"Eomma, appa, devo annunciarvi una cosa!"

"Anche noi, vieni." Fece la madre, con espressione triste.

Heeseung dall'eccitazione passò alla preoccupazione. Entrò in salotto, dove si trovavano anche suo padre e il fratello, seduti attorno al tavolo da pranzo.

"Siediti."

Obbedì, ancora più nervoso.

Lungo momento di silenzio, tutti i presenti si guardavano l'un l'altro per decidere chi dovesse iniziare.

"Che succede?"

Seoho sospirò e si sentì obbligato a incominciare.

"Hai presente quando sei quasi morto? Quel giorno in cui ti hanno trovato nei bagni della scuola?"

Annuì.

"Ecco... Quando hai rivisto il tuo ex due mesi fa, abbiamo deciso che è meglio che ti allontani da lui..."

"Tuo padre ha ottenuto un nuovo lavoro... Solo... Non in questo paese." Continuò la madre.

"E dove?"

Un altro scambio di sguardi.

"A Chicago."

Gli occhi di Heeseung si riempirono di lacrime, non appena realizzò il tutto, si sentì un macigno che gli impediva di respirare.

"N-no... Ditemi che è uno scherzo."

Scossero il capo.

"Hee, lo facciamo per te." Continuò, anche lei sul punto di piangere.

"Bugiardi! Io non ve l'ho chiesto!"

"È per il tuo bene."

"Abbiamo letto i messaggi che ti manda il tuo ex e siamo preoccupati che ti possa far del male o peggio." Intervenne il padre stavolta.

"E C'ERA BISOGNO DI ANDARE IN AMERICA?!" Gridò con voce rotta.

"Non avevamo altra scelta, erano gli unici posti di lavoro disponibili."

"Hee, devi capire che se stiamo qua, puoi anche morire." Continuò il fratello.

"PREFERISCO MORIRE CHE LASCIARE I MIEI AMICI E SUNGHOON."

Tutti e tre spalancarono gli occhi.

"Sunghoon?! Chi è?" Fece sua madre.

"È il principe del ghiaccio." Le rispose Seoho.

"Non lo conosco." Disse il padre.

"Ma che c'entra lui?"

"È il ragazzo più dolce che possa esistere, mi fa sentire speciale, è il mio fidanzato, ma tranquilli che non lo sarà più!" Non riuscì più a trattenersi, scoppiò in singhiozzi e corse nella sua stanza al piano di sopra.

Non gli pareva vero... Doveva seriamente dire addio a tutto: ai suoi amici più cari, a Sunoo: colui che lo ha sempre confortato nei momenti più bui, a Jungwon, Ni-ki: compagni di mille avventure, ma soprattutto al suo Sunghoon, colui che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Come avrebbe fatto senza i suoi baci dal sapore di miele?! I suoi sguardi?! Il suo sorriso?!

Doveva dire addio alle notti insonni, alle pattinate, agli abbracci, alle lacrime di gioia.

Chi lo avrebbe protetto, consolato, tranquillizzato e amato?! Chi?!

Preferiva morire che passare anche solo un istante lontano da Sunghoon, era la sua penicillina, lo teneva ancora in vita. Ma come poteva sopravvivere senza di lui?!

Si coprì la faccia con le mani e il pianto divenne più straziante. Certo che al dolore non c'è mai fine!

Come avrebbe fatto a resistere alla voglia opprimente di buttarsi da un ponte?! Avrebbe voluto farlo lì ed ora, tutte le volte che provava a immaginare una vita senza il suo principino.

Ad un certo punto la voce dolce e spezzata di sua madre interruppe il suo pianto.

"Hee, tesoro, non rendere tutto più difficile."

"Difficile?! Per chi? Per voi? A me non pensate?"

"Lo stiamo facendo per te... È per il tuo bene."

"SMETTETELA DI DIRLO! NON SAPETE QUELLO CHE È MEGLIO PER ME! SUNGHOON È TUTTO CIÒ DI CUI HO BISOGNO! LO VOLETE CAPIRE?!"

"Hee..."

"BASTA! LASCIAMI SOLO, PER FAVORE!"

"Ma sai quanti ragazzi ci sono in America?! Troverai di sicuro qualcun'altro disposto ad amarti."

"COME PUOI PENSARE CHE POSSA RIMPIAZZARE SUNGHOON?! LUI È L'AMORE DELLA MIA VITA! L'UNICO CHE MI HA FATTO SENTIRE SPECIALE!"

Riprese fiato e si calmò un attimo, tirò un sospiro profondo e poi continuò:

"Con lui vedevo un futuro, una luce, una salvezza da questa merda in cui sono costretto a vivere! Mi ha fatto tornare ad amare dopo tanti anni, grazie a quell' angelo in persona sono riuscito a superare i dolori e le violenze subìte... Mi ha salvato, eomma, e lo voglio accanto a me finché sarò ancora in vita e anche oltre se è possibile."

La donna non disse niente, non aveva mai sentito delle parole simili pronunciate dal figlio, capì che diceva seriamente. Tuttavia non poteva farci più niente, ma per un ragazzo innamorato come Heeseung questo è difficile da accettare.

Le lacrime iniziarono a sgorgare anche a lei, sentiva il dolore immenso del ragazzo sulla sua pelle e le tornarono in mente i primi ricordi legati al suo primo ragazzo.

"Hee, puoi ascoltarmi, per favore?"

Silenzio, quindi prese parola.

"Non pensare che io non sappia ciò che provi... Heeseung, io e te siamo molto simili, ingenui, diffidenti, ma anche romantici... Anch'io alla tua età pensavo che il mondo ce l'avesse con me; il mio fidanzato mi lasciò, quando scoprì che aspettavo tuo fratello e non mi fidai più di nessuno per tanti anni, ero ancora troppo addolorata per ripensare di innamorarmi un'altra volta. Un giorno conobbi un ragazzo stupendo! Ci provava con me, ma io lo trattavo malissimo..."

Heeseung fu incuriosito da quel racconto, smise di singhiozzare del tutto e aprì leggermente la porta.

"E poi? Che è successo?" Chiese interessato.

"Alla fine ho ceduto e ci mettemmo insieme. Io ero felicissima con lui, fino al punto da dimenticarmi tutto il passato e godermi il presente, così bello e spensierato! Una mattina, però, gli dissi che mi sarei trasferita, una città come Busan non faceva per me e mi serviva un posto più tranquillo per crescere Seoho."

"Ma non poteva venire con te?"

"No purtroppo, stava studiando all'università e la sua famiglia aveva bisogno di lui, siccome le borse erano crollate ed erano indebitati fino al collo."

"Chi era, eomma?"

Sorrise dolcemente.

"Tuo padre." Concluse.

Il viso di Heeseung s'illuminò di speranza.

"Lo vedi? Non è detto che non vi rivedrete più, se vuole il destino, vi rincontrerete di sicuro! Ora sorridi! Hai ancora una settimana per salutare tutti e stare col tuo... Come si chiama?"

"Sunghoon."

"Ah già! Ora sai che fai? Esci subito da quella stanza e va' dai tuoi amici o dal tuo ragazzo! Devi rendere gli ultimi momenti con loro indimenticabili!."

Heeseung si asciugò le lacrime e l'abbracciò.

"Grazie, eomma! Vado a casa di Sunoo, ultimamente è sempre più giù di morale."

"Anche lui ha problemi di cuore?"

"Sì... Ora vado!"