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Capitolo 2

Ansia...lei c'era sempre ed era l'unica che non mi abbandonava mai.

Ho sempre sofferto di ansia, facendomi venire svariati attacchi di panico durante la mia adolescenza e non solo.

Odiavo essere così sensibile ed emotiva, ma era una caratteristica che ormai faceva parte di me. Anche se, ormai, ci stavo lavorando da anni.

Niall si era addormentato dopo cinque minuti di viaggio. I suoi occhiali erano storti sul suo naso e aveva un'espressione molto buffa.

La voce della ragazza, proveniente dagli altoparlanti del treno, mi avvisò che eravamo quasi arrivati a Holmes Chapel.

"Niall" dissi scuotendo la sua spalla.
Dopo averlo richiamato per ben due volte decisi di intensificare la pressione sulla sua spalla e di scuoterla con maggiore forza.

Lo sentì mormorare un "ho capito ora mi alzo" facendomi alzare gli occhi al cielo divertita.

Presi il mio zainetto e la mia valigia preparandomi per scendere. Mi voltai per verificare se Niall si fosse veramente svegliato, lo vidi sistemarsi gli occhiali prendendo anche lui la sua valigia ed avvicinarsi a me mentre sbadigliava.

Quando le porte si aprirono uscii subito, stanca di essere stata rinchiusa per troppo tempo.

Ispirai profondamente. L'aria era abbastanza fredda, essendo inverno, ma fortunatamente, stavo indossando una felpa molto pesante, quindi non soffrii per niente il freddo.

Amavo l'inverno, era la mia stagione preferita. Amavo il freddo, il piumone, la cioccolata calda, un bel libro o un film.
Amavo rimanere in casa e guardare dalla finestra la pioggia che picchiava su di essa per poi osservare come le goccioline scendevano piano piano.

"Seguimi, l'appartamento è da questa parte. C'è un mio amico che ci aspetta fuori con la macchina, ho pensato che non ti andasse di prendere il bus" mi risvegliò dai miei monologhi interiori, per poi fare un cenno con la testa di seguirlo.

Appena usciti dalla stazione voltammo a destra, per poi fermarci accanto ad una Tucson nera.

"Amico!" sentiì urlare dall'interno della macchina, appena scese andò ad abbracciare l'amico per poi girarsi verso di me.

"Oh...Ciao" mi salutò quest'ultimo molto sorpreso "Sono Zayn piacere" mi porse la mano.
"Claire, piacere" ricambiai il saluto, osservando il suo viso ben definito, contornato da un leggero strato di barba.
Beh, anche lui non è messo male eh. Dopo questo pensiero arrossii istintivamente, schiaffeggiandomi mentalmente.

"Salite su, le valigie potete metterle dentro il bagagliaio" disse indicandolo.

Durante il viaggio ascoltai solo la conversazione tra i due amici, essendo troppo imbarazzata.
D'altronde non conoscevo veramente nessuno dei due, ed io avevo appena accettato di vivere con due sconosciuti...che testa di cazzo.

Per quale assurdo motivo avevo accettato. E se mi avessero fatto del male? E se mi avessero rinchiusa in casa fino alla fine dei miei giorni?

A interrompere i miei pensieri fu Zayn che ci disse di scendere e di prendere i bagagli, ciò che facemmo subito dopo. Seguiì Niall, non sapendo dove andare. Mi guardai intorno, il quartiere non sembrava uno dei migliori. Dove cavolo mi stava portando?

"Stammi vicino" mi prese delicatamente il braccio continuando a camminare verso una meta a me sconosciuta. Ci fermammo di fronte ad un portone di legno, scolorito e ormai rovinato.

Dopo che Niall aprì il portone mi fermai di colpo, ma che diavolo stavo facendo? Avevo per caso perso la testa?

"Vieni" allungò la sua mano verso di me "Ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, fidati di me." lo guardai e anche se una parte di me mi urlava di fermarmi, l'altra mi diceva il contrario.

Presi un grande respiro ed entrai dentro quell'edificio. Prendemmo l'ascensore accompagnati dal silenzio, un silenzio a dir poco assordante.

"Sei davvero silenziosa" mi disse guardandomi

"Lo sono solo con le persone che non conosco" lo vidi alzare gli occhi al cielo per poi uscire seguito da me.
Suonò il campanello a quella che sarebbe dovuta essere la mia nuova casa. Dopo qualche secondo la porta venne aperta da un ragazzo castano che abbracciò immediatamente l'amico.

"Amico mio! Ci sei mancato un sacco!" Urlò euforico battendo la sua mano sulla spalla di Niall . Appena si accorse della mia presenza si ricompose assumendo una posizione da duro, anche se questo aggettivo non mi sembrava li si addicesse molto.

"E lei chi è?" Chiese all'amico in maniera maliziosa, imbarazzata abbassai lo sguardo sentendo già le mie guance prendere fuoco.

"Cretino" disse il biondo dandogli uno schiaffo dietro la testa. Si massaggiò il punto "dolorante" per poi guardarmi nuovamente.

"Io mi chiamo Louis" agitò la sua mano in segno di saluto, mi presentai anche io facendoci entrare subito dopo.

Sulla destra c'era il soggiorno che era collegato alla sala da pranzo ed alla cucina, era una stanza molto grande ed accogliente. Le pareti erano bianche, come la cucina. Il tavolo era lungo e di legno ed il divano era posizionato davanti alla televisione.

Notai solo adesso della presenza di un altro ragazzo che, quando si accorse di me si presentò con il nome di Liam per poi mettersi di nuovo seduto a giocare con l'amico, molto probabilmente alla play.

"Sono fatti così, con il tempo ti ci abituarai" mi disse vedendo la mia faccia un po' perplessa
"Ne sono sicura" gli sorrisi di rimando.

"Bene, qui c'è la stanza mia e di Louis" mi indicò una stanza con due letti singoli facendomi notare anche le pareti di un colore blu acceso. "Il blu è il nostro colore preferito" mi informò alzando di poco le spalle.

"Questa qua invece è la tua camera" si trovava accanto alla loro, era molto più grande, con un letto anch'esso singolo. Le pareti erano color crema, difronte al letto si trovava l'armadio e la scrivania, entrambe si legno.

"Tu fumi?" Mi domandò
"Dipende" fumavo solamente quando stavo male, ero pensierosa oppure quando mi andava. Non ne vado fiera, ma non potevo farne a meno.

"Qui c'è un piccolo terrazzino, sopra la scrivania c'è il posacenere. Quindi hai tutto il necessario per ucciderti piano piano." Mi disse guardando la portafinestra con una espressione un po' severa che non si addiceva per niente al suo viso amichevole.

Risi a fior di labbra per poi guardarlo ancora.
"Grazie per aver evidenziato che il fumo uccide"
"Io lo dico per te" fece spallucce per poi aggiungere "Adesso ti lascio in pace, fa come se fossi a casa tua, anche perché lo è" Casa mia...questa era casa mia.

"Se hai bisogno di qualcosa noi siamo di là. Non esitare a chiamarci" mi disse alzandosi gli occhiali e facendomi un occhiolino, per poi uscire dalla camera.

Stetti per non so quanto tempo ad osservare e studiare la camera. Dovevo ammettere che era molto carina e spaziosa, notai solo adesso la presenza di un'altra porta che si verificò quella del bagno.

Fortunatamente lo avrei usato solo io, odiavo condividere il bagno. Lo ritenevo un ambiente privato.

Dopo aver fatto un ultimo giro incominciai a sfare la mia piccola valigetta e sistemare il contenuto nei rispettivi cassetti.

Lo zainetto non lo avrei sfatto, dentro avevo solo il cellulare, il caricatore, un mascara e i miei occhiali da vista.

Erano le 15.10 e il mio stomaco non smetteva di brontolare. Andai in cucina per chiedere il permesso ai ragazzi di cucinare qualcosa, essendo ancora a stomaco vuoto.

Camminai lentamente per il corridoio, osservando i quadri attaccati alle pareti.

Quando entrai in cucina ritrovai Louis e Liam ancora sul divano a giocare, mentre Niall era impegnato a scrivere qualcosa sul suo cellulare.

Mi schiariì la voce per cercare di attirare l'attenzione almeno di uno di loro. L'unico che alzò lo sguardo fu Niall, che mi guardò come per chiedermi quale fosse il problema.

"Posso cucinare qualcosa? É da ieri sera che non mangio" dissi massaggiandomi la pancia.

"Certo. Sei a casa tua Claire. Non c'era neanche bisogno di chiederlo" posò il suo cellulare sul tavolo per poi alzarsi e raggiungermi.

"Volete qualcosa anche voi?" Mi rivolsi a lui e ai due ragazzi che sembravano come ipnotizzati dal quel gioco.

"Ragazzi porca troia! Vi sembra il modo giusto di accogliere una ragazza!" Disse il biondo un po' alterato, come risposta i due ragazzi si voltarono verso di noi, spegnendo, finalmente, la tv.

"Scusa hai ragione" disse Liam scuotendo la testa.
"Cosa si mangia?" Si alzò Louis massaggiandosi, anche lui, la pancia.

"Pasta al tonno?" Disse Niall
"Pasta al tonno sia!" Dissi anche io con un sorriso gigantesco in faccia, amavo la pasta al tonno, mia zia me la faceva sempre.

Tutto questo mi fece ricordare che non avevo avvisato mia zia del mio arrivo.
Dissi a Niall di controllare la pentola che avevo appena messo al fuoco e nel frattempo andai in camera per chiamarla, avevo provato tre volta, ma non avevo risposto a nessuna di queste. Decisi quindi di mandarle un messaggio per non farla preoccupare.

Quando tornai in cucina vidi Niall intento a scolare la pasta e vedendolo in difficoltà lo aiutai. Pensando ancora al motivo per cui mia zia non mi aveva risposto, ero stata 15 minuti ad aspettare che mi richiamasse, ero un po' preoccupata.

La cena fu molto tranquilla, parlammo molto e dovevo ammettere che erano tutti e tre molto simpatici. Conobbi meglio anche Louis che si verificò il mio futuro coinquilino.

Dopo aver terminato la cena mi offriì per pulire i piatti, ma Niall rifiutò l'offerta dicendomi che sarei dovuta andarmi a riposare.
Dopo aver insistito un po' sulla questione, andai in camera per cambiarmi e sprofondare in un sonno profondo.

Spazio autrice:
Ciao ragazze! Spero che la storia stia catturando la vostra attenzione. Io ci sto mettendo tutta me stessa per renderla interessante, anche se sono i primi due capitoli.
Non ho scritto coloro che avrebbero dovuto interpretare i personaggi della mia storia per permettervi di immaginarli come volete.
Vi ringrazio per tutti i bei messaggi che mi avete mandato, continuate a votare se il capitolo è stato di vostro gradimento.
Un bacio enorme a tutte!♡ ~chia

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