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~Ron~
-Ron muoviti che arrivi in ritardo!-

-Mamma è inutile che ogni mattina mi svegli ore prima dell'inizio dei corsi e mi torturi perché pensi che arriverò in ritardo- le dico infastidito

-Invece si perché se non fosse per me staresti ancora dormendo- ribatte lei

-Come pensi che abbia fatto durante gli anni di Hogwarts?-

-Non mi parlare di Hogwarts che mi viene in mente che non hai neanche fatto i MAGO! E comunque non so probabilmente ti svegliava qualche tuo compagno- continua sempre più arrabbiata

-Non sono mica l'unico che non li ha fatti- ribatto finendo la colazione, ho evitato di rispondere alla seconda parte perché è assolutamente vero, di solito mi invogliavano ad alzarmi ricordandomi cosa avremmo mangiato a colazione.

Mi alzo e vado a prepararmi, poi quando torno in cucina dico

-Ciao mamma a dopo-

-Ciao Ron- mi risponde lei armeggiando con i fornelli

Esco dalla porta e fuori dalla zona sicura mi smaterializzo per riapparire davanti all'accademia degli Auror che si trova come molti altri edifici nella Londra babbana, camuffata come se fosse una vecchia scuola chiusa da anni. Saluto qualche ragazzo conosciuto al corso e mi guardo intorno fino a che non vedo Harry che sta parlando con due amici così mi avvio verso di loro.

-Ciao ragazzi- dico avvicinandomi

-Ciao Ron- mi rispondono loro

-Ronald- mi fa cenno John, sa che odio essere chiamato con il nome per intero e lo fa ogni volta, è insopportabile! Però in realtà per il resto andiamo molto d'accordo

-John- gli rispondo semplicemente

-Non dici niente?- mi chiede Michael stupito, lui è il migliore amico di John fin dagli anni di scuola, se non ricordo male erano tassorosso e hanno un anno in più di noi ma ovviamente l'anno scorso con la guerra magica non hanno seguito i corsi.

-Ho troppo sonno per rispondergli- ammetto io facendoli ridere

-Che ne dite di andare a fare colazione prima di entrare? Avrei bisogno anche io di un caffè- commenta allora Harry

Accettiamo tutti e ci avviamo verso lo sturbacks che si trova nella Londra babbana a pochi metri dall'accademia.

Dentro c'è qualche altro ragazzo che ha avuto la stessa idea e in un tavolino sono sedute alcune ragazze tra cui anche la fidanzata di John, loro ci fanno cenno di avvicinarci e quindi dopo aver ordinato andiamo a sederci lí.

Sorseggio il mio caffè magiando una brioche e intanto chiacchiero con i miei amici.

-Che abbiamo la prima ora?- chiede ad un certo punto Lola

-Penso Pozioni con Palmer- le risponde Julie

-Quello mi odia- commento io

-Quello odia tutti- ride Rachel, la ragazza di John

-Si, se potesse ci boccerebbe in massa all'esame- continua John

-Ma lo licenziebbero quindi non può- commenta Julie

-Non odia proprio tutti- li corregge Lola

-Noo, solo noi sette- aggiunge Michael facendo ridere tutti

-Perché non comprende la nostra immensa simpatia- aggiunge Harry

-Come fa a non ridere di fronte alle nostre battute?- gli do ragione a quel punto.

Ammetto che da quando abbiamo capito che odiamo la materia abbiamo cercato di rendere le ore un po' migliori con battutine sarcastiche, risate e chiacchiere e si può capire che il prof non apprezzi

-Ragazzi sono le 9 e qualche minuto- urla all'improvviso Lola e tutti ci alziamo di corsa e andiamo a pagare. Dovremmo essere già in classe.

Usciamo dal bar e senza fermarci, col fiatone e cercando di infilare i portafogli in zaini e borse, corriamo dentro all'accademia cercando di non farci notare da nessun babbano.

-Ovviamente in ritardo- commenta Palmer con aria di sufficienza

-Ci scusi professore, siamo sinceramente dispiaciuti, eravamo andati a fare colazione e a quel punto che abbiamo fatto? Abbiamo tenuto sotto controllo l'ora per arrivare con leggero anticipo in classe e ripassare, ma siamo stati trattenuti da un gruppo di babbani che ci chiedeva indicazioni e poi quando ci siamo liberati due vecchiette guardavano la scuola cercando di ricordare se l'avevano mai vista aperta perché fin dai giovani l'anno sempre vista così, quindi non potevamo entrare- spiega Rachele

-Sedetevi- dice solo

E noi obbediamo trattendo le risate mentre John sussurra -le dici così bene anche a me?- e si prende una sberla in testa accomagnata da un -sta zitto che ti ho salvato da una punizione-

~Ginny~
-Gin, svegliatii!-

-Lasciami dormire, la sveglia non ha suonato- mormoro tirandomi le coperte sopra la testa per evitare la luce

-Ovvio! Te la sei dimenticata in stanza ieri sera- solo in questo momento mi rendo conto che a parlare è una voce maschile

-Luke- sussurro

-Si?- mi chiede lui

-Che ore sono?-

-Mattina- mi risponde Mike al suo posto

-Cosa intendete per mattina?- chiedo ancora preoccupata dalla sua possibile risposta

-Intendiamo che è ora di svegliare Demi-

-Andiamo- dico allora assumendo il loro stesso ghigno

-Aguamenti- sussurriamo per poi lanciarci su di lei urandole di alzarsi.

-Vi odio, tutti e tre- dice lei con voce soffocata

-Ti vogliamo bene anche noi- le rispondo io dandole un bacio

-Andiamo a prepararci dai- aggiungo dopo un po'

-Perché?- mi chiede Mike

-Come perché, abbiamo lezione oggi-

-Ma sono solo le 5- commenta tranquillo Luke

-COSA??!?!!??- urliamo noi ragazze in contemporanea

-Volevamo vedere le vostre reazioni- ghignano loro

-Le nostre reazioni?! Le nostre... non ho parole- urlo sull'orlo di una crisi isterica

-Voi siete tutti matti- mi fa eco Demi schiacciandosi il cuscino sulla faccia

-Non penserete mica di tornate a dormire- dice Mike vedendomi tornare al mio letto mentre Demi si sistema meglio sotto le coperte

-Ormai siete sveglie- aggiunge Luke

-Voi avete fortuna che la prospettiva di una vita ad Azkaban non mi attrae perché mi sono passate per la mente tutte le maledizione senza perdono quando ho sentito il numero 5- dico solo

-Quindi vi conviene stare zitti prima che una di noi cambi idea- continua Demi

-Che scorbutiche di prima mattina-commentano loro

-Dormire è importante-
-Necessario-
-Vitale-
-Bellissimo-
-Fantastico-
-Meraviglioso-

Spieghiamo noi per scusare la nostra reazione

-Fare scherzi è importante-
-Necessario-
-Vitale-
-Bellissimo-
-Fantastico-
-Meraviglioso-

Ribattono imitando i nostri aggettivi e a quel punto scoppiamo tutti a ridere e ci mettiamo a chiacchierare più tranquillamente, tanto ormai nessuno ha più sonno.

-Sabato ci porti a Glasgow?- mi chiede Demi

-Non possiamo mica fare una delegazione, la Mc se ne accorgerebbe- le rispondo io

-Infatti intendo solo noi tre- continua lei sicura

-Figurati se ci facciamo scoprire- aggiunge Luke

-Come quando siamo andati a vedere il negozio dei tuoi fratelli appena aperto- ride Mike

Quella è stata una delle nostre avventure più belle e più pericolose al tempo stesso. Dopo aver aiutato i miei fratelli a preparare tutto quando ancora erano a Hogwarts sentivo il diritto di vedere il risultato finale prima degli altri miei parenti. Così ho chiesto ai miei amici di accompagnarmi prima che finisse la scuola.

-Ci siamo quasi fatti beccare- ride Demi

-Fortuna che la Umbridge andava di fretta perché doveva raggiungere il ministero- commento io

-Le siamo passati quasi affianco- ricorda Mike

-Vi immaginate se ci avesse visto?- chiede Luke -Sarebbe stato qualcosa tipo "che ci fate qui ragazzi" "oh niente di che prof ci piace venire a prendere qualcosa da bere al paiolo magico una volta ogni tanto, sa tanto per distrarsi dallo studio"-

-Tutto a posto stia tranquilla- continuo io

-Ci avrebbe fatto scrivere milioni di volte con quelle sue maledette penne 'non devo ubriacarmi da Tom durante il periodo scolastico'- ride Mike

-È stato bellissimo però e il negozio meritava- commenta Demi con gli occhi sognanti al ricordo dell'avventura

-Ok andiamo- concedo loro -ma vedete di non farci beccare che non vorrei perdere subito l'opportunità di giocare nelle Holyhead Harpies-

-Ma certo campionessa non si preoccupi- mi rispondo loro

E tra una risata e l'altra rrva l'ora di colazione

-Alla fine abbiamo vinto-
-Siete state sveglie- dicono i due ragazzi

Noi non parliamo, ci scambiamo solo uno sguardo apparentemente insinificane che però per noi vale più di mille parole. Devono aspettarsi una vendetta epica.

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