miei occhi, quando sentii Zayn, accanto a me, voltarsi su un fianco ed avvolgermi il bacino con un braccio.

Lo sentii stringere fortissimo il mio corpo e nascondere il suo viso sul mio collo, attraendomi a se.

'Ti amo anche io'.

La sua voce tremolante e spezzata mi solleticò l'orecchio, facendomi rabbrividire.

'Credo di amarti Bee', sentii il mio petto esplodere dalla felicità, quelle parole colpirono come un pugnale il mio cuore, facendolo scoppiare.

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