Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 6: i fiori blu e il passo a due

Lasciate commenti e stelline che vi vedo e buona lettura ci si vede alla fine del capitolo !

Raya

Mi stavo preparando per una normale giornata quando sentii bussare alla porta. Non mi aspettavo nessuno. Non avevo programmi, non avevo invitato nessuno, e di certo non era il giorno per ricevere posta o consegne. Quando aprii, rimasi senza parole.

Blake stava lì, appoggiato con aria disinvolta allo stipite della porta. Aveva un mazzo di fiori blu nelle mani, un colore così intenso che sembrava brillare anche sotto la luce fioca del corridoio. La sua espressione era difficile da decifrare: un misto di sicurezza e qualcosa di più... vulnerabile.

"Blake?" chiesi, quasi esitante. Non era mai stato il tipo da fare gesti del genere.

"Sì, sono io," rispose con il suo solito tono sarcastico, ma la tensione nei suoi occhi lo tradiva. "Pensavo che questi ti piacessero."

Mi porse i fiori senza aggiungere altro, e io li presi con le mani leggermente tremanti. Non mi aspettavo nulla del genere, soprattutto da lui. I fiori erano bellissimi, ma era il gesto a lasciarmi senza parole.

"Grazie," dissi infine, un po' sopraffatta. "Non dovevi... Voglio dire, perché?"

Blake alzò le spalle con indifferenza. "Non è niente di che. Solo un pensiero. Ti piacciono, no?"

Annuii rapidamente, stringendo i fiori al petto. "Sono bellissimi. Non mi aspettavo qualcosa del genere da te."

"Beh, non sono solo un bel faccino, sai," rispose con un sorriso divertito.

Risi, sentendo la tensione sciogliersi leggermente. Ma c'era qualcosa di diverso in lui, qualcosa che non riuscivo a spiegare. Blake non era mai stato il tipo da fare gesti romantici, almeno non che io sapessi. Questo era un lato di lui che non avevo mai visto prima, e non sapevo come gestirlo.

Dopo un attimo di silenzio, dissi: "Vuoi entrare? Offrirti un caffè o qualcosa?"

Lui scrollò le spalle, come se non gli importasse, ma accettò. Si sedette al tavolo della cucina mentre io sistemavo i fiori in un vaso. Sentivo il suo sguardo su di me, e non potevo negare che mi mettesse un po' a disagio, ma non in modo spiacevole. Era come se stesse cercando di capire qualcosa su di me, e la cosa mi intrigava.

Dopo un po' di chiacchiere leggere, il nostro momento venne interrotto dal suono del mio telefono. Era un messaggio del club di pattinaggio, che mi ricordava che avevo un allenamento importante quel pomeriggio. Non potevo mancare.

"Devo andare," dissi, alzandomi e afferrando il mio borsone.

"Allenamento?" chiese Blake, alzandosi anche lui.

"Sì, al club di pattinaggio. Non posso mancare."

Blake annuì lentamente, come se stesse considerando qualcosa. Poi, con un sorriso appena accennato, disse: "Allora ti accompagno."

"Non è necessario," dissi rapidamente, ma lui alzò una mano per fermarmi.

"Non ho nulla da fare. E poi, qualcuno deve assicurarsi che tu non cada sul ghiaccio, no?"

Risi, scuotendo la testa. "Come vuoi."

Quando uscimmo dall'edificio, ci trovammo di fronte al resto della squadra di hockey di Blake. Axel, Ace, Trent, Jacopo, James e Ryan stavano lì ad aspettarci, ognuno con un sorriso complice sul volto.

"Cos'è questa, una missione di gruppo?" chiesi, sollevando un sopracciglio.

"Qualcosa del genere," rispose Axel con una risata. "Oggi non abbiamo allenamento, quindi abbiamo pensato di venire a fare il tifo per le nostre ragazze."

Guardai Blake, confusa. "Le loro ragazze?"

"Già," rispose lui, indicando ognuno di loro mentre parlava. "Axel con Linda, Ace con Zoe, Trent con Sofia, Jacopo con Missy, James con Michaela, e Ryan con Lali. E poi ci sono io..." Si fermò, il suo sguardo che si bloccava sul mio.

"Tu cosa?" chiesi, incrociando le braccia al petto.

Lui sorrise, quel suo sorriso che sembrava sapere tutto di me. "Io sono qui per te, ovviamente."

Il mio cuore saltò un battito, ma cercai di non lasciarlo trasparire. "Come se avessi bisogno di un babysitter."

"Non è babysitting. È supporto morale."

Con un sospiro, decisi di lasciar perdere. La verità era che mi piaceva l'idea che Blake fosse lì per me, anche se non lo avrei mai ammesso.

Arrivammo alla pista, e il club era pieno di vita. C'erano pattinatori ovunque, ognuno impegnato a perfezionare i propri movimenti, a prepararsi per le competizioni imminenti. Mi infilai i pattini e iniziai a scaldarmi, ma non potevo fare a meno di sentire gli occhi di Blake su di me.

Dopo un po', il resto della squadra e le loro ragazze si unirono sul ghiaccio. Axel e Linda ridevano mentre cercavano di pattinare insieme, Ace e Zoe facevano foto, mentre Trent e Sofia sembravano davvero a loro agio sul ghiaccio. Jacopo, James e Ryan, con le rispettive ragazze, ridevano e scherzavano, creando un'atmosfera leggera e divertente.

Blake, tuttavia, sembrava avere occhi solo per me. Mi seguiva con lo sguardo, e ogni volta che mi fermavo per riprendere fiato, era lì, appoggiato alla balaustra con quel suo sorriso enigmatico.

Poi, all'improvviso, mi raggiunse sul ghiaccio. Non dissi nulla, aspettando di vedere cosa avrebbe fatto.

"Raya," disse con quel suo tono calmo ma deciso. "Ho un'idea."

"Che tipo di idea?" chiesi, sospettosa.

"Un passo a due," rispose semplicemente.

Lo guardai, confusa. "Non sei un pattinatore."

"Ma sono un atleta," rispose con un sorriso. "E tu sei abbastanza brava da compensare le mie mancanze."

Prima che potessi rispondere, mi prese per la mano e mi tirò verso il centro della pista. Non c'era musica, solo il suono dei nostri pattini sul ghiaccio e le risate degli altri intorno a noi.

Blake mi prese per la vita, e io lo guardai con un misto di sorpresa e sfida. "Se mi fai cadere..."

"Non ti farò cadere," rispose, la sua voce più morbida del solito.

Con un movimento deciso, mi sollevò leggermente, e per un momento mi sentii come se stessimo volando. I nostri movimenti erano fluidi, naturali, come se avessimo fatto questo da sempre.

La sua presa era ferma ma delicata, e io mi sentivo incredibilmente al sicuro. C'era qualcosa di magico in quel momento, qualcosa che andava oltre il semplice pattinaggio. Era come se, per la prima volta, fossimo in perfetta sintonia.

Quando finalmente ci fermammo, il resto della squadra ci guardava, alcuni applaudendo, altri ridendo. Ma io non riuscivo a distogliere lo sguardo da Blake.

"Non male, eh?" disse, il suo sorriso che tradiva una soddisfazione genuina.

"Non male per essere la tua prima volta," risposi con un sorriso.

Blake ridacchiò, e per un momento mi sembrò di vedere un lato di lui che non avevo mai conosciuto. Un lato più leggero, più autentico.

E in quel momento, capii che forse c'era molto di più tra di noi di quanto avessi immaginato.

Blake mi lasciò delicatamente tornare con i pattini sul ghiaccio, ma il suo sguardo rimase incollato al mio. Era come se stesse cercando qualcosa, un'emozione, una reazione, qualsiasi cosa che potesse rivelargli cosa stessi pensando. Ma non potevo dargliela così facilmente.

"Allora?" chiese con quel suo tono sicuro, le mani sui fianchi. "Ti ho convinta?"

Incrociai le braccia al petto, cercando di mascherare il sorriso che mi stava scappando. "Diciamo che non sei completamente senza speranza."

Rise, scuotendo la testa. "Un giorno mi dirai che sono bravo, Raya. E io sarò lì a ricordartelo."

Prima che potessi rispondere con una battuta, sentii Axel urlare dal bordo della pista. "Ehi, voi due! State monopolizzando la pista! Raya, vieni a mostrarci qualche altro trucco per far colpo sulle nostre ragazze!"

Le risate degli altri della squadra riempirono l'aria. Linda era già sul ghiaccio, eseguendo una serie di giri con una grazia che Axel cercava di imitare senza troppo successo. Zoe e Sofia si stavano esercitando insieme a Ace e Trent, mentre Lali e Missy, ridendo, cercavano di coordinarsi con Ryan e Jacopo per una piccola coreografia improvvisata.

Blake si spostò verso il bordo, lasciandomi al centro della pista. Non potevo negare che sentissi la sua mancanza, anche solo per un attimo. Era come se il nostro piccolo mondo si fosse frantumato nel momento in cui si era allontanato.

"Mostraci qualcosa di spettacolare, Raya!" gridò Sofia con un sorriso incoraggiante.

Inspirai profondamente, cercando di concentrarmi. Ero abituata ad avere il pubblico, ma questa era una dinamica diversa. Non erano semplici spettatori: erano Blake e il suo mondo. Era come se stessi cercando di impressionare non solo loro, ma anche me stessa.

Decisi di eseguire una combinazione di salti e piroette che avevo perfezionato negli anni. Il mio corpo si mosse quasi automaticamente, ogni movimento fluido e preciso. Sentivo l'aria fredda sul viso mentre giravo, il suono dei pattini che solcavano il ghiaccio come musica.

Quando mi fermai, il silenzio venne rapidamente interrotto da un'esplosione di applausi e urla di approvazione.

"Wow, Raya!" esclamò Axel, battendo le mani con entusiasmo. "Non avevo mai visto niente del genere!"

Linda lo colpì leggermente sul braccio. "Te l'avevo detto che era incredibile."

Blake, invece, non disse nulla. Si limitò a guardarmi, il suo sorriso enigmatico sempre presente. Non sapevo cosa stesse pensando, ma il modo in cui mi osservava mi fece sentire più visibile di quanto avessi mai provato.

"Raya, vieni qui!" mi chiamò Ryan, che stava improvvisando una piccola sequenza con Lali. "Abbiamo bisogno di qualche consiglio tecnico!"

Sorrisi e mi avvicinai, passando il resto del pomeriggio a dare suggerimenti e a unirmi alle coreografie improvvisate. Linda e Axel provarono un sollevamento di coppia; Ace e Zoe lavorarono su una piroetta sincronizzata; Trent e Sofia fecero un salto in tandem, dimostrando un coordinamento sorprendente. La squadra di hockey, già abituata al ghiaccio, sembrava divertirsi a sfidare le proprie abilità insieme alle ragazze.

Blake, però, rimase indietro, osservando tutto con calma. Alla fine, quando pensai che stesse per andarsene, si avvicinò con un'espressione determinata.

Devo chiedertelo," disse, fermandosi di fronte a me. "Come fai a rendere tutto così... naturale? Anche con tutta la pressione addosso."

Lo fissai, sorpresa dalla sincerità nella sua voce. Non era una domanda provocatoria, né sarcastica. Era genuina.

"È solo pratica," risposi, alzando le spalle. "E passione. Quando amo quello che faccio, mi sento a casa."

Lui annuì, pensieroso. "Quindi il ghiaccio è casa tua?"

"Sì," ammisi. "Ma non è solo il ghiaccio. È il modo in cui mi sento quando sono qui, con persone che mi capiscono. È diverso."

Blake mi guardò per un lungo momento, come se stesse cercando di capire qualcosa di me che gli sfuggiva. Poi sorrise, un sorriso leggero e sincero. "Forse è questo che mi manca. Sentirmi a casa sul ghiaccio, senza dover dimostrare niente a nessuno."

"Non devi dimostrare niente a me," dissi, sorprendendo entrambi con la mia risposta diretta.

Le sue sopracciglia si sollevarono, ma non disse nulla. Al contrario, si limitò a unirsi agli altri, lasciandomi con una strana sensazione di calore nel petto.

Passammo il resto del pomeriggio ridendo e scherzando, con la squadra e le ragazze che continuavano a sfidarsi e a spingersi oltre i propri limiti. Quando finalmente lasciammo la pista, con i volti arrossati e i corpi stanchi, mi resi conto che, per la prima volta da tempo, non mi sentivo sola.

E Blake, con il suo sorriso enigmatico e le sue battute taglienti, non era più solo il ragazzo insopportabile che si divertiva a stuzzicarmi. C'era qualcosa di più in lui, qualcosa che volevo scoprire.


Spazio autrice
Hola! Come va un po' che non ci sentiamo comunque cosa ne pensate ?
Nel prossimo capitolo ne vedrete delle belle non sapete cosa vi aspetta !
Davvero!
Per oggi é tutto , xoxo raya!
Ig: raya__readings
Tik tok: asia's books

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro