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Capitolo 39

Joshua POV

Misaki non mi fece chiudere occhio per una settimana intera, Iris era stanca e più che allattarla non poteva fare molto. Tenere mia figlia tra le braccia era una sensazione nuova ed incredibile: era così piccola e fragile che avevo paura di farle del male. I suoi capelli scuri tutti arruffati le incorniciavano il roseo viso sempre corrugato per via degli innumerevoli pianti, eppure non mi sentii stressato affatto anzi con estrema fatica devo ammettere che mi piacque prendermi cura di lei.

Iris non faceva altro che dormire e farfugliare nel sonno, era davvero stanca e non volevo disturbarla. La dottoressa Byfield aveva giustificato la sua stanchezza dato che partorire un demone richiede un enorme sforzo fisico.

<<Non tenerla così! Le fai male!>> urlò Dalia mentre cullavo Misaki tra le mie braccia, Iris dormiva nel letto e Peter era in giro per la scuola.

<<Perché non pensi al tuo di mostriciattolo?>> risposi allora osservando la sua pancia ancora piatta.

<<Non chiamare mostriciattolo mio figlio>> rispose lanciandomi la pantofola di Iris in testa, rischiando per poco di colpire Misaki e subito la guardai con sguardo omicida.

<<Scusa>> disse subito alzando le mani in segno difesa, ahi ahi quanta calma mi serviva.

Fu salvata dal bussare alla porta, Ibai e Rajnish erano ancora da noi e ci sarebbero stati per almeno un altro paio di giorni, dovevano rientrare prima dell'inizio dell'inverno dato che viaggiare d'inverno per Connor era davvero difficile.

<<Iris dorme ancora?>> chiese Ibai osservandola mentre Rajnish mi saluto con un cenno di mano.

<<Già>> rispose Dalia andandole incontro, sedendosi accanto ad Iris, non potevano lasciarci soli di tanto in tanto?

<<Guarda come ti sei ridotto>> scherzò Rajnish indicando Misaki ormai dormiente tra le mie braccia.

<<Almeno non ho una ragazza svitata come quel povero di Peter>> commentai facendolo ridacchiare mentre Dalia stava già per strillare qualcosa, la fermai in tempo mostrandole Misaki, non poteva di certo svegliarla con le sue urla stridule.

Si limitò ad imprecare a bassa voce per poi tornare a parlare con Ibai.

<<Avete deciso quando partire?>> chiesi a Rajnish che ora era seduto di fronte a me osservando Misaki.

<<Si, dopodomani>> rispose guardandomi seriamente <<dovresti avvisare i ragazzi>> aggiunse riferendosi a Leyla e Ray, che sarebbero dovuti partire con loro.

<<Avviserò Pete>> risposi annuendo, per tutta la settimana non avevo fatto altro che badare ad Iris e Misaki dimenticando di tenere sotto occhio il gruppo di demoni, non avevo idea di dove fossero e cosa stessero organizzando al momento.

<<Josh>> sentii Iris bisbigliare nel sonno, mi voltai subito verso di lei che aprì gli occhi verso di me con sguardo triste e perso, ed allora capii che aveva avuto un altro sogno premonizione.

Iris POV

Ero in un posto buio con un grande affanno, mi stavo nascondendo da qualcosa, ma da cosa?

<<Scappa!>> urlò qualcuno fuori, forse uno degli studenti mentre altre urla provenivano da lontano.

Non ero padrona del mio corpo perché ero in un sogno, fu come vedere me stessa muovermi in terza persona.

Tastavo il terreno alla ricerca di qualcosa frettolosamente, le mie mani tremavano dall'agitazione e quando sembrai aver trovato l'oggetto che cercavo la porta si aprì facendomi sobbalzare.

<<Sei qui>> Josh stringeva Misaki che era avvolta in una copertina tra le sue braccia, dietro di lui Dalia e Peter si guardavano intorno nervosi.

<<Dobbiamo andare, subito>> dissi afferrando la mano di Josh, le mie guance rosse erano rigate da delle lacrime e fui sorpresa dal fatto che ero io a guidare il gruppo.

<<Di qua>> dissi svoltando l'angolo, i corridoi della scuola erano pieni di fumo e zuppi di sangue, sembrava un film horror e Misaki non smetteva di piangere tra le braccia di Josh ma era quello il posto più sicuro per lei in quel momento.

<<Come fai a sapere dove andare?>> chiese Dalia seguita da Pete mentre Josh non si poneva alcuna domanda, si fidava di me.

Giungemmo a destinazione: eravamo di fronte alla strana porta che avevamo trovato un po' di mesi fa, tra le mie mani stringevo la chiave che mi affrettai ad inserire nella serratura, quella volta non venne rigettata bensì la porta si aprì subito.

Di fronte a noi non vi era il muro dell'altra volta, ma uno strano specchio d'acqua solido dai mille colori, sembrava un portale magico.

<<Entrate>> dissi spingendo Dalia lì dentro assieme a Pete, proprio in quel momento due demoni svoltarono l'angolo correndo nella nostra direzione.

<<Va!>> urlai a Josh che stringeva Misaki tra le braccia.

Josh afferrò la mia mano entrando nello specchio d'acqua che aveva già inghiottito Dalia e Peter, Josh lo aveva già attraversato con Misaki in braccio e per un po' ce la feci anch'io.

Dall'altra parte dello specchio vi era il corridorio di una casa antica, lo dedussi dai quadri ricchi di polvere sul muro e dalla tappezzeria orrenda.

Dalia e Peter ci guardavano stupiti, Josh si voltò verso di me nello stesso momento in cui due mani spuntarono dallo specchio d'acqua ora dietro di me, mi afferarono le caviglia trascinandomi indietro, di nuovo nel college.

<<Iris!>> urlò Josh tentando di afferrarmi, ma non appena fui nuovamente dall'altra parte della porta essa si chiuse, separandoci per l'ennesima volta, per chissà quanto tempo.

<<Josh>> sussurrai svegliandomi, quando ebbi aperto gli occhi lo ritrovai seduto poco lontano da me accanto a Rajnish mentre cullava Misaki ormai dormiente.

<<Potete lasciarci soli?>> chiese agli altri osservando il mio sguardo, Dalia come al solito esitò nell'uscire, odiavo tenerle nascosto questi segreti ma non volevo farla preoccupare.

<<Cosa hai visto questa volta?>> chiese poggiando Misaki nella culla di legno chiaro che ci era stata regalata da Peter e Dalia.

<<Verremo attaccati dai demoni, qui nel college>> dissi allora mentre lui iniziò ad accarezzarmi il volto.

<<Quando?>> chiese tranquillo.

<<Non lo so... Presto. Non riusciremo a vincere, saremo costretti a scappare...>> mi fermai un attimo per schiarirmi la voce ancora rauca per il sonno <<la porta misteriosa porta in un altro luogo... Lì saremo al sicuro>> spiegai osservando la chiave sul comodino, chiedendomi se dovessi rivelargli l'ultima parte del sogno.

<<Cosa stai nascondendo?>> proprio quando avevo deciso di ometterlo, dovetti rivelarlo.

<<Io non riuscirò a venire con voi, rimarrò intrappolata qui>> quelle parole mi ferirono, e ferirono anche lui che smise di accarezzarmi, iniziando a tremare leggermente.

<<Non succederà>> disse osservandomi con determinazione.

<<Josh, se dovesse succedere...>> quelle parole lo fecero spazientire perché si allontanò di scatto da me.

<<Ho detto che non succederà>> sospirai, avevo fiducia in lui ma eravamo stati separati così tante volte che non mi era difficile credere che sarebbe successo un'altra volta, nonostante avrei fatto di tutto per non farlo succedere... e poi c'era Misaki.

Poi ricordai il sogno precedente, quello in cui Misaki affermò di avermi vista ma nessuno le credette... Era quello il motivo? Josh la crescerà lontano da me, da solo? La rivedrò mai? Se fosse quello il motivo sarebbe di certo meglio della morte, mi avrebbe dato speranza di incontrarli nuovamente.

E poi c'erano quei demoni, era mio io compito di far in modo che su Talia gli esseri abitassero in armonia, e non potevo starmene nelle mani in mano.

Forse allora non era male, quel futuro. Forse avrei dovuto lasciarmi catturare dai demoni, rimanere qui tenendo loro lontano ed al sicuro. Quello era il mio fardello e non il loro, giusto? Ed allora perché mi faceva così male solo immaginarlo? Perché non potevo essere altruista come Talia? Perché non facevo altro che ad essere egoista? Volevo stare con Josh e Misaki a tutti i costi.

<<Se dovesse succedere>> disse allora Josh risvegliandomi dai miei pensieri <<ti ritroverei di nuovo, come ho fatto prima e prima ancora. Non ti libererai mai di me>>.

Joshua POV - Ad un mese della morte di Iris, Peter e Dalia nella loro vita passata.

Il mondo era crollato in mille pezzi quando delle persone che amavo non era rimasto altro che cenere, non ero nemmeno riuscito a rendergli vendetta.

Ormai era un mese che viaggiavo senza una meta precisa, non mi nutrivo di sangue ne di cibo, dormivo in vari ostelli e rifiutavo il contatto con la gente.

Era davvero morta? Mi sembrava ieri che il suo sorriso impacciato illuminava i miei giorni, vederla imprecare contro la sua goffaggine sistemando in continuazione il grande gonnellone che era costretta ad indossare, farsi e rifarsi la treccia laterale che tanto amava e che metteva in evidenza il suo collo.

Le conversazioni con lei non erano mai banali e frivole, cercava sempre di capirmi e non di accusarmi come spesso tutti facevano, persino ridacchiando nel vedermi imprecare per motivi futili e per la mia testardaggine.

Se non quando mi nutrivo di lei, mai sfioravo la sua pelle sebbene vi erano quei momenti in cui poggiava la sua piccola e morbida mano su di me, per chiamarmi o per non perdere l'equilibrio ed in quei momenti mi sembrava di raggiungere il paradiso, il suo tocco soffice mi faceva mancare il fiato... Quel tocco che non avrei mai più sentito, né in lei né in nessun altra.

Il suo sangue poi, aveva un sapore di verso, era dolce e piccante allo stesso tempo ed era capace di farmi sentire al meglio delle mie forze dopo solo un piccolo sorso che spesso però si prolungava in lunghi attimi per via del suo strano piacere nel farsi mordere, cosa che mi faceva impazzire.

Iris, come potevo accettare di vivere senza di lei? Avrei preferito la morte, e quella avrei scelto se una pazza veggente non avesse previsto il suo ritorno nella mia vita.

Ecco il nuovo capitolo! Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare J_jolly_jo di aver pubblicizzato la mia seconda storia di sua completa volontà, te ne sono immensamente grata!

Per quanto riguarda alla storia presto avremo un nuovo POV! Chissà di chi! XP

I capitoli li pubblicherò a giorni alterni, perché ultimamente sono un po' impegnata e con la testa fra le nuvole. Un bacio! ❤

In foto: Peter e Misaki! Pete è un ottimo zietto, nel prossimo capitolo lo dimostrerà! XP

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