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Capitolo 9:

Harry finalmente si svegliò e si trovò in infermieria. Riusciva a sentire l'odore del disinfettante e trovò un familiare verde pisello del muri. Gemette e si prese la testa fra le mani. La sua testa stava martellando da quando aveva colpito il pavimento. Si alzò e la sua testa inziò a girare. Gli occhi di Harry presero contatto con un paio di occhi marroncini e immediatamente sentì a disaglio e volle andarsene. Zayn lo fissò, la sua faccia completamente assente. Stava stringendo la mascella perchè riusciva a vederla tesa al punto tale che si vedessero i muscolo.
L'infermiera entrò nella stanza, e Harry lasciò un respiro di sollievo.

"Ciao Signor Styles."

"Ciao.", disse, i suoi occhi pieni di panico.

"Come ti senti?"

"Ho un gran mal di testa."

"Ho il Panadol, te ne posso dare. Ti senti come se dovessi vomitare o altro?"

"No?"

"Solo controlla se ti sentissi male."

"Come sono arrivato qui?"

"Il Signor Tomlinson e il Signor Malik ti hanno portato qui. Il Signor Tomlinson è rimasto qua per un paio di minuti in caso ti fossi svegliato, ma ha dovuto tornare in classe.", sorrise.

"Okay."

"Stai bene per tornare in classe?", chiese poi, passandogli un pastiglia e un piccolo bicchiere d'acqua.

"Si, credo.".

Ingogliò la pastiglia e bevve l'acqua prima di sdraiarsi sul letto.

"Signor Malik, grazie per aver aspettato il Signor Styles. Puoi tornare in classe ora."

Non guardò Zayn; solo camminò oltre lui e uscì dalla porta, spinse le mani in tasca. Sapeva che Zayn era solo a pochi passi dietro di lui ma lo ignorò. Non voleva essere il primo a parlare. Non voleva essere da nessuna parte vicino a lui, ma no, questa valutazione di recitazione era su ZAYN e il BACIO. Non poteva ancora prendere contatto con i suoi occhi; non sapeva come si sarebbe sentito quando avrebbe dovuto baciarlo.

"Harry-", Harry sentì il sussurro di Zayn da dietro.

Qualcosa era diverso nella voce di Zayn, non era così...arrabbiato. Harry si fermò per un secondo e lentamente si girò indietro verso il suo compagno di classe. Zayn stava scomodamente impiedi, le sue mani spinsero nelle tasche.

"Cosa?"

"Penso che dovremmo chiedere al Signor Tomlinson se possiamo cambiare compagno.", sussurrò Zayn.
Lo fissò un secondo e annuì.

"Si qualunque cosa."

Harry continuò il suo ritorno in classe e quando camminò fino alla porta, notò tutti che stavano già praticando, e il Signor Tomlinson stava seduto dietro la cattedra. Zayn ed Harry camminarono oltre e dopo si sedettero vicino alla cattedra. Le ugnhie di Harry si conficcarono nelle sue gambe sotto la scrivania mentre il Signor Tomlinson li guardò e i suoi occhi blu guardavano quelli verdi di Harry. Gli occhi di Louis si ammorbidirono mentre vide il giovane ragazzo seduto di fronte a lui.
Si sentì male per lui, dopo tutto, sembrava essere stato accoppiato con qualcuno che lo aveva bulleggiato.

"Signor Tomlinson, volevo chiederle qualcosa."

"Cero Malik."

"Siccome...siccome questo "accoppiamento" è una cattiva idea, è possibile se uno di noi facesse cambio? Lo sa che è evidente che non mi piace Harry.", sussurrò Zayn.

Harry sentì immediatamente il suo cuore essere colpito presto come le parole lasciarono la sua bocca. Era a disagio e dopo guardò Louis, che stava guardando Zayn, i suoi occhi blu pieni di rabbia.

"Bene, credo che abbiate un problema. Signor Malik devi avere a che fare con il tuo compagno proprio come Harry, e io ho anche a che fare con questo."

"Cos'ha a che fare?"

Louis sembrò un po' preso con la questione e raddrizzò la schiena e inalò velocemente prima che il suoi sguardo si fermò su Harry e dopo su Zayn.

"Ho a che far con un bullo e la sua vittima accoppiati per la scena del bacio di Romeo e Giulietta."

"Bene, per ultimo non è lei a dover baciarlo signor Tomlinson!"

"Signor Malik, potrai fare questa valutazione, o altrimenti fallirete entrambi."

Harry deglutì rumorosamente e abbassò lo sguardo.

"Ora, potete usare la stanza di sostegno e praticare la scena."

Zayn incazzato si alzò e spinse la sedia dietro la cattedra prima di correre dentro la sala di sostegno. Harry rimase lì per un momento, sentì il sangue drenare dalla sua faccia e dopo lentamente si alzò e gentilemente spinse la sedia, prima di camminare verso la stanza. Trovò Zayn seduto sul banco, stringendo la carta di lavoro e Harry non voleva parkare perchè era genuinamente spaventato che se lui parlava, Zayn avrebbe potuto fargli male o qualcos altro. Si sedette sull'altro banco il quale era dalla prte opposta della stanza e si guardò intorno. CC'erano ali, costumi, strani macchinari, false bambole, Barbie, cibo falso... era tutto pieno.

"Più pratichiamo, tanto più ci si abitua, forse meglio andare aventi e farlo."

"Zayn."

"Zitto frocio.", urlò Zayn.

Harry abbassò lo sguardo e morse le sua labbra. Poteva sentire già le lacrime bruciargli negli occhi ma era sicuro che non le avrebbe fatte uscire. Poteva vedere Zayn muoversi così era accovacciato davanti a lui ma si rifiutava di alzare lo sguardo. Le lacrime stavano arrivando più forti e dure e stava facendo di tutto non poteva piangere.

"Mi dispiace Harry, i-io non volevo dirlo. E' un brutto ambiente."

Si fermò e alzò lo sguardo e diede una specie di sguardo a Zayn. Si sentì così intorpidito e non sapeva cosa fare. Solo voleva andarsene. Zayn lo fissò e si sentì ancora in colpa, ovviamente aveva spaventato Harry per sempre, e non pensava veramente alle sue azioni in quel momento. Senza pensare la sua mano gentilemente si posò sul ginocchio di Harry e lo fece sussultare un po' e si allontanò da lui.

"Harry non ti sto facendo del male.",
sussurrò Zayn.

"Non mi fido."

Zayn fece correre le sue mani sulla sua faccia e lasciò un sospiro.

"Ho intenzione di chiamare mia madre, e chiedere se possiamo cambaire compagno, il preside lo farà."

Gli occhi di Zayn si spalancarono.

"Hai paura di me?"

"Sei la ragione per cui posso a mala pena caminare, sei la ragione per cui chiunque mi toccchi anche leggermente sobbalzo e sono spaventato di venire a scuola, sono una vittima del bullismo e tu sei uno che mi ha causato dolore."

"Mi dispiec! Non ho realizzato che lo stessi facendo, solo ascoltami."

"No! Tu ascoltami, hai avuto il tuo tempo di brillare e scagliare la merda contro di me, ora è il mio turno di alzarmi! Tu bulleggi chiunque, e pensi che solo perchè ora siamo un po' in difficoltà tutto è okay! Un bullo è sempre un bullo! Non posso andare in giro senza pensare cosa mi hai fatto!", Hary urlò, sentì la rabbia bruciargli nel sangue.

Zayn ascoltò attentamente ed Harry realizzò di aver detto delle cose sbagliate quando la su faccia si voltò verso di lui, i suoi occhi marroni pieni di rabbia.

"Dimenticati.", Zayn si alzò e se ne andò dalla stanza.

Harry rimase seduto lì in totale silenzio e dopo aspettò la campanella per andare e andarsene, strinse il suo libro sul suo petto. Il signor Tomlinson lo afferrò gentilemente, trattenendolo. Disse ad Harry di prendere posto alla sua cattedra e lui fece. Il signor Tomlinson sparì per un momento e tornò.

"Capisco che questo accoppiamento con Zayn sarà difficile, ma credo che sia una buona opportunità per dimenticarselo e vederlo sotto una nuova luce"

"Signor Tomlinson-"

"Puoi chiamarmi Louis ora.", Louis abbassò lo sguardo sulla carta, senza nemmeno preoccuparsi di guardare Harry.

"Bene, Louis, non puoi aspettarti che io lavori con lui con qualcuno che mi ha ridotto in poltiglia e bulleggiato quasi l'intero anno, per non parlare del baciarci."

"Sarà difficile, ma questa è la recitazione! La recitazione è spingersi fino al limite."

"La recitazione mette a disagio!"

"Attualmente, la recitazione è far uscire dagli schemi."

"Andrò dal preside."

Gli occhi di Louis corsero verso la faccia di Harry e lo raggiunse, prendendo la sua gravatta nelle sue mani e spingendo Harry; velocemente. La faccia di Louis era a pochi centrimetri dala sua e il respiro di Harry solleticò la faccia di Louis. Harry aveva un odore così buono e Louis si trovò a fissare le sue labbra. Scattò verso di esse, inalando profondamente prima di guardare nei suoi occhi.

"Ho dei validi argomenti."

"Uscirò dalla recitazione.", sussurrò Harry, sollevando un sopracciglio.

"Diventerai sicuro di te stesso.", si appoggiò alla sua sedia, sorridendo.

Harry annuì.

"La recitazione fa miracoli a persone come te."

"Persone come me? Come sono?"

"Timido, misterioso, intrigante."

"Non sono nessuno di questi.", Harry aggrottò la fronte.

"Questo è ciò che penso."

"Qualunque cosa sia, solo farai una nuova coppia?"

"Non posso farlo.", scosse la testa.

La campanella suonò, indicando che fosse ora di tornare a casa e gli occhi di Harry tremarono verso la porta.

"Ti giuro chiamerò mia madre e farò intervenire il preside."

"Minacci un professore Signor Styles? Ho molto più potere di te, ricordatelo solo."

"Potere."

Harry giurò di aver sentiro Louis borbottare qualcos altro ma probabilmente era solo un impressione. Camminò fuori dalla classe e si avviò verso il suo amadietto, la scuola era praticamente vuota e era abbastanza per camminare verso la fermata dall'autobus questo pomeriggio e sembrava stesse per piovere. Sospirò e mise la sua borsa sulla spalla prima di avvisarsi verso il parcheggiò.

"Harry?", sentì una voce familiare.

Harry si voltò e dall'altra parte 15 metri più lontano potè vedere una familiare teste di capelli marroni/neri. Il suo cuore iniziò a battere forte e veloce mentre si avvicinarsi. La figura era appoggiato ad una familiare macchina argento ed Harry voleva voltarsi e correre via, non voleve vedere la sua faccia, non voleve farlo, ma non poteva fermarsi. I suoi occhi grigi lo stavano guardando attentamente.

"Cosa stai facendo qui?", parlò finalmente.

"Penso che sono venuto a prenderti qui.", sorrise, scuotendo le sua chiavi della macchina tra le mani.

"Ti ho detto che non volevo vederti ancora."

"Ma mi manchi e ho commesso uno sbaglio."

"Si hai commesso uno sbaglio, non voglio vederti ancora, ho il pullman da predere per andare a casa se non ti importa.", si voltò ma Nick afferrò il polso di Harry e lo forzò a girarsi. Gli occhi di Harry si ridussero menntre Nick strinse la presa, le sue dita quasi bruciavano la sua pelle.

"Nick che stai facendo?!", urlò Harry, provando a liberarsi dalla sua presa ma lui la strinse solo di più.

"Non combattere contro questo Harry, andiamo, tu mi rivuoi."

Harry scosse la testa provando ad allontanarlo ma Nick gli prese l'altro polso e lo spinse contro la macchina. Era indifeso, lo pregò di andarsene. Nick spinse le sua labbra contro quelle di Harry, era a disagio. Voleva tirargli un pugno ma le sue mani erano lungo i fianchi. Il petto di Harry stava bruciando, diamine il suo intero corpo stava bruciando e poteva sentire le lacrime spingere per scendere.

"Nick.", Harry scosse la testa.

Nick premette le sua labbra su quelle di Harry, facendo collidere le loro labbra. Harry si rifutò di muoverle ma Nick non lo lasciò. Harry piagnucolò, provando ad allontanarlo da sè.

"Harry, andiamo, di solito lo ami."

"LO AMAVO QUANDO TI AMAVO, NON TI AMO PIU'.", urlò.

Nick infilò le sue unghie nel suo polso ed Harry provò a tirargli un calcio ma le sue gambe erano indifese. Chiuse gli occhi lasciando che Nick riprendesse il controllo.

"Harry, andiamo, entra."

"Lasciami."

"Non voglio."

"Non stiamo più insieme. Mi hai tradito, cazzo lasciami."

"Ti voglio solo per me."

"Non do me stesso per te.",
immediatamente spinse Nick indietro.

Nick non si allontanò, fece forse un passo indietro e lo prese per il colletto. Harry fissò la faccia di Nick, stringendo la mascella. Gli occhi di Nick erano morbidi ma iniettati di sangue. Non lo aveva realizatto.

"Sei fatto."

"No, sono pulito."

"Perchè i tuoi occhi cono così?"

"Non ho dormito."

"Nick lasciami andare, letteralemente. Ho bisogno di andare a casa; dovresti andare a casa e dormire. Per favore, ti stai rendendo ridicolo."

"Harry, per favore riprendimi."

"No.", sussurrò lui, provando a superarlo ma Nick lo spinse di nuovo.

"NICK."

"Tesoro per favore.", Nick lasciò gentilemente un bacio sulla guancia di Harry e scese sul suo collo.

Tese le braccia provando a staccarlo ma era così debole. Voleva piangere, voleva correre a casa e piangere. Odiava la scuola così fottutamente tanto. Si sentiva così a disagio voleva vomitare. Voleva picchiarlo così tanto. Era solo arrabbiato e sconvolto.

"OI!", sentì urlare.

Nick si spostò e Harry si girò verso la voce. Un furioso Signor Tomlinson era davanti a loro. I suoi occhi erano blu scuri e aveva la mascella tesa. Guardò verso Harry e Nick.

"Che diavolo è questo?"

"V-Volevo vedere Harry-"

"Harry?"

"S-Stavo camminando verso la fermata dell'autobus e mi ha chiamato e dopo mi ha spinto verso la macchina, non potevo muovermi. Non stiamo più insieme, mi ha tradito. Non volevo.", sussurrò Harry.

"Harry..."

"No Nick, hai bisogno di lasciarmi da solo."

"Nick, devi andare.", parlò il Signor Tomlinson.

Gli occhi di Nick si rabbuiarono e immediatamente sembravano arrabbiati. Harry lo guardò attentamente e guardò la rabbia di come guardava il professore.

"Sei tu il Signor Tomlinson?"

"Si sono io."

"Bene, l'insegnante che ha provato a baciare Harry, mentre ero fidanzato con lui."

Lo sguardo del Signor Tomlinson corse verso Harry mentre diceva ne parleremo di questo più tardi. Harry guardò il maciapied per un secondo e dopo ricambiò lo sguardo.

Il Signor Tomlinson fissò Nick. Dopo qualche minuto di silenzio, la sua faccia si ammorbidì e si rilassò, uno sguardo di sconfitta sul volto.

"Si, sono quell'insegnante."

Me

Silvy! Questo capitolo è solo per te! ️ahha ora vado a studiare se riesco magari nella prossima settimana pubblico i capitoli più rapidamente visto che la scuola sarà finita!
Commentate tanto facendomi sapere cosa ne pensate di questa storia, sono curiosa!

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