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4

day four.
Il club dei depressi.

Rose quella notte, come aveva previsto, non era riuscita a chiudere occhio. E per questo si era data dell'idiota almeno un migliaio di volte. Aveva quasi baciato Scorpius Malfoy e lui era pure scappato via.

Stupida. Stupida. Stupida.

Come aveva potuto permettere che si avvicinasse così tanto?

Si alzò di mala voglia, guardò distrattamente la sveglia e appurò che fossero a mala pena le sei del mattino, ma del resto, si disse, meglio svignarsela subito, prima che quell'altro si svegli. Durante la notte aveva anche pensato alla strategia giusta per affrontare la situazione: evitare a tutti i costi Scorpius Malfoy. Se lo avesse incontrato la scena della sera precedente le sarebbe apparsa in mente, ne era sicura, e non avrebbe retto il confronto con lui, sarebbe rimasta impalata di fronte a lui senza dire nemmeno una parola.

Quindi meglio evitare. Insomma mancano soltanto venticinque giorni alla fine della punizione, devo riuscire a resistere.

Si fece una doccia veloce e uscì dal dormitorio prima che i suoi piani andassero in fumo. Girovagò un po' per il castello completamente deserto, finché non incontrò una chioma scura familiare seduta sul muretto vicino l'ingresso principale.

«E tu che ci fai qui?»

Suo cugino si girò sorpreso nel vederla dietro di lui. «Potrei farti la stessa domanda, cuginetta.»

Rose sorrise e gli si sedette affianco, facendo un po' di fatica a salire sul muretto troppo alto per lei.

«Lo sai, Al, che abbiamo solo un mese di differenza? Smettila di chiamarmi così, è fastidioso.»

«Sono comunque più grande di te.» sogghignò e ricevette una gomitata dalla cugina infastidita, così cambiò discorso. «Credevo di essere l'unico già sveglio e in giro per il castello.»

«Come tuo solito, ti sbagli, ero sveglia da un po' e ho deciso di alzarmi.» sospirò, raccontando la mezza verità.

«Io non ho chiuso occhio stanotte.» sentenziò guardando il cielo diventare man mano sempre più chiaro.

«Se stai per raccontarmi qualche tua avventura notturna me ne vado.»

Albus rise scuotendo la testa e facendo muovere quei ricci scuri che Rose adorava tanto. «Quanto vorrei fosse per quello, almeno ora non sarei un depresso che guarda l'alba con sua cugina, lo trovo alquanto insoddisfacente.» la guardò. «Senza offesa eh.»

«Ma va, se vuoi ti lascio continuare a fare il depresso in solitudine.»

Poi sospirò e appoggiò la testa sulla spalla di suo cugino.

«Al?»

«Sì?»

«Sono depressa anch'io.»

«Potremmo fondare un club, già lo vedo: io e te a capo degli studenti più infelici e che insieme guardiamo l'alba sospirando e rimpiangendo di essere nati.» alzò la mano davanti a sé teatralmente facendo alzare gli occhi al cielo Rose.

«Mi dissocio da questa cosa, assolutamente.»

«Eddai Rosie, aiutami a pensare a un nome per il club.»

«Come Caposcuola te lo vieto.»

«Noiosa.» Le fece la linguaccia. «Noiosa e depressa.»

«Oh grazie per farmi sentire meglio.»

«È il mio compito da quando siamo nati, non serve ringraziarmi.» le fece l'occhiolino e, come suo solito, Rose gli tirò un giocoso pugno sulla spalla.

«Comunque sarebbe il caso di chiederti il motivo di questa tua depressione momentanea.»

«Ehm conosci Ava no? Ha di nuovo rifiutato di uscire con me.»

«Ava Flint? Al ancora che insisti? Quella ti odia dal primo anno.»

«Ed io la amo dal primo anno.»

Rose lo guardò sconfortata, suo cugino e la sua ossessione per Ava Flint faceva ormai parte della quotidianità. Ava era una Serpeverde del settimo anno che nutriva una certa avversione per Albus, nonostante fossero i prefetti della medesima Casa. Per farla breve Albus se ne era infatuato dallo smistamento e non aveva avuto il coraggio di parlarle fino al terzo anno, quando con le prime uscite a Hogwarts l'aveva invitata e lei rifiutato, ripetutamente. Suo cugino ovviamente non si dava per vinto e negli anni aveva collezionato più di un centinaio di schiantesimi e fatture da parte della Flint per i continui inviti che le proponeva.

«Non capisco, puoi avere tutte le ragazze che vuoi e ti deprimi per l'unica che non ti vuole.»

«Al cuor non si comanda! Prima o poi cederà, a proposito, tra dieci giorni è San Valentino, dovrei invitarla al ballo.»

«Secondo me non dovresti.»

«Non ho chiesto la tua opinione.»

Rose alzò gli occhi al cielo e saltò giù dal muretto. «Sù cupido! Andiamo a fare colazione, ho fame.»

«Altra cosa da aggiungere alle attività del club: riempirsi di cibo per consolarsi.»

Risero e si avviarono verso la Sala Grande, si salutarono all'ingresso per poi dividersi. «Ci vediamo a lezione più tardi, cuginetta.»

Rose si accigliò, lezione con Albus significava lezione con i Serpeverde, il che implicava una certa persona con cui c'era stato un quasi bacio. Evitarlo diventava difficile quando condividevano quasi ogni lezione.

Stupida. Stupida. Stupida.

Tra i Grifondoro quella mattina scorreva un'aria euforica, sarà stata la baraonda Weasley, che si erano raggruppati tutti in un unico punto del tavolo, e decise di raggiungerli con l'umore trascinato sotto i piedi.

«Merlino Rose, che faccia orrenda.»

Fece una smorfia in risposta.

«Grazie Hugo, sei il fratello che tutti vorrebbero.»

Si sedette affianco a lui e rubò il suo toast, notò che quel giorno a fare compagnia ad Amelie c'erano anche Lysander e il suo gemello, Lorcan, che salutò con un sorriso – ci provò almeno – poi si lasciò coinvolgere dagli altri.

«Allora Rosie,» Lily, tornata alla normalità – per la salute mentale di tutte loro – la guardava con uno sguardo che non le diceva niente di buono. «Il 14 è San Valentino.»

«Che intuito Lils.»

«Questo fine settimana andiamo tutte ad Hogsmeade per fare shopping per il ballo.»

«Al quale io non andrò.» La guardò dritta negli occhi, decisa a tener fede alle sue parole. Nonostante fosse lei l'organizzatrice – insieme ai Prefetti e l'altro Caposcuola – non era mai stata una grande fan di quella ricorrenza, lo faceva soltanto perché da tradizione.

«Oh no, tu ci vieni e come! E, ti dirò di più...» fece una pausa riflessiva. «ti ho trovato anche un accompagnatore!»

«Cosa?!»

«Cosa?!» l'intera comitiva che le stava osservando battibeccare era rimasta scioccata quanto Rose.

«Per Godric, Rose ero sicura che non saresti voluta venire, così ho deciso di anticipare un po' le cose.»

«Okay forse sarebbe meglio far decidere a Rosie.» Amelie le aveva poggiato la mano sul polso, intervenendo per evitare a Rose di scagliare un qualsiasi incantesimo sulla cugina.

«Già che ci sei, puoi trovarlo anche a me Lils?» Ironizzò Roxanne.

«Puoi andarci con il mio, come ho detto, non ci vengo.» Rose incrociò le braccia al petto, con lo stomaco decisamente chiuso.

Lily era sempre stata un po' invadente, sempre in mezzo agli affari che non la riguardavano – quando Rose lo aveva confessato a sua zia Ginny, lei aveva riso e aveva aggiunto "Beh su questo ha proprio preso da Harry" – e riflettendoci, suo zio aveva salvato l'intero Mondo Magico, mentre lei era soltanto un'adolescente pettegola.

«Oh eddai Rose, è il tuo ultimo anno!»

«Beh non ha tutti i torti.» intervenne Dominique, che se n'era stata in silenzio per tutto il tempo.

«No.»

Detto ciò, si alzò, recuperò i libri e si avviò verso l'aula di Incantesimi in netto anticipo.

«Scusami Lys.» Amelie gli diede un bacio a stampo e partì alla rincorsa della sua migliore amica.

«Oh vedrai Lorcan, cederà.» Lily gli fece l'occhiolino e gli altri la guardarono perplessi, compreso il diretto interessato.

«Cioè, sarei io l'accompagnatore di Rose?»

«Ma certo! Chi altri se no!»

«E quando avevi intenzione di avvisarmi?» Si alzò anche lui, senza aspettare di ricevere una risposta, e andò via a grandi falcate, il resto dei ragazzi la guardarono scuotendo la testa.

«Che c'è?»


*


«Rose! Rose ehi!»

Si girò verso Amelie che l'aveva rincorsa fino all'aula di Incantesimi, guardandola con un'espressione che si addiceva con l'umore di quella giornata.

«Cosa c'è Am! Oggi è una brutta giornata, ho bisogno di stare sola.»

Entrò in classe e si sedette in uno dei tanti banchi liberi, visto che a parte lei, non c'era nessun altro, sospirò appoggiando la fronte sul banco.

«Lo sai che con me ne puoi parlare.» Sentì la mano della sua migliore amica accarezzarle la schiena dolcemente. «E poi, se è per Lily, lo sai com'è fatta, è Lily!»

Oh quanto vorrei fosse solo per Lily.

«Non è per Lily, cioè, mi ha fatto un po' incazzare che abbia cercato di accoppiarmi con una persona che nemmeno conosco, ma il fatto è che-»

Improvvisamente un brusio di voci si fece largo nell'aula, i primi studenti iniziarono a entrare e Rose s'ammutolì.

«Senti 'Ose, ne parliamo più tardi, con calma, se vuoi vengo nel tuo dormitorio, che dici?»

Rose scosse la testa freneticamente. «Facciamo da un'altra parte? Ci voglio stare il meno possibile lì dentro.»

La bionda affianco a lei aggrottò le sopracciglia, intuendo già qualcosa. «È successo qualcosa? Si tratta di Malf-»

«Shhhh!» Le tappò la bocca con una mano. «Non me lo devi nominare quello.»

«Okay, è successo qualcosa. E mi fai paura.»

«È arrivato Flitwick, devo prendere appunti.»


*


Per tutta la mattina aveva cercato il più possibile di stare lontana da lui, e ci sarebbe riuscita anche nel pomeriggio se non fosse stata per quella lezione di Artimanzia che condividevano. Poteva anche saltare la lezione fingendo un malore, ma i M.A.G.O. erano all'orizzonte – quasi – e i geni Granger erano in netta maggioranza su quelli Weasley quando si trattava di queste cose.

Ancora una volta si diede dell'idiota.

Entrata in classe la prima cosa che vide fu una chioma bionda, restò a fissarla bloccata, incapace di muovere un solo muscolo. Affianco a lui c'era Albus e chiacchieravano fittamente.

«Bene ora che è arrivata anche lei, signorina Weasley, possiamo iniziare.»

Non. Ci. Credo.

Due occhi incatenarono subito la sua figura. Lei d'altro canto serrò i suoi per non incontrarli.

Si sedette al lato opposto al suo, ignorando suo cugino che si sbracciava per catturare la sua intenzione e cacciò dalla borsa il libro di testo e la pergamena per prendere appunti.

Sarà una lunga lezione. Okay Rose, non guardare a sinistra.

E infatti quell'ora sembrò non passare mai, ma quando la professoressa li congedò, Rose tirò un sospiro di sollievo. Per poi impallidire vedendo Albus camminare nella sua direzione, dietro di lui, la persona che stava cercando di non incrociare da quella mattina.

«Rose cugina, sei una maleducata! Ma ti perdono, e sai perché?»

Si passò una mano tra i capelli, un segno evidente dello stress accumulato durate il giorno. «Al che vuoi?»

«C'è un nuovo membro!»

«Di cosa stai parlando?»

«Senti Weasley, non ascoltarl-»

«Scorpius si aggrega al Club dei Depressi! Lo so il nome non è dei migliori, è provvisorio, però non è fantastico?»

Guardo il ragazzo alla destra di Albus allibita, e poi di nuovo suo cugino.

«5 punti in meno a Serpeverde.» Si girò e si allontanò, ma poté sentire Albus gridarle dietro.

«Cosa?!»

«Te lo avevo detto che non volevo sentirne parlare, Attività Illecite!»

«Rose, vaffanculo!»

«Sei un'idiota Severus.» Mormorò Scorpius scuotendo la testa, guardando la figura della ragazza che scompariva dietro l'angolo di un corridoio


*


Una ragazza dai capelli rossi da un'aria tutt'altro che tranquilla faceva avanti e indietro nella sua, ormai, vecchia stanza nella torre di Grifondoro, aspettando ansiosa la sua migliore amica.

Si guardò in torno e avvertì una fitta di solitudine e nostalgia nel vedere quello che era un tempo il suo letto, occupato da oggetti che non le appartenevano. A volte le capitava di pensare al fatto che non fosse più in quella stanza, che aveva condiviso per sei anni con le sue migliori amiche, che aveva fatto da sfondo alle stupidaggini che facevano, alle risate e i pianti che ci erano stati, alle serate passate insonni a raccontarsi ogni loro segreto. Ci pensava e si sentiva un po' messa da parte.

La porta che si apriva rivelò la testa biondissima della sua migliore amica.

«Rose!» esclamò Amelie, poi si girò e sigillò la porta con un incantesimo. «Cos'è ora salti i pasti per evitarci come Lily?»

«Credimi se potessi userei anche il Mantello.»

«Non fare l'idiota, ora siamo solo noi due. Vuota il sacco.»

Rose sospirò e si buttò a peso morto sul letto dell'amica, con la faccia immersa nel cuscino mormorando qualcosa che Amelie non riuscì a capire. Quest'ultima la seguì, esasperata, e si sdraiò affianco a lei accarezzandole i capelli, aspettando paziente che iniziasse a raccontarle ciò che era successo. Rose si girò su un fianco guardando Amelie imbronciata.

«È Malfoy!» disse all'improvviso, colta da un moto di rabbia. «Merlino quanto lo odio.»

«Wow Rosie, è la centesima volta che ti sento dire questa frase, ma potresti essere più dettagliata?»

«Come si permette? Con tutte le ragazze che gli sbavano dietro! Cosa pensa di fare?»

Amelie rimase in silenzio mentre Rose, ora in piedi davanti al letto, continuava a sputare fuori tutte le cose che si era tenuta dentro quel giorno, la bionda però continuava a non comprenderne il vero significato.

«Godric e io glielo stavo anche lasciando fare! Am' ho quasi permesso che mi baciasse!»

Rimasero a guardarsi negli occhi, una scioccata dalla notizia appena ricevuta e l'altra piena di rabbia.

«Credo di aver capito male, 'Ose, hai detto che vi siete...»

«Oh no! Assolutamente no! Ho detto quasi, quasi baciati.»

«Ah, Dio Rose non vi siete mai sopportati e ora vi quasi baciate?»

Rose sospirò e iniziò a raccontarle nei minimi dettagli tutto ciò che era successo la sera precedente, da quando era entrata nel dormitorio e lo aveva trovato seduto sul divano, le raccontò che aveva scoperto che era stata lei a fare lo scherzo a Zabini e di come l'aveva guardata e toccata e di quando le loro labbra si era sfiorate finché il libro che stava leggendo era caduto impedendo che si baciassero del tutto.

«Beh signorinella, questa io la chiamo "tensione sessuale".»

«Am' ma mi hai ascoltato o no?»

«Cosa, che siete attratti l'uno dall'altra?»

Dalle labbra di Rose uscì una risata isterica. «Lysander ti ha fuso il cervello, io non sono attratta da quello lì.»

«Okay.»

«Okay? Tutto qui? Non mi dici che mi sbaglio?» la guardava scettica, con un sopracciglio alzato.

«È ovvio che ti sbagli, ma forse ti serve una distrazione, ed è per questo che accetterai di venire al ballo, magari al dopo-festa concluderai qualcosa con il tuo cavaliere!»

«Forse.»

Amelie la colpì con un cuscino in faccia, segno che doveva accettare per forza.

«Okay, ci vengo, hai vinto.»

Prima di dire qualsiasi altra cosa furono interrotte dal bussare alla porta, alquanto insistente.

«Amelie! Giuro su Godric che se sei con Lysander a fare le cose zozze sul mio letto ti schianto!»

Alzarono gli occhi al cielo sentendo la voce di Roxanne urlare dall'altro lato della porta e con un colpo di bacchetta la fecero aprire, rivelando anche Lily e Dominique.

«Quasi quasi speravo di trovarti con Lysander!»

Lasciarono perdere Roxanne e si sedettero tutte sul letto di Amelie.

«Cosa ci fai qui Rosie?»

«Oh ero venuta a dirvi che vengo al ballo.»

Lily la guardò sorpresa per poi scoppiare in gridolini di gioia e abbracciarla.

«Lo sapevo che avresti accettato!»

«Si Lils aspetta che sappia chi le hai accalappiato.» rise Dominique guardando la cugina arrossire appena e assumere un'espressione colpevole.

«Oh Dom che ne sai! Magari Amelie e Rosie diventeranno cognate.»

«Lily! Dimmi che non è...»

«Lorcan.»

Rose si mise una mano in faccia, certe volte faticava a credere se la cugina fosse così stupida o semplicemente non riusciva a comprendere ciò che le accedeva intorno.

«Lorcan è gay! Per Merlino Lily!»

«No, non ci credo!» la sopracitata ora la guardava con occhi e bocca spalancata. «E da quando, scusate?»

«Beh da...» Dominique ci pensò su.

«Sempre.» completarono le altre tre mentre Lily le guardava ancora scioccata.

«Mi toccherà cercarne un altro allora.»

«Facciamo che me lo trovo io, eh?» la guardò torva per poi aggiungere. «Ma a proposito, tu con chi ci vai?»

Lily fece un sorrisino tirato e arrossì, in pieno stile Weasley.

«Promettete di non arrabbiarvi.»

«Godric, ma per una santissima volta potresti farne una giusta?»

«Cosa ti aspetti da lei scusa?»

«Ed io che pensavo di essere quella immatura!»

«Oh non preoccuparti Rox, il primato è tutto tuo.» Dominique non poteva fare altro che puntualizzarlo.

«Quindi per tutti i maghi, con chi ci vai Lily?» chiese di nuovo Rose.

«Zabini?»

La reazione di tutte fu prevedibile.

«La prima volta non ti è bastata per caso?»

«Vi giuro che non andrà di nuovo così!»

«Ah no?»

Lily partì in quarta. «Mi ha invitato dopo cena, ha detto che era dispiaciuto e non voleva lasciarmi da sola, aveva solo paura di come l'avrebbe presa Albus.»

L'espressione delle ragazze che le erano di fronte era eloquente, lasciava trasparire tutta la diffidenza nei confronti di Zabini.

«Vi giuro che mi è sembrato così dispiaciuto! E comunque non ho accettato ancora! Gli ho detto che doveva prima farsi perdonare e poi, forse, avrei accettato di andare al ballo con lui.»

«Ti fidi Lily?» Amelie le passo una mano sulla spalla.

«Sinceramente: non lo so.» abbasso il viso la più piccola di loro, tormentandosi le mani. «Mi ha detto di aver parlato con una persona, che gli ha fatto capire cosa prova veramente per me.»

Rose si accigliò, ma non diede segno di averlo fatto notare alle altre.

«Ti ha detto con chi?» le domando, volendosi togliere un dubbio. Chissà perché le veniva in mente Malfoy.

«No e nemmeno gliel'ho chiesto sinceramente.»

Rimasero a parlare fino a tardi, ricordando i vecchi tempi e prendendosi in giro, a Rose sembrava essere passata una vita dall'ultima volta, e appuntò mentalmente di passarle a trovare più spesso, a volte bastava poco per ritrovare la loro complicità.

«Ragazze, vorrei tanto restare, ma il mio letto mi aspetta.» si alzò stiracchiandosi e sbadigliando sonoramente, augurando la buonanotte a tutte uscì dal dormitorio e dalla Sala Comune per dirigersi verso la propria.

Sospirò di sollievo nel vedere che i divanetti fossero vuoti e il fuoco nel camino quasi spento così, senza alcuna traccia di Malfoy, corse ad accucciarsi nel letto, scoprendosi tremendamente stanca e addormentandosi all'istante.

NdA: Saaaalve! Che dire, spero che vi sia piaciuto e non smetterò mai di ringraziarvi per i commenti e i voti, e anche a voi lettori silenziosi! Sono sempre molto graditi!
Allora per il capitolo, è solo per anticiparvi che ci sarà un ballo, al quale Rose dovrà andarci e portare qualcuno. Avevo intenzione di scrivere un capitolo per ogni giorno di punizione, quindi in totale 30, ma visto che sarebbe stato troppo noioso e controproducente, nei prossimi ci sarà un salto temporale per movimentare un po' le cose.

Come promesso, il cast dei ragazzi!

Da sinistra a destra: Scorpius Malfoy (Leonardo Di Caprio), Albus Potter (Adam Brody), Harris Nott (Paul Wesley), Aaron Zabini (Cory Hardrict young) e infine i gemelli Scamander, Lysander a sinistra e Lorcan a destra (Evan Peters)

Due appunti su questo cast: io li amo, letteralmente, trovo che siano proprio loro, poi Albus è il mio preferito e interpretato da Adam Brody è perfetto e, per chi avesse visto the oc, Seth è come io mi immagino Albus, con le sue battutine e i suoi comportamenti, se invece non l'avete visto, beh che aspettate??????
Per Scorpius non riuscivo a trovare qualcuno, voglio dire, sempre i soliti Scorpius Malfoy interpretati da Lucky Blue o Alex Pettyfer o da altri modelli platinati. Non mi piacevano! Quindi quando mi è comparsa davanti la foto di Leo da giovane è stata un illuminazione. Per gli altri vale più o meno la stessa cosa, e per Lysander, chi meglio di Evan Peters insieme ad Emma Roberts?

Vi lascio, queste note sono durate più di un capitolo....
A martedì!
-intoorusarms💗

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