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Capitolo 1:

Questa storia non è mia la sto solo traducendo, tutti i crediti vanno a larrystyIinson, amo questa storia e spero che l'amiate anche voi!

*ATTENZIONE*

QUESTA FANFICTION E' VALUTATA ROSSA PER UNA SPECIFICA RAGIONE. CONTIENE RAGAZZI E SCENE DI SESSO. SE NON SEI D'ACCORDO E I RAGAZZI PER RAGAZZI O LE SCENE SPORCHE PERFAVORE NON LEGGERE.

**************

Harry lentamente si fece strada verso la sua classe, la prima classe di recitazione della scuola. Harry aveva abbandonato la classe d'arte, per seguire la classe di recitazione di cui la scuola parlava sempre. Aveva sentito così tante cose belle sulla classe, sedendosi sul piccolo sgabello a disagio e ascoltando il professore blaterare per un'ora e tre quarti. Nel corridoio della scuola, Harry avrebbe intravisto il professore di recitazione e aveva sempre preferito un professore più giovane, piuttosto che l'ottantenne del dipartimento artistico. Strinse il suo libro di recitazione al petto, non c'erano scusanti sul fatto che fosse in ritardo nel suo primo giorno, da quando la signora all'ufficio aveveva divagato per mezzora. Il corridoio per la classe di recitazione era stretto e lungo, e gli occhi di Harry scansionarono le mura che erano coperti di milioni di poster mentre camminava verso la classe. Deglutì e si spostò i capelli dagli occhi. Bussò alla porta gentilente prima di aprirla. Era stato accolto dal famigerato *Signor Tomlinson*. Il signor Tomlinson era più bello visto di persona, che quello che sembrava dalla fine del corridoio. Gli occhi di Harry si posarono dal pavimento alla faccia del Signor Tomlinson. Louis indossava degli scuri jeans e delle converse e una maglietta che indossava perfettamente contro la pelle tonica del copo, mostrando tutte le sue perfette curve. I capelli castani di Louis erano ordinati, gli zigomi e le ciglia spesse gli incorniciavano i suoi luminosi occhi azzurri. Era sorpreso, per non dire altro, ma finalmente capì il perchè il Signor Tomlinson fosse il favorito. Trattenne un sorriso perchè era un pollice o due più alto di lui. Lo trovò divertente.

"Devi essere il nuovo studente, Harold?", lui sollevò un sopracciglio.

"Harry, solo Harry.", annuì velocemente.

"Benvenuto nella mia classe di recitazione Harry.", sorrise il Signor Tomlinson.

Condusse Harry alla fine della classe, dove un posto era stato salvato per lui.

"Solo prendi il tuo quaderno e copia quello che c'è scritto alla lavagna.".

Harry annuì e estrasse il suo quaderno. Potè sentire le persone fissarlo. Conosceva cosa stessero pensando.

Oh bene.

La recitazione è così da gay ora. Letteralmente.

Frocio.

Dopo esser passati 15 minuti, sentì il suo cellulre vibrare nella sua bborsa. Sapeva che era Nick ad avergli scritto. Nick era il ragazzo di Harry dagli ultimi 2 anni. Lo conosceva da 9 anni, quando Nick era venuto a scuola, prima di essere spostato nella città. Si erano tenuti in contatto, e regolarmente si davano appuntamento. Harry guardò la stanza rapidamente, e notò il Signor Tomlinosn intento a scrivere qualcosa sulla lavagna e il resto della classe occupati a copiarli. Tirò fuori il cellulare, inserendolo nell'astruccio.

Nick: Hey Hazza! Non vedo l'ora di vederdi questo pomeriggio! Mi manchi piccolatorta! Xx

Harry sorrise e rispose velocemente.

Harry: Nicky! Mi manchi così tanto! Sarà bello rivederti. Ti amo xx

Sentì la pelle d'oca sulle sue braccia, e si sentì come se fosse guardato. I suoi occhi lentamente si allargarono mentre lui lo stava guardando, e molto del suo orrore, incontrò gli occhi blu scuri del Signor Tomlinson. Sentì il petto iniziare a bruciargli, e sapeva che stava arrosendo come un pazzo.

"In caso tu non conoscessi le regole di questa classe, non puoi messaggiare in classe! Credo che debba darmelo, e lasciare che io legga i messaggi alla classe."

"S-signor Tomlinson, no perfavore! Non succedera più!", gli occhi di Harry si allargarono.

La sua bocca diventò subito secca. Strinse il telefono nella sua mano, e sentì palmo diventare sudato mentre notò ogni singola persona presente nella classe guardarlo. Che bel modo di iniziare l'anno.

"Harry, questo è il modo in cui lavoriamo in questa classe. Se non vuoi darmi il telefono, sarò costretto a mandarti dall'ufficio del preside e loro chiameranno tua madre.".

Deglutì ma dopo molto lentamene passò il cellulare a Louis. La sua testa era comletamente in imbarazzo. Il Signor Tomlinson si allontanò per essere di fronte alla classe, guardò i vecchi adolescenti, assicurandosi che aveva l'attenzione di ognuno. Si schiarì la gola e iniziò a parlare. La sua voce alta e audace. Harry voleva scomparire. Voleva sprofondare nel terreno.

"Da Nick: Hey Hzza! Non vedo l'ora di vederti questo pomeriggio! Mi manchi piccolatorta! Xx.", la sua faccia ovviamente non era felice.

"La risposta, per Nick: Nicky! Mi manchi così tanto! Sarà bello rivederti. Ti amo xx.", il Signor Tomlinson alzò le sopracciglia.

Harry si sentì come se volesse vomitare. Non si era mai sentito così imbarazzato. Sapeva che probabilemente tutta la nuova scuola non era gay, ma era positivo che i professore non lo sapesse, e voleva mantenerlo in questo modo. Guardò il fash negli occhi del Signor Tomlinson. Rapidamente deviò lo sguardo sul foglio. Sentì i suoi occhi bagnarsi ma si impose di rimandare indietro le lacrime.

"Signor Styles, questa è la detenzione pomeridiana, la vedrò qui alle 3:00.".

Annuì, ma continuò a guardare in basso. Asolutamente imbarazzato. Guardò in alto per vedere il Signor Tomlinson mettere il telefono nel suo casseto e chiuderlo a chiave. Speva che probabilmente non era mai stato così rosso nella sua vita. Il resto della casse si mosse estremamente piano, ma quando la campanella suonò, fu il primo ad uscire dalla claase, Voleva piangere.

"Awh, il Signor Tomlinson ha spaventato il gay!, sentì urlare qualche bullo.

Sentì il panico immediatamente peggiorare nel suo petto. Voleva andare a casa; voleva lasciare la classe. Ma non aveva scelta; doveva rimanere lì per il resto dell'anno. Il pomeriggio sarebbe arrivato, lentamente fece la strada per la sua detenzione. Era ancora imbarazzato. Entrò nella stranza trovando il Signor Tomlinson seduto dietro la scrivania. Non girò mai la testa verso la porta.

"Entra Harry."

Harry entrò, e spostò i suoi capelli dagli occhi.

"Non ho apprezzato il fatto che tu abbia messaggiato in classe. Non me lo sarei mai aspettato questo da te, da quello che avevo sentito sei un ottimo studente. Sono disgustato."

Capì che non stava parlando dei messaggi. Probabilmente stava parlando della sua sessualità.

"E' il primo giorno, e non mi piaci Harry.".

E' omofobo. Aveva intenzione di dare ad Harry la merda per il resto dei suoi anni per essere Gay.

"Sir, mi dispiace. Non succederà di nuovo"

"Se rivedrò ancora questo telefono. Lo terrò io per un periodo. Mi hai capito? Ora vai e raccogli le cicche da sotto il tavolo.", il Signor Tomlinson annuì verso il tavolo.

Harry si accigliò.

"Tutto quello che ho fatto è stato mandare un messaggio, e questa è la mia prima offesa! Perchè dovrei?", chiese Harry.

"Sono il professore, tu sei lo studente. Tu ascolti quello che ti dico e lo fai. Capito? Ora vai, sto cercando di marcare i miei anni, arrivederci.", cacciò via Harry.

Camminò verso il tavolo, e strisciò sotto di essa. Fissò tutte le cicche multi-colore sotto il tavolo. Iniziò a raschiarle via. Si sentì come se fosse lì da ore. quando il Signor Tomlinson lo chiamò dal centro della classe.

"Ora scriverai 'Non messaggierò mai più con il mio F I D A N Z A T O in classe.', ora".

Inidicò un tavolo su cui c'era un libro e una penna.

FIDANZATO.

Aveva dovuto fare solo la più audace parola fidanzato.

"Quindi non posso messaggiare con il mio ragazzo in classe mai più?". si accigliò Harry.

Provò un lieve divertimento ma salì la rabbia quando il Signor Tomlinson rabbrividì prima di parlare un paio di volte.

"Si. Nessun FIDANZATO o messaggiare con gli amici o famiglia, la scuola è fatta per lavorare duro.".

Harry conosceva la possibilità che questo anno fosse il peggiore della sua vita. Tornò indietro al tavolo, e iniziò a scrivere. Erano le 4pm e Harry si alzò ed inizò a muoversi.

"Dove stai andando?"

"Mi sto preparando per andare, sono le 4pm?"

"Bene, la mia detenzione va fino alle 5."

"Veramente?", Harry sollevò un sopracciglio.

"Si, hai finito le righe?"

"Si.", gemette Harry.

"Bene, puoi pulire il tappeto, e pulire la lavagna bianca come nuova."

Il tempo della punizione finì, Harry era psicologicamente andato e era furioso con il Signor Tomlinson, mentre stava camminando fuori dalla porta, lui lo fermò.

"Non dimenticare di portare il tuo libro "Centre Stage" in classe domani, o se no andai in punizione."

"Abbiamo lezione domani?"

"Si."

Harry internamente gemette ma camminò fuori, telefono in mano. Guardò i messaggi con Nick e il suo cuore si fermò. Il Signor Tomnlinson aveva scritto a Nick, vingendo di essere lui.

Nick: Ti amo anche io tesoro x

Harry: Ho mentito.

Nick: Cosa intendi dire?

Harry: Non ti amo. Non sono mai stato gay. Essere Gay è cattivo.

Nick: Cosa? Quindo sono una cattiva persona per esere Gay.

Harry: Si. Mi dispiace Nick.

Nick: HARRY NON FARLO PERFAVORE! TI AMO!

Il Signor Tomlinson non aveva replicato. Harry iniziò a farsi prendere dal panico. Chiamò Nick il più veloce possibile.

"Ehi?", sentì l'accento famigliare di Nick.

"Nick, il mio professore di recitazione ha avuto il mio telefono tutto il pomeriggio, me l'ha ridato solo alla fine della detenzione. Quello non ero io. Ti amo tesoro, non sono pazzo, oh dio.", pianse Harry.

"Va bene, sono con Anne ora. Quando tornerai a casa?"

"Molto presto, sto prendendo il pullman. Ti amo."

"Ti amo Haz.".

Il finale perfetto per un giorno perfetto. Il professore di Harry aveva scritto al suo ragazzo provando a metter fine alla loro relazione. Tutto quello che gli importava era vedere il suo ragazzo quello che gli era mancato così tanto.

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