Take me Home
Il mio ritardo è imperdonabile, lo so, ma in questo periodo ho davvero difficoltà a gestire il tempo e purtroppo ho dovuto mettere da parte qualcosa, in questo caso la scrittura.
Quello che posso promettervi è che, nonostante la lentezza, non lascerò questa storia incompleta ma la porterò avanti, donandovi tutto ciò che posso tramite questi personaggi e sperando di riuscire a darvi il finale che meritate.
Mancano solo pochi capitoli, quindi godeteveli e fatemi sapere cosa ne pensate!
Derek's Point of View
Non sono mai stato un tipo troppo affidabile, il tipico ragazzo fedele e perfetto, il fidanzato che chiunque avrebbe voluto.
Anzi, tutt'al contrario.
Prima di Allegra non sapevo neppure cosa significasse tenerci a qualcuno, provare sentimenti più forti di te, sentire la necessità di una persona, una e una sola.
E quando ho iniziato a capirlo ho anche iniziato a sbagliare, errori su errori che mi rendevano un candidato davvero poco promettente: l'ho tradita, le ho fatto scenate di gelosia senza capo né coda, l'ho trascurata e l'ho trattata male, le ho fatto pentire di avermi scelto.
Ma l'anche tenuta per mano per strada nonostante accanto ci passassero milioni di persone, l'ho presentata ai miei genitori, l'ho viziata in qualsiasi modo potessi essere capace, l'ho amata fino al punto di non ritorno.
Con Allegra sono cresciuto, con Allegra ho imparato a voler bene a qualcuno e, se proprio devo dirlo, a vivere.
Ma con lei sono anche andato a fondo, così in basso che non credevo ne sarei più venuto fuori.
Ho passato i mesi peggiori della mia vita a causa sua, ho provato tutte le emozioni negative che potessi, ho concentrato in un anno di assenza tutta la rabbia e tutto l'odio che neppure i ricordi riuscivano ad attenuare.
Ed avevo creato un nuovo equilibrio, un nuovo status quo che mi aveva riportato a quando neppure sapevo cosa fosse l'amore, a quando la vita era molto più facile perché molto più vuota, i sentimenti più semplici da gestire poiché pregni di indifferenza.
Ma poi lei è tornata.
E le è bastato uno sguardo per uccidermi di nuovo.
Le è bastato abbracciarmi quel giorno fuori scuola per farmi credere che tutto sarebbe tornato com'era, tutto sarebbe andato bene.
Una parte di me, quella più stupida e quella che sarà sua per sempre, l'avrebbe perdonata anche in quell'istante, l'avrebbe stretta a sé e le avrebbe fatto giurare di non lasciarmi mai più.
Ma io non potevo perdonarla, non quando neppure sapevo effettivamente cosa mi avesse fatto.
Non quando, a dirla tutta, non lo so tutt'ora.
E se non potevo amarla, allora l'ho odiata più forte.
L'ho trattata male, il peggio che riuscissi a fare, ma tutto questo non è servito a niente se non a farmi stare peggio, a farmi sentire come se stessi perdendo ancora e ancora.
Poi però ho incontrato Meghan.
Poi però è cambiato tutto.
Ero in metro, scazzato come sempre, e tutto avrei potuto immaginare tranne di conoscere qualcuno come lei.
Mi è piaciuta dal primo istante, da quando l'ho sorpresa a fissarmi ma senza alcuna malizia o secondi fini, in modo così diverso da tutte le altre che sarebbe stato impossibile non notarla.
Lo ammetto, mi ha ricordato Allegra.
Forse è per questo che mi ci sono interessato così tanto, sinceramente non saprei dirlo.
Ciò di cui sono certo però, è che con il tempo questa sensazione è andata svanendo.
Meghan non è la copia carbone di Allegra, non è il mio disperato tentativo di ritrovare la mia ex in un'altra ragazza.
Ha la sua stessa innocenza e dolcezza, ma è anche molto più estroversa di quanto Ally sia mai stata.
Quest'ultima infatti mi ha sempre fatto dannare con i suoi silenzi, Meg al contrario parla sempre fin troppo.
E poi è simpatica e sempre attiva, si meraviglia per le cose come una bambina e, come una bambina, vive ogni esperienza al cento per cento, con un entusiasmo e una voglia di fare che io non ricordavo neppure più.
Questo è ciò che adoro di lei.
Questo è ciò che, con il tempo, mi sta portando a perdermi in un nuovo amore, se così posso già azzardarmi a chiamarlo.
<< Adoro questa canzone! >> esclama entusiasta proprio in quel momento, interrompendo i miei pensieri.
E vorrei dirle che è lo stesso per me ma, quando si sporge verso lo stereo per alzare il volume al massimo e le note basse riempiono l'abitacolo della macchina, ecco che i miei pensieri prendono una piega completamente diversa.
È Take Me Home, la nostra canzone.
Ma non quella mia e di Meghan.
<< Che c'è amore, non ti piace? >>
<< No, no >> mi sforzo di sorriderle << é solo un po' triste >>
E sento il senso di colpa prendersi gioco di me ripensando a ciò che ho fatto ieri sera, a quel bacio che mi ha mandato a puttane il cervello e, molto probabilmente, la relazione.
E mi fa star male vedere il modo in cui mi guarda mentre canta le parole che io ho dedicato ad un'altra persona.
Prenderesti il volante se io perdessi il controllo?
Se me ne stessi sdraiata qui
Mi riporteresti a casa?
E bastano quelle poche parole a far sì che nella mia mente prendano vita le confuse immagini della sera prima.
Io che la bacio nel giardino di Matthew, lei che guida fino a casa mia ed io che la prendo in giro, il suo corpo avvinghiato al mio, i suoi capelli rossi che mi scorrono tra le dita, le sue lacrime che scorrono lungo le mie guance.
<< Perché piangi? >>
<< Nulla, fa solo un po' male >>
Io che so che non è la mia presenza dentro di lei a farle male, non quella fisica almeno, eppure non le chiedo nulla.
Io che anzi continuo a bearmi del piacere che quest'intimità mi provoca, della leggerezza delle sue labbra che mi sfiorano la pelle e mi baciano le ossa.
<< Non vuoi sapere perché me ne sono andata? >>
<< No, adesso non m'importa >>
Ti prenderesti cura di un'anima in frantumi?
Mi stringeresti adesso?
Mi riporteresti a casa?
Infilo le chiavi nella toppa, pregando con tutto me stesso che i miei non siano in casa, mentre porto involontariamente le dita a sfiorarmi il collo.
Il mio tatuaggio brucia come un tizzone ardente, un fardello dal quale non posso liberarmi.
Meghan non me ne ha mai chiesto il significato, giudicandolo forse un argomento fin troppo personale, ma so che prima o poi dovrò renderle conto anche di questo.
Ed allora non saprò davvero più dove nascondermi.
Come lo spieghi alla tua ragazza che hai un'ex incisa sulla pelle?
<< Derek, finalmente sei tornato! >> esclama d'improvviso mia madre, fin troppo allegra, quando mi vede varcare finalmente la soglia di casa.
Mi viene voglia di urlare o di spaccare qualcosa: non voglio essere costretto a presentarle Meghan.
Non così. Non oggi.
<< E tu chi sei? >>
La ragazza accanto a me sfoggia il sorriso più bello che potesse riservarle, allungando la mano nella sua direzione.
<< Mi chiamo Meghan >>
Lancia impercettibilmente lo sguardo verso di me, aspettandosi forse qualche precisazione che ufficializzi il suo ruolo nella mia vita.
Ma io non posso, non così. Non oggi.
E poi, mentre sto ancora cercando di trovare un modo per uscirne, ecco che mia madre scaglia la prima pietra per la mia lapidazione.
<< Sei davvero bella Meghan >> esclama infatti, aggiungendo poi con tutta la naturalezza del mondo << Fossi in Allegra, sarei gelosissima! >>
Ridacchia appena, aspettandosi forse che la ragazza accanto a me la segua o che io ribatta con qualche battuta ironica.
Ma non c'è niente che io possa sdrammatizzare.
È l'inizio della fine.
<< Allegra? >> mormora infatti Meg stranita, rivolgendosi direttamente a me che non so davvero cosa fare o dire.
Proprio in quel momento quindi, come se non fosse già abbastanza, mia madre si lascia andare ad un altro commento inopportuno, questo molto più del precedente.
<< A proposito di Allegra >> esclama, portando la mano alla tasca del jeans ed estraendone una catenina d'argento << Ho trovato questa per le scale, deve averla dimenticata lei ieri notte >>
Boom.
Ho paura di voltarmi verso Meghan, paura di qualsiasi cosa possa pensare in questo momento.
Perché sono sicuramente pensieri giusti.
<< S..si >> balbetto quindi, afferrando il ciondolo a forma di stella << Credo sia suo >>
In realtà lo so perfettamente: ricordo il modo in cui le punte della stella si sono incastrate nel mio maglione ed io allora me lo sono tolto di malo modo, gettandolo lì sulle scale e trascinando invece lei nella mia camera.
Fingere non avrebbe alcun senso, ho la colpa stampata sul viso.
E Meghan lo vede benissimo, perché con lo sguardo più duro che mi abbia mai riservato mi intima di andare di là, mia madre che ci guarda in maniera stranita senza capire di avermi messo alle strette più di quanto non fossi già.
Ma Meg non sa che vedere la mia stanza sarà l'ennesimo colpo al cuore: per quanto io abbia odiato Allegra infatti, non ho mai avuto il coraggio di mettere via le nostre foto, tre o quattro scatti legati tra loro da una cornice di lustrini che mia sorella ci ha tenuto tantissimo a realizzare per me.
Guardo quella centrale, quella che fino a poco tempo fa lei aveva lasciato come sfondo del suo cellulare: entrambi addormentati sullo stesso letto su cui mi siedo adesso, lei che mi stringe forte a sé ed io che ricambio seppur nel sonno.
Come faccio a negare tutto ciò che è stato?
<< Sto aspettando che tu ti decida a parlare >>
Non ho mai visto Meghan così, mai immaginato che potesse sfoggiare questa sua versione arrabbiata e decisa.
<< Non so neppure da dove cominciare >> ammetto quindi, spiazzato da quella sua durezza e dalla mia incapacità di pensare in maniera lineare.
Mi lancia lo sguardo peggiore che abbia mai visto, il più freddo e il più deluso.
<< Potresti iniziare con il dirmi perché Allegra è stata qui stanotte >> sbotta allora, in piedi di fronte a me che non ho la forza di alzarmi << Oppure perché hai queste foto in camera o ancora perché tua madre ha fatto quella battuta! C'è tanto da dire, fidati >>
C'è tanto da dire, ma più di tutto ci sono tante domande.
Tante domande a cui, scusami Meg, ma io non ho risposte.
Ma da qualche parte dovrò pur partire, così decido di iniziare dalla parte peggiore, sperando che in confronto ad essa il resto possa farle un po' meno male.
<< Stanotte, dopo averti accompagnata a casa, sono tornato alla festa >> spiego a fatica << Ho bevuto troppo e ho perso il controllo, Allegra era lì e...>>
<< E? >> sembra stia facendo di tutto per non urlare << Niente giri di parole, Derek >>
Deglutisco, la vana speranza di mandare giù il senso di colpa.
<< Ci sono andato a letto >>
Ma è tutto inutile, ormai lo sento scorrermi nelle vene, attraversarmi il corpo ed arrivare fin dove lei non potrà mai capire.
Annuisce: se lo aspettava.
<< Continua >>
Mi passo una mano tra i capelli, più a disagio di quanto sia mai stato in vita mia.
<< Il fatto è che Allegra non è soltanto la migliore amica delle ragazze di Seth e Matthew...è la mia ex, l'unica fidanzata che io abbia mai avuto prima di te >>
Annuisce ancora, stavolta come presa da un tic nervoso.
<< Per quanto tempo? >>
Schematica, diretta, fredda: non sembra neppure più lei.
Sono stato io a renderla così?
<< Due anni >> rispondo e lei per poco non crolla.
<< Ci siamo lasciati un anno fa >>
Sorride amaramente: << Scommetto che sia stata lei >>
E stavolta annuisco io.
<< Perché? >>
Sollevo le spalle, ponendo a me stesso la medesima domanda.
Perché?
<< Non lo so >> sono costretto ad ammettere << Da un giorno all'altro è sparita e nessuno aveva idea di dove fosse. Solo tempo dopo abbiamo scoperto che si era trasferita in Italia con i genitori...il motivo non lo conosce nessuno >>
<< E poi è tornata >>
<< Già >>
E mi ritrovo a confessarle sentimenti che nell'ultimo periodo ho cercato di tenere per me, emozioni che neppure credevo di saper spiegare a parole.
<< È tornata tre mesi fa e mi voleva indietro, ma io non potevo perdonarla: non senza conoscere la verità. Così ho iniziato ad ignorarla, a trattarla male e a sperare che tutto questo potesse aiutarmi a dimenticarla >>
Guardo Meghan ed in un attimo ricordo la prima volta in cui l'ho vista, la luce che per un momento ha attraversato le mie nuvole buie.
<< Ma non ci sono riuscito, mai >> sospiro profondamente << L'unico momento in cui ho smesso di pensare a lei è stato quando ho conosciuto te e... >>
<< Oh Derek, ma vaffancul...>> fa per dire, ma non la lascio terminare, allungando invece una mano a prenderle il braccio.
<< Aspetta, fammi finire >>
Si allontana di scatto.
<< Okay, ma tu non toccarmi >>
E quella frase è l'ennesima pugnalata al petto, come se il suo sguardo non avesse già fatto abbastanza.
Deglutisco.
Me lo merito, mi merito ogni goccia della sua rabbia.
<< Tu sei stata la prima persona a cui io riuscissi a legarmi dopo Allegra, mi hai fatto rivivere emozioni che pensavo fossero sparite per sempre, mi hai fatto sentire così vicino all'amore che...>>
<< E allora perché non mi hai detto la verità? >> mi interrompe ancora, ma stavolta mi spiazza anche.
Perché non gliel'ho detto?
Sarebbe stato così facile.
La vedi quella ragazza rossa lì? Beh, è la mia ex.
Ma mi basta questo semplice pensiero per capire ogni cosa.
<< Perché avevo paura che potessi scoprire ciò che provavo per lei >>
<< Provavi? >> il suo tono è ironico, il suo viso distrutto.
Stiamo insieme da poco, è vero, ma Meghan è una di quelle persone che quando ama lo fa e basta, senza cronologie e livelli da superare.
Ed io non posso continuare a mentirle.
<< Provo >>
Mi sento così nudo che quasi mi si gelano i pensieri, spogliato di tutto ciò che avevo provato a costruire pur di uscire dal baratro.
E invece sono soltanto caduto ancora più in basso.
Meghan si porta una mano tra i capelli e, senza dire niente, si siede sul letto accanto a me.
Non provo a parlare ancora, non mi azzardo neppure a toccarla.
Le lascio il suo spazio perché è l'unica cosa che non le ho ancora portato via.
Respira profondamente ma, a differenza di ciò che avrei pensato, non versa neppure una lacrime.
È molto più forte di ciò che vuole sembrare.
<< Okay Derek, sto provando con tutta me stessa a non odiarti ma ti giuro che mi riesce davvero difficile >> dice dopo quelle che mi sembrano ore.
<< Tu mi hai presa in giro, mentito e tradito >> elenca poi, gelida nonostante ogni parola debba essere una coltellata allo stomaco << Ma è anche vero che io ti amo e...>>
<< Anche io ti amo >>
Mi stupisco da solo delle mie parole, di ciò che la mia bocca si è lasciata sfuggire e i miei sentimenti sono riusciti ad ammettere.
E mi chiedo perché adesso, perché io non l'abbia capito prima, perché abbia avuto bisogno di perderla per trovare queste parole.
<< Derek, te lo chiedo per favore >> quasi mi prega << Non dire stronzate, mi fai solo male >>
Si alza nuovamente in piedi, ma stavolta non riesco a rispettare il suo spazio e le prendo nuovamente il braccio con una mano.
Non si scansa, ma guarda invece la mia stretta come fosse un'arma che le penetra nella carne.
<< Io ci tengo davvero a te >> ammetto a quel punto << Ho sbagliato, ho sbagliato tutto, ma tu... >>
<< Smettila >>
Si scrolla via dalla mia presa, gli occhi che cominciano a diventarle lucidi ed io che non riesco a non pensare a quanto sia dannatamente bella.
Ed era mia, fino a pochi minuti fa.
Bellissima, mia...ed io non sono riuscito ad apprezzarla.
<< Tu potrai anche provare qualcosa per me, ma sei innamorato di lei >> sintetizza << Ed io non voglio più essere presa in giro >>
<< Non ti ho mai..>>
<< Sta zitto, cazzo! >> grida per la prima volta da quando la conosco, le lacrime che iniziano a cascarle giù per le guance.
<< Io non voglio essere presa in giro >> ripete, stavolta tra i singhiozzi << Quindi parla con Allegra, fatti dire questa benedetta verità e perdonala, perché è ciò che vuoi da più di un anno e ciò che in fondo vorrai sempre >>
Indossa velocemente il cappotto che aveva tolto poco prima e si asciuga il viso evitando il mio sguardo.
<< E se volessi te invece? >>
Per una volta sono io a spiazzarla, i suoi occhi che non riescono a non aggrapparsi ai miei.
<< Se scoprissi la verità e capissi che con Allegra è davvero finita, che sei tu l'unica che voglio? >>
Lei scuote la testa, un sorriso amaro che le dipinge le labbra.
<< Ho smesso di credere alle favole >>
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