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Una piccola festa di Freddie

Ci spostiamo verso un bar, dove Freddie ha organizzato la sua "festa"... Non penso sia una super mega festa, voglio dire, è in un bar, suppongo ci siamo solo noi, no?

Infatti è così... Non c'è nessuno nel locale, tranne chi ci lavora.

— Fred, mi stai dicendo che hai riservato un bar solo per noi? — chiede incredulo Brian.
— Non è una delle mie solite feste, Brian! Abbiamo due nuove signorine qui, dobbiamo conoscerci meglio! —

Ci sediamo nel tavolo più grande. Mi siedo vicino a Brian e John si siede vicino a me. Noto che Freddie si siede vicino a John e Roger vicino a Michelle, che è, a sua volta, a fianco di Freddie.

— Quindi... Cosa dovremmo fare adesso? Quei giochi che si fanno alle feste delle medie? —
— Si ma no, perché noi useremo anche l'alcool! — dice portando una bottiglia.

Tutti ridiamo e iniziamo a giocare.
—D'accordo, inizio io — dice Roger.
— Chi lo ha deciso, scusa? — chiede Michelle.
— Io! Bene, uh... Brian! Obbligo o verità? Ricordo che devi bere un bicchiere ogni volta che vieni scelto —
— Chi me lo ha fatto fare... - sussurra - Verità —
— Ce l'ho io una verità! — grida Freddie.
— Cosa? — chiede John.
— Cosa ne pensi di Sofia? È la nuova arrivata, qui... —

Arrossisco, non perché sono al centro dell'attenzione, ma perché la mia crush deve dire cosa pensa di me... Aiuto, ho paura... E sento le farfalle nello stomaco.
Mi sento male... Ma non penso che gli altri se ne siano accorti, sono occupati a discutere se devono dirlo in mia presenza oppure no. O almeno, quasi tutti.

— Sofia ti senti bene? — mi chiede John, preoccupato.
— Si e no, cioè, mi gira la testa con tutta questa confusione... —
— Ti succede spesso? —
— Quando la gente discute ad alta voce... Mi succede sin da piccola, non c'è tanto da preoccuparsi —
— Cosa fai di solito? Prendi una medicina, o- —
— No, no, vado in bagno e mi sciacquo la faccia, niente di così grave —
— Ce la fai ad andare? —
— Penso di s- —

Non riesco a finire la frase che si alza e mi aiuta ad andare in bagno, scommetto che nessuno si è accorto di questo.
Entriamo nel bagno delle ragazze, dove John apre uno dei rubinetti e mi da una rinfrescata.

— Meglio? —

Annuisco, sorridendo.
Noto che anche lui sorride e contemporaneamente arrossisce. Iniziamo a guardarci negli occhi per un momento che sembra infinito. Vedo che John si sta avvicinando a me, quando la porta del bagno viene spalancata facendoci fare un salto.

— Cosa stavate facendo? — chiede Michelle.

Vedo che le guance di Deaky si tingono di rosso per la millesima volta in questa giornata, così parlo io.

— Avevo un po' di mal di testa, così John mi ha accompagnata in bagno a sciacquarmi la faccia. —
— Se lo dici tu... Dai venite, Freddie ha avuto la meravigliosa idea di fare il gioco della bottiglia... —
— Oh santo cielo — diciamo in coro.

Torniamo al tavolo, sotto gli sguardi di tutti.

— Michi, cosa stavano facendo quei due birichini? —
— No, niente di che... —
— Bene, ora che siamo tutti qua, possiamo iniziare a giocare! Le regole sono facili. Bisogna girare la bottiglia e dare un bacio a chi viene puntato da questa. —
— Freddie... Serve una bottiglia vuota... Noi ne abbiamo una piena... — dice Brian.
— Ed è per questo motivo che ora la finiremo! —

Freddie va a consegnare la bottiglia al barista, che inizia a riempire 6 bicchieri, per poi portarceli.
Devo dire la verità, reggo abbastanza bene l'alcool, ma penso che oggi non rimarrò del tutto lucida.
Mentre aspettiamo, iniziamo a parlare di cose a caso, tipo "hai fratelli e sorelle?" oppure temi profondi come "cosa ne pensi della vita?".

— Sofia, raccontaci delle tue origini! — dice Michelle.
— Oh andiamo, tu le sai già! —
— Ma noi no! — dice Brian, entusiasta.
— Bene, d'accordo, ve le racconto... In sostanza, mio padre è italiano e mia madre messicana. Fine —
— Ah, così corto? — dice Roger con un po' di delusione.
— Beh, si... —

Nessuno fa in tempo a dire nient'altro che Freddie arriva con i bicchieri.

— Eccoli qua! Prendete e bevete! —

Tutti ne prendiamo uno e lo beviamo né troppo veloce né troppo lentamente.
Al contrario di quelli successivi, che vengono finiti uno più veloce di quello precedente.
Continuiamo così, fino a che la bottiglia non sia completamente finita e molti di noi, completamente ubriachi.
Penso che quelli più lucidi (che poi lucidi è dire tanto) siamo io e Roger.

— Ora possiamo giocare! HAHAHAH John, vai a prendere la bottiglia —
— Nooooooo, ragazzo! Portaci la bottiglia vuota! — urla.

Il povero barista porta l'oggetto, e lo appoggia sul tavolo.

— Uh Uh, inizio io! — esclama Michelle, che gira la bottiglia.

La persona puntata dall'oggetto è Freddie. I due si guardano e danno il via a un bacio appassionato.
Tutti applaudiamo, tranne Roger.
Vedo che ha un'espressione infastidita, infatti prende la bottiglia e la gira, facendola finire su Brian.
Roger si alza, prende il ricciolino dal colletto della camicia e lo bacia, anche lui, in modo appassionato. Si vede che Brian non se lo aspettava, ma poi anche lui ricambia.
Dopo degli applausi e fischi da parte di Freddie, che inizia a urlare "LA MIA SHIP!", la bottiglia viene presa da John che la fa ruotare. Gira, gira, gira, fino a che non si ferma su di me.
John mi guarda, io lo guardo. Mette le sue mani nelle mie guance per far avvicinare i nostri visi. Poi fa coincidere le nostre labbra, per dare via a un bacio dolce, che diventa sempre più appassionato.
Ci separiamo quando non abbiamo più fiato, e ci rimettiamo a posto tra gli applausi di tutti.

La serata continua così, Freddie e Brian, che hanno chiesto un paio di giri in più per loro due, erano quelli più ubriachi. Non me lo sarei mai aspettata da Brian.
John va a chiedere al barista se può mettere della musica, perché Freddie lo ha sfidato a mostrare a tutti le sue dote ballerine.
Il ragazzo mette la musica, facendo partire Killer Queen.

— Scusate, so che dovrebbe ballare solo John, ma io amo questa canzone! —

Io e John iniziamo a ballare, Brian e Michelle si uniscono a noi, per poi far alzare anche Freddie. L'unico che rimane a guardarci è Roger, l'unico che non si sta divertendo.

— Hey Roger... Perché non vieni a ballare? —
— Perché tu ci sei andata? Si vede che hai ancora della lucidità, in te... —
— Non mi piace bere troppo, dopo un po' ho smesso e l'ho buttato su una pianta—
—  È la stessa cosa che ho fatto io, dal quarto ho iniziato a fingere, non intendevo ubriacarmi stasera... —
— È per Michelle, vero? —
— Ascolta, non dirglielo, ma lei mi piace molto, ma... Ok, la farò breve, prima, ho baciato sia lei che Brian: ho sentito cose diverse in entrambi i baci —
— Sei... Gay? — chiedo insicura.
— No... Ma ho sentito cose diverse con Brian, cose più belle... Non so se mi piaccia o cosa, perché quella che mi fa sentire le farfalle nello stomaco e tutte quelle cose lì è Michi, cioè, ci siamo messi insieme qualche giorno fa... Cioè, ora, non lo so, basta che non ne parli con nessuno di questa cosa, ok? —
— Va bene, d'accordo —
— Tu, invece? Ti piace Deaky? —
— Cosa, no! Viglio dire, è carino, simpatico, si preoccupa per me, eccetera... Ma a me piace Brian —
— Sei seria? Cioè, non nego che sia un bel ragazzo, ma se una persona mi trattasse come ti tratta Deaky, starei mille volte con quella persona... Non voglio offenderti, ma Brian non è che ti caghi più di tanto... —
— Lo so... Ma poi glielo dirò, tanto, guardalo... È ubriaco marcio, non si ricorderà niente domani —
— Su questo hai ragione... Bene, dai, andiamo a ballare —

Ci alziamo e ci dirigiamo alla pista da ballo.
Balliamo e ridiamo per un'altra ora, finché il ragazzo non ci dice che è ora di andare.
Io e Roger ringraziamo il ragazzo che ci ha sopportato per una notte intera.
Entriamo tutti in macchina. Roger è al volante, io faccio su e giù dalla macchina per accompagnare i quattro ubriaconi a casa loro.

— Chi va a casa per primo? — chiedo a Taylor, che ha appena parcheggiato.
— Porta Michelle, se no i suoi si preoccupano... Se ti scoprono, fingiti un'amica di mia sorella —
— D'accordo. Vieni Michi —

Aiuto Michelle a scendere dalla macchina, per poi farle aprire la porta.

— I tuoi sono a casa? — le chiedo prima di entrare.
— Non lo so —
— Se ti chiedono perché sei ubriaca, non parlare, parlo io. —
— Ma io non sono ubriaca HAHAHA —
— Se lo dici tu... —

Entriamo cercando di fare meno rumore possibile. La lascio sul divano, dopodiché la saluto, provando ad essere meno rumorosa possibile. Chiudo la porta e torno alla macchina.

— C'era qualcuno? — sussurra Roger.
— Che io sappia no, l'ho lasciata nel divano — dico.
— Shhhh, Freddie sta dormendo! —

Mi giro, e in effetti ha ragione, sta persino russando.

— Portiamo lui? —
— Direi proprio di si —

Ci fermiamo davanti a un condominio.

— Abita al terzo piano — mi dice Rog.
— C'è l'ascensore? —
— Mi pare di si, non sono mai entrato in casa sua, so qual è il suo balcone perché quando è in ritardo gli lanciamo sassi alla finestra... —
— Io... Non farò domande, John, mi passi Freddie? —

Deaky fa quello che gli dico e io cerco di prenderlo a mo' di sposa.

Entro nel condominio ed effettivamente c'era l'ascensore. Premo il pulsante per andare nel terzo piano.
Usciamo dell'ascensore e mi trovo davanti due porte, una delle quali aveva uno zerbino a forma di gatto.

— Il mio fiuto mi dice di andare lì — penso sussurrando.

Alzo lo zerbino e trovo delle chiavi, con cui apro la porta. Mi trovo davanti a nove gatti.

Cerco di farmi spazio, senza calpestarli e mi dirigo alla camera di Fred, lasciandolo nel suo letto.

Mentre camminavo verso la porta di uscita, i gatti mi circondano di nuovo e a causa del mio amore per i gatti, mi fermo ad accarezzarli uno ad uno. Dopo averli coccolati tutti, esco e torno alla macchina.

— Alla buon'ora, quanto ci hai messo? —
— Scusa Rog, ma Freddie ha dei gatti troppo belli, non sono riuscita a resistere —
— Mh va bene... Ora andiamo a lasciare John che abita più vicino rispetto a Brian —

Ci fermiamo per la terza volta. Sta volta scende John. Entriamo nel suo appartamento e ci fermiamo alla sua porta.

— Grazie per la bellissima serata Sofia, balli davvero benissimo — dice John cercando di sembrare lucido.
— Ballerò anche bene, ma mai come te, tu sei fantastico —

Si crea un silenzio imbarazzante tra di noi, che interrompo io.

— Bene, io ora dovrei and-
— Io ti piaccio? —
— In che senso? —
— Il bacio che abbiamo avuto prima... Ti è piaciuto? Lo rifaresti? —
— John s- sei ubriaco e io devo tornare da Roger per portare Brian a casa e-
— Ah si, mi sono dimenticato di Brian... È lui che ti piace, vero? —
— Perché mi chiedi queste cose? —
— Perché mi piaci. E molto —
— J-john, sei ubriaco, non ti rendi conto di ciò che stai dicendo... —
— Invece si, quando sei brillo sei più sincero —
— Si ma tu non sei brillo, tu sei ubriaco marcio e-

Non faccio in tempo a finire che mi bacia. A stampo, ma mi bacia.

— Spero che tu capisca che mi piaci sul serio... Ora vai, Roger ti starà aspettando —

Lo saluto, imbarazzata e rossa in viso, per poi tornare alla macchina da Taylor.

— Che è successo, ti ha lanciato un pomodoro in faccia? —
— Da 1 a 10, quanto sono rossa? —
— Posso dire 11? —
— Oh cazzo —

Roger parte con la macchina.

— Che è successo? —
— Mi ha detto che gli piaccio... E mi ha baciata A STAMPO — sottolineo.
— Uooo la ragazza fa conquiste! —
— Non capisco come faccio a piacergli, ci siamo conosciuti oggi! Poi io non piaccio a nessuno —
— Ma per favore, sei una ragazza fantastica! Avrai le schiere di ragazzi ai tuoi piedi! —
— Piacevo a un tipo alle medie, in Italia... Che a me non piaceva, tutti mi dicevano di mettermi insieme a lui, ma l'ho friendzonato. Ecco l'unica "esperienza" che ho avuto —
— Aspetta: sei vergine? — chiede incredulo.
— No, sono Leone — rispondo.

Ci fermiamo davanti a casa di Brian.

— Bri, sei l'ultimo — dice Roger.
— Uh? Qualcuno ha detto qualcosa? —
— L'hai svegliato, grande — dico al biondo dando un pugno al suo braccio sinistro*.

Scendo dalla macchina e aiuto a Brian a fare lo stesso.

— Bene Brian, siamo arrivati. —
— Uh... Posso farti una domanda che non sarei capace di farti se non da ubriaco? —
— Ehm... Va bene, penso? —
— Io ti piaccio? —

Oh shit.

— C-come mai dici questo? —
— Perché ho visto il modo in cui mi guardi... Sai, sembri una psicopata —
— Brian, sei ubriaco, va a casa —
— Adesso me ne vado, ma prima rispondi: ti piaccio o no? —
— Si, cazzarola, si! Mi piaci molto, sei il mio preferito, adoro i tuoi capelli eccetera eccetera! Perché vuoi saperlo? —
— Così, tanto per. Ci si vede —

Entra nella sua casa e mi chiude la porta in faccia.
Cerco di cacciare le lacrime indietro, per non farmi vedere da Roger.
Apro la portiera ed entro.

— Ok, ora, dove abiti? —
— Vicino alla panineria, da lì ti do le indicazioni — dico, cercando di mascherare la mia voce rotta.
— Hey... Che hai fatto? —
— N-niente, perché? —
— Hai pianto, si sente dalla tua voce —
— Brian mi ha costretta a dichiararmi —
— Oh merda... E che ha detto poi? —
— Io gli ho chiesto perché voleva saperlo e mi ha risposto nel modo più stronzo di tutti: "CoSì TaNtO pEr" — dico cercando di imitare il suo tono di voce.
— Non è da Brian —
— In che senso? —
— Nel senso che Brian è, insieme a Deaky, quello che rispetta di più le ragazze, anche da ubriaco! —

Non rispondo, mi limito a guardare la strada.

— Ascolta Sofia, se Brian ha fatto lo stronzo con te, non ti merita. Dovresti stare con una persona che ti voglia veramente, una persona che tiene a te, come John —
— Cioè, mi stai dicendo che... Dovrei stare con John? —
— No, non sto dicendo questo. Sto dicendo che tu meriti il meglio. Sei una ragazza speciale. Non meriti uno che ti tratti così —
— Dici che non mi deve piacere Brian perché piace a te? — chiedo con un'espressione maliziosa.
— A-a me piace Michelle, n-non fraintendere —
— Se lo dici tu... Bene, uh gira qua —
— Abiti qui? Oddio che forte! Come hai fatto a comprare questa casa? —
— Ehm... A dir la verità è un appartamento il mio —
— Ah... —
— Ti sto prendendo in giro, abito qua. Casa tua è vicina o lontana? —
— Non tanto lontano, abito a qualche isolato —
— Ah bene... Beh allora ci si vede —
— Domani abbiamo delle prove. Ti andrebbe di venire? Ah, ci tengo a dire che non è stata una mia idea, l'hanno proposto Freddie e Deaky —
— Verrei molto volentieri! —
— Va bene, allora passiamo a prenderti alle 16.30, d'accordo? —
— Certo! Grazie Roger, di tutto —
— Ma figurati! Dai vieni qui —

Mi stringe in un abbraccio.

— Ricordati quello che ti ho detto! — dice dalla macchina.
— E tu ricorda di pensarci! — dico dalla porta.

Ci salutiamo e io entro a casa, soddisfatta di questa giornata.



















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Bene, sono riuscita a finire un altro capitolo, nonostante mia zia stia russando.

Nel caso in cui ve lo stiate chiedendo, Roger non è innamorato di me, siamo solo migliori amici :3

Ah, avrete notato un asterisco... Serve per indicare che, essendo nel Regno Unito, si guida a sinistra, per questo ho dato un pugnetto al braccio sinistro.

E niente, spero vi sia piaciuto, perché sono più di 2400 parole :D

Cheese on toast per tutti! -Bri

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