- Soldati. -
Chiamarla campanella è un eufenismo.  Un urlo assordante mi risveglia dalle "braccia" di Morfeo.  Non saprei se chiamarla sventura o fortuna.  Ancora i miei incubi. La casa in fiamme. Proprio quello.  L' unico.  Da molto tempo. 
La colazione: devo dire che da quando sono qui non è male, giusta razione.
- Voglio vedere quelle armature impeccabili.  Oggi la Regina si trasferisce dal pallazzo estivo a quello invernale. Occhi aperti. -
- Quelli lì non lo sopporti proprio, eh? -
- No Jess. Per niente. -
Jess l'unico soldato donna.  L'ha arruolata anni fa, ancora prima di me. Doveva essere una bambina:  È davvero abile con la spada.... Sembra nata con essa. 
- Avanti Cloud. Muoviti o ci ucciderà ancora prima di scortarla. -
- Dici? -
- Si. La conosco bene. Quindi ricordati la puntualità.  -
- Va bene. Sei inquietante.... -
- Mai quanto lei! - è carina quando ride.
- Soldati! -
- Ancora lui.  Un altro urlo e lo distruggo io. -
- È insopportabile. -
- Da quando l'ha promosso a generale se la tira parecchio. -
- Extra? -
- Si. Diciamo che ha svolto bene il suo lavoro. -
- Ha superato la prova? -
- Si. -
- Ehi hai sentito di H? -
- Non nominarlo... !-
- Dove è finito? -
- Lo tiene prigioniero. Ha il suo cuore. -
- Credi che potrebbe farlo anche con uno di noi?-
- Si. E potrebbe usarvi come usa lui. -
- È disumano. -
- Lo so. Andiamo. -
H. L'innominato. H. Hunter. Il cacciatore. Graham. Uno dei più valorosi, lo si vede solo in battaglia.
Un vero eroe. Vorrei tanto essere come lui.  Senza vizi, con un onore. Ma senza dignità ormai. Almeno avessi solo quello.... L'onore....la mia dignità forse non l'ho mai avuta. Stando qui sembra che i cuori si spengano. Solo Jess sembra averne ancora uno. Un'umanità....forse ho perso anche quella. O forse non l'ho mai avuta.... Neanche quella.
- In riga. Sta arrivando. -
Passi lento. Cupo. Tenebroso. Lo strascico del vestito. Il rumore dei tacchi sul pavimento.  Silenzio tombale. Cerco di restare saldo. Ma non ci riesco. 
Lei è qui.  E io cerco di non tremare.  È come un segugio,  fiuta la paura. Vedo il suo volto da sotto il cappuccio. È strano non ho mai visto il suo viso davvero. O i suoi occhi. 
- Tu. - sussurra
I miei pensieri sono agitati. Spero non lo percepisca. 
- Vieni con me -
Ma non sono io. È Josh.
Lo porta con sé. 
Forse vorrà ucciderlo.  O forse no.
I minuti sembrano interminabili. O forse le ore. Non so da quanto tempo sono in piedi.  In silenzio. Poi un urlo straziante provenire dalle stanze di sopra. È morto. Lo sapevo. Non era abbastanza per lei. Era riuscito a sopravvivere fino ad ora. Ma lo sapeva. Sapeva sarebbe morto. 
Nessuno di noi ha una famiglia. E quei pochi che l'avevano l'hanno dimenticata. 
Risento i suoi passi. Tutti abbassiamo lo sguardo.  Inizia a camminare avanti e indietro. E poi annuncia :
- Preparate la carrozza. Voglio tornare al mio castello. -
Un cenno della testa all'unisono. 
- Tu. - stavolta non è la Regina a parlare
- Sarai il cavaliere sulla destra. Muoviti. -
- Si generale. -

- Cavaliere sulla destra? Wow. -
- Jess tu non hai idea della responsabilità che mi ha dato. Dovrò stare un cavallo di distanza da lei! -
- Ehi tranquillo. Andrà tutto bene. Io sarò dietro di te. -

Eccola lì. Vestito nero molto scollato. Non lo vedo perfettamente, solo un ombra un po'più scura.

- Andiamo. - sussurra il generale
Faccio un cenno con il capo.
La traversata è lunga.  Sarà difficile non guardarla neanche per un secondo.
Ma cosa mi succede? Perché continuo a pensare a lei?
Le ore passano veloci.
- Tu -
Cavolo! Devo girarmi o non devo girarmi? Ok mi giro.
- Sei nuovo vero? -
- Mesi maestà. -
- Non ti avevo mai notato prima..... -
Ok morirò. Me lo sento. La sua voce. Non l'avevo mai sentita parlare più di pochi secondi rivolta direttamente a noi. Solo nei discorsi.
- Sembri essere molto coraggioso. Come ti chiami?-
Saldo. Saldo. Saldo. Resta saldo.
- Cloud, mia signora. -
- Bel nome. -
Aspetta...mi ha appena fatto un complimento?! La sua voce sembra molto meno minacciosa. Forse persino.... Smettila di pensarci, maledizione!
Sembra stia persino sorridendo.
La folla trema e si inchina a lei.  Fa cenno con il capo. Il suo "sorriso" è cambiato. Ora ho paura. Forse è proprio quello che vuole trasmettere. Paura.
- Sono stanca adesso. -
- Alt. - sento il generale ordinare di fermarsi.
- Voglio sgranchirmi le gambe. Jess. -
- Si mia Regina? -
- Accompagnami. E anche tu.... Cloud. -
Sono nei guai.

- Stai tremando. - mi sussurra in modo impercettibile Jess.
- No sto bene. -
- Non è vero. Ehi calmati. -
- Non riesco a stare calmo. -
- Rilassati, ok? -

- Senti questo rumore? -
- No....- risponde Jess perplessa
- Si! -
- Aspetta ora lo sento... Frecce. - esclama.
La vedo. Un arciere incappucciato scocca una freccia verso la Regina. È la sua condanna a morte.
Jess si mette in mezzo.
- No! -
La prendo al suo posto. Fortunatamente Jess è salva. La Regina è salva.
- Cloud! Cloud!! Fammi vedere la ferita. -
- Jess va tutto bene. Mi ha preso di striscio. -
- Fammi vedere. -
- Stai perdendo molto sangue. Aspetta. Ecco qua. Ti rimetterai in men che non si dica, eh? -
Tossisco. Cavolo che male. Nelle guerre ero sempre rimasto dietro. Solo ferite superficiali. Ma questo cavolo se fa male.
- Cloud! Cloud! -
Una mano sulla mia spalla. Delicata. Gelida. Sento subito sollievo. Apro gli occhi e la vedo.
Mi ha guarito. La Regina mi aveva guarito.
- Grazie. -
Lei si limita ad annuire.
Sono un soldato come tutti gli altri. Sarei potuto morire. Aveva potuto lasciarmi morire. Ma non l'ha fatto.
Vedo la sua sagoma allontanarsi.

Author's zone
Come vi sembra?  Al prossimo capitolo.  😘🌟❤