sixteen
❝Come stai?❞
Jeno sorrise sentendo la voce della persona che gli mancava ❝Sai che sto bene, e tu?❞
❝Mi manchi...❞ Renjun sorrise
Era fortunato che fosse in chiamata. Jeno allontanò il telefono dall'orecchio e strillò come una ragazza.
❝Jeno? Sei ancora lì?❞ Jeno si morse il labbro inferiore, facendo del suo meglio per non strillare a causa delle risatina carina di Renjun.
❝Si...❞ Il suo corpo era lì ma la sua anima era già in paradiso.
Jaemin aveva un'espressione in faccia che esprimeva il pentimento di aver conosciuto Jeno. Sembrava gay.
Bene, lo era.
❝Mi manchi anc-❞
❝Meow!❞
Jaemin interruppe velocemente la frase di Jeno ricevendo un'occhiataccia da quest'ultimo. Il giovane fece spallucce e si sdraiò sul divano.
❝Mi manca Nana!❞ si lamentò Renjun ❝Posso parlare con Nana?❞
❝Riesci a capire un gatto?❞
Renjun ridacchiò ❝Sono una persona che ama i gatti!❞
❝Dimenticati quello che stav-❞
❝Fammi solo parlare con Nana, Jeno.❞ questa volta Renjun fu serio.
Jeno sospirò e diede il telefono a Jaemin, guardando cosa sarebbe accaduto successivamente.
Jaemin si lasciò prendere dal panico e mormorò le parole 'che devo dire?'. Jeno sorrise mentre si divertiva a guardarlo in preda al panico.
❝Ciao Nana~❞
Jaemin deglutì ❝M-meow~❞
Jeno si morse il labbro inferiore per impedire di ridere. ❝Non sapevo che i gatti balbettassero.❞
Jaemin lo fulminò con lo sguardo e bisbigliò 'È una nuova tendenza, fattene una ragione'
❝Jeno ti sta trattando bene Nana?❞ Renjun chiese in tono canticchiante.
Jaemin annuì, dimenticando che fosse in chiamata con Renjun. ❝Meow.❞
❝Significa sì.❞ Jeno alzò la voce, assicurandosi che Renjun lo sentisse.
❝Significa no!❞ disse accidentalmente Jaemin con voce alta.
Jeno si pietrificò e Jaemin si coprì la bocca. Jeno afferrò il telefono e tossì.
❝Chi era quello?❞
Jeno sapeva di essere fregato ❝Non era nessuno.❞
Jaemin fece segno di perdonarlo, ma Jeno si limitò a fissarlo, non sapendo cosa dire.
❝Allora, chi è Jaemin?❞
Jaemin lasciò cadere il suo corpo sul divano, abbandonando la sua anima. Invece di arrabbiarsi, Jeno lo trovò divertente.
❝Il ragazzo della porta accanto.❞
Renjun lo schernì, non credendo al suo migliore amico ❝Hai vissuto in quell'appartamento per anni e sono sempre andato a trovarti. Non ho mai sentito di un ragazzo di nome Jaemin.❞
❝Incontra il mio nuovo vicino.❞ Jeno stava cercando di non ridere di Jaemin che rotolava sul pavimento, rimpiangendo le sue decisioni di vita.
❝Hai un sacco di spiegazioni da dare Lee Jeno.❞
Jeno rise ❝Mi manchi anche tu Huang Renjun.❞
❝Zitto.❞
❝Aw, stai arrossendo?❞ Sussurrò dolcemente.
❝Cosa? No?❞ ma in verità lo era ❝Comunque, tornerò domani.❞
❝Abbi cura di te.❞ Jeno poi si ricordò della festa di benvenuto che Chenle stava organizzando ❝Incontriamoci a casa di Chenle.❞
❝Vedo che adesso siete amici.❞
❝È carino.❞ Jeno sorrise, guadagnandosi uno sguardo da Jaemin.
❝Sono più carino io.❞
Jaemin roteò gli occhi ❝Nana è più carino.❞
❝Ho sentito di nuovo la voce di prima. Yah! Lee Jeno, giuto che-❞
❝TI ASPETTO DOMANI!❞ Jeno terminò la chiamata e si girò verso Jaemin.
Jaemin si alzò dal pavimento e andò in cucina a prendere da mangiare, ma fu fermato da una mano sul suo polso.
❝Lasciami andare, ho fame e non voglio mangiarti.❞ Jaemin si schioccò la lingua.
Jeno lo tirò a sè, facendo scontrare i loro petti. Jaemin si congelò facendo sorridere Jeno. Si avvicinò e annuso il suo collo.
❝Che stai facendo?❞
Jeno sogghignò. ❝Facciamoci un bagno.❞
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