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34- Landon

Vedere gli occhi di Katie pieni di emozione mi rende felice. Il momento in cui ho convinto Leo a raggiungere la stanza di lei rimarrà sempre impresso nella mente. La felicità la si può trovare dietro l'angolo, bisogna solo ricordarsi che è esiste.

Da quando mia mamma ha scoperto della malattia di Katie sembra essere cambiata. La vedo spesso con Flam, l'aiuta nei compiti, l'accompagna a scuola e giocano persino insieme. La mia sorellina qualche volta esce con suo papà e sembra aver trovato un po' di equilibrio. Non vedo più mio padre dall'ultima volta in cui uscii con Katie. Non ha più chiesto di me, come io di lui. A volte, grazie a Katie, credo che ciò che rotto può essere ricostruito, basterebbero le parole giuste. Ma... nella mia famiglia, forse, tutto ciò è impossibile.

Non sto mai a casa, solo per lavarmi e cambiarmi i vestiti. Per fortuna in ospedale, grazie all'animazione, sono diventato popolare e i medici mi fanno rimanere tutto il tempo in camera con Katie.

Bussano alla porta della mia stanza.
<< Avanti! >> Urlo.
<< Landon, ciao. >> E' mia madre, si presenta con un sorriso ed uno sguardo strano. << Stai tornando in ospedale? >> Chiede.
<< Sì. >> Dico, continuando a sistemarmi il borsone.
<< Ma riposati un po', posso andarci anche io al posto tuo, con Flam. >>
<< No mamma, voglio stare con lei più tempo possibile. >> Ribatto. << Lei ha bisogno di me. >>
<< Come sei cambiato, figliolo mio... Forse non te l'ho mai detto ma... sono fiera di te! Sono sempre stata presa dalle mie situazioni in casa, ho sbagliato parecchie volte nella mia vita verso di te, non sono stata un'ottima mamma, ma... ti ho sempre voluto un gran bene e ti voglio un gran bene! Ti sei preso cura di Flam quando noi eravamo assenti, nonostante il tuo carattere scontroso, le hai fatto da padre, madre e fratello. >>

Le parole di mia madre mi spiazzano. Non riesco più a concentrarmi sugli abiti da mettere dentro il borsone così smetto di evitarla e la guardo con occhi lucidi.

Anche lei si è commossa nel dire tutto ciò, ma... non mi sarei mai aspettato che prima o poi mia madre avesse dimostrato tanto affetto nei miei confronti. Rimango senza parole. Mi avvicino a lei, vorrei abbracciarla, ma l'imbarazzo mi blocca.
<< Ti chiedo scusa, farò di tutto per recuperare il nostro rapporto. Ti starò vicina quando Katie... insomma... >> Finisce in sospeso il suo discorso e Flam entra in camera mia delicatamente.
<< Anche io ti voglio bene, Landon! >> Urla allegra e mi abbraccia. Il suo gesto fa sbottare a piangere mia madre, ma trovo la forza per stringere entrambe tra le mie braccia.
<< Grazie... >> Sussurro e chiudo gli occhi per non piangere.

Finito di sistemarmi il borsone mi precipito a mangiare qualcosa in cucina: il mangiare dell'ospedale fa davvero schifo.
<< Ho una cosa per Katie. >> Dice mia madre, scendendo le scale della mia stanza. Apre il forno ed esce un profumo di panettone al cioccolato.
<< Woow! Voglio venire anche io in ospedale per mangiarla con voi! >> Dice Flam, guardandomi.
<< Ok, sbrigati a sistemarti che è tardi. >> Le dico ed inizia a correre per prendere i suo giocattoli per giocare con Leo e il suo giubbotto.
<< Grazie mamma, l'apprezzerà tantissimo, in ospedale non mangia molto. >>
<< Purtroppo deve adattarsi... >> Risponde mia madre.
<< No... lei non rimarrà lì a lungo, verrà a casa quì con noi. Odia stare lì come paziente! >> Dico, riflettendo tra me e me.

Per strada Flam mi tiene la mano stretto stretto, come in cerca di protezione.
<< Landon... Posso farti una domanda? >> Chiede, dolcemente. Il suo tono di voce è basso e preoccupato.
<< Certo! >>
<< Katie ce la farà com' è successo a Leo, non è così? >>
Continuo a camminare in cerca di risposte. << Ti racconto una storia prima di entrare, Flam. >>

Ci sediamo su una panchina all'interno del cortile dell'ospedale. << C' era una volta un angelo condannato a vivere in un terribile castello. Questo era brutto, buio e sporco. All'interno abitavano tante persone cattive, compresi tanti bambini che litigavano tra loro per ogni cosa; erano tutti scontrosi. Il piccolo angelo, nonostante il brutto ambiente, era sempre felice e gentile con ognuno di loro e gli voleva tutti un gran bene. Un giorno uno di quei bambini la seguì per tutto il castello, piangendo. Quando l'angelo lo notò lo accolse con sè nella sua stanza. Diventarono grandi amici, ma... il bambino era malato. >>

<< E' Leo quel bambino? >> Chiede Flam e annuisco. << Continua, allora. >>
<< Durante un sogno, mentre l'angelo dormiva con il suo nuovo amico, gli apparve uno come lui.>>
<< Un altro angelo? >>
<< Esatto. E gli disse che tutti dentro quel castello avevamo bisogno di lui, ma che... se li avrebbe aiutati lui sarebbe morto. >> Faccio una piccola pausa e Flam guarda i suoi piedi, pensierosa.
<< Sai come finisce la storia, Flam? >> Lei fa segno di no con la testa.
<< Dentro il castello si formò una vera e proprio armonia, col tempo tutti riuscirono ad aiutarsi tra loro, a volersi bene e a non essere più scontrosi. Il bambino guarì del tutto, ma... L'angelo li salutò con un meraviglioso sorriso, soddisfatto di aver sacrificato la propria vita per loro. >> Non so da dove giuse fuori questa mia fantasia.

<< Katie è quell'angelo? Davvero è riuscita a guarire il piccolo Leo e a far vivere tutti felici? >> Chiede, alzandosi in piedi, quasi contenta.

E' proprio così: Katie ha portato la pace dentro la mia famiglia, il piccolo Leo ce l'ha fatta perché Katie gli è stata sempre accanto, io ce l'ho fatta perché lei mi ha dato fiducia ed è riuscita a conquistarmi. Ho stravolto la mia vita per lei e ne è valsa totalmente la pena.
<< Sì, sorellina. Katie è proprio quell'angioletto della storia. >> Confermo, sorridendo. Sono sicuro che la vita è davvero ingiusta, ma... quando Katie non ci sarà più... sarà presente nei nostri cuori perché ha lasciato un ricordo bellissimo dentro ognuno di noi.

<< Adesso devi farmi un favore, va da lei e dille che io sto per arrivare, che avevo un'urgenza di... andare in bagno. >> Esclamo, eccitato.
<< In bagno? >> Flam ride. << Ma Landon, cosa dici? >>
<< Fai come ti ho detto, io parlo con la dottoressa: Katie tornerà a casa con noi! >>

A quelle parole la mia sorellina corre, con quelle lunghissime e magre gambe, verso la stanza di Katie ed io la guardo finché non scompare dal corridoio. E' cresciuta tantissimo non solo caratterialmente, ma fisicamente: si farà senza dubbio più alta di me. E' davvero stupenda.

Busso alla porta dello studio della dottoressa.
<< Permesso? >>
<< Sono occupata! >> Risponde, senza guardare oltre il suo computer.
<< Dottoressa... >> Ritento. Alza lo sguardo e toglie subito gli occhiali.
<< Landon! Sei tu! Entra pure, non ti avevo riconosciuto. >> Si alza dalla sedia e mi viene incontro per salutarmi. << Tutto ok? >> Chiede.
<< Sì sì, volevo chiederle un favore... >> Dico, sbattendo le dita sul tavolo, nervoso ed imbarazzato.
La dottoressa si sistema gli occhiali aggrappati al camice e mi guarda curiosa. << Io... volevo il suo consenso per portare Katie fuori da qui. >> Chiedo tutto d'un fiato.
Si siede esausta. << D'accordo. >>

Cosa? Non ho bisogno di insistere? E' stato così semplice? Non posso crederci. << Sta... dicendo sul serio? >> Chiedo, esitante.
<< Sì, verrà il dottore almeno due volte a settimana a farle visita. Non ha senso rimanere quì. >>
Le sorrido, felice. << Grazie, dottoressa! Vado subito a riferirglielo! >>
<< Landon! >> Mi trattiene ancora. << Falla vivere come merita! >>

Corro velocemente verso la sua stanza e sento le risate tra Flam e Leo. Apro così bruscamente la porta che quasi quasi precipito a terra.
<< Landon! >> Dicono in coro, ridendo. Le evito, anche se mi viene da ridere, ma la voglia di portare Katie con me è molta.
<< Sistema il tutto, andiamo via da quì. >> Le dico, avvicinandomi al letto.
<< Cosa? Landon, aspetta! >> Mi blocca, mentre apro il suo armadio per prendere il borsone.
<< Ma la dottoressa? Io non posso... >>
<< Piccola, ho già fatto tutto. Tu vivrai a casa mia da adesso in poi, il dottore ti verrà a trovare due volte a settimana ed io sarò lieto di dormire accanto a te ogni notte. >>

Lei mi guarda sorridendo. << Sono così felice!! Grazie Landon! >> Si alza lentamente dal letto e mi aiuta a prendere la sua roba. La abbraccio stretta da dietro. << Ti amo. >> Le sussurro e lei si stringe forte a me.

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Solo una frase: IL VERO AMORE!

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