eight
❝Vengo con te!❞
❝No.❞
Jaemin fece il broncio mentre guardava Jeno mettersi le scarpe. ❝Ma voglio venire con te.❞
❝Ho detto di no. Stai qui.❞
❝Diventerò gatto e verrò con te!❞
Jeno roteò gli occhi ❝Non sono ammessi animali al supermercato.❞
Jaemin sbuffò e incrociò le braccia come un bambino a cui è stato tolto un giocattolo. ❝Allora verrò in forma umana! Portami con te, è noioso qua!❞
Jeno guardò il ragazzo e indicò le due cose che si stavano agitando sulla sua testa ❝È impossibile che tu esca con quelle.❞
Jaemin sorrise, si alzò dal divano e si diresse verso Jeno ancora sorridendo. Aveva trovato una soluzione per nascondersi le orecchie da gatto.
Jaemin prese il cappello indossato da Jeno e se lo mise in testa. ❝Tada!❞
Il più grande roteò gli occhi. Era troppo stanco per litigare e si limitò ad aprire la porta. Uscì e Jaemin lo seguì da dietro, sorridendo.
Era felice di poter andare fuori.
🐱
❝JENO! COSA SONO QUESTI!?❞ Jaemin apparve, dopo esser sparito per 5 minuti, con una scatola di cereali.
❝Cereali?❞ Jeno alzò un sopracciglio guardando la scatola.
Le orecchie da gatto erano coperte dal cappello, ma Jeno poteva immaginare le orecchie di Jaemin agitarsi. Non avevano un'amicizia intima o qualcosa del genere, ma sapeva quando le sue orecchie da gatto si muovevano.
❝Vanno con il latte?❞ chiese Jaemin mentre leggeva gli ingredienti.
Jeno scosse la testa e prese un cartone di latte mettendolo poi nel carrello, facendo sorridere Jaemin.
❝YAY LATTE!❞ Jaemin saltò dalla gioia.
Jeno non potè fare a meno di sorridere a questa vista carina, ma successivamente si accigliò quando si accorse di essersi interessato.
Jaemin scomparve di nuovo, ma a Jeno non importava. In realtà desiderava che si perdesse completamente e non si presentasse di nuovo davanti a lui.
Jeno prese alcuni prodotti in scatola, della carne e altri elementi sufficienti per entrambi. Si, entrambi. Sapeva che Jaemin non si sarebbe trasformato subito in gattino, quindi pensò di comprare del cibo abbastanza per loro.
❝Jeno guarda!❞ Jeno era troppo occupato per guardare Jaemin e continuò a spingere il carrello. Jaemin mise il broncio ❝Jeno!❞
Jeno alzò lo sguardo e spalancò gli occhi.
Camminò verso Jaemin e gli prese il bambino ❝DOVE L'HAI PRESO?❞
Jaemin calpestò i piedi e strappò il bambino dalle braccia di Jeno ❝Stava piangendo!❞
Il più grande prese di nuovo il bambino ❝Perchè l'hai portato qui!?❞
❝Sto cercando il mio dada.❞ il bambino parlò, interrompendo il litigio dei due.
Jaemin sorrise, prese il bambino e questa volta Jeno lo lasciò e continuò a spingere il carrello con Jaemin che lo seguiva da dietro portando il bambino.
I primi secondi andava tutto bene: Jaemin e il bambino stavano zitti. Ma i secondi divennero minuti e diventarono sempre più rumorosi man mano che passavano i minuti. Jeno lo trovava molto fastidioso.
❝Sei così carino!❞ strillò Jaemin
Jeno chiuse gli occhi ❝Jaemin potresti-❞
Si girò e smise di parlare quando vide il bambino giocare con le orecchie di Jaemin.
Jaemin trovò la reazione del bambino carina e così continuò a muovere le orecchie.
❝Hyung sono vere?❞ il bambino sorrise e continuò a toccare le orecchie del ragazzo.
I tre poi sentirono una voce avvicinarsi e Jeno prese il berretto caduto sul pavimento e lo fece indossare a Jaemin.
❝Oh mio dio, Mino ti stavo cercando dappertutto!❞ un uomo alto corse verso di loro e Jaemin diede il bambino al padre.
Il bambino abbracciò suo padre ❝Va tutto bene, questi hyung erano con me!❞
Il padre si rivolse verso loro due, felice ❝Grazie.❞
Fu Jaemin a rispondere dal momento che Jeno non era il tipo che parlava con chiunque. ❝Nessun problema! Mino è un ragazzo carino.❞
❝Anche le orecchie di hyung sono carine!❞ disse il bambino.
Jeno allargò gli occhi, Jaemin sorrise e il padre pizzicò le guance di suo figlio.
Il padre e il piccolo bambino si scusarono e lasciarono i due giovani.
Tornarono a comprare le cose di cui avevano bisogno e sembrava che Jaemin volesse comprarsi tutto il supermercato.
❝Costa troppo❞ Jeno ignorò il cibo che stava tenendo Jaemin e andò verso la cassa dopo aver controllato le cose nel carrello.
Jaemin rimise il cibo a posto e ritornò da Jeno con una smorfia sul viso.
❝Ma Jeno, tu sei ricco.❞ Jaemin tirò la manica di Jeno.
Il più anziano lo scrollò di dosso e mise le cose sulla cassa.
Jaemin alzò gli occhi al cielo e posò le mani sulla cassa, facendo il broncio.
La ragazza al bancone ridacchiò a causa dei due. Jaemin la guardò, facendole una smorfia, ma poi la sua mascella si abbassò nel vedere chi fosse la ragazza.
Jaemin la fissò, cercando di ricordare chi fosse.
❝Jaemin.❞
❝Signore.❞
❝Huh?❞ ritornò alla realtà quando Jeno gli diede una gomitata.
La ragazza indicò la bibita nelle mani di Jaemin ❝Ha intenzione di farmi scansionare quello o...?❞
Jaemin diede la lattina alla ragazza ❝Mi scusi, tenga.❞
🐱
I due stavano camminando in silenzio, Jaemin era troppo occupato a pensare a qualcosa e Jeno non sapeva come iniziare una conversazione.
Non voleva ammetterlo ma era preoccupato per Jaemin. Non era abituato a tacere, di solito era rumoroso.
❝Quindi domani è sabato.❞ Jeno non sapeva dove sarebbe andato con questo discorso, ma ci stava provando. ❝Jaemin?❞
❝Si?❞
❝Qualche problema?❞ Jeno smise di camminare e si rivolse a Jaemin.
❝Non è nul-❞
❝Si tratta di quella ragazza, giusto?❞
Jaemin non rispose alla domanda e si limitò a fissarsi le scarpe, prese in prestito da Jeno, come se fossero la cosa più interessante al mondo.
Jeno si arruffò o capelli, perchè si era anche preso la briga di preoccuparsi? Da quando ha iniziato a prendersi cura di Jaemin?
Era abituato al tipo che parlava sempre e trovava strano non sentirlo parlare.
❝Jaemin-❞
Jaemin impedì Jeno di parlare baciandolo sulle labbra. Ci fu una luce molto familiare e subito dopo Jaemin scomparve.
Jeno guardò in basso e vide un gattino triste tra le buste di plastica. Sospirò e si accovacciò, guardando il gatto negli occhi.
❝Ho capito, non vuoi parlarne.❞
È come se Jeno potesse vedere Jaemin sorridere. ❝Meow.❞
Jeno gli sorrise con gli occhi e portò i sacchetti di plastica in una mano e il gatto nell'altra.
Anche in forma di gatto, Jaemin stava ancora pensando alla ragazza. Sembrava la ragazza che indossava un abito bianco nel suo sogno.
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