fourteen
Jeno decise di tornare a casa insieme a Chenle, portandosi Jaemin con sé. Mentre camminavano, Jeno notò Chenle giù di morale.
❝Chenle~ perchè sei triste?❞ Jaemin abbracciò il giovane da dietro che iniziò a ridacchiare ❝Non sono triste.❞
Jeno corrugò la fronte ❝Sì certo, essere accigliati vuol dire essere felici.❞
Jaemin lo fissò, dicendogli che non stava aiutando. Jeno si limitò a scrollare le spalle e continuò a camminare, lasciando che Jaemin parlasse al posto suo siccome non sapeva confortare nessuno.
❝Hyung, va tutto bene. Sto bene. Guarda!❞ Chenle mostrò un sorriso a Jaemin.
Ma questo fece sollevare un sopracciglio a Jaemin ❝È forzato.❞
Chenle fece un piccolo sorriso ❝Hyung, ho un gatto a casa. Vuoi vederlo?❞
Chenle ricordò che Jeno disse che Jaemin amava i gatti e quindi pensò 'perchè non fargli vedere il mio gatto?'
Jaemin fece gli occhi dolci a Jeno ❝Possiamo?❞
Jeno, una persona che non poteva resistere alla dolcezza di Jaemin, annuì e distolse lo sguardo.
Chenle sorrise ai due, questa volta non fu forzato. ❝Jeno hyung, puoi portare Nana?❞
I due si immobilizzarono.
Jaemin rise nervosamente ❝N-nana? Hehe...❞
❝Nana è malato.❞ Jaemin annuì, concordando con la risposta di Jeno.
I tre camminarono in silenzio e dopo pochi minuti di cammino Jaemin e Jeno si fermarono quando notarono Chenle andare in una strada diversa. I due si guardarono e fecero spallucce. Seguirono Chenle da dietro.
Chenle si fermò e si voltò, spaventando i due.
❝Siamo arrivati!❞
Jeno e Jaemin spalancarono gli occhi quando videro una grande casa. No, era una villa. Era il tipo di casa che si vedeva nei film.
❝Sei...❞
❝Ricco...❞ Jeno deglutì, continuando quello che Jaemin stava per dire.
Chenle rise alla reazione dei due e chiese a uno delle guardie di aprire i cancelli e prima di entrare, introdusse Jeno e Jaemin a loro.
Questi due si inchinarono senza sosta davanti a ogni persona che incontravano: giardinieri, cameriere, guardie...
❝Questo è mio padre.❞ disse Chenle, sorridendo a suo padre.
Sentedo questo, entrambi iniziarono a inchinarsi continuamente davanti al padre di Chenle. Quest'ultimo rise e li fermò.
Jeno e Jaemin lo trovavano strano. Pensavano che suo padre sarebbe stato il tipo da indossare un abito anche all'interno della casa. Invece era diverso perchè indossava solo un pigiama, sembrava che si fosse appena svegliato.
❝Benvenuto a casa Chenle.❞ Una donna uscì dalla cucina ❝Oh, chi di voi è Renjun?❞
Gli occhi di Chenle si spalancarono ed emise una risatina imbarazzata. Voleva tapparle la bocca per averlo esposto.
Probabilmente aveva raccontato di Renjun ai suoi genitori.
❝Nessuno mamma. Questo è Jeno, il migliore amico di Renjun.❞ Chenle introdusse prima Jeno.
❝Salve.❞ Jeno si inchinò per l'ennesima volta.
❝E lui è Jaemin. Ama i gatti!❞ Chenle disse felicemente.
❝Salve.❞ fece un inchino come Jeno.
❝Comunque mamma, perchè state indossando il pigiama?❞ chiese Chenle.
La madre baciò la sua fronte ❝Saremo ad un pigiama party insieme al socio d'affari di tuo padre.❞
❝Oh.❞
Apparve il padre con le chiavi della macchina ❝Non bruciate la casa!❞
I genitori ridacchiarono mentre lasciavano i tre nella casa gigante.
Chenle posò lo zaino sul divano e Jeno esitò se poteva posarlo anche lui sul costoso divano.
Chenle lo notò e prese lo zaino dalle mani di Jeno e lo lanciò sul divano ❝Fate come a casa vostra.❞
Un gatto bianco scese dalle scale che sembravano costare miliardi.
❝Ji!❞ Chenle corse verso il gatto e lo prese in braccio. Andò da Jaemin per farglielo presentare ❝Lui è Ji. Ji, lui è Jaemin!❞
Gli occhi di Jaemin brillavano e Jeno sorrise alla vista bellissima.
❝Posso tenerlo?❞ chiese Jaemin.
Chenle annuì e gli passò il gatto.
Chenle lasciò i due e si diresse in cucina a prendere qualcosa da mangiare. Jeno lo seguì da dietro e gli arredi della casa non mancavano mai di stupirlo.
❝Renjun sa dove abiti?❞ disse Jeno mentre prese la mela rossa che stava per mangiare Chenle.
Il giovano imbronciò e prese un'altra mela ❝Si, è stato qua due volte? Tre?❞
Jeno fece cenno con la testa e morse la mela ❝Quindi faremo la festa di benvenuto qui?❞
Chenle annuì.
Jeno stava per parlare di nuovo, ma Jaemin lo interruppe trascinandolo fuori dalla cucina.
Jeno si limitò a dare un'altro morso alla mela e a guardare Jaemin.
❝Dì a Chenle che vado a casa.❞
❝Cosa?❞
❝E che tu porterai Nana.❞
Jeno soffocò sulla mela ❝Ma che cavolo stai dicendo?❞
Jaemin battè le mani come se stesse pregando ❝Per favore! Voglio davvero incontrare Ji.❞
❝Non puoi capirlo? Voglio dire, tu sei... una persona gatto dopotutto.❞
Jaemin scosse la testa
Jeno sospirò e ritornò in cucina e disse a Chenle che avrebbe accompagnato Jaemin a casa e che sarebbe ritornato con Nana.
🐱
Jeno guardò i due gatti correre per il soggiorno, dimenticandosi che Chenle gli stava parlando.
❝Hyung!❞ Il giovane si imbronciò quandò notò che Jeno non gli prestava attenzione.
Jeno si limitò a canticchiare, ancora concentrato sui gattini che giocavano.
❝Vuoi giocare anche tu con loro?❞ ridacchiò Chenle
Jeno sospirò ❝Cosa stavi dicendo?❞
❝Stavo pensando se invitare anche Donghyuck e Mark alla festa di benvenuto.❞ Chenle si toccò il mento pensando
Jeno bevve un sorso del succo d'arancia ❝Più siamo meglio è.❞
La sua attenzione fu catturata nuovamente dai gattini che gli correvano davanti.
Chenle rise quando vide Jeno aggrottare le sopracciglia.
❝Oh hyung mi stavo chiedendo...❞ Jeno smise di fissare i gattini e ora si rivolse a Chenle quando lo sentì parlare
❝Cosa?❞
Chenle indicò l'oggetto nella mano di Jeno ❝Perchè hai il cappello di Jaemin hyung?❞
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