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Capitolo 8) 7 gennaio 2020

'Sei nervosa?' Jeremy, impeccabile in abito blu e cravatta azzurra, era in pena per Lysandra.

Nell'aula di Tribunale, in piedi accanto alla scrivania di legno scuro dove avrebbe preso posto insieme a Tom e a Robert, teneva la mano della O'Neill fra le sue. Era fredda, sintomo della tensione dell'irlandese, che, in un tailleur lilla chiaro - regalo proprio del suo compagno, che a seguito dell'incendio, aveva contribuito a ricomprarle due terzi del proprio guardaroba - aspettava l'inizio della seduta.

Sarebbe stata la prima testimone a salire al banco, secondo la lista dell'avvocato della Davis, una donna bionda, austera, algida e altissima, di origini australiane, Cate Blanchett.

'Sì, tanto' dovette ammetterlo, era terrorizzata. Downey Jr. l'aveva tartassata, preparandola; la tensione la mangiava viva ugualmente. Temeva di sostenere la cosa sbagliata, di mettere Renner in difficoltà.

'Andrà tutto bene, noi non abbiamo fatto nulla di cui giustificarci. Dì la verità e prova a stare calma' la confortò, baciandole il dorso della mano; lei sedette in prima fila, alle sue spalle, fra Chris e Sebastian, rimettendosi in piedi all'entrata del Giudice, sotto lo sguardo indagatore di Samantha, che la squadrava.

L'ex signora Renner, probabilmente consigliata dal proprio legale, aveva scelto un abbigliamento sobrio rispetto allo standard, pantaloni beige e top chiaro di pizzo.

'Il magistrato che curerà la causa è Cobey Smoulders, nota per tenere molto alla difesa dei diritti delle donne' Hemsworth indicò la longilinea collega americana, capelli castani scuri, occhi azzurri e toga nera con il colletto bianco, che occupò la scranna, introducendo brevemente il caso. Nel raccomandare la massima correttezza alle parti, esortò la Blanchett a cominciare.

Con fare solenne, quella camminò lentamente per l'aula, davanti al Giudice, a cui sarebbe spettata l'ultima parola, e l'emissione della relativa sentenza, giacché i processi relativi alla custodia dei minori si svolgevano senza giuria e quasi a porte chiuse 'Vostro Onore, dimostreremo, al di là di ogni ragionevole dubbio, l'assoluta indegnità del signor Renner nella veste di padre, e a parer mio, di uomo.

Le prove e le testimonianze che forniremo confermeranno la dissolutezza della sua vita oltre che l'assenza del benché minimo valore morale. Rapporti di natura sessuale con ragazze minorenni nella camera accanto a quella della figlia, abuso di alcool e stupefacenti, sono solo la punta dell'iceberg dei comportamenti scellerati di un soggetto a cui deve essere tolta la patria potestà, oltre che la custodia della piccola Joey. Al di là della certezza della decisione a noi favorevole, Vostro Onore, le chiediamo di valutare seriamente di rimettere gli atti processuali al Tribunale Penale, affinché il signor Renner sia condannato in maniera esemplare per i reati commessi' terminò, con freddezza estrema, e un sorriso becero. Era un vero squalo, faceva paura.

Lysandra sussultò, con la mano di Chris che le bloccava il braccio, con quella di Downey Jr. che faceva lo stesso con Jeremy 'Jer, amico, siamo all'inizio, contieniti, ora tocca a me'.

'Buongiorno e buon anno' Rob si drizzò, lisciandosi la giacca purpurea 'Sarà premura mia e dell'illustre collega d'Oltremanica che mi affianca' si rivolse a Tom, poiché la presenza di Hiddleston non era passata inosservata 'smentire categoricamente le pesanti accuse formulate contro il mio cliente, che è un padre esemplare, un imprenditore stimato con un'attività con più dieci dipendenti ed un'esistenza tranquilla e regolare. I test tossicologici effettuati quotidianamente e agli atti sono l'attestazione che non fa uso e abuso di droghe e alcool' tentò di sembrare spavaldo e non gli riuscì difficile 'è una persona di saldi principi, altruista, generosa, disponibile, il miglior padre che Joey possa desiderare, presente e affettuoso, a differenza della signora Davis. Ho terminato' la linea difensiva era piuttosto semplice, lui e l'inglese avevano deciso di non attaccare Samantha, ma di esporre i fatti, quanto accadeva concretamente nella vita della bambina, sperando, nel frattempo, di recuperare, tramite il lavoro di Stan, un gancio fra l'ex moglie di Renner e i due episodi criminosi di cui era stata vittima Lysandra.

'Ottimo, possiamo passare al primo testimone della lista della querelante' la Smoulders lesse proprio il nome della rossa, che si appropinquò verso la sedia di legno posta alla sinistra del Giudice, dove il cancelliere addetto provvide a farle prestare giuramento solenne sulla veridicità delle frasi che avrebbe pronunciato.

Con gli occhi dei presenti fermi su di lei, ripeté la formula, e si accomodò, con le gambe accavallate e le mani in grembo.

'Buongiorno signorina, forse si è chiesta il motivo della sua presenza come teste a favore della mia cliente' la Blanchett esordì 'è semplice, desideravamo che la persona più vicina e legata al signor Renner, la sua compagna, ne fornisse una descrizione, che sarà inequivocabilmente veritiera. Quando vi siete conosciuti?'.

'Ad agosto dello scorso anno'.

'E' vero che non voleva assumerla sulle prime, e che poi ha ceduto?'.

'Sì, confermo, sono riuscita a vendere un'auto esposta nella concessionaria di sua proprietà da molti mesi, ed ho avuto il posto' si rallegrò, erano domande facili.

'Secondo lei, ha accettato di darle l'impiego perché è una gran bella ragazza e si era già invaghito di lei?'.

Accidenti, maledizione sì 'Forse, mi auguro per le mie doti professionali e il mio curriculum'.

'Il suo capo è più grande di lei. Di quanti anni?'.

'Io ne ho ventinove, lui quarantasei...'.

'Capisco, quindi diciassette. Ricorda la prima volta che l'ha invitata fuori?' la bionda lo chiese, gentile.

Lei rimuginò 'Ehm, sì, la sera in cui mi ha assunto'. Suonava male, molto male.

'Dove l'ha portata?'.

'A prendere un aperitivo, al pub sulla Statale'.

'Avete bevuto uno o più drink?'

'Tre' ammise.

'Tre, ovvero parecchio alcool e una lunga serata. Che impressione ne ebbe, in tale occasione? Che volesse farle delle avances, o simili?'.

'Il contrario, fu un gentiluomo e ci tenne a precisare che fosse un incontro amichevole' scrutò Jeremy, scuro in volto. Aveva cercato di fissarlo il meno possibile, per non emozionarsi.

'Davvero? E, invece, la prima volta che andò a casa sua, la rammenta?'.

La stava incastrando, il gioco era chiaro, lei una pessima giocatrice 'Sì, certo, il giorno seguente, a cena; fu Joey a insistere'. Gliela servì su un piatto argenteo.

'Una cenetta a tre, nella villa del signor Renner, con la figlia di cinque anni, il giorno successivo a quello della sua assunzione. Impegnativo, non crede, oltre che estremamente incoerente?' ribatté la Blanchett.

'Obiezione, Vostro Onore, è un parere dell'avvocato, non cosa certa' Tom balzò in piedi, la direzione dell'interrogatorio della furba collega non gli piaceva affatto.

'Accolta, concentriamoci sugli accadimenti e non sulle opinioni' la Smoulders dette ragione a Hiddleston.

'Ha bevuto superalcolici nella sua residenza?'.

'Sì, è capitato'.

'Avete avuto rapporti intimi in luoghi particolari? Ad esempio in posti dove potevate essere veduti?' la Blanchett si coprì la bocca con la mano, a soffocare un ghigno.

'Obietto di nuovo' gridò l'anglosassone, esterrefatto.

'E' legittimo il mio dubbio; si tratta di indagare i comportamenti intimi dell'ex marito della mia cliente' la virago australiana fu convincente.

La testimone - obbligata a esprimersi in merito - sgranò gli occhi, citando, a voce bassissima, l'unico episodio che ricordasse 'Nel suo giardino, il giorno del Ringraziamento, eravamo riparati dalle alte piante che circondano le mura di recinzione della villa e la veranda, non siamo esibizionisti'.

'Uhm, è tutto molto soggettivo e se fossi in lei non ci metterei la mano sul fuoco. E da quando siete assieme, ha mai fatto sesso con il signor Renner nella stanza accanto a quella in cui dormiva la figlia?' caustica, la bionda pose una domanda diretta, certa della risposta.

Lysandra arrossì, sulle gote 'E' capitato, un'unica volta. Joey aveva avuto la febbre alta e me ne ero presa cura, al posto di Jeremy, che si era recato a Miami per il Salone dell'Auto'. Era una confidenza personale, proprio l'occasione in cui si erano scambiati promesse d'amore, e in seguito non era più accaduto. Si sentì un pizzico nel volto, avrebbe desiderato sprofondare.

'Renner ha lasciato sua figlia con una quasi estranea con una febbre da cavallo...E' vero o non è vero che, in quel periodo, lo aveva piantato?'.

Come diavolo era a conoscenza delle informazioni sulle loro vite, e tanto dettagliate? 'Sono rimasta con la piccola, che Samantha aveva mollato a Jer, nonostante le spettasse di tenerla, nel weekend' sbottò, inviperita.

'La mia cliente ebbe un imprevisto, furono cause di forza maggiore documentate, risponda alla mia domanda' l'altra la incalzò.

'Deve attenersi a quanto è stato chiesto' il Giudice invitò Lys a replicare.

'Sì, ci siamo riappacificati proprio quella notte' confessò la ragazza, con un sospiro.

'Che ovviamente ha avuto luogo dopo la notifica della citazione a testimoniare che le è pervenuta, giusto?'.

L'irlandese annuì, l'avvocato voleva mettere in dubbio la sincerità del sentimento che Jer nutriva per lei. Sentì un dolore pazzesco che l'avvolgeva.

'Immagino che il signor Renner le abbia detto che la ama. Prima o dopo aver saputo che avrebbe testimoniato a favore della signora Davis?' stava insistendo, con cattiveria, sulla questione.

La O'Neill sussurrò, abbassando lo sguardo a terra, amareggiata 'Dopo'.

'E le ha chiesto di sposarla? Vedo uno splendido anello al suo dito, originale, non mi pare di fidanzamento' sbirciò l'anulare della sinistra, dove spiccava la simpatica zucca arancione.

'Non esattamente' mostrò la mano 'è una sorta di anticipo, abbiamo deciso di rimandare decisioni sulle nozze al termine del procedimento' la iena che la stava fronteggiando avrebbe instillato dei dubbi persino a Gesù Cristo.

'Un anticipo con una zucca di Halloween, non mi è capitato mai, carino, però...' la Blanchett, rise, ironica.

'Obiezione' fu Robert a balzare in piedi, incavolato, stavolta.

'Accolta, ovviamente. Le spiritosaggini le lasci al tè con le amiche, avvocato' la Smoulders, fissando a propria volta l'anello, apparve scocciata dei modi sgradevoli da arginare.

'Un'ultima curiosità. Mentirebbe sotto giuramento, per il suo quasi fidanzato?'.

'Reitero l'obiezione' Downey Jr. si urtò ed alzò il tono della voce.

'Accolta...diamoci un taglio' il Giudice riprese, di nuovo, la bionda, che tolse la parola quasi alla sua frase.

Lysandra rifletté 'Sì, mentirei, ma...' non riuscì ad aggiungere altro che fu interrotta.

'Ho finito. Grazie'.

'Desidera una pausa, signorina O'Neill?'.

'No, sto bene' bevve un sorso d'acqua da una bottiglietta che aveva nella borsa. Era stato meglio, preferiva terminare il supplizio prima possibile.

'Perfetto, la parola alla difesa' la Smoulders lasciò l'aula agli avvocati di Renner.

Al moro, che, con una cartellina alla mano, si avvicinò al banco, per rassicurare l'irlandese 'Lysandra, ha spergiurato, per proteggere il mio cliente?'.

'No. Mentire sotto giuramento è un reato' usò le parole sentite proprio da Robert, al suo studio.

'Lo immaginavo. Lo ha mai visto utilizzare sostanze stupefacenti, o offrirgliele, o ne ha osservate a casa sua?'.

'No'.

'Si è mai ubriacato, in sua presenza, o ecceduto con l'alcool?'.

'Gli piace bere un bicchiere di whisky, per rilassarsi, la sera dopo cena, oppure ordinare una bottiglia di vino se andiamo al ristorante o siamo con i nostri amici' commentò la rossa.

'Sa se possieda una pistola?'.

'Sì, ha il porto d'armi ed una piccola Beretta M9 che tiene all'autosalone; è cosa comune, fra chi gestisce quel genere di attività, spesso si sono verificate rapine e si tratta di proteggere i propri clienti, non soltanto l'incasso, indipendentemente dalla presenza del servizio di sorveglianza' chiarì, più calma.

'Non vivete ancora insieme. Perché?'.

'Ho preferito evitare, anche su suo suggerimento' si riferì proprio a Robert 'e attendere la fine del processo, per non inasprire ulteriormente i pessimi rapporti fra il mio fidanzato' sottolineò fidanzato 'e la sua ex moglie'.

'E' vero che da quando frequenta Renner è stata vittima di un grave danno alla sua vettura d'epoca oltre che di un recente incendio doloso alla casa dove abitava?' era un punto da esporre, con nonchalance.

'Obiezione, non è pertinente' la Blanchett strillò.

'Collega, abbiamo depositato le denunce della signorina O'Neill alla Polizia di Fort Lauderdale e relativi verbali, è indubbio che gli atti vandalici siano avvenuti a seguito dell'inizio del legame col nostro cliente. Poiché le indagini sono ancora in corso ed i due casi aperti, abbiamo ritenuto che la Corte ne fosse informata, riservandoci di comunicare ulteriori elementi' fu Tom, flemmatico a spiegare alla Smoulders 'Sì, avvocato Hiddleston, ho letto gli incartamenti, non mi hanno affatto convinto; tuttavia, ho contattato il Vice Sceriffo, per ulteriori lumi. Per ora, la questione è accettata, vedremo in seguito; risponda, per favore, signorina'.

'Sono in Florida da agosto e non ho nemici; in effetti credo che l'unica spiegazione plausibile di quanto accaduto sia connessa al mio rapporto con il signor Renner' guardò Samantha, che la sfidava, con odio, e fu certa della sua colpevolezza, per la Mustang e l'incendio. Sarebbe voluta scendere dal banco e strozzarla con le sue extensions, si trattenne a stento.

'E' rimasta accanto al mio cliente, saputo delle accuse mosse, che stiamo discutendo oggi. Come mai? Lei è affascinante, più giovane, avrebbe potuto scegliere chiunque avesse voluto, un partito migliore, per utilizzare un termine desueto' era il cavallo di battaglia di Rob.

'E' piuttosto semplice' la rossa fissò Jer, negli occhi 'mi sono innamorata di lui. Per il suo buon carattere e i modi gentili, per il rispetto che ha sempre dimostrato nei miei confronti e l'affetto che ha per sua figlia. Ha ragione l'avvocato Blanchett, quando ci siamo incontrati ebbi l'impressione di un uomo che non cercasse relazioni stabili e nemmeno io ne volevo. Viceversa, l'amore capita, per caso o per destino. Ed a noi è capitato, non mi sono tirata indietro. Le calunnie che gli sono state rivolte, e parlo esclusivamente a titolo personale, non sono vere e non corrispondono all'anima del Jeremy che conosco e amo'.

Il Giudice tamburellò con le dita sul legno; Downey Jr. era un legale eccellente e non arrivarono obiezioni. La testimone si era espressa perfettamente.

'Quindi, ed è la domanda che mi preme di più, a cui ritengo abbia in parte già risposto. Jeremy Renner è un buon padre, a suo parere?' lasciò cadere le parole una dietro l'altra, con lunghe pause.

'Sì, al di là di ogni ragionevole dubbio' lo affermò, volitiva, con le iridi azzurre del suo compagno che brillavano, verso di lei.

L'amore non è un lasciapassare, pensò l'uomo, ma Lysandra O'Neill era stata, dall'inizio, il salvacondotto per la porta del suo paradiso; l'amava, da impazzire e il suo cuore perse un battito, nel torace, intanto che riceveva un colpetto sulla spalla da Sebastian, che, ombroso in viso, gli passò un foglietto di carta, con scritto a penna 'Da ora in avanti non parlare della causa'.

***

Con il rilevatore di microspie in mano - un apparecchio rettangolare di venti centimetri per dieci, acceso - Stan aveva fermato la Jeep di Renner all'interno del parcheggio interrato del centro commerciale più vicino al Tribunale.

Sotto lo sguardo dei suoi amici, che avevano blaterato amenità, fino al posteggio, e di Evans - che li aveva raggiunti con la moto e filmava l'operazione col cellulare - lasciò l'aggeggio all'altezza del tunnel centrale dell'auto, dietro il freno a mano, tra i sedili del passeggero e del conducente.

Accese lo stereo a tutto volume, rimanendo in attesa qualche minuto. Se fosse stata presente una microspia, il rilevatore ne avrebbe individuato, nel giro di pochi secondi, il tipo e la potenza di trasmissione.

Seb indicò un segno luminoso che lampeggiava sul display del giocattolo, che prese in mano, spostandolo nella parte anteriore dell'abitacolo, dove il suono era più forte; i polpastrelli della mano sinistra, coperti da un guanto di gomma, passarono sotto il cruscotto fino a intercettare un cerchietto di plastica grande come una moneta da venti centesimi, con attaccata una piccola antenna, che si premurò di staccare e gettare via 'Ecco fatto, avevo visto giusto'.

'Maledizione, saranno ovunque' sbraitò Jeremy.

Lysandra si sentì violata, era una forma di sopruso inimmaginabile. Lei stessa si era sorpresa a molte domande dell'avvocato Blanchett: sembrava conoscere i dettagli della sua vita con Jer, le frasi che si erano detti vicendevolmente fino all'ultima sillaba.

Sebastian aveva avuto la stessa percezione, dalla platea, e la sua intuizione si era rivelata brillante.

'Bonificherò le vostre case, lo studio di Robert, la concessionaria, tutti i nostri veicoli, e porterò le cimici al laboratorio privato per i rilievi scientifici, avvisando, comunque il Vice Sceriffo. Sono sincero, vale lo stesso discorso che abbiamo affrontato per il liquido accelerante; oramai le microspie si comprano da un qualsiasi fornitore di materiale per impianti di sicurezza e persino su Amazon. Potrebbe averle acquistate chiunque, proverò ugualmente a far rintracciare la presenza di impronte digitali. Ci vorrà un pochino di tempo, vi consiglio di distrarvi, magari dedicandovi ad un'attività piacevole...inizierò con il bed and breakfast, ci alloggiano tre di noi; ci vediamo lì' suggerì, indossando il casco e salendo sulla sua Ducati, con Chris alle spalle, appiccicato a mo' di sanguisuga.

Oramai si era incaponito a seguirlo, nelle indagini per il caso di Jeremy, che era costretto a firmargli un permesso dopo l'altro.

'Noi prendiamo un taxi' Robert, Hemsworth e Hiddleston avrebbero lavorato presso l'ufficio di una collega di Downey Jr., che gli doveva un favore, fin quando il suo studio non fosse risultato pulito; il moro usò l'app che aveva sul telefonino e l'auto gialla arrivò nel momento in cui Renner e la O'Neill si allontanarono in direzione dell'alloggio di quest'ultima.

'Sono mortificato, amore' Jer, per calmarsi, ricorse al tabacco, accendendo una sigaretta; aveva una rabbia in corpo che avrebbe spaccato tutto e, per prima, la faccia della sua ex moglie, certo del suo zampino.

La rossa era rimasta senza parole: aveva sempre immaginato che il sentimento che provavano l'una per l'altro avrebbe protetto la loro relazione da ingerenze esterne. Osservato ciò a cui poteva arrivare un essere umano - spiare deliberatamente l'intimità di una coppia piuttosto che non curarsi della presenza della propria figlia, appiccando un incendio - iniziò ad avere seri dubbi.

All'arrivo al cottage, trovarono Seb e Chris all'opera; con l'attrezzatura, il detective aveva già scovato le cimici, una per ogni stanza, patio esterno compreso, e gliele mostrò. Le aveva disattivate, nel silenzio che avvolgeva i movimenti che compiva, e catalogate come prove 'Ai tecnici del laboratorio brilleranno gli occhi, quando vedranno i soldi che gli lascerò' ridacchiò, dando una pacca sulla spalla di Evans 'Da venditore a investigatore in dieci secondi e non sei male, sono serio' lo prese in giro 'Jeremy, preparati a sostituirlo'.

'Me ne farò una ragione' controbatté il suo capo, pallido e estremamente in pena, a causa del mutismo di Lysandra, che non le apparteneva.

Compreso il turbamento della sua amica, che attribuì alla vicenda delle microspie, Chris esortò il compagno a proseguire nel lungo pomeriggio di lavoro che gli si prospettava 'La prossima tappa sarà lo studio di Robert e, a seguire, la tua villa, Jeremy; ti avvertiremo quando potrai tornarci'. Lo salutò, muovendosi velocemente verso la motocicletta.

L'irlandese sedette, sul divanetto del piccolo soggiorno di cui era dotato il cottage, togliendo le scarpe che portava dalle prime ore del mattino.

'Lys, parlami, per piacere' Renner le si accostò, sfiorandole la guancia col dorso delle dita.

'Non mi va...ho parlato fin troppo, oggi, non credi?' fu caustica, spostandosi.

'Terminato il tuo interrogatorio, nonostante le sgradevolezze dette su di me, e i dubbi che potevano averti instillato le insinuazioni dell'avvocato di Samantha, ho letto nei tuoi occhi che nulla fosse cambiato, fra noi. Ero anche felice, per il modo in cui mi avevi difeso, per ciò che traspariva dalle tue parole e che traspare da ogni tuo gesto, verso me e mia figlia. Ho sorriso, con un alone di ottimismo, con un pensiero positivo. E' durato come il battito di ali d'una farfalla' il tono della sua voce si era abbassato, le dita scorrevano fra le morbide ciocche di capelli color zucca 'Ho sentito dire che d'amore non si muoia, che si soffra da cani, ma che poi passi, che esistano altri dolori incurabili che porti con te...nel mio caso non credo sia vero, però...ti lascio libera, Lysandra, ti amo troppo per vedere la tua vita rovinata a causa mia' un singulto, inaspettato, lo colse.

Le lacrime davanti a lei, proprio no, non voleva! Tentò di alzarsi e prendere la porta, evitando ulteriori massacri emotivi. Con la testa bassa, e la vista offuscata dal pianto, sbattè contro una sagoma lilla chiaro: Lys!

'Insomma, te la fili?' si era posizionata fra lui e l'uscio e gli teneva le mani sul torace, in attesa.

'No, ma io...' gli zaffiri intensi lo trafiggevano, le labbra tumide erano arcuate in un sorriso enigmatico: altro che la Monna Lisa!

'Il tuo investigatore privato ha suggerito di dedicarci ad un'attività piacevole e mio fratello e il suo compagno - che sono ragazzi deliziosi e assai invadenti - rientreranno dopo cena' maliziosa, con la punta della lingua percorse il perimetro della sua bocca 'Jeremy Renner, è l'ultima volta che spari certe scemenze' i polpastrelli salirono a asciugare le sue lacrime ed il tocco della mucosa divenne più audace.

Completamente frastornato, in preda ad un groviglio di emozioni, in bilico fra la disperazione di averla persa e l'esaltazione del loro contatto, corroborato dalla saldezza del loro amore, lui si lasciò andare, contraccambiando con foga.

Si sentiva in apnea, smarrito in un mare dolcissimo e sensuale; l'afflusso del sangue al basso ventre lo esaltò. Strinse la O'Neill a sé 'Ti voglio, Lys'.

'Sei peggio di un ragazzino capriccioso, cambi umore di minuto in minuto' fu spiritosa; un piacevole diversivo le parve l'ideale per scaricare le ansie accumulate 'aspettami a letto...' comandò, sibillina e il suo capo ubbidì, come un automa, togliendo gli abiti e mettendosi sotto le lenzuola beige del letto singolo della cameretta, anch'essa in stile shabby chic, come il resto del cottage, arredato tono su tono acquamarina con tocchi di sabbia e bianco.

Era dall'adolescenza che non gli capitava di amoreggiare in uno spazio così ristretto, pensò, prendendo l'ennesima sigaretta dalla tasca della giacca. Aveva aperto la finestra, appositamente, e reperito un bicchiere di vetro sul comodino, un portacenere adattato...quasi perfetto!

Come perfetta fu la visione che gli si parò innanzi; Lysandra, nuda, un fiorellino violetto fra i capelli sopra l'orecchio, fra le mani un vassoio con un'unica coppetta di gelato alla vaniglia, ricoperto di una colata di cioccolato caldo e granella di amaretti tritati.

'Devo ricavarmi un po' di posto' lo spronò a scansarsi e l'uomo, accecato dal desiderio, si spostò leggermente verso il muro, dal lato ove era accostato il letto, spegnendo il mozzicone nel bicchiere.

'Conto almeno tre vizi...il fumo' la rossa prese una cucchiaiata colma di gelato, e lo imboccò, udendo un'esclamazione goduriosa 'la gola' sedette direttamente a cavalcioni sopra di lui, strofinando il proprio sesso su quello maschile, soddisfatta dell'immediata reazione della rigidità di lui 'e la lussuria'. Si fece possedere, in un fremito licenzioso.

Il bacio delle labbra fredde di Jeremy interruppe la sua ilarità, seguito da una mossa repentina con cui le strappò la ciotola, per imboccarla a sua volta 'Uhm, è buonissimo!' gli segnalò, percependo il proprio nettare copioso fra le cosce, stillato ad ogni boccone e a ogni bacio.

Alternavano un bacio mozzafiato a una cucchiaiata di gelato, stando bene attenti a creare un boccone insuperabile della commistione degli ingredienti, così come era perfetta la commistione fra i loro corpi uniti.

Con le dita, l'uomo raccolse un po' di gelato poggiandolo sul capezzolo sinistro dell'irlandese. Le strappò un sospiro, prima di affrettarsi a succhiarle la vaniglia da dosso, sulla punta rosea inturgidita dal piacere e dal ghiacciato sorbetto 'Mai mangiato un gelato così' sussurrò, ripetendo il gesto con l'altro seno, con la sua donna che inarcava la schiena verso di lui, percorsa da un brivido dopo l'altro.

'È il solito, l'ho comperato alla pasticceria vicino all'autosalone' Lysandra ridacchiò, godendo della coccola particolarmente dolce e appagante.

Volle contraccambiare, colmando le labbra maschili e la parte superiore del torace di vaniglia e cioccolato, una particolare attenzione alla granella da ripulire, in un tripudio di sensi, un paradiso alimentare e carnale 'Ti amo troppo, signor Renner, per piacere non dire più che vuoi lasciarmi, nemmeno se pensi di farlo per il mio bene. Il mio bene sei solo tu' terminato di leccare i capezzoli piatti del compagno, risalì a mangiare la sua bocca di baci ardenti, con le mani di Jeremy ad accarezzarle i glutei rotondi e morbidi premuti sulla sua durezza, in un lieve ritmo cadenzato che iniziò a farsi sempre più intenso e veloce.

'Te lo prometto, Lys, amore mio' ebbro di lei, esaltato al di là di ogni piacere terreno che avesse mai sperimentato con una femmina, lasciata la ciotolina vuota sul comodino, spostò le dita sul suo ovale, raccogliendolo a coppa per tormentarle il sorriso che gli aveva cambiato la vita...con un'unica certezza, con la O'Neill a fianco, nulla sarebbe stato più come prima.

Con i sensi profondamente amplificati dal loro contatto e dal loro sentimento, godette della strettezza delle sue carni, ingentilite dall'ambrosia suscitata dalle reciproche effusioni; percepì un leggero spasmo nel suo tesoro dal colore delle fiamme dell'inferno, le stesse braci che lo stavano consumando di lussuria.

Ipnotizzato sul volto di Lys, le sue labbra sensuali e i suoi topazi accesi della stessa brama persi nei propri, trovò il punto del piacere femminile che aveva imparato a conoscere abilmente, per stimolarlo con il granitico puntello, giunto al limite della sopportazione umana.

Il gridolino accorato della O'Neill lo gratificò; la ragazza trattenne le sue mani, che viaggiavano ovunque sulla sua pelle con le proprie, a bloccarlo, impaziente.

Jeremy non poté più rallentare; si abbandonò, fermo nelle profondità femminili, riempendola d'amore, con il suo visetto meraviglioso sui cui aleggiava un'espressione estremamente soddisfatta.

Lysandra si distese, al suo fianco, i respiri accentuati che non riuscivano a placarsi, i corpi ricoperti di minuscole goccioline di sudore, in una stanza silenziosa di un suggestivo bed and breakfast, nell'afoso gennaio della Florida, una lieve frescura che arrivava dalla ante socchiuse.

Posò il capo sul torace di Renner, che si alzava e sollevava ancora convulso, cercando di riprendere fiato, in silenzio, smarrita nel piacere immenso donatosi reciprocamente. In un sussurro e una parola, mise ogni cellula di sé 'Amore...'. La parola volò, nell'aria densa dell'odore della loro unione, e sulle labbra di lui, in forma di un tenero bacio, mentre le toglieva il fiorellino dai capelli e le solleticava, teneramente, il naso.

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