13- Katie
Come concordato con la dottoressa, non appena ripresa dalla mia debolezza, sono riuscita dall'ospedale. Questa volta farò davvero di tutto pur di non rientrarci, rischio davvero che i miei genitori scoprano la verità.
E' ottobre e ricominciano le lezioni universitarie. Sono ormai fuori corso e preferisco studiare a casa. Scandisco le mie giornata tra studio e animazione all'ospedale, anche il mio piccolo Leo sta meglio, mentre il nonno è completamente guarito. Mi sento più tranquilla, sto riprendendo a vivere e spruzzo allegria da tutti i pori. Proprio oggi ho organizzato dei magnifici giochi da far fare a tutti i bambini dell'ospedale, ne saranno sicuramente entusiasti.
Quando sei di buon umore anche il paese in cui abiti lo vivi diversamente, il parco è talmente grande che alla vista di quel verde per tutto il paese ti rilassa, senza farti pensare a nulla. Il verde delle colline intorno alla valle, le enormi distese di campi coltivati, il fiumiciattolo che scorre, il radioso sole che risplende, il rilassante canto degli uccellini, la leggera brezza fredda... ti lasciano ritrovare la pace dei sensi. Quì si sente solo il rumore della natura. E sentirlo è una sensazione bellissima e commovente, per un istante ti sembra di volare. Quel cielo magnificamente blu non ti fa smettere di osservare quelle nuvole dalla forma strana, cominci ad associarle a cose, oggetti che conosci e... sorridi. Pare di vedere nell'aria grosse palle di zucchero filato che ti riportano alla mente le passeggiate fatte al luna park, quando felice affondavi il volto nell'ovatta zuccherata e ne uscivi tutta appiccicosa. Il paesaggio è talmente bello da sembrare un disegno, una cartolina da spedire! Ma la cosa più bella in assoluto è l'aria che respiri, i profumi che attraverso le narici inebriano il corpo: l'odore della terra, dell'erba... E se resti tanto tempo a guardare puoi avere la fortuna di giungere al tramonto, al momento in cui la natura sembra che si congeda dalla luce del giorno per andare a dormire. Giungerà poi il crepuscolo, e con le prime luci dell'alba tutto ricomincia: il miracolo della vita.
Mi incammino verso l'ospedale quasi saltellando, canticchiando una canzone.
<< Buongiorno Katie! >> Mi saluta la signora della bottega dove mi servo di solito.
<< Buongiorno a lei! >> Rispondo, allegramente.
<< Guarda chi si rivede... >> Mi giro di scatto dietro di me, spaventandomi e finisco per sbattere contro di lui...
<< Oddio! Landon! >> Mi tiene dalle braccia per evitare di farmi cadere.
<< Scusami, non volevo spaventarti. >> Dice ridendo e coinvolge anche me con la sua risata.
<< Stavo salutando lo signora e... ero distratta. >> Mi giustifico, spostandomi una ciocca di capelli dagli occhi.
Sono trascorse settimane da quando io e Landon non ci vediamo, il signor Antonio mi ha raccontato delle poche visite che di tanto in tanto faceva in ospedale a Leo, ma abbiamo sempre avuto orari differenti. Rivederlo così... in forma, con la solita canottiera che risalta i suoi muscoli, con quei capelli biondissimi che diventano ancora più lucidi accarezzati dai raggi del sole e quegli occhi color cielo... Mi fa rabbrividire.
Noto il borsone sulla spalla sinistra.
<< Dove vai? >> Chiedo, per spezzare quell'imbarazzante silenzio tra noi.
<< Stavo andando ad allenarmi. >> Mi indica la palestra che sta proprio vicino all'ospedale e alla bottega.
<< Tu... ti alleni qui? >> Ho sempre reputato le arti marziali uno sport violento, ma ho sentito parlare ancora peggio di questo Muay Thai. Landon fa segno di sì con la testa.
<< Cioè... tu pratichi Muay Thai? >> Chiedo, esitante. << Ora mi spiego perché ogni volta che ti incontro sei sempre difettato! >> Sono sorpresa, rifletto ancora una volta sulle parole del signor Antonio: forse Landon ha davvero molto dolore dentro di sé per praticare determinati sport.
Lui ride per la mia affermazione e abbassa la testa in segno di arresa, mi guarda tenendo gli occhi all'insù.
<< Io invece continuo a non spiegarmi perché ogni volta che ti vedo svieni, ti senti male... Non è che sta per arrivarti un altro svenimento da un momento all'altro? >>
Dovrei ridere anche io...? Non ci riesco, penso alla vera ragione per cui mi capita di stare male.
<< Ehy... >> Landon si avvicina a me e mi mette la mano sulla spalla. << Non te la sei mica presa... Scherzavo! >> Dice, sentendosi in colpa.
<< Oh... no no, figurati. >> Abbozzo un sorriso << E' che... mi sono ricordata che ho un impegno importante e si è fatto tardi. >> Quante bugie sono costretta a dire al mondo...
<< Sì, scusami, non ti trattengo più. Anche io devo scappare agli allenamenti. >>
<< Allora... ciao. >> Pronuncio quel "ciao" titubante, come se non volessi che lui vada via, che quella conversazione non finisse mai.
Manon posso cedere ai sentimenti, giro i tacchi e continuo la miastrada verso l'ospedale. Con la punta dell'occhio noto che Landon èrimasto lì, immobile, non si è nemmeno girato a guardarmi andarevia.
<< Katiee!! >> Sento urlare e lo vedo correreverso di me. << Volevo chiederti... >> Si ferma e miguarda.
<< Landon... tutto bene? >> Quel silenziosembra infinito.
<< ...Ti andrebbe di uscire con me?>>
Cosa?! No, no... Katie dì di no, non puoi permetterti dilegarti ad un ragazzo.
<< U... uscire, insieme? Cioè... >>Balbetto tra l'imbarazzo e la gioia.
<< Cioè, insomma,andare al parco insieme o magari al cinema, dove preferisci... Se tiva, non è un... non è un appuntamento, se può farti stare piùserena. >>
Ma che dice? Sta delireando. Mi chiede di usciree non è un appuntamento?
Sorrido...
<< Tu avrai qualcherotella fuori posto, Atwood. >> Mi volto e continuo acamminare.
<< Probabile! ...Allora è un no? >>Chiede, ancora speranzoso.
<< Oggi pomeriggio alle 17:00?>>
<< Perfetto! Vengo a prenderti... >>
<<Non credo proprio che puoi... dato che non sai nemmeno dove abito! >>Rido di gusto e lui copre il suo viso con le mani, parecchioimbarazzato.
<< Che figura di merda... Scusami, è che... >>
Lo guardo aspettando una sua giustificazione e non riesco atrattenere una risata. << Stai tranquillo, Landon, pomeriggioalle 17:00 al parco. >>
Non ci posso credere... ho appena accettato di uscire con Landon Atwood! Ma che sto combinando? Non avrei dovuto, ma la gioia è così tanta che non sono riuscita a dire di no. Dai... E' solo un amico, è una semplice uscita pomeridiana con un amico, niente di più.
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Ci avviciniamo al "primo appuntamento", siete curiosi di sapere cosa accadrà? :D Speriamo non ci sarà nulla che rovini questo momento tra loro, si meritano un po' di pace <3
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