Capitolo 33
Urla e risate mi svegliarono presto, era il giorno in cui le lezioni sarebbero iniziate nuovamente e mi svegliai brontolando come Josh.
<<Ucciderò tutti>> disse tra sé e sé facendomi sorridere, solo qualche mese prima anche noi eravamo in mezzo a quella folla. Dalia e Peter si erano offerti di assicurarsi che tutto sarebbe andato per il meglio seguendo insegnanti e studenti mentre io e Josh ci saremmo occupati di interrogare i due nuovi arrivati e trovare una soluzione alla mia nuova situazione.
<<Mi ricordo ancora il primo giorno, ci scontrammo per caso lungo la via e pensai mi volessi uccidere con lo sguardo>> mi sentivo nostalgica a pensare ad i vecchi tempi in cui non avevo nemmeno idea di essere il fiore né ricordavo il mio vero nome.
<<Dovevo recitare la mia parte>> rispose facendo spallucce, alzandosi potei ammirare il suo fisico scolpito che ogni volta mi faceva arrossire, mentre il mio ventre iniziava ad arrotondarsi. <<È già ora?>> dissi accecata dalla luce, Josh aveva appena aperto le tende rosse, non avevo proprio voglia di uscire fuori dal letto.
<<Sì, dobbiamo prima andare dalla dottoressa e poi interrogare i ragazzi... Siamo già in ritardo>> sospirò sollevandomi dal letto a mo' di principessa aiutandomi a raggiungere il bagno, prepararsi con il solo utilizzo degli arti superiori non era il massimo ma non era nemmeno impossibile, ci avrei messo solo di più.
Quando entrambi fummo pronti mi prese sulle spalle, avevo insistito sull'usare la sedia a rotelle ma proprio non voleva starmi a sentire, maschio o femmina il bambino sarebbe stato testardo come un mulo, non avevo alcun dubbio a riguardo.
<<Chi è questa dottoressa?>> chiesi evitando di incontrare gli occhi curiosi degli studenti che camminavano per i corridoi, prima guardavano me curiosi poi fissavano Josh che sembrava ucciderli con lo sguardo.
<<Un'altra vecchia conoscenza... In realtà me la consigliò Sarah un po' di tempo fa>> Sarah, la demone veggente con cui per poco non iniziava un combattimento, ah odiavo quella ragazza!
<<Accidenti a te, non mi hai mai raccontato cosa hai combinato tutto quel tempo da solo>> borbottai nascondendo la mia testa nel suo collo inebriata dal suo dolce profumo, per poco mi dimenticai di essere in pubblico.
<<Sta arrivando l'autunno>> commentò Josh osservando le foglie cadere danzando dai rami degli alberi, la via d'entrata del college pian piano veniva colorata da un incantevole tappeto di foglie che variava tra sfumature di rosso, arancio e giallo.
Adoravo i colori dell'autunno sebbene tornare a vedere tutti gli alberi spogli sarebbe stato triste. Superato il cancello non riconobbi bene le strade che percorremmo, Josh mi teneva ancora saldamente sulle sue spalle senza lamentarsi mentre io osservavo i nuovi paesaggi attorno a me.
Non avevo passato molto tempo nella capitale, ci ero venuta per entrare a far parte del college ma nella mia vita precedente non ebbi mai l'opportunità di visitarla né quando ancora non ricordavo nulla.
Era la perfetta mescolanza tra moderno e antico, numerosi bus e taxi percorrevano le strade così come la gente indaffarata. Da quando la profezia era nata e da quando la magia rischiava di sparire dalla nazione la gente si era concentrata nel rendere Talia una nazione vivibile anche da chi non era pratico di magia.
Lo stato era formato da un concilio magico e non, le decisioni le prendevano insieme ed avevano sempre rifiutato di credere alla profezia, dichiaravano che la scomparsa di magia fosse solo una mera coincidenza, qualcosa che prima o poi sarebbe dovuto accadere ma chissà cosa pensavano ora che era tornata tra di noi come prima.
<<Siamo arrivati>> disse Josh suonando il campanello di un grande palazzo sotto la voce "Dott.ssa Byfield" che aprì all'istante, Josh prese le scale invece dell'ascensore e quando fummo al secondo piano una donna sulla sessantina ci accolse sorridente, i capelli castani erano racchiusi in una coda bassa ed indossava un camice bianco.
<<Joshua! Come stai? La tua chiamata di ieri sera mi ha fatto preoccupare, tutto ok? E chi è la tua amica?>> chiese dandogli un pizzicotto sulla guancia, aveva rischiato grosso.
<<Lei è Iris>> rispose Josh leggermente imbarazzato tant'è che mi sembrò addirittura vederlo arrossire prima di proseguire <<è la mia fidanzata>> quelle parole fecero sussultare la donna che mi fissò attentamente <<e cosa ci fa sulle tue spalle?>> io sospirai per poi rispondere al posto di Josh <<sono incinta>> dissi e subito la dottoressa portò le sue mani dinanzi alla bocca completamente sorpresa.
<<Poverina, chissà quanti dolori starai sentendo... Presto venite nel mio secondo studio>> disse facendoci cenno di seguirla, Josh teneva il capo chino e le sue guance erano ancora colorate di un lieve rosso che gli donava particolarmente.
<<Tutto ok?>> chiesi allora sussurrando nel suo orecchio, in risposta si limitò ad annuire, era così strano vederlo imbarazzato! Se Dalia fosse stata qui avrebbe riso fino alla morte.
La dottoressa ci fece accomodare in uno studio munito di lettino e attrezzatura varia, Josh mi aiutò a salire sul lettino mentre la donna avvicinò un piccolo televisore e gli strumenti adatti per effettuare un'ecografia, ritrovarmi in quel posto insieme a Josh mi fece realizzare davvero di quello a cui stavamo andando incontro e subito mi sentii agitata.
<<Le gravidanze di demoni sono diverse dalle altre, così come quelle di fate>> iniziò a spiegare la donna mentre spennellò un gel freddo sul mio ventre facendomi rabbrividire, Josh sembrava sul punto di svenire standomi accanto, non osai immaginare cosa avrebbe fatto durante il parto!
<<Da quanto tempo credi di essere incinta?>> chiese la dottoressa mentre sullo schermo iniziammo a vedere qualcosa, Josh sembrava stesse davvero per morire e dovetti trattenere una risata.
<<Un mese più o meno>> risposi, erano già passato tanto tempo tra i preparativi del incoronazione di Rajnish, il viaggio di ritorno... Accidenti.
<<Si può già vedere il piccolo corpicino... Presto sarai in grado di tornare a camminare, lo vedete?>> chiese tracciando con le dita il contorno del piccolo sul display che era rannicchiato su se stesso, subito sentii le lacrime fuoriuscire dai miei occhi dall'emozione, era davvero mio figlio e lo amavo già più di tutto.
<<Il terzo mese sapremo il sesso>> disse stampando l'ecografia mentre Josh prese posto in silenzio, ancora sconvolto fissando l'immagine del piccolo. Mi ripulí e poi mi diede due piccole boccette da riempire di campioni per le urine e dei fogli da compilare riguardo la mia salute generale e quella di Josh.
<<Grazie mille>> disse Josh alla donna quando la visita fu terminata riprendendomi sulle sue spalle per poi ritornare al college.
<<Sei stato zitto tutto il tempo>> dissi allora durante il tragitto stringendo la busta di carta con l'ecografia tra le mani <<È stato... strano>> rispose guardando dinanzi a sé <<strano?>> chiesi allora offesa, insomma un figlio non è "strano".
<<Io.. quello è davvero nostro figlio. È una strana sensazione... è bella>> ed allora mi fu chiaro perché aveva mantenuto il silenzio fino ad allora, si stava commuovendo! Gli occhi gli si illuminarono mentre la voce era bassa e rauca, non potei trattenermi dal posare le mie labbra sulla sua guancia a poco da me sentendolo sbuffare <<mi bruciano gli occhi per il freddo>> disse nascondendo un lieve sorriso.
Era ormai mezzogiorno e Ray e Leyla ci aspettavano nell'ufficio del preside pronti a rispondere alle nostre domande, dovevamo scoprire di più riguardo al villaggio delle fate e a quel gruppo di demoni.
Presi posto accanto a Josh dietro la scrivania fronteggiando i due che si guardavano intorno con agitazione, Josh li fissava severo mentre io cercai di fare la parte del poliziotto buono.
<<Quindi... Leyla...come vi siete conosciuti?>> chiesi scegliendo di parlare prima alla ragazza <<è una lunga storia>> rispose però il demone <<abbiamo tempo>> fu la risposta pronta di Josh, non sembravano andare molto d'accordo.
<<Ci conosciamo da sempre...>> rispose Leyla ricevendo un'occhiataccia dal demone che le era accanto <<Ray era stato adottato dal villaggio di fate dove anche io sono cresciuta con i miei genitori. Siamo migliori amici, Ray mi difendeva quando gli altri mi insultavano per la mia altezza o per il mio aspetto, ben presto però un gruppo di demoni ha iniziato a minacciare il nostro villaggio e Ray si è unito a loro per cercare di capire cosa volessero. Però una sera hanno dato fuoco a tutto, hanno ucciso... tutti. Ray ha fatto in tempo a salvare solo me>> la voce le iniziò a tremare dall'emozione e delle lacrime le rigarono il volto e dovetti trattenermi dal non piangere assieme a lei.
<<Sapete perché lo hanno fatto?>> chiese allora Josh che osservava Ray <<I demoni accusano le fate per le torture ricevute durante la guerra contro di loro... Ed ora pensano sia il momento di far subire le stesse cose a loro>> spiegò brevemente pronunciando quelle parole con grande sgomento e disprezzo, la storia sembrava ripetersi all'infinito e questa volta sarebbe toccato a me far in modo di riportare la pace tra gli esseri della nostra terra.
<<Tu la pensi come loro?>> chiese Josh facendo sussultare entrambi <<Certo che no!>> urlò rabbioso serrando le mani in due pugni <<hanno evocato il fuoco tramite dei cerchi magici, sono molto più potenti di quanto voi possiate immaginare e sono già tantissimi>> aggiunse mentre Layla cercò di calmarlo stringendo la sua mano in quella di Ray.
<<Per prima cosa dovremmo informare le autorità>> disse Josh per poi guardare me <<appena starai meglio vedremo di capire se i tuoi nuovi poteri potranno esserci di qualche aiuto>> aggiunse sospirando.
<<Voi due potete andare>> dissi allora ai ragazzi che non se lo fecero ripetere due volte, ricordavano tanto me e Josh o Dalia e Pete, due razze ora in guerra minacciavano il loro rapporto di amicizia.
<<Dobbiamo aiutarli>> dissi a Josh mentre Dalia e Peter entrarono nella stanza, i soliti spioni.
<<Quando smetterete di origliare?>> chiese esasperato Josh mentre Dalia si tuffò sulla busta che tenevo ancora stretta tra le mani <<è quello che penso, vero?>> esclamò felice ed allora annuii dandole il permesso di aprirla.
<<È così piccolo! Pete guarda!>> urlò saltellando mentre Peter sorrise impacciato, sapevamo tutti che l'euforia di Dalia nascondeva una "richiesta".
Ciauuu, spero i nuovi capitoli non vi stiano annoiando! :P Domani è il mio compleanno e non credo sarò in grado di aggiornare quindi chiedo già perdono! Spero di aprire i pacchi e trovarci sotto Josh, ahah mi dispiace per Iris ma dovrà accettarlo! \(^o^)/
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