Capitolo 1 Appena arrivato e già sono circondato da guai
Il viaggio era durato 3 giorni precisi come aveva detto Arata. In quei giorni Koichi, insieme a Padre Kotomine, decise di ripassare il Giapponese.
Non che lui non lo sappia parlare, essendo giapponese di nascita, tuttavia per lui un ripasso era necessario, essendo che non ci mette piede oramai da più di 10 anni.
"Certo che non mi sarei mai immaginato che avresti chiesto a me di farti da tutor per ripassare il giapponese. Sono colpito e lusingato allo stesso tempo Kabuto-kun."
Disse Kotomime mentre stavano facendo una partita a scacchi.
"Non fraintendermi. Non è che adesso mi sei simpatico. Tra di noi sei l'unico con una pronuncia giapponese molto più fluida di tutti noi 13 messi insieme, ecco perché ti ho chiesto questo "favore". Cavallo in H3.
Check mate bello."
Rispose Koichi mentre il cavallo stava mangiando il re del prete e Kotomine rimase sorpreso da questa vittoria schiacciante del giovane guerriero.
"Signorino, vorrei complimentarmi con lei per la vittoria sullo
Pseudo-prete, tuttavia le comunico che siamo arrivati."
Disse una voce.
"Ah grazie Cocytus. Ora salgo."
Rispose Koichi.
Cocytus era un amico di famiglia di Koichi. Prima era un pirata e capitano della Ice Berg. Dopo la tragica notizia che i genitori e tutto il Clan di Koichi fu sterminato, prese Koichi sotto la sua ala protettiva. Gli insegnò le tecniche ed il Codice della Pirateria e nel giro di poco tempo, divenne il Primo Ufficiale della Ice Berg. Per Koichi è come un secondo padre e per Cocytus è come il figlio che non ha mai avuto, tuttavia in presenze non desiderate, come quella di Kotomine, Cocytus lo chiama Signorino. Inoltre è stato anche il suo maestro nelle arti magiche; tutto quello che Koichi sapeva sulla magia lo aveva imparato da lui.
"Signorino, non avrei mai immaginato che sarebbe tornato in Giappone dopo quello che è successo."
Disse Cocytus con malinconia. Conosceva i genitori di Koichi perché il padre era il vice-capitano della vecchia ciurma di Cocytus.
Koichi abbassò lo sguardo. Guardare quella zona era per lui un trauma.
Koichi in realtà ci vede, tuttavia nasconde i suoi occhi perché, chiunque li guardi, finisce per impazzire e per ciò li copre con una benda creata da Kazuya con un tessuto che blocca la "maledizione" degli occhi di Koichi. Solamente Kazuya, Yumi, Cocytus, Kotomine, Arata, Karen, Ruler, Gray e Zane sapevano di questo fardello che si porta da più di 10 anni.
"In realtà ci stavo già pensando da un po' di ritornare qua in Giappone, tuttavia non trovavo una scusa per andarci. Ma adesso che ora so che quei corvacci si sono trasferiti qua illegalmente, mi sembra un ottimo motivo per cui tornare."
Disse Koichi mentre si rimetteva la benda sugli occhi.
"Bene. Ora credo che dovrai andare nel tuo nuovo appartamento vero?"
Chiese Kotomine incuriosito.
"Si. Ace e Gray mi hanno trovato un'abitazione vicino ad un ex-istituto femminile ora divenuto misto. Mi sono iscritto lì come studente del 3 anno."
Disse Koichi seccato. Odiava quando il prete si immischiava in faccende che non lo riguardavano.
I successivi 20 minuti furono abbastanza tranquilli...forse pure fin troppo. Koichi sapeva che quella feccia era più subdola dei Demoni e perciò doveva tenere gli occhi aperti e stare attento a qualunque cosa gli capitava di vedere, sentite e percepire.
Arrivati all'appartamento, che sembrava una villetta su 3 piani, Kotomine informò Koichi dei dettagli della missione.
"Quindi fammi capire bene: quella feccia ha occupato una chiesa abbandonata in questo quartiere rendendolo un loro territorio?"
Chiese Koichi incuriosito.
"Esattamente. Da quello che sappiamo sono molto forti. Già i demomi c'hanno provato a fermarli, tuttavia non è servito a nulla. Dei 27 demoni inviati...solo 3 hanno fatto ritorno, raccontando che erano stati fatti prigionieri e poi giustiziati uno ad uno. Loro 3 furono risparmiati per dare ai demomi un messaggio; ossia che erano più forti di loro."
Rispose Kotomine con un filo di tristezza.
Koichi lo guardò un'attimo. Conosceva bene quel prete doppiogiochista, essendo lui stesso un'angelo caduto, tuttavia era la prima volta che lo guardava con quell'espressione di tristezza in volto.
"Cosi tante domande, e così poche risposte."
Disse Koichi con tono serio mentre si stava fumando una sigaretta.
"Beh...sono sicuro che risolverai questi problemi tranquillamente. Ora ti saluto. Domani se non erro incominci scuola vero?"
Disse Kotomine mentre si dirigeva verso la porta per uscire.
"Si...non avrei mai immaginato che avrei ripreso gli studi dopo tutto quello che mi era successo."
Aggiunse Koichi con tono sarcastico.
"Ahahahahahaha, vero. Ci vediamo prossimamente, Kabuto-kun."
Disse Kotomine.
Koichi finalmente era rimasto solo...beh, non esattamente da solo.
[Finalmente se n'è andato. Non ne potevo più di lui. Come fai a sopportarlo, partner?]
Disse una voce dentro la testa di Koichi che subito dopo si ritrovò sopra la testa di un drago argentato. Era Messiah, il drago argentato. Fu lui a salvare Koichi quella notte.
"Messiah credimi...me lo chiedo pure io"
Disse Koichi esasperato.
[Non immagini la voglia che ho di
mangiarlo. La carve di angelo caduto è molto buona lo sapevi?]
Disse Messiah con un po' di rabbia dentro. Lui non sopportava Kotomine perché odiava i suoi metodi disonorevoli nei combattimenti.
"È inutile pensarci. Comunque sia, faremo meglio a sorreggere una barriera per impedire visite indesiderate. Potrebbero attaccarci in qualsiasi momento."
Disse Koichi mentre notava il nuovo bastone realizzato da Kazuya.
Notava che le due estremità etano legate da un filo molto sottile che ad occhio nudo nessuno riusciva a percepire, inoltre la terza aveva un emblema che, girandolo, poteva diventare qualsiasi cosa che il possessore desiderava. Infine alla punta inferiore si trovava uno scompartimento permettere dei proiettili ed utilizzarla come arma da distanza. Insomma, Kazuya si era superato questa volta.
"Sono commosso. Kaz ha fatto un lavoro magistrale."
Disse il rosso con un tono di felicità.
Adorava i gadget di Kazuya, avevano quel non-so-ché di affascinante che il rosso non poteva rimanerne ammaliato.
[Devo dire che quel Picchio si è superato creandoti questo nuovo bastone. Percepisco energia proveniente sia dall'Inferno che dal Paradiso. Molto intrigante devo dire]
Disse il lucertolone.
"Ehehehe Kaz in questo non si può battere. Forse solo Rose può competere con lui in invenzioni."
Rispose Koichi mentre spegneva la sigaretta.
[Sicuro...per invenzioni che esplodono]
Rispose Messiah.
"...non posso darti torto su questo. Comunque sia, credo che iniziare a comprare viveri per sopravvivere sia la scelta più utile al momento."
Disse il ragazzo mentre stava uscendo da casa e con dei segni innalzò una barriera.
[Sono pienamente d'accordo con te Partner. Non vedo l'ora di assaggiare le specialità di carne del Giappone. Solo a pensarci mi viene l'acquolina in bocca.]
Disse il drago mentre stava sbavando.
Koichi, disgustato, uscì da quel posto e iniziò a cercare un market per comprare almeno le cose essenziali per iniziare la sua nuova vita lì.
Dopo un po' si era fatta sera e Koichi si fermò in una piazzetta e notò che c'era uno di quei giochi per ragazzini che sembrava una sorta di prigione. Koichi non perse tempo e si mise a testa in giù in quel luogo per "osservare" la Luna.
"Com'è bella. È davvero uno spettacolo bellissimo. Non avrei mai immaginato che la luna qua in Giappone fosse così bella."
Disse il giovane. Per lui era una routine osservare la luna durante la sera, perché era l'unico momento dove poteva levare la sua benda e vedere il mondo con quegli occhi maledetti.
"Se Ruler ed Edward fossero qua si godrebbero lo spettacolo pure loro."
Loro tre sono insieme fin dal principio, da quando tutti mondi e tutti gli universi si erano separati ma collegati fra loro grazie ad alcune vie speciali. Ne hanno passate tante insieme e adesso stare senza di loro era un po' triste.
" *singh* È inutile pensare a questo adesso; ora è tempo..."
Non finì di parlare che una lancia di luce stava per colpire il ragazzo che, con maestria, si levò dalla traiettoria della lancia.
"Urca, per poco non mi prendeva quella lucciola."
Esclamò il ragazzo mentre trasformava il bastone in una spada argentata.
"Non so chi voi siate, ma vi chiedo per cortesia di uscire dai vostri nascondigli e di mostrare il vostro muso."
Disse Koichi con tono molto innervosito; non gli piaceva che qualcuno interrompeva quel momento sacro.
Dall'ombra uscirono fuori 5 uomimi incappucciati con delle ali nere come la pece...erano Angeli Caduti. Vedendo quello, Koichi cambiò tono passando dall'innervosito all'entusiasta in meno di 4 secondi.
"Ma bene, guarda un po' chi mi hanno semplificato il lavoro venendomi a cercare. Sono quasi commosso."
Rispose Koichi senza trapelare emozioni.
"Un giovane sull'incirca 17 anni, capelli rosso come il sangue e un tono da strafottente. Tu devi essere Alter Ego Messiah non è vero?"
Chiese il primo di loro
Koichi li guardò per esaminare attentamente la situazione. Era 1 contro 5 e molto probabilmente erano degli ossi duri...oppure degli sciocchi.
"Fate parte per caso del mio Fan Club?"
Rispose il ragazzo.
"EVITA DI PRENDERCI PER IL CULO FECCIA! Tu non sai chi siamo!"
Urlò un'altro del gruppo degli angeli caduti.
"Io invece so perfettamente chi siete."
Rispose secco Koichi
"Ma davvero? Allora illuminaci ragazzo."
Chiese il terzo del gruppo
"Voi 5...siete il mio pasto di stasera."
Rispose il ragazzo con tono sadico.
"Come?"
Chiese il quarto.
"Avevo deciso di uccidervi senza farvi soffrire, tuttavia dopo avermi interrotto mentre stavo osservando la luna...ho cambiato idea. Credo proprio che vi mangerò."
Disse il ragazzo mentre si stava scrocchiando le nocche come Kaneki di Tokyo Ghoul.
"Tu vorresti mangiarci? Ma fammi il piacere. Avanti ragazzi uccidiamolo!"
Esclamò il capo e tutti e 5 iniziarono l'assalto contro Koichi.
Il ragazzo non si fece problemi e iniziò a rispondere a tutti i colpi di quei 5 corvacci senza alcuna difficoltà. Arrivato davanti al primo fece un salto e con un calcio gli staccò la testa dal corpo. Al secondo gli ruppe l'osso del collo e poi con un pugno gli ruppe le costole. Al terzo, invece, si avvicinò e gli strappò il braccio destro con un morso. Urlante l'uomo cercò di prendere il ragazzo, tuttavia con la spada lo tagliò a metà. Il quarto, vedendo questo, tentò invano di scappare perché Koichi con il suo bastone gli sparò un colpo in testa. Il capo era scioccato; nel giro di mezzo minuto tutti i suoi uomini furono uccisi e poi mangiati da Koichi.
Vedendo che ne era rimasto uno, Koichi lo bloccò per interrogarlo.
"Dove pensi di andare bello?"
Disse lui con tono da psicopatico
"L-lasciami andare mostro?! Hai ucciso i miei uomini...e poi gli hai mangiati. Tu...TU CHI CAZZO SEI?!"
Urlò lacrimante il capo.
"Io? Io sono solo un buono a nulla. E per un buono a nulla come me..."
Koichi colpì con un calcio il corpo dell'uomo che lo scaraventò contro la gabbia fracassandogli tutte le ossa.
"...portare fuori la spazzatura è il mio compito."
Disse senza lasciar uscir fuori emozioni.
Dopo un po' il ragazzo si guardò in gito vedendo cosa era successo e ne uscì con un'espressione molto triste.
"Quante volte ti ho detto di non prendere possesso del mio corpo senza il mio permesso?"
Chiese Koichi al suo "coinquilino"
[Scusami tanto ma la verità era che stavo morendo di fame e non potevo aspettare ancora.]
Disse Messiah dopo che aveva fatto un rutto.
"Vedo che hai apprezzato il menù di stasera eh compagno?"
Disse Koichi divertito.
[Già. Era tutto delizioso]
Rispose soddisfatto il drago.
"Meglio dare una ripulita. Se la polizia trovasse questo si spaventerebbe al solo pensiero nello scoprire chi ha causato questo."
Disse Koichi mentre utilizzava una magia per resettare tutto.
[Appena arrivato e già sei circondato da guai Partner. Contento?]
Chiese Messiah al ragazzo.
"Guarda, sto piangendo dalla felicità."
Rispose sarcastico il ragazzo.
"Può andarmi peggio di così?"
[No. Non credo AHAHAHAHAHAHAHAHAHA].
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro