Capitolo 48
Misaki POV
I miei polsi erano legati a due grandi catene che mi tenevano salda su di un letto in una stanza illuminata da solo una candela sul comodino accanto a letto.
Tentai di muovermi ma mi resi conto che anche le mie caviglia erano legate, d'un tratto una risata mi fece rabbrividire.
<<Non puoi scappare>> era la voce del ragazzo dei miei incubi, l'aspetto era quello di Dan ma la voce aveva una sfumatura... diversa.
<<Perché mi fai questo?>> chiesi esasperata, ogni notte dominava i miei sogni rendendoli incubi, ed ero in un altro di questi.
<<Perché tu vuoi portarli via, lo so>> rispose avvicinandosi lentamente a me, salendo sul letto a gattoni.
<<Portare via chi? I nostri genitori? Non ho intenzione di farlo!>> risposi disperata, più mi agitavo più lo rendevo felice perché un sorriso comparve sul suo volto.
Portò le mani sul mio collo prima di stringerlo in una stretta, un forte dolore mi colpì accompagnato dell'improvvisa mancanza di ossigeno nei miei polmoni che mi portò ad avere degli spasmi.
Mi svegliai quando mio fratello Pete scosse il mio braccio per farmi svegliare, doveva aver sentito i miei lamenti.
<<Tutto ok?>> chiese preoccupato, ero arrivata su Talia da un mese ormai ed avevo già stretto un forte legame con mio fratello.
<<Sì>> risposi asciugando il sudore sulla mia fronte, per fortuna era finito.
<<Vorrei entrare nei tuoi incubi per far fuori quel tipo>> borbottò Peter unendosi a me, ultimamente dormivamo insieme e quando succedeva potevo dormire tranquillamente.
<<Grazie>> risposi sorridendo lasciandomi proteggere dalle sue forti braccia tra le cui potei finalmente addormentarmi.
<<Avete dormito di nuovo insieme?>> chiese Josh la mattina seguente mentre ci dirigevamo da mia madre per le lezioni, non capivo perché ma non gli andava a genio che Pete dormisse assieme a me la notte...insomma, era mio fratello!
<<È geloso>> commentò Dan dietro di noi, Pete ridacchiò mentre Josh sbuffò <<Misa è come una sorella per me>> rispose ed io gli sorrisi, provavo gli stessi sentimenti per lui.
<<Faith studierà di nuovo con noi?>> chiesi vedendo la ragazza seduta accanto a mia madre, non so spiegare bene perché ma non nutrivo molta simpatia nei suoi confronti...
<<Ha un debole per Dan>> Pete giustificò con quelle parole la sua presenza, rivelando un velo di amarezza, sospettavo che Faith gli piacesse.
<<E a Dan piace?>> chiesi dimenticando per un attimo che il diretto interessato fosse lì.
<<Non sono affari tuoi>> rispose appunto Dan dandomi un pizzicotto sulla guancia, un gesto che ripeteva spesso.
<<Buongiorno>> disse mia madre raggiante, ultimamente era di buon umore, così come mio padre che sorrideva più del solito.
Le lezioni passarono lentamente come al solito, la storia di Talia era così complicata che spesso perdevo il filo mentre Josh sembrava capire tutto così in fretta e senza alcun sforzo! Non era giusto, era più agevolato essendo uno stregone!
<<Domani ci sarà un gita nella città portuale, Viatori>> ci informò mia madre alla fine delle lezioni, la notizia mi rallegrò, avrei potuto finalmente visitare la nostra terra!
<<Che noia>> borbottarono Dan e Pete all'unisono, solo io, Josh e Faith sembravamo entusiasti all'idea.
<<Ora andate, preparatevi per domani>> mia madre prese tutti i libri per tornare nella sua camera, avrei voluto aiutarla ma Pete fu più veloce di me.
Quando mia madre si allontanò Faith inizio a sussurrare qualcosa a tutti noi <<sapete che questo edificio ha una propria vita?>> disse attirando l'attenzione di Dan, mia e di Josh.
<<È impossibile>> sussurrò Dan serio, mentre Josh sorrise, era sicuramente curioso di scoprirlo e ad essere onesti lo ero anche io!
<<Spesso alcuni studenti si perdono e si ritrovano in stanze strane, alcuni hanno visioni del loro passato, altri invece finisco in luoghi che hanno già visto!>> esclamò felice tirando fuori un libro da dentro la sua borsa.
<<Questo college prima era un lungo di culto, ci vivevano solo streghe e sono stati fatti numerosi incantesimi su queste mura.. Fin quando il sign. Hollowbridge lo ha comprato>> la storia iniziava a farsi interessante, ad un certo punto però ebbi la sensazione di essere osservata.
<<Come possiamo scoprire se questo sia vero o meno?>> chiesi attirando lo sguardo di Dan, non potevo essere curiosa?
<<Non so, la scuola sceglie casualmente>> rispose alzando le spalle <<però potremmo provare, dividiamoci in gruppi e attraversiamo ogni corridoio della scuola, magari siamo fortunati>> propose ed io e Josh annuemmo all'istante, Dan si ritrovò ad accettare malavoglia.
<<Come ci dividiamo?>> disse Josh afferrando subito la mia mano, segno che voleva fossi io la sua compagna, arrossii leggermente, in fin dei conti anche io avrei preferito passare un po' di tempo con lui.
<<No, non avrebbe senso dato che non conoscete la scuola e vi perdereste>> rispose Dan provocando enorme dispiacere in Faith e Josh.
<<Un maschio ed una femmina: io e Misaki, Faith e Josh>> concluse incrociando le braccia attorno al suo petto fiero della sua soluzione, non avevo più paura di passare del tempo con lui anche perché ormai ogni notte conversavamo prima di andare a dormire, incontrandoci nei nostri balconi confinanti.
<<È la soluzione migliore>> convenne Faith che infilò nuovamente il libro nella sua borsa, osservando Josh che sembrava parecchio nervoso.
<<Hai il cell con te?>> mi chiese, ancora non si fidava di Dan che sorrise.
<<Sì>> risposi mostrando l'oggetto che tenevo nelle tasche del mio jeans.
<<Bene, incontriamoci qui tra 3 ore esatte!>> esclamò Faith allontanandosi seguita da Josh.
Anche io e Dan tornammo tra i corridoi del college, doveva essere stato rimodernato da poco perché aveva un aspetto piuttosto moderno.
<<Tu credi a questa storia?>> chiesi a Dan che camminava affianco a me in silenzio.
<<Ho vissuto qui per un po' di anni e non mi è mai successo>> spiegò imboccando il corridoio in cui erano situate le aule di pozioni, era ancora presto per me per imparare quella disciplina ed era una vera rottura perché tutti mi ripetevano quanto fosse brava mia madre in quella disciplina.
<<Come te la cavi in pozioni?>> chiesi a Dan mentre spiavo nelle aule nelle cui vi erano numerosi scaffali ricchi di strani ingredienti.
<<Sono una frana, come tuo padre>> rispose ridacchiando.
<<Chissà se anche io sono un frana o no>> aggiunsi fantasticando su delle possibili lezioni.
<<Cosa è quella?>> disse stupito Dan inarcando un sopracciglio fissando una porta in lontananza.
<<Una porta>> risposi semplicemente ma il suo sguardo mi fece preoccupare.
<<Non è mai stata lì prima d'ora>> disse pensieroso rallentando di fronte ad essa, io ero leggermente più avanti di lui e iniziavo a preoccuparmi.
<<Prova ad aprila>> suggerì pronto dietro di me in caso qualcosa sarebbe dovuto accadere, deglutii impaurita afferrando la maniglia della porta, quando la abbassai aprendo la porta per poco non ebbi un infarto.
Mio fratello Pete sbucò dall'interno urlando mentre Dan afferrò i miei fianchi facendomi spaventare, avevano organizzato tutto!
Entrambi erano piegati in due per le risate, Pete addirittura aveva le lacrime agli occhi, dovetti trattenere una risata.. mi avevano spaventata a morte!
<<Come avete fatto?>> chiesi quando entrambi furono calmi.
<<Pete ci spia da quando Faith ha iniziato a parlare dell'edificio>> spiegò Dan ed io ricordai la strana sensazione di essere osservata!
<<È bastato un gioco di sguardi per organizzare tutto>> dichiarò mio fratello fiero di sé, accidenti erano due geni del male!
Tirai un pizzico ad entrambi quando un venticello scompigliò i miei capelli, proveniva dalla parte del corridoio in cui non ricordavo ci fossero finestre.
<<È un altro scherzo?>> chiesi osservando i ragazzi che però erano sorpresi quanto me.
<<Sta dietro>> disse Pete affiancato da Dan mentre ci dirigevamo in quella direzione, non sapevo bene se fosse un altro scherzo o meno.
<<Misaki>> sbiancai quando udii la voce di una donna chiamare il mio nome, Josh e Dan mi guardarono sorpresi a loro volta.
<<Voglio andare via>> dichiarai girandomi intenta a ripercorrere il cammino per il giardino, ma dietro di me c'era un muro!
<<Cosa sta succedendo?>> chiesi voltandomi verso i ragazzi ma... Pete era sparito! Dan era pallido come me mentre si guardava intorno, il suono di una ninna nanna ci invitò a proseguire verso una stanza la cui porta era aperta.
<<Misaki>> i miei piedi smisero di muoversi quando entrando in quella stanza vidi mia madre nel suo letto mentre stringeva una piccola bambina tra le sue braccia cullandola, mentre mio padre era seduto accanto a lei osservandole felice.
<<Cosa significa?>> chiesi a Dan che era senza parole.
D'un tratto un lato della stanza cambiò mostrandoci un'altra scena in contemporanea: un bambino poco più grande della piccola che teneveva mia madre te le braccia, saltellava tra le braccia di quello che doveva essere il padre che somigliava parecchio a... Dan.
Le sue orecchie quasi a punta e gli occhi color arancio mi fecero pensare che quell'uomo era il padre di Dan, ed il piccolo con cui giocava era proprio quest'ultimo.
Passai di nuovo il mio sguardo su mia madre, ero io quella bambina.
<<Ci sta mostrando il passato>> sussurrai, sembrava tutto così vero...
<<Guai a chi ti toccherà>> disse mio padre afferrando una mia manina, mia madre ridacchiò... Non sapevano ancora che non sarei cresciuta con loro...
Guardai Dan che fissava il padre sconvolto, lui come me era cresciuto tra l'amore di coloro che non erano davvero i suoi genitori, io ero stata fortunata ma lui no.
<<Dan>> sussurrai sfiorando la sua mano, pensai che avrebbe rifiutato la mia stretta ma la accettò stringendo la mia mano forte nella sua.
<<È la prima volta che vedo mio padre>> disse, poco dopo una donna apparve, era bassa e con dei lunghi capelli neri ed occhi rossi come i miei.
<<Dan, vieni dalla mamma>> sussurrò allora afferrando il piccolo tra le sue braccia.
Involontariamente iniziai a piangere, Dan se ne accorse perché asciugò una mia lacrima, nello stesso momento lo scenario cambiò.
Da un lato ora c'ero io, dovevo avere sei anni ed ero sulla spiaggia con zia Dalia e zio Pete, Josh ed io eravamo intenti a creare un castello di sabbia.
Dall'altro lato c'era una casa in una prateria, una miriade di fiori colorati si discendeva accanto ad essa e tra questi vidi correre un piccolo Dan, assieme a Pete mentre mio padre e mia madre li rincorrevano sorridenti.
Mi si strinse il cuore pensando che io avrei potuto trovarmi lì in quel momento.
<<Perché ci fa vedere questo...>> sussurrò Dan e la scena cambiò nuovamente, ora era un tutt'uno: eravamo in una stanza buia, l'unica luce proveniva da un angolo dove vi era appesa una torcia.
Ci avvicinammo ad essa, man mano che camminavamo più torce apparvero fino ad illuminare l'intera stanza.
Una puzza nauseante mi portò a coprirmi il naso, ma non era nulla a confronto alla vista a cui fummo sottoposti: stavamo camminando su dei cadaveri, i loro occhi rossi sembravano fissare noi due, Dan mi strinse a sé coprendo i miei occhi, glie ne fui davvero grata.
Passarono pochi minuti, poi la voce di Pete ci distrasse.
<<Misaki, Dan!>> urlò quando aprii gli occhi, eravamo di nuovo nel corridoio dove il venticello aveva fatto danzare i miei capelli.
<<Cosa è successo?>> chiesi osservando mio fratello Pete.
<<Siete rimasti imbambolati per una manciata di minuti, tutto ok?>> chiese ad entrambi con aria preoccupata.
<<Dobbiamo tornare indietro>> Dan rispose allontanandosi immediatamente, era piuttosto scosso.
<<Cosa è successo?>> chiese Pete guardando me, feci un grande respiro prima di raccontargli tutto.
---------
Sopra Dan e Misaki!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro