Capitolo 6) 25 dicembre 2019
'Sei stata contenta dei regali che ti ha portato Babbo Natale?' Hemsworth si era informato, non appena aveva incontrato Joey, la mattina seguente. Lei aveva sciorinato un elenco di giochi, segnalando la propria evidente preferenza al pupazzo a forma di koala, che teneva stretto fra le braccine.
'Non se ne è mai separata' lo aveva informato Jeremy, che era passato a prendere Lys.
'E' pieno, in overbooking!' Robert, arrivato all'appuntamento con il gruppo nel parcheggio dell'Holiday Park - un'estesa area verde al cui interno si trovava il centro sociale gestito dalla conoscenza di Tom - si meravigliò del capannello di persone in attesa. Per una volta, aveva abbandonato l'abbigliamento stravagante, optando per jeans e maglietta, come gli altri.
'L'attività svolta dal Reverendo Jackson è famigerata...' Hiddleston si incamminò verso la struttura di mattoni rossi che spiccava, nella sua semplicità; era un edificio a un unico piano, probabilmente una ex scuola, utilizzata come mensa. Fece il proprio nome alla ragazza che gli aprì la porta d'ingresso cui aveva bussato. Si accomodò, con i compagni al seguito, persino Mark, che, alla fine, si era convinto e, stranamente, intrattenuto con qualcuno dei senzatetto in fila.
Un uomo di colore, di circa settant'anni – calvo, alto come Tom, in tuta nera, al collo un rosario francescano in corda con grani tondi marroni realizzati in carpino, alla cui estremità spiccava un crocifisso ligneo con incisa l'immagine di Gesù - li accolse, con un sorriso e una stretta di mano 'Avvocato Hiddleston, è un vero piacere'.
'Il piacere è mio, anzi nostro, Reverendo! Ho portato alcuni amici con me, e per favore, diamoci del tu!' Tom indicò il gruppetto alle proprie spalle.
'Più siamo e meglio è...non si sa mai, nella vita un avvocato serve sempre, no, soprattutto a me!?' fece una battuta, accompagnandoli nel retro, dove i volontari approntavano i pasti 'Ah, buongiorno, Mark, bentornato...sei in forma e in altre vesti, sono contento' si rivolse a Ruffalo, che annuì, con il capo, non aggiungendo altro, sotto lo sguardo interdetto dei compagni.
'Ci siamo suddivisi i compiti; in cucina si predispone e si cuociono gli alimenti, in sala si apparecchiano e sparecchiano i tavoli, oltre a servire. Dividetevi come ritenete opportuno o a seconda delle vostre attitudini' consigliò.
'Inettitudini...nel mio caso, un buio assoluto, prendo l'apparecchiatura...' Downey Jr. tornò nell'area attigua, con Gwyneth.
'Di che ti vuoi occupare, signorina? Ti informo che sei la più giovane della squadra ed hai diritto di prelazione' Samuel domandò a Joey, incuriosito della presenza di una bambina tanto piccola.
'Ci tenevo che venisse, Reverendo, spero non sia un problema' Renner carezzò i capelli biondi e setosi della figlia.
'Assolutamente no' il nero ridacchiando, si allontanò, per lasciargli scegliere le mansioni.
'Vorrei lavorare con Chris...' la ragazzina si propose.
'Andata, bellezza...puliremo le verdure' Hemsworth le segnalò un cesto di vimini intrecciato, stracolmo di fagiolini a cui andavano tolte le punte, prediligendo un'attività innocua, lontano da fornelli e strumenti affilati.
'Lavoriamo assieme; se i cibi non sono cotti, non serve nemmeno aspettare a braccia conserte per servirli, siamo più utili in cucina' Sebastian ricevette da un'addetta dei grembiuli e dei guanti usa e getta e li passò agli altri sei, osservando Ruffalo in difficoltà. Non c'era volontario che non lo salutasse!
'Sono una frana, forse riuscirò a sbucciare le patate, per il purè...' Evans sdrammatizzò, in piedi accanto allo stesso ripiano di metallo e al suo omonimo.
Mark prese un lungo respiro: erano persone perbene e lo avevano coinvolto, strappandolo alla propria solitudine e Jeremy, nel momento del bisogno era stato l'unico che gli avesse offerto un lavoro. Per di più, stava approfondendo l'amicizia con la Johansson, da cui si sentiva attratto, come non gli accadeva da tempo di desiderare una donna 'L'organizzazione senza scopo di lucro del Reverendo Jackson assiste i più bisognosi, offrendo un pasto caldo in mense aperte al pubblico, da anni; è molto noto nell'ambiente'.
'E' famoso per l'audacia, lui e un altro sacerdote furono condannati a due mesi di carcere e sanzionati con una multa salata per aver dato da mangiare ad alcuni senzatetto' aggiunse Hiddleston, che si era avvicinato a Samuel, per le sue scelte radicali.
'E' stato arrestato? Davvero? Perché?' Joey spalancò gli occhioni azzurri.
'Sì, tesoro, un'ordinanza comunale vieta di distribuire cibo all'aperto anche con l'autorizzazione del proprietario dell'area, se il luogo non è munito di bagni chimici, che, nell'occasione dell'arresto, erano assenti. Purtroppo il nostro amico Reverendo è finito dietro le sbarre, per pochi giorni. A volte, le regole che ci vengono imposte, sono discutibili. Tuttavia, le legge è legge, e va rispettata, pur se è al lato estremo della morale e del buon senso' Hemsworth si buttò in una vera e propria arringa, da perfetto magistrato.
'Conosco Jackson perché ho frequentato i suoi refettori, come cliente. C'ero io, lì fuori, a fare la fila, diversi anni fa. Ho avuto una grave forma di depressione, e la mia cura sono stati alcool e cocaina, ero diventato un tossico coi fiocchi, che bivaccava in strada. Non mi era rimasto nulla, men che mai amici o parenti che volessero avere a che fare con me' Ruffalo si aprì in una confessione, sistemando dei pezzi di pollo in una teglia da forno, con la mano di Scarlett che gli carezzava la schiena, solidale.
'Il Reverendo mi prese in simpatia e mi aiutò a entrare in un centro di disintossicazione prima e a riabilitarmi socialmente, poi...non tocco droga o alcool, da cinque anni...' era la parte più positiva del suo racconto.
'Non sarà stato facile, complimenti' Tom, rimasto più vicino all'irlandese, per evitare Chris, espresse un commento sincero; a ripensarci, Mark non aveva bevuto né il punch né il vino a tavola, la sera precedente, avrebbe dovuto arrivarci!
'Se non ci fosse stato Jeremy, non credo sarei qui con voi' la guardia giurata alzò lo sguardo verso Renner, con gli occhi lucidi 'mi presentai all'autosalone, in cerca di un impiego. Avevo provato ovunque, ricevendo porte in faccia e sguardi di disapprovazione. Tentai, ero disponibile a qualsiasi prestazione o servizio. Era appena morto suo padre, e io certo che non mi avrebbe mai assunto. Invece, credette in me...e lo ringrazio, nelle mie preghiere, ogni giorno' cercò, sotto la camicia beige, la croce d'oro che indossava e la mostrò, immensamente grato.
'Sei il mio miglior dipendente, mai scelta fu tanto azzeccata!' l'interessato, con un groppo in gola, gli strizzò l'occhiolino. Le sue parole erano sincere, Ruffalo era dedito al lavoro, presente pure con la febbre alta e di estrema fiducia. Si era rivisto in lui, quando si era proposto, a suo tempo: un uomo in cui nessuno credeva, emarginato. E così gli aveva dato una possibilità.
'Bravo, papino...' Joey, estremamente colpita dalla narrazione, si rivolse, poi, a Mark, correndo a stampargli un bacino su una guancia e facendolo commuovere più di quanto già non fosse 'mi spiace tanto, per ciò che hai passato...'.
'Lys, fu migliore quella di assumere te, ma non volevo dirlo' col viso nei capelli rossi della O'Neill, il suo capo la vezzeggiò. Era meno allegra del solito, quella mattina, più silenziosa, sempre bellissima, in jeans e polo nera 'Stai bene?'.
Lei strofinò la guancia sulla sua, godendo della morbidezza della pelle appena rasata e delle note muschiate del dopobarba maschile, che la portarono lontano, per qualche secondo, in un mondo onirico di passione e dolcezza 'Ieri sera, venendo via da casa tua, ripensavo alla mia felicità, e ai musi lunghi di mio fratello e di Hiddleston...'.
Colpito dal suo altruismo, cercò una soluzione 'Sei una donna persuasiva, in caso contrario non mi avresti convinto a prenderti come undicesima venditrice. Approfondisci la questione!'.
'E' un buon consiglio...tu sei buono' Lys gli offrì le labbra rosate e tumide, e lui affogò, letteralmente, nel suo bacio passionale, udendo un colpetto di tosse dell'inglese, che simpatico, lo rimise in riga.
'Mi arrendo' Jer si voltò in direzione dei fornelli, per mescolare le polpette al sugo che stava cuocendo, lasciando un po' di privacy agli altri due.
'Che ha deciso, il mio fratellone terribile, per l'anello? Vedo che non lo indossi' da qualche parte, la ragazza doveva iniziare, e partì dall'aspetto più doloroso. All'anulare di Tom, sotto il guanto di gomma, non c'era alcuna fedina.
L'avvocato tergiversò, giocherellando con le foglie di lattuga a cui si stava dedicando 'Non ne ha voluto neanche discutere' mormorò, affranto.
'E' un osso duro, il segreto è non mollare la presa, tipo cane' suggerì 'E' testardo e caparbio, e le scenate dei nostri genitori sono state un pessimo esempio. Devi avere pazienza, secondo me farà cadere presto la barriere che lo separano dal resto del mondo emotivo e sentimentale'.
'Lysandra, conosco la vicenda della vostra famiglia, Chris me ne ha parlato a lungo. Sono un professionista apprezzato, impegnato, e, credimi, avrei la possibilità di scegliere chi voglio come compagno, per la vita. Il mio problema è, che da quando ho incrociato gli occhi azzurri di tuo fratello nell'aula di Tribunale, dove combatteva per far condannare il sacerdote stupratore, in cui mi sono ritrovato come semplice spettatore e collega curioso, so che lui è l'unico giusto per me, e il solo che vorrei al mio fianco' la sviolinata colpì la rossa, come un treno in corsa. Strinse la mano sul coltello che impugnava per tagliare le verdure, trattenendosi dal lanciarlo verso il gigante biondo impegnato a pulire fagiolini.
'E' un rompipalle e rigido...il suo soprannome da bambino era broccolone, ma non dirglielo; se sapesse che te l'ho rivelato, mi ucciderebbe' Lys ridacchiò, doveva alleggerire la conversazione.
'Vero, ma amo molto più i suoi difetti che i suoi pregi, per cui sono già dannato!' replicò.
Era esattamente il senso del vero amore, rifletté la O'Neill, e anche di adorare i difetti di Renner, ancorché, a suo avviso, fossero pochi. Doveva arrivare al punto, lo scopo del dialogo con Tom era solo in parte impersonare un convincente cupido in gonnella.
'Sei qui per il processo per l'affidamento di Joey; se intendessi ritirarti, io e Jeremy lo capiremmo. Desideravo metterlo in chiaro e che non ti sentissi obbligato a restare e affiancare Robert, troveremmo un altro avvocato' piegò il viso, verso di lui, quasi sussurrandolo. Ne aveva discusso con Renner; Hiddleston era l'opzione numero uno, e a Lysandra infondeva grande fiducia, dato ciò che rischiava Jer. Tuttavia, preferì lasciargli una scappatoia, che lui non colse.
'No, Lys, non esiste, non vi abbandonerò. Ho studiato l'incartamento a menadito. Chiudiamola qui' minimizzò, con un gesto delle mani. Il caso giudiziario era molto complesso, e il trio Lysandra-Jeremy-Joey l'aveva conquistato; indietro e a Londra, per ora non sarebbe tornato, non si trattava più solamente di Chris.
'Abbiamo infornato le lasagne, a che punto è la tavola? Rob, hai bisogno di una mano?' Evans e Stan terminarono, con Downey Jr. l'apparecchiatura della grande sala, spartana, ma a suo modo luminosa, decorata con ghirlande colorate rosse.
'La particolarità della mensa del Reverendo è che, nei giorni di festa, anziché mettersi in fila con il proprio vassoio, ci si siede a tavola e si viene serviti dai volontari; per una volta, i senzatetto si sentono quasi al ristorante' Ruffalo sottolineò 'e quest'anno farò il cameriere anziché l'ospite...è una vittoria'.
Fu il primo a posizionarsi accanto al bancone dove venivano appoggiati i piatti di plastica con il cibo, intanto che Samuel in persona apriva le porte per far entrare i suoi sfortunati ospiti, in attesa da diverse ore, e che, lentamente, sedettero.
Non appena la sala fu gremita per il turno iniziale, Jackson prese la parola, dando loro il benvenuto e declamando il Padre Nostro, porgendo la destra a Joey e la sinistra a Tom, che unì la propria a quella di Chris; a fianco della piccola, Jer e Lys, a seguire gli altri, parteciparono al breve momento di raccoglimento, al di là del proprio credo religioso 'Buon appetito e buon Natale' terminò, verso la platea.
'Posso aiutare?' Joey alzò le braccine verso Mark, per farsi consegnare la scodella, volando al tavolo più vicino e continuando, in un susseguirsi veloce di incroci, sorrisi divertiti, ringraziamenti ricevuti, in un atmosfera piacevole che aveva apparentemente stemperato l'attrito fra Hiddleston e Hemsworth; si era mantenuta fino all'ultimo servizio, dedicato al personale, che aveva gustato le medesime pietanze, in compagnia dei restanti homeless.
'Ho male ai piedi, papino, ma è stato bellissimo. Questi signori non hanno niente, sono poveri...perché? Perché il Dio che abbiamo pregato li fa soffrire? Non è affatto giusto' la bambina si espresse in una domanda spinosa, spiazzando Renner, che rimase con la forchetta a mezz'aria.
'Io sono credente, Joey, ma nel corso degli anni ho capito che anche un Dio ha le sue preferenze, tutto qui...' l'irlandese, molto cattolica e devota, dette l'interpretazione che aveva maturato, che la consolava davanti all'inspiegabile e che, in realtà, a casa sua, aveva unicamente un nome: fede.
'Sono stupito, non avrei potuto chiarirlo meglio' Samuel, brindando al Natale, apprezzò 'grazie per essere venuti, mi auguro rimanga qualcosa della giornata trascorsa nella vostra anima, perché coloro che avete servito ricorderanno i vostri volti, la vostra gentilezza, il tempo prezioso che gli avete donato, e soprattutto, il vostro sorriso ancora più prezioso...ed io per primo.
Probabilmente, Mark è stato tanto discreto da non spifferarlo; ero fra i meno preferiti di Nostro Signore, la scimmia che mi portavo aggrappata alla schiena ha condizionato la mia prima vita. Sono uscito dalla tossicodipendenza, scoprendo la vocazione e che ciò che mi giovava fosse aiutare il prossimo. Il prossimo Natale o quando vorrete, la nostra porta sarà sempre aperta...' prima di lasciarli andare, giacché la sala e la cucina sarebbero state rigovernate da un'altra squadra di volontari, raccontò di sé e della via crucis che aveva attraversato per la redenzione.
Il gruppo si incamminò verso il parcheggio, per il recupero delle auto, Joey mano nella mano col suo bel principe azzurro.
Suo padre era rimasto, scientemente, nelle retrovie, per godere, in solitaria, della compagnia dell'irlandese, almeno per qualche minuto.
Era il sorriso del cuore, l'unico che contava. E per lui, quel Natale, il sorriso della donna di cui si era innamorato. Jeremy accostò il viso a quello di Lysandra, posando la bocca sulla sua, con le labbra che si rincorsero, tenere e appassionate. 'Buon Natale, amore mio' le sussurrò, immensamente felice.
***
'La mia confessione ti ha sconvolto?' Mark si era diretto con Scarlett alla caffetteria del quartiere dove abitava la contabile, che lei stessa aveva segnalato fosse aperta il giorno di Natale.
Nessuno dei due voleva terminare la serata, c'era troppo di non detto.
Ruffalo posteggiò quasi davanti l'entrata la sua utilitaria molto datata; era stata un regalo di Jeremy, un veicolo destinato alla rottamazione, che lui aveva sistemato, poco per volta, fino a renderlo di nuovo marciante.
'Ti spiace se beviamo il caffè in auto? Ho la testa piena di chiacchere altrui...' la Johansson era sgusciata via, non aspettando la risposta, ed era tornata con due bicchieri di polistirolo e una bustina 'Amaretti...la proprietaria è italiana, veneta credo, e i suoi biscottini alle mandorle sono squisiti. Nella loro semplicità, rimangono i miei preferiti'.
Aprì la carta marrone e il suo chaperon si servì di un dolcetto rotondo e bombato, con un gemito di apprezzamento 'Buono davvero, ho scoperto una nuova prelibatezza. La prossima volta che ti verrò a prendere, passerò a comperartene un sacchetto. Volevo farti un regalo decente ma non avevo abbastanza soldi' tra affitto, bollette qualche spesa indispensabile, gli restava ben poco. Aveva ascoltato del suo passato, peggio non ce n'era e non si vergognò ad ammetterlo.
Lei, nervosa, giocava con le proprie treccine 'Fa nulla. Già ero a conoscenza della tua storia. Renner è riservato, io però gestisco ogni pezzo di carta che passa per la concessionaria. E mandavo i resoconti del tuo, ehm, status al centro di riabilitazione che frequentavi; è un obbligo di legge, li firmava Jer, tuttavia io li rileggevo e li inviavo personalmente. Spiegare dei tuoi trascorsi, nel modo in cui hai fatto oggi, è stato molto coraggioso, ci vuole fegato' datogli uno sguardo sfuggente coi magnifici occhi verdi, abbassò il viso sul bicchiere.
'Era la verità...Scarlett...' tese la mano e prese fra le dita le treccine annodate che partivano dalla tempia sinistra, facendo ruotare le perline colorate 'non riesco a immaginarti coi capelli sciolti. Mi piacerebbe tanto vederli slegati...non credo saresti più bella di adesso, comunque...' colse l'attimo, percorrendo il profilo del suo mento, e le rubò un bacio veloce. Repentino. Gli permise lo stesso di cogliere la fragranza della mandorla e del caffè.
Sarebbe passato alla caffetteria ogni volta che avesse potuto, poco ma sicuro. Almeno per riprovare l'emozione legata ai due aromi, casomai non avesse più potuto godere della sbornia delle sue labbra: e, in fatto di ubriacature, era un vero maestro, avrebbe potuto scrivere un'intera enciclopedia. Mise in moto la macchina, dirigendosi alla palazzina di quattro piani, semplice e discreta, dove era andato a prendere la contabile, pensando di stare per innamorarsi persino degli amaretti.
La Johansson era talmente entusiasmata dall'approccio che si era ghiacciata, con una reazione opposta al proprio sentire.
'Ciao, ci vediamo domani' il giorno seguente la concessionaria sarebbe stata regolarmente aperta. Si congedò, incerta sull'atteggiamento da tenere; lui no, non aveva dubbi. La bloccò, tirandola a sé per il braccio e le schioccò un bacio di saluto, sulle labbra, che durò diversi secondi in più del precedente e fu parecchio audace.
'Certo, buona serata' Mark, dall'abitacolo si espresse in un sorriso zuccheroso, osservandola precipitarsi verso l'entrata.
Scarlett si affrettò, infatti, per le scale che portavano al suo portone; non si era voltata e si era ritrovata nel suo appartamento, con la testa vuota e le mani pure...cavolo, aveva scordato il sacchetto coi biscotti!
Mentre Ruffalo ne faceva man bassa, ingurgitandoli con la destra fissa nella bustina poggiata sul sedile accanto al proprio, lei, ancora indosso la giacca con le frange, prese il cellulare per chiamare Lysandra, esordendo 'Irlanda, tieniti libera; devi aiutarmi con i capelli per essere presentabile per la festa di Capodanno di Robert!'.
***
'E' simpatico, Downey Jr.! Non trovi?' Hiddleston era entusiasta del collega e non ne faceva mistero.
'Sì, un tipo in gamba, segretaria compresa. Anche se le presunte prove e testimonianze contro Renner lo affonderanno come il Titanic, assieme al vostro cliente!' Chris era sovrappensiero, durante la passeggiata sua e di Tom, a piedi nudi, attraverso Hollywood Beach, vicino a Ocean Drive, un noto e frequentato tratto di spiaggia, a sud del centro di Ford Lauderdale; il mare cristallino, le dune di sabbia bianchissima e le palme rigogliose arricchivano l'atmosfera tropicale.
'Tom, se non te la sentissi...' aveva aggiunto, titubante.
L'altro lo interruppe 'È la terza volta in meno di ventiquattr'ore che qualcuno me lo chiede. Prima Jeremy, poi Lysandra e adesso tu. Stessa risposta, rimarrò, fino alla fine del processo. Ho mesi di ferie arretrate allo studio di Londra e lavorerò col portatile a qualche memoria difensiva, da qui, non sarà un problema' fu irremovibile.
'Grazie, lo apprezzo molto' il biondo si strofinava le mani sui bicipiti, nervoso. Dalla sera precedente, il suo cervello aveva tentato di produrre un elenco di frasi di senso compiuto da pronunciare. Nessuna era ancora arrivata in punta di lingua e lui si sentiva sul serio un broccolone, avevano ragione sua madre e sua sorella.
'Sembra che tu abbia le pulci, ti porterò dal veterinario' l'inglese ridacchiò 'pensavo volessi parlare, non del procedimento' il suo ragazzo era un vero orso...orsacchiotto a volte. Gli sovvenne alla mente il peluche ricevuto in regalo da Hemsworth 'Insomma, il Re Leone della marmocchia ha vinto sulle mie fedine e non ai punti; dovrei essere geloso ma non riesco, Joey è un amore'.
'Dice la stessa cosa di te. E pensa come un'adulta, non come una bambina di cinque anni. Mi sono sentito io il ragazzino, alla luce del mio comportamento' il biondo fece ammenda.
'Il magistrato Hemsworth che si scusa? Preparate i doposci, abitanti di Miami. Domani nevicherà!' l'inglese lo prese in giro e l'altro arrossì.
'Sono tanto pessimo?'.
'Sì, hai esagerato. E sono rimasto malissimo, sappilo. Ti dovrai far perdonare' si fermò, improvvisamente. Era all'altezza del bagnasciuga coi piedi nell'acqua fresca del mare, il sole che tramontava alle sue spalle, Chris di fronte, con l'ultimo raggio che gli colpiva a metà il volto e i capelli dorati, alla stregua del grano maturo.
Gli passò una mano sul ciuffo biondo, sentendo una presa dietro il collo, forte, potente, che lo fece accostare pericolosamente al suo compagno.
Avvinghiato in un abbraccio da togliere il fiato, si ritrovò le sue labbra perfette che lo sollecitavano. Prima di contraccambiare, rimandando al mittente gran parte delle proprie insicurezze, Tom lo minacciò 'Chris, ti amo, follemente, ma non potrò aspettarti per sempre'. Hemsworth avvisato, mezzo salvato!
***
'L'invito di Robert non mi convince. So che possiede una delle ville più spettacolari della costa, con spiaggia privata, mega piscina e quant'altro. Tuttavia, saremo cinque coppie e una bambina. Chris, i tuoi amici sono affabili e mi sono divertito, soltanto... sono abituato a Capodanni più movimentati: l'ultimo sono andato a Las Vegas per una settimana!' Sebastian era perplesso. Masticava, coi denti, la cannuccia colorata, inserita dal barman nel mojito che aveva ordinato al chiassoso discobar più trendy di Miami; diamine, dopo la preghiera e il servizio ai poveri, aveva o no il diritto di peccare?
'Downey Jr. è stato talmente gentile nel chiederlo che mi ha preso in contropiede. Volevo confrontarmi con te, in separata sede, prima di acconsentire, e gli altri avevano detto già di sì, tutti e sette!' Aveva mischiato un po' le carte.
L'avvocato era stato piuttosto insistente, e, alla fine del giro delle risposte all'invito, lui si era trovato in difficoltà. Le ultime ore trascorse erano state eccezionali, in verità; finalmente aveva vissuto un Natale in cui si era sentito parte di qualcosa, di un gruppo, circondato da un affetto palpabile. E la prospettiva di trascorrere fra pochi intimi l'ultimo dell'anno gli garbava, piuttosto che una festa assurda fra gente strana...e Stan lo aveva trascinato a molti party sui generis.
'Saremo quattro coppie, non cinque...anzi forse tre. Scarlett e Mark non stanno insieme e Chris e Tom...ho i miei dubbi!'.
Seb fissò Evans, con un sorrisetto; era ingenuo, in maniera disarmante. Vedeva sempre il buono negli altri, zero malizia. Il proprio opposto...e c'era poco da fare, gli opposti si attraevano, per questo erano finiti assieme. 'La tua collega con le treccine e l'ex alcolista e tossico si sposeranno prima della tua amica del cuore, l'affascinante irlandese dal nome singolare. Il fratello, il più bel pezzo di manzo mai visto sulla faccia della Terra, ha gli occhi luminosi solamente quando guarda Lysandra, la piccola Joey...e l'avvocato rampante, che è il secondo più bel manzo passato da queste parti, ultimamente. Per cui, credo che ti stia sbagliando di grosso, come al solito'.
'Davvero?' con gli occhi sgranati, Chris lo interpellò, piuttosto infastidito sia di essere l'ultimo a capire l'essenza dei comportamenti del circondario sia dall'interesse di Sebastian per gli altri due uomini.
'Sì, tranne che a me piace il pollo, ricordatelo' ironico, terminò il suo drink e la sua diretta dichiarazione, romantica del modo in cui sapeva esserlo lui, stendendosi sul bancone ligneo del bar verso Evans, che, rosso come un peperone, si fece baciare dal suo ragazzo, nel bel mezzo del locale più affollato di Miami.
***
La mano di Gwyneth continuava a giocherellare con la peluria scura del villoso torace di Robert.
Quale conclusione migliore di una giornata tanto particolare che rotolarsi fra lenzuola di seta color ciclamino nella propria camera da letto, lo sguardo al panorama incredibile dell'Oceano Atlantico, e il viso della tua dolce metà poggiato sul petto? Nessuna! Rimuginò lui.
'Sono un uomo fortunato!' commentò l'avvocato, intrappolando le falangi della bionda fra le proprie.
'Lo siamo entrambi, a volte è questione di scelte, ma il destino spesso ci mette lo zampino. Ci pensavo oggi; il contesto dei senzatetto del Reverendo Jackson fa riflettere, ciascuno di noi poteva essere al posto dei poveri che abbiamo servito. Qualcuno ne ha fatto parte, la confessione di Mark mi ha colpito'.
'Già! Gruppo eterogeneo, un ex tossico, un cliente con accuse pesanti sul groppone, una stramba e variopinta contabile con le treccine di perline a trent'anni suonati, due coppie non etero, c'è un po' di tutto. Ammetto di essermi sentito in minoranza, quando Jeremy e Tom hanno tirato fuori gli anelli, parevano armati! Ho fatto la figura del micragnoso, se mi avessero avvertito sarei venuto preparato e con una vera da far invidia alla collezione di gioielli della Regina Elisabetta' si era difeso, per la verità; aveva regalato alla Paltrow un bracciale tennis, in oro bianco, con diamanti taglio brillante, di tutto rispetto.
Lei non rispose.
'Sto iniziando a preoccuparmi; non ti piacerebbe essere la signora Downey Jr.?' domandò, stranamente in ansia, sbruffone com'era.
'Rob, è una vita intera che stiamo insieme, a volte cambiare gli equilibri in una relazione rovina il risultato raggiunto, che, nel nostro caso, perdona l'immodestia, rasenta la perfezione' Gwyneth arcuò le labbra sottili, in un sorriso furbo e convincente.
'A mio favore, segnalo che, in caso di divorzio, mi toglieresti la camicia' lei era sempre stata interessata esclusivamente all'uomo, mai all'avvocato o al miliardario, per cui fu davvero una battuta di spirito, che la bionda contraccambiò con la stessa moneta.
'Mi diverte toglierti un altro tipo di camicia, quella che adesso non indossi, per cui, regolati' con un movimento felino, Gwyneth si posizionò sopra di lui, ricominciando il loro consueto gioco d'amore.
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