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3

day three.
"Okay, potrei non ucciderlo subito."

Superato il week-end la vita a Hogwarts procedeva normalmente, quel lunedì erano iniziate di nuovo le lezioni, Rose e Amelie già a metà mattinata avevano superato quella di Trasfigurazione e Difesa Contro Le Arti Oscure, mancava solo Pozioni e sarebbero state libere di andare a pranzo.

«E anche stamattina Lily è scampata alla nostra furia.» Convenne la bionda mentre camminavano verso i sotterranei. «È strano, sono nella camera affianco alla sua, condividiamo la stessa Casa e non l'ho ancora vista! È come se fosse invisibile.»

Invisibile eh?

«Invisibile hai detto? Si sarà fatta prestare il mantello da Albus!»

«Oh Godric se l'acchiappo mi sente! Ma sei sicura?»

«Beh abbiamo Pozioni con i Serpeverde, non ci resta che chiedere se ha fatto questo grande piacere alla sorella.»

L'aula di Pozioni era quella che a Rose piaceva di meno, tetra e fredda vista la sua ubicazione nei sotterranei; entrarono e notarono Albus in uno degli ultimi banchi con la – spiacevole – compagnia di Scorpius.
Le due Grifondoro si avvicinarono a loro e li salutarono – cioè, Rose salutò solo Albus facendo finta che il biondo non esistesse.

«Al, in questi giorni hai visto Lily per caso?»

Il corvino ci pensò portandosi l'indice sul mento in una delle sue mosse teatrali. «Sì, l'altro ieri, è venuta a chiedermi di prestarle il mantello di papà, mi ha fatto gli occhioni e sapete che non posso resisterle quando fa così!»

Rose e Amelie si guardarono, entrambe in viso un espressione preoccupata, poi la rossa tirò uno scappellotto alla nuca del cugino che protestò chiedendone il motivo.

«Sei un irresponsabile Albus Severus! Ma non hai visto in che condizioni era? Ora lo sta usando per evitarci ed è tutta colpa tua!»

Scorpius che aveva assistito a quella scena in completo silenzio, non poté fare a meno di sghignazzare alla vista del suo migliore amico aggredito dalla furia Weasley.

Rose si accorse dell'espressione del ragazzo e cambiò bersaglio alzando un sopracciglio nella sua direzione.
«Malfoy cos'hai da sghignazzare? I 15 punti che ti ho tolto ieri sera sono troppo pochi o devo togliertene altri?»

«Poi però fai in modo di toglierli anche a te, dato il tuo abuso di potere, Weasley.»

«Oh farò in modo che nessuno venga a saperlo.»

E prima che potesse dire altro Amelie la trascinò via e si sedettero a pochi banchi di distanza. Intanto erano arrivati anche Nott e Zabini che avevano assistito solo all'ultima parte della conversazione.
«Non dirmi che ieri ti sei fatto beccare dalla Weasley!»

Non ebbero tempo di discuterne visto che anche Lumacorno aveva raggiunto l'aula ed eccitato aveva iniziato a commentare le due pozioni già pronte sulla cattedra.

Solo quando la lezione finì Amelie e Rose poterono organizzare un piano per far uscire allo scoperto Lily.
Ne parlarono per tutto il pranzo, al quale – ovviamente – Lily non si era degnata di partecipare e – ovviamente – dovettero includere Roxanne e Dominique — la prima tutta eccitata all'idea e la seconda contrariata.

Davvero mi chiedo come il Cappello Parlante abbia fatto a smistare Dominique a Grifondoro!

«Ah ci rinuncio! Come dovremmo trovare qualcosa di invisibile

«Ma certo!» All'improvviso gli sguardi di tutte furono su Rose guardandola interrogative in attesa che condividesse la sua idea con loro.

«La Mappa del Malandrino, ragazze.» Esclamò con fare ovvio.

«Ma Rose la Mappa ce l'ha Lily!»

Da quando Harry Potter aveva dato la Mappa del Malandrino in eredità a James e il Mantello dell'Invisibilità ad Albus, Lily aveva da sempre protestato poiché a lei non sarebbe toccato niente; ma quando poi James terminati i suoi anni a Hogwarts aveva ceduto – quasi con le lacrime agli occhi – la Mappa a sua sorella, lei l'aveva sempre custodita gelosamente.

«Errato! L'ha prestata a me in cambio del tema di Trasfigurazione e io ancora devo restituirgliela.»

Beh gelosamente finché non si sovrappongono i compiti da svolgere.

«Appena terminate le lezioni pomeridiane incontriamoci davanti al mio dormitorio.»

*

E così fecero, terminati i corsi tutte e quattro furono davanti al dormitorio della Caposcuola, la quale in mano teneva ben salda la Mappa del Malandrino, reliquia che tutti in quel castello volevano possedere.

Dopo aver pronunciato la formula "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" — «Oh no!» ghignò Roxanne — la Mappa si palesò a loro, che si strinsero ancora di più a Rose per guardare meglio.
«Lily Luna Potter, non hai scampo!»

E infallibilmente la trovarono due minuti dopo mentre la targhetta con il suo nome si muoveva in direzione delle cucine.

«Oh ma allora mangia!» Roxanne si mostrò sollevata nello scoprire che nonostante tutti i pasti saltati, sua cugina mangiasse ancora, in pieno stile Nonna Molly.

Le ragazze si misero in marcia verso le cucine, dovettero scendere ben quattro piani e oltrepassare almeno una decina di corridoi, ma alla fine arrivarono davanti al ritratto della frutta. Decisero di aspettare che uscisse lei per poi trascinarla nell'aula in disuso di fronte.
Passarono pochi minuti prima che la porta si aprisse, ma finalmente Lily - che non si aspettava di certo un agguato da parte delle cugine - uscì con il Mantello sotto il braccio. Quando le vide non fece nemmeno in tempo a urlare che di peso la portarono nel luogo prestabilito.

Chiusa e silenziata l'aula con gli incantesimi - Rose - misero Lily su una sedia e la accerchiarono. («Come nei film babbani che guarda tua madre Rose!»)
«Parla, ora.» Il tono che Amelie e Rose avevano usato non ammetteva scuse e impossibilitata dal contraddirle e accortasi che non aveva vie d'uscita, vuotò il sacco.

«SonoandataalettoconZabini.»

«Lily non abbiamo capito nemmeno una parola.»

«Sono andata a letto con Zabini.» La voce stavolta più lenta e lo sguardo basso.
Rimasero zitte con gli occhi sgranati e puntati su Lily, la quale si fece più- di quanto non lo fosse già - piccola seduta sulla grande sedia.

«TU E ZABINI COSA?! LO AMMAZZO!»

«Rose potresti calmarti? Non ha fatto niente che non volessi.»

«Calmarmi? E come potrei! Immagino che ti abbia anche scaricata!» si accorse però di quanto il suo tono fosse duro e accusatorio vedendo gli occhi di sua cugina riempirsi di lacrime.

«Okay, potrei non ucciderlo subito.»

«Lils, lo sai che puoi dirci tutto! Come ti è venuto in mente di usare il Mantello per evitarci!» Amelie aveva trasfigurato la sedia su cui Lily era seduta in un divano, grande abbastanza da potersi sedere tutte e cinque e ora l'aveva abbracciata e le accarezzava la testa come se fosse stata una bambina.
Ma infondo, Lily era la loro bambina.

Dopo un po' Lily si confidò con le sue cugine, vennero a sapere che Zabini e lei avevano stretto amicizia la scorsa estate, in una delle sue visite a Grimmauld Place, dove i tre fratelli Potter erano soliti passare le vacanze estive lontani dai genitori. Ritornando a scuola però Zabini tornò a ignorarla e a stento a salutarla quando s'incrociavano nei corridoi. Poi durante le vacanze di Natale passate a scuola, poiché Lily aveva voluto fare compagnia a loro quattro, – dato che quello sarebbe stato il loro ultimo anno, come da rito ogni studente del settimo anno aveva firmato per restare e passare il Natale ad Hogwarts – il legame che aveva con lui si era ricucito e si era accorta che iniziava a provare qualcosa che andava ben oltre l'amicizia.

«Questo, beh, fino a pochi giorni fa quando... non so come sia successo! È fatta ora, lui è scappato e il giorno dopo mi sono svegliata da sola.»

Rimasero in silenzio tutte e cinque, valutando tutti i dettagli forniti da Lily. Rose era alquanto infuriata e la piccola Potter temette, di certo non voleva che Albus – suo fratello – venisse a conoscenza del fattaccio compiuto da lei e Zabini – uno dei migliori amici di suo fratello.
Merlino che guaio.

«Quindi la faccia da funerale di Zabini è dovuta a questo.» sentenziò Dominique.

«Oh ci mancherebbe!» – Rose.

«Beh, com'è stato? Almeno ci sa fare?» – Roxanne.

«Oh per l'amor del cielo, lasciatela in pace! Ha bisogno di stare tranquilla.» – Mamma Amelie.

Davanti alle esclamazioni delle cugine Lily scoppiò in una sonora risata e le abbracciò, felice di essersi liberata da un peso che non la stava facendo vivere e grata di avere delle amiche così fantastiche.

«Beh non è stato tanto male! Certo se non mettiamo in conto la fuga, tutto sommato è stato anche quasi romantico.» si azzardò a dire in risposta a Roxanne.

«Lily!» la guardarono scioccate, poi però risero nel vedere la sua espressione.

«Ora però, deve pagare per averti lasciata sola! Chi crede che tu sia, una di quelle sciacquette che può trattare come vuole?»
Esordì Rose mostrando l'espressione più sadica che ebbero mai visto.

«Cos'hai in mente Rosie?»

*

La sera arrivò presto e come suo solito la Sala Grande era gremita di persone chiassose che si godevano la propria cena. Nessuno badò alle cinque ragazze, che sedute al tavolo Grifondoro, parlavano fitto tra di loro.

«Okay Rosie, mi piace! È geniale, non so come non abbia fatto a idearlo io stessa!»

«Lils portato il mantello?»

«Ovviamente.»

Amelie e Dominique guardavano contrariate le tre ragazze davanti a loro scuotendo la testa, questa storia aveva tutta l'aria che andasse a finire male, malissimo.

«Non credete di star esagerando?» chiese Amelie in un ultimo tentativo di fermarle.

«Lo sapete che qualcosa andrà storto.» diede man forte Dominique «I vostri piani vanno sempre a finire male.»

Se n'è già lavata le mani, sul serio non capisco che ci faccia in questo tavolo.

Rose alzò gli occhi al cielo e senza farsi vedere da nessuno s'infilò il mantello, diventando invisibile.

Ora, da invisibile, si dirigeva al tavolo Serpeverde verso un gruppetto di quattro ragazzi e sfruttò la confusione della Sala per avvicinarsi a Zabini, storse il naso sentendo le porcherie che dicevano Nott e Malfoy, e lentamente estrasse dalla tasca un sacchetto contenente la Polvere Buiopesto 2.0 dei Tiri Vispi - leggermente modificata ma tutto sommato l'effetto era quasi lo stesso – prestatale da Roxanne.

Una nube nera coprì il tavolo dei Serpeverde creando il caos tra gli studenti e dando a Rose il tempo di sostituire la crostata di Zabini con delle Crostatine Canarine – precedentemente con l'aiuto di Lily le aveva incantate in modo tale che una volta mangiate, oltre ai suoi effetti, faccia comparire un piccolo messaggio sul braccio del Serpeverde.

"Questo è per Lily"

Rose tornò sghignazzando al suo posto togliendosi il mantello, le amiche che la guardavano in attesa.

«State a guardare.»

La polvere intanto aveva esaurito il suo effetto, grazie anche ai professori che erano intervenuti, e cinque paia di occhi guardarono Zabini mangiare la crostatina per poi osservare ridendo, insieme a tutta la scuola, il manto di piume gialle che gli comparve su tutto il corpo. Ma la parte migliore, concordarono, fu quando l'effetto svanì e lo videro osservarsi il braccio impallidendo.

«Cosa dicevi Dom? Sarebbe andata a finire male eh.» Roxanne puntellò i gomiti nel fianco di Dominique che si lamentò subito per i modi rozzi della cugina.

«Okay, potrei avervi giudicate male!»

Continuarono a ridere ripensando a Zabini, mentre Lily continuava a ringraziare le sue migliori amiche che avevano, come sempre, migliorato il suo umore.

Rose non si accorse però che due paia di occhi l'avevano osservata dallo stesso punto in cui era stata pochi istanti prima, togliersi il mantello e diventare visibile per poi sedersi al tavolo Grifondoro e ridere con le proprie amiche.

*

Scorpius Malfoy era sicuro, al cento per cento, che ciò che era accaduto quella sera durante la cena a uno dei suoi migliori amici, fosse opera di Rose Weasley. Quindi seduto su uno dei divanetti nella Sala Comune – di quella che ormai era diventato il suo dormitorio – la stava aspettando.

Rose rientrò nel dormitorio ancora ridendo per la piccola vendetta fatta a Zabini, dopo aver fatto una piccola sosta nella sua vecchia Sala Comune per stare ancora un po' in compagnia delle sue amiche, non aspettandosi di trovare Scorpius seduto su uno dei divani, - proprio dove volevo mettermi – il quale aveva tutta l'aria di star aspettando proprio lei.

Decise comunque di sedersi sul divano libero, con l'umore giusto per sopportare anche Malfoy, prese un romanzo dalla sua borsa e iniziò a leggere ignorandolo completamente.

Questo finché non sentì il suo sguardo addosso.

Come non detto.

«Cosa vuoi Malfoy?» gli chiese senza alzare gli occhi dal libro.

«So che sei stata tu.»

Alzò di scatto la testa e puntò gli occhi nei suoi, Malfoy poté vedere un lampo di preoccupazione passare nello sguardo di Rose e continuò. «So che sei stata tu a spargere la Buiopesto e a rifilare la Crostatina Canarina ad Aaron, ma la vera domanda è: perché?»

«Chi ti dice che sia stata io?»

«Ti ho visto.»

«Ma non è possibile!»

«Solo perché avevi il Mantello di Al?» chiese ironicamente. «Sta più attenta a quando lo togli, Caposcuola.»

L'aveva colpita nel vivo, era una Caposcuola, doveva cercare di evitare che queste cose accadessero e invece era stata proprio lei a farlo, se solo la McGranitt sapesse il suo ruolo sarebbe stato revocato in un battito di ciglia.

«Chiedilo al tuo amico il perché, Malfoy, la mia – la nostra – è stata una sorta di vendetta.»

«Nostra?» rimase basito.

«Come ho già detto, chiedilo a Zabini.» lo fulminò con lo sguardo e torno a leggere.

Pochi minuti dopo vide arrivare una pallina sulla pagina del libro che – se il ragazzo le permetteva – stava leggendo, poi un'altra che la sfiorò, ma andò a finire sul pavimento, e poi ancora un'altra che la colpì in faccia.

Si voltò verso il mittente, il quale con una risatina alzava le spalle. «Mi annoio.»

«Trovati qualcosa da fare che non implichi me.» Posò di nuovo lo sguardo sul libro, gli occhi di lui a fissarla e che le stavano facendo leggere la stessa parola da minuti.

Se ne esco viva, lo ammazzo.

Scorpius la fissava, inizialmente divertito, poi dal nulla s'incantò e la osservò bene.

Nott aveva ragione.

Era bella, Rose Weasley, ora che l'aveva vicino e si trovavano in una situazione completamente nuova, da soli, poteva permettersi di osservarla meglio e stesa in quel modo sul divano china sul suo libro, il viso piegato in una smorfia concentrata su cui cadevano alcune ciocche di capelli rossi, gli sembrava un fuoco, Rose, pronta ad ardere e bruciarlo, appariva quasi adorabile ora che non aveva il solito cipiglio nervoso sul volto che usava per parlare con lui. E poi l'orlo della gonna che era salito più del dovuto e le gambe fasciate dalle calze non potevano non fargli pensare a lei in quel modo e si trovò a correggere ciò che aveva pensato precedentemente.

Rose non era bella, era bellissima. Sono stato così cieco per sette anni?

Si maledì per ciò che la sua mente stava elaborando, quasi non ci credeva, ma come metterlo in dubbio davanti alla verità? Non riusciva a trovare una sola cosa che contestasse ciò che stava pensando.

E prima ancora di trovare la capacità di fermarsi si sporse e si allungò fino a toccare la coscia di Rose.

Rose, d'altro canto, non poté reprimere la scossa che la pervase non appena la mano di Scorpius venne a contatto con la sua pelle e nemmeno i brividi quando, alzando la testa di scatto, incontrò nuovamente i suoi occhi. Non riusciva a muoversi, non riusciva a pensare, mentre lui si avvicinava sempre di più. Le parole per fermarlo e mandarlo al diavolo le si bloccarono in gola, era pericolosamente vicino.

I suoi occhi lo scrutarono, li fece vagare su tutto il suo corpo, la camicia della divisa con i primi bottoni slacciati lasciavano intravedere la pelle pallida, ma non troppo bianca, perfetta, il collo teso piegato verso di lei e il viso così vicino al suo. Con i nasi che quasi si sfioravano e le sue labbra leggermente socchiuse, le faceva venir voglia di baciarlo.

Merlino, non posso averlo pensato davvero.

Non poteva negare però che non fosse un bel ragazzo, non a caso uno dei più belli di Hogwarts, Rose non aveva mai pensato che fosse brutto, ci era voluto un po' per ammetterlo, per capire che brutto non era sinonimo di fastidioso, insopportabile e arrogante.

Quell'anno poi, le stava sempre tra i piedi, battibeccavano continuamente e anche se si era ripromessa più volte a sé stessa – e ad Albus – di non farsi distrarre da lui, non poté non ammettere che senza litigare si sentisse vuota, e , vuoi per lei che esagerava sempre, vuoi che lui non sapeva darsi un limite, erano finiti in quella strana punizione.

Per la seconda volta si erano trovati, di nuovo, così vicini che riuscì a sentire la sua colonia e i capelli biondi gli cadevano sugli occhi e lottò contro sé stessa per non alzare la mano e spostarli, per poterli toccare e sentire se affettivamente fossero morbidi come sembravano.

E sarà stata la mano sulla coscia a farle mancare la saliva in bocca e a far bruciare il punto dove era poggiata.

Oh Godric, da quant'è che non faccio sesso?

Troppo. Decisamente.

Sono solo ormoni, ecco, devo trovare la forza di allontanarlo e domani chiederò a Dominique di trovarmi un ragazzo con cui scaricarli.

Più lo guardava e più credeva che fosse proprio lui, il ragazzo con cui scaricarsi un po'.

Arrivarono così vicini da sfiorarsi le labbra e quando il libro che teneva sulle gambe cadde a terra creando un tonfo che li fece sobbalzare, la mente di Rose tornò a funzionare.

«Malfoy, credo- mh si insomma...»

Era sicura che fosse diventata più rossa dei suoi capelli, ma si stupì nel vedere il ragazzo, che intanto si era alzato, acquisire un leggero rossore sulle gote e annuire mentre si girava e andava diretto in bagno, chiudendo poi la porta dietro le sue spalle.

Sentì il getto della doccia azionarsi e sospirò.

Poi guardò in basso sul pavimento, dove affianco dei suoi piedi c'era il libro che stava leggendo e lo prese in mano.

«Merlino, non avrei mai pensato di dirlo, ma grazie, grazie Shakespare, per non avermi fatto fare sesso con la persona sbagliata.»

Si alzò anche lei prima che fosse costretta a vederlo di nuovo e si diresse nella sua camera, buttandosi sul letto con il libro stretto tra le braccia, si toccò le labbra che pochi istanti prima, a un certo punto si erano sfiorate con quelle di Scorpius, sperò con tutta sé stessa di esserselo immaginato, che non fosse successo niente e pregò tutti i maghi esistenti di non farle fare strani pensieri e di dimenticare tutto.

Si preparò mentalmente a una notte in bianco. In tutti i sensi.

NdA: Okaaaaaaay, ciao a tutti non mi uccidete per aver dato questo finale di capitolo e non averli fatti baciare, ma è troppo presto!
Per consolarvi vi regalo questo:

Da sinistra in alto: Rose Weasley (María Pedraza), Amelie Dawson (Emma Roberts).
In basso: Dominique Weasley (Ester Expósito), Roxanne Weasley (Coco Rebecca Edogamhe), Lily Luna Potter (Lily Rose Depp).

Nel prossimo i ragazzi!
Come sempre vi ringrazio tantissimo per il supporto che mi date!❤️
A martedì!
-intoorusarms.

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