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Capitolo 38

Mi svegliai con una forte emicrania dovuta allo strano sogno, avrei voluto parlarne con Josh ma non avrebbe portato a nulla, solo a peggiorare la situazione.

<<Buongiorno>> dissi quando anche Josh ebbe aperto gli occhi, la sua espressione però mi fece preoccupare.

Si alzò di scatto mantenendosi le mani tra i capelli, fissando il lenzuolo sotto di lui, posai la mia mano sulla sua schiena avvicinandomi.

<<Tutto ok?>> chiesi e per un attimo mi sembrò di vedere una lacrima rigargli il volto.

<<Ho solo fatto un brutto sogno>> rispose senza rivolgermi uno sguardo, che avesse visto ciò che ho visto io?

<<Cosa hai sognato?>> chiesi con voce tremante.

<<Tu... Tu non c'eri più, di nuovo ma questa volta per sempre. Eravamo solo io e Misaki>> quelle parole mi spaventarono più di quanto potessi immaginare, Josh sembrò accorgersene perché mi strinse forte la mano.

<<Ho fatto lo stesso incubo>> Josh mi strinse forte tremante, perché? Perché entrambi avevamo sognato un futuro simile?

<<Iris, dobbiamo andare via...>> sussurrò asciugando le lacrime che mi percorrevano il volto, come potevo andare via da lì? Talia mi aveva raccomandato di prendermi cura della sua Terra non di abbandonarla.

<<Non posso>> risposi trattenendomi dal piangere, dovevo essere forte, d'altronde erano solo sogni e nulla di concreto.

<<Lo so, sei legata a questa Terra ormai>> rispose Josh sbuffando, per poi aggiungere <<andrà tutto bene, troveremo una soluzione>>.

<<Iris!>> sentimmo bussare tutto d'un tratto, era Dalia che bussava alla porta, ancora con il pigiama andai ad aprire sussultando però nel vedere Ibai al posto di Dalia, accompagnata da Rajnish!

<<Iris!>> urlò questa abbracciandomi forte, Rajnish rimase stupito dal mio pancione mentre Ibai iniziò ad accarezzarlo felice.

La visita dei nostri amici mi aiutò a dimenticare per poco più di un attimo quel brutto sogno di cui non feci parola né con Dalia né con Pete, Ibai e Rajnish ci raccontarono del loro regno, le cose andavano a gonfie vele e ne erano molto entusiasti.

Josh non perse tempo nel informarli di Ray e Leyla, Rajnish accettò promettendo di offrire riparo e protezione ad i due ragazzi nella sua nazione, un'altra questione era stata affrontata.

Nonostante le risate e le lunghe conversazioni mi sembrò di vivere tutto in terza persona, come se ci fosse un muro a separarmi dalla felicità e la spensieratezza dei miei amici. Nonostante fingessi di stare bene ed essere felice, non potevo fare a meno di rivivere quel sogno nella mia mente, continuavo a rivedere Misaki correre nella mia direzione, cadendo... Le sue dolci guance rosse rigate dalle lacrime asciugate da Josh.

Era solo un sogno, allora perché mi sembrava fosse vero? Non volevo morire, volevo crescere Misaki insieme a Josh, sposarlo quando la piccola era nata per renderla partecipe del nostro amore... Josh, abbiamo fatto tanto per stare insieme, non potevo lasciarlo solo un'altra volta.

<<Iris, tutto ok?>> chiese Dalia quando smisi di parlare per un po', rivelando un po' della mia tristezza.

<<Sí, sono solo un po' stanca>> dissi cercando di giustificare il mio atteggiamento indicando il pancione, Josh invece capì subito il motivo della mia tristezza perché intervenne subito <<scusateci, avremo modo di parlare più tardi... Ora Iris ha bisogno di riposare>> mi prese per mano mentre tutti ci salutarono, lo sguardo di Peter e Dalia rivelava grande preoccupazione mentre Ibai e Rajnish sembrarono credere a quella bugia.

Quando fummo nella nostra stanza lasciai andare un grande sospiro, sentivo le gambe tremare ed una gran voglia di dimenticare quel brutto sogno.

<<Non riesco a dimenticarlo>> dissi a Josh che non esitò a stringermi tra ls sue braccia, poggiai il mio viso sul suo petto scolpito respirando profondamente il suo dolce profumo, le sue braccia forti mi fecero sentire al sicuro e finalmente mi sembrò di ottenere un vero attimo di pace mentre le sue labbra riempivano il mio capo di baci, come potevo dire addio a questo? A Josh, che era il mio tutto? E alla nostra piccola, che già amavo tantissimo...

<<Ti amo>> disse Josh allontanandosi leggermente, iniziando a baciare continuamente il mio viso in tutti i punti, sorrisi come una bambina al contatto con le sue morbide e fresche labbra ed allora iniziai a rispondere ad i suoi baci, baciando prima la sua fronte, poi le guance, il collo, il mento ed ogni singolo punto del suo viso.

Piano piano ci stendemmo sul letto, le sue labbra continuarono a coprirmi di baci scendendo dalle mie labbra al mio collo, il mio petto, fino a raggiungere la pancia che riempì di baci fin quando non poggiò il suo orecchio su di essa quasi come se Misaki gli stesse parlando e che solo lui potesse sentirla.

<<Cosa fai?>> sussurrai allora accarezzando i suoi capelli scuri, non potevo osservare i suoi occhi eppure mi sembrava di sentire il suo sguardo su di me.

<<Ascolto nostra figlia, posso sentire il suo battito>> rispose voltandosi verso di me, avanzando per poi poggiare le sue labbra in corrispondenza del mio cuore, puntando i suoi occhi su di me.

<<Posso sentire anche il tuo cuore Iris... È qui che batte, è vivo e lo sarà per sempre... Insieme al mio e a quello di Misaki, non essere triste>> sussurrò tornando a baciarmi sulle labbra, aveva ragione... Vero? Io ero ancora lì, e avrei fatto di tutto per essere con loro a lungo.

<<Stai con me...>> sussurrai tra un bacio e l'altro, e senza accorgermene ci addormentammo l'uno accanto all'altro.

Un altro ricordo. Erano passate diverse settimane da quando avevamo conosciuto Josh, Dalia e Peter e quel giorno i nostri due amici erano sgattaiolati fuori di nascosto lasciandoci soli nella stanza che si affacciava sul mare, dove nel caminetto ardeva il fuoco il cui scoppiettio accompagnava il lontano rumore delle onde che si infrangevano alla riva di ciottoli.

<<Chissà dove sono quei due>> dissi osservando il mare dalla finestra, mentre Josh sistemava la legna nel camino, non riusciva a star fermo un attimo.

<<Spero solo non si caccino nei guai, ne andremmo noi di mezzo>> rispose Josh, ed allora mi voltai verso di lui osservando i suoi occhi rossi in cui si riflettevano le fiamme del fuoco, la sua bellezza mi lasciava sempre senza fiato.

<<Chissà com'è l'amore>> fu la stramba risposta che gli diedi, rimasi stupita io stessa di quelle parole. Mi domandavo spesso quale fosse quel sentimento che ti portava a voler mettere a rischio di tutto, anche la vita.

<<Non lo so, non mi interessa molto... Rende la gente scema>> rispose sorridente, mi sentii offesa da quelle parole senza averne alcun reale motivo.

<<Per te sarebbe orribile, dato che lo sei già>> risposi stuzzicandolo, lui non perse il sorriso anzi ridacchiò <<da quale pulpito...>> rispose, afferrai un piccolo legnetto che era presente tra la legna da ardere tirandoglielo dritto in testa.

<<Uuuh potresti uccidermi con quello>> afferrò il legnetto gettandolo nel fuoco, iniziando a corrermi dietro per farmi il solletico, lo odiavo!

<<Non farmi del male, ti prego!>> urlai ridacchiando quando le sue mani afferrarono i miei fianchi costringendomi a fermare la mia corsa, quando mi voltai verso di lui i suoi occhi neri mi fecero sussultare... Non era solletico quello che mi aspettava.

<<Iris>> sussurrò prima di affondare i denti nel mio collo facendomi mancare il respiro, come al solito quella era una sensazione piacevole per me come per lui, mi aveva detto spesso che le altre ragazze non reagivano come me, lamentandosi invece di gemere di piacere.

<<Non farlo>> sussurrò quando mentre si allontanava lo invitai a continuare, io stessa non capivo da dove trovavo il coraggio di fare richieste del genere.

<<Un altro po'>> sussurrai fissando le sue labbra sporche di sangue che vennero pulite lentamente dalla sua lingua.

<<Non puoi invitare un demone a bere con quella voce e con quegli occhi... Giochi con il fuoco>> rispose affondando nuovamente i denti nella mia carne, ma questa volta non sul mio collo bensì sul mio petto che era stretto da un corsetto bordeaux.

Quella bevuta fu più lunga delle altre tant'è che per poco non svenni, furono le sue braccia a tenermi in piedi e per un attimo i nostri volti furono così vicini che pensai di essere vicina a dare il mio primo bacio... Josh però si allontanò subito nervosamente senza dire una parola.

<<Non farlo mai più...>> disse sospirando, odiava così tanto bere da me?

<<Scusa>> sussurrai distogliendo lo sguardo da lui, sedendomi accanto al fuoco.

<<Non devi scusarti...>> rispose tornando a sorridermi <<sei così...

Il sogno si interruppe quando mi svegliai sentendo dei forti dolori all'addome, quando diedi un'occhiata alle lenzuola sotto di me notai che non era stato solo il sudore a bagnarlo, si erano rotte le acque?

<<Josh>> dissi scuotendolo, si svegliò subito dopo <<cosa succede?>> chiese sbadigliando ma quando notò il mio stato divenne pallido come un fantasma.

<<La bambina...>> dissi trattenendo un urlo di dolore, ma come era possibile? Mancava ancora un mese! <<Chiamo la dottoressa>> disse digitando nervosamente il numero sbagliandolo più volte, imprecò così tanto da rendermi più agitata di quanto già lo ero.

I dolori arrivavano a poca distanza di tempo l'uno dall'altro ed erano così forti che pensai di stare per morire, quando Josh ebbe finito di parlare al telefono corse verso di me.

<<Sta arrivando... Io... Cosa posso fare?>> chiese osservandomi nervosamente, che fine aveva fatto il demone sempre pronto e coraggioso?

<<Chiama Dalia>> risposi in un sussurro, non se lo fece ripetere due volte ed in un men che non si dica Dalia era lì sconvolta quanto Josh, il suo volto pallido mi fece intuire che nemmeno lei mi sarebbe stata molto d'aiuto.

<<Degli asciugamani, subito>> urlò allora Peter entrando nella stanza stupendomi, i due sembrarono risvegliarsi dallo stato di trance seguendo ogni ordine di Peter che sembrava sapere cosa fare.

<<Iris, respira lentamente>> disse e così feci, avevo visto numerose volte scene del genere in vari film ma mai avrei potuto immaginare il dolore che si provava davvero in un momento del genere...

Dopo qualche minuto che mi sembrò un'eternità la dottoressa arrivò, con l'aiuto di Dalia mi preparò al meglio per il parto anche se la parte più importante e difficile era la mia, non dovevo arrendermi e spingere più forte che potevo, per Misaki, per me, per Josh...

Le guance rosse di Misaki mi tornarono in mente, quelle che avevo visto nel sogno... Avrei voluto accarezzarle e mancava davvero poco.

Il pianto della piccola riecheggiò nell'aria, sentivo tante voci in sottofondo mentre mi guardavo intorno alla ricerca di Misaki, del suo piccolo corpo, dei suoi occhi e delle sue manine... Era arrivata prima del previsto e non vedevo l'ora di stringerla tra le mie braccia.

Ero stanca, tanto stanca e volevo davvero dormire, eppure non potevo... dovevo vedere Misaki ma dov'era? Intorno a me sembrava essere diventato tutto così buio...

Iris la voce di Talia ora era l'unica cosa che ero in grado di sentire, mentre il buio mi circondava "Iris, quello che hai visto non era solo un sogno, era il futuro" la voce si fermò un attimo per poi proseguire "ma non temere, le visioni possono essere interpretate in vari modi... Non morirai ma ben presto dovrai affrontare una grande sfida da sola. Puoi farcela, fallo per la tua nuova famiglia".

Intorno a me tutto tornò alla normalità, i volti erano di nuovo visibili e Josh con in braccio Misaki mi era accanto visibilmente preoccupato.

<<Iris? Mi senti?>> disse cullando la piccola piangente, dovevo aver perso i sensi per un bel po'.

<<Si>> fu l'unica parola che riuscii a pronunciare, lentamente tesi le mie braccia verso Misaki, volevo stringerla nonostante non avessi le forze.. Quello che mi aveva detto Talia mi aveva aiutata a recuperare la fiducia in me stessa.

<<Non sei abbastanza forte>> rispose Josh, posandola comunque tra le mie braccia, aiutandomi a stringerla forte in modo che non mi potesse cadere.

Misaki aveva gli occhi rossi come quelli di Josh, non appena fu tra le mie braccia sembrò calmarsi emettendo piccoli gemiti, la sua manina si apriva e chiudeva in continuazione, era avvolta in un maglioncino di Josh in assenza di copertina, non avevo fatto in tempo nemmeno a comprare l'essenziale per il suo arrivo...

Josh mi baciò la fronte, Dalia e Peter si sedettero accanto a noi osservandola felici, quella era la mia nuova famiglia.

Chiedo scusa se ci sono degli errori, wattpad mi ha cancellato il capitolo un paio di volte, non ha salvato le parti revisionate ed io ho perso la pazienza! Purtroppo in assenza di PC non posso fare nulla quindi domani correggerò nuovamente in caso di errori ma adesso devo pubblicare, è un capitolo troppo importante per me e non vedevo l'ora di condividerlo!

In foto Iris, Josh e Misaki.

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