Prologo Come rovinare la giornata ad un povero drago liceale
Fiamme. Ecco cosa c'era intorno al ragazzo. Fiamme blu che stavano distruggendo tutto e il giovane che si teneva la mano sul viso mentre gli sanguinavano gli occhi. Quel colpo aveva lacerato gli occhi blu chiaro del ragazzo, ed ora non gli è rimasto nulla, solo un dolore alla schiena e agli occhi. Ad un tratto ecco comparire 3 uomini con delle ali nere come la pece.
"Ehi ragazzi, abbiamo un problema. Il piccoletto respira ancora."
Disse uno di loro mentre il ragazzino stava tremando.
"Avevi detto di aver ucciso tutti, agente F-186."
Chiese quello che molto probabilmente era il loro capo.
"Le mie scuse signore. Credevo che il moccioso fosse schiattato insieme a quella puttana della madre e a quel bastardo del padre. Rimedio subito."
Disse l'uomo che trapassò il cuore del giovane con quella che sembrava una lancia di luce senza che poté far nulla.
"Ecco fatto. Ora tutti quei bastardi dei Link Joker sono morti. Non saranno più un problema per i nostri piani. Possiamo andare.
Missione compiuta."
Disse il capo prima di scomparire insieme al resto della sua squadra.
Il giovane era lì disteso in una pozza di sangue, immobile come un sasso.
"...e dunque...è giunta la mia ora?..."
Disse il ragazzo mentre sentiva che il suo cuore stava per fermarsi.
"N...no...non posso arrendermi così...sennò, che senso ha avuto tutto questo?"
Sembri in difficoltà ragazzino?
Una voce stava parlando con il giovane ragazzo.
Dimmi...qual è il tuo desiderio? Il tuo ideale?
"V...vivere...e volare. Voglio vivere e volare in alto. Voglio vedere i confini del mondo!"
Bene...allora così sia. Da questo momento sarai il mio partner. Ti darò il mio potere e potrai esaudire il tuo desiderio.
E detto questo...qualcuno svegliò Koichi dal suo sonno.
"SVEGLIATI IDIOTA CECATO!"
Urlò una ragazza dai capelli dorati.
"Ma che cazz...Ruler che cazzo gridi, sono le 10:30 del mattino?! MA GRANDISSOMO PORCO DI QUELL'INCURSIO, RULER PERCHÉ NON MI HAI SVEGLIATO PRIMA?!
Urlò il giovane Kabuto mentre cercava il suo bastone e la sua benda.
"Io e Karen abbiamo provato di tutto ma non riuscivamo a svegliarti'
Disse Ruler.
"Capisco..ma come avete spento l'incendio?"
Chiese Koichi.
"...hai di nuovo sognato il giorno della morte dei tuoi?"
Aggiunse sua sorella con rammarico. Sapeva che non era stato semplice per il rosso quest'ultimi 10 anni.
"Non preoccupati. Sto bene. Anche se ho perso la vista almeno posso ancora camminare, parlare e scherzare. Sto una favola."
Rispose il rosso con uno dei suoi sorrisi calorosi a 32 denti.
"Comunque che succede? Perché chiamarmi?"
Chiese il rosso sbadigliando.
"Gli altri hanno comunicato che dovevano parlarti subito Nii-chan."
Disse Karen che ricevette un buffetto dal fratello che la rese felice.
"Ah capisco. Grazie mille"
Gli rispose alla sorella.
Così, dopo qualche minuto, Koichi, accompagnato da Karen e Ruler, si diressero alla sala delle riunioni, detta anche da Chris Sala dei processi. Koichi ancora non capiva perché gli altri erano desideravano parlare con lui.
Arrivati alla sala notò che c'erano tutti e 10 gli altri suoi compagni che lo guardarono con espressioni misti tra la felicità e la rassicurazione.
"Eccoti arrivato pelandrone. Sempre l'ultimo sei eh? Lo sai che c'hai fatto preoccupare"
Disse un ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi rossi accesi con al collo quello che sembrava un libro in miniatura.
"Arata di un'altra parola e ti sdereno ok? È stata una nottataccia."
Rispose il rosso.
"Senti da che pulpito viene la predica. Se non erro siete sempre te e Chris quelli che tardano, o sbaglio Kasuga?'
Disse una ragazza dallo sguardo penetrare.
"Nice assist Mukuro."
Si complimentò Koichi con la sua ex-compagna di gilda.
"Ehi questo è un colpo basso
Mukuro-chan."
Rispose il ragazzo dagli occhi verdi.
"Ihihihihi beh ammettiamolo,
Koi-chan è sempre impegnato con quello che a volte non mangia neanche, però questa volta confermo quello che ha detto Arata-kun. Eravamo in pensiero per te Koi-chan"
Rispose una ragazza con uno sguardo agghiacciante e malizioso allo stesso tempo.
"Yumi, ti devo ricordare che, anche se sei una delle poche che può uccidermi, io non faccio sconti né a uomini, né a donne se necessario? Inoltre sto bene. Non mi è successo niente"
Disse il rosso con tono molto irritato
"Beh...almeno stai bene. Ero preoccupato Capitano."
Disse un ragazzo dai capelli viola
"Zane ha ragione Koi. Di solito non tardi mai. È forse sucesso quello?"
Chiese il corvino all'amico
"Kazuya, tu e Zane dovete capire che non sono più un ragazzino. Posso cavarmela da solo."
Rispose schietto Koichi.
"Beh, non possiamo negare che c'hai fatto preoccupare Rosso."
Disse un ragazzo che stava giocando con il suo fuoco.
"Ace non ti ci mettere pure te."
Gli rispose imbronciato
"Ma hanno ragione Koi. Sei il nostro leader e se ti capita qualcosa..."
"...non potremmo perdonarcelo"
Dissero due ragazzi seduti vicino
"E piantatela tutti voi con 'ste cazzo di preoccupazioni. Kabuto è qua! Punto! Hara, Nogrov, avete rotto pure voi due!"
Rispose scontrosa una ragazza provocante ma molto maleducata.
"Rose non era necessario rispondere male a Gray e ad Edward."
Disse il ragazzo esasperato.
"Comunque...perché mi avete chiamato oggi? Non vi ho forse detto che avevate il giorno libero?"
Chiese Koichi alzando il sopracciglio.
A quella frase tra i presenti scoppiò una piccola espressione sorpresa.
"Aspetta...NON CI HAI MANDATO TU QUEL MESSAGGIO?!"
Rispose Mukuro preoccupata.
"Quale messaggio? Mukuro incominci a preoccuparmi."
Rispose Koichi pure lui un tantino spaventato.
"Abbiamo un serio problema. È necessaria una riunione di emergenza. Fatevi trovare tutti alla sala del processo. Forse finalmente abbiamo una possibilità di fermarli." Questo messaggio."
Disse Yumi con nonchalance.
"...credo di sapere chi l'ha scritto."
Disse Koichi mentre stava ripulendo il suo bastone.
I suoi compagni lo stavano guardando con aria incuriosita. Era vero che Koichi possedeva un'abilità innata nel cercare di risolvere i misteri, tuttavia, dopo lo spavento di stamattina, erano molto preoccupati.
Tuttavia Koichi, alzando il suo bastone, e favendo ruotare il manico, colpì ip dietro dello scaffale a destra e da lì uscì fuori un uomo all'incirca sui 20 anni con una carnagione molto scura e i capelli bianchi vestito da prete.
"Sapevo che centravi tu dietro a tutto questo, Pseudo-prete del cazzo."
Disse il ragazzo.
"S-SHIRO KOTOMINE?! Che ci fai qui, disgraziato?!"
Disse Ruler mentre puntava la sua spada alla sua gola.
"Anche per me è un piacere rivederla, Governatore."
Disse lui con tono giocoso.
"Senti, hai 13 parole per dirmi cosa ci fai qui e hai solo quelle."
"Per cui non sprecarti questo tuo bonus, Prete del cazzo."
Dissero Mukuro e Rose con tono serio.
"Solamente 13? Mi odiate veramente tanto."
Disse lui divertito.
"Ti informo che te ne sei bruciate 6. Te ne rimangono 7."
Disse Zane prendendolo per le braccia per bloccarlo.
Kotomine sapeva che con loro scherzare era impossibile, perciò decise di stare al gioco.
"In una città del Giappone abbiamo captato un'aumento di energia caduta. Oh cavolo, ne ho usate più di 13. Scusami Kabuto-kun"
Disse il prete mentre gli altri, Koichi compreso si guardarono negli occhi e decisero di lasciar andare Kotomime.
"Ohhhh, sembra che ho colpito bene."
Disse lui divertito.
Koichi e gli altri si stavano guardando con uno sguardo preoccupato. Cosa ci facevano quei corvacci in Giappone? Di solito se ne stanno tranquillamente dentro all'ex-Vaticano a Firenze, perciò cosa ci facevano in Occidente?
Koichi guardò i suoi compagni che capirono subito cosa frullava nella testa del loro Leader.
"Ok Koi. Traccio subito una rotta veloce con la nave per arrivare in Giappone in circa 3 giorni."
Disse Arata
"Io preparo subito le armi."
Disse Mukuro
"Io e Chris prepareremo le pergamene con i sigilli."
"Non credo che avrai vita facile con loro. Un po' di aiuto extra non gusterà mai."
Dissero Yumi e Chris
"Dovrai sicuramente affrontare anche dei preti pronti per esorcizzati. Sarai pure per metà umano, ma sei anche per metà Drago e molto probabilmente avranno delle contromisure; preparerò un medicinale per farti sopportare la loro luce."
Disse Zane.
"Io invece ho già pronto dei nuovi gadget per il tuo "bastone per non vedenti". Ti piacerà di sicuro."
Disse con fierezza Kazuya
"Io...ecco...ho preparato un pasto insieme a Karen."
"Conoscendoti avrai una fame da lupi durante il viaggio."
Dissero Ruler e Karen al giovane Kabuto.
"Io e Gray invece ti abbiamo trovato un'abitazione vicino ad una scuola superiore."
"Inoltre abbiamo pure preparato passaporti falsi e contanti per le emergenze. Dovrai avere una buona copertura se vorrai fare quello che pensiamo."
Dissero Ace e Gray soddisfatti.
"Io ho rafforzato lo strato dei tuoi vestiti e dells tua armatura. Ora sarai come una muraglia di ferro impenetrabile."
Disse Rose con fierezza.
"Ed io ho finito di caricare il tutto sulla Jackdow. Siamo pronti Capitano."
Concluse Edward
Koichi guardò i suoi compagni con uno sguardo felice e malinconico. Dovrà di nuovo separarsi da loro, anche se era necessario per sterminare quella freccia.
"Ragazzi...grazie. Grazie mille a tutti. Vi prometto che farò attenzione."
Disse il rosso ai compagni.
"Kotomime...puoi contare su di me per questo "piccolo favore". Non ti deluderò."
Disse Koichi con tono sadico.
Kotomine sapeva del passato burrascoso e del perché Koichi se ne sia andato dal Giappone, tuttavia l'Organizzazione necessitava dell'aiuto del rosso. Era l'unico un grado di fermare quei corvacci.
Così Koichi si preparò con tutto quello che i suoi compagni gli avevano dato e con un ultimo saluto, si imbarcò con Kotomine per raggiungere il luogo della missione.
Il prete notò che il giovane guerriero stava sorridendo molto sadicamente.
"Ti devo ricordare che è una missione per permettere che le 3 Grandi Fazioni di stabilire la pace? Evita di creare una guerra per il tuo stupido senso di vendetta."
Gli disse Kotomine con tono arrabbiato.
Koichi, fregandosene altamente di quello che Kotomime gli ha appena detto, si girò verso di lui e, con uno sguardo psicopatico gli disse
"Senti Pseudo-prete del cazzo, io faccio ciò che mi pare e con i miei metodi. Inoltre ti dirò...
Non sarebbe malaccio scatenare una guerra.
E detto questo concluse con una frase che Kotomime si aspettava lui.
"Come rovinare la giornata ad un povero drago liceale."
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