30. Amo tutto di te.
"Ci siete tutti?" Chiese la prof.
Gli studenti annuirono.
L'autobus si accese e partirono.
Jay dormiva già, le guance bruciavano e tremava tra le braccia di Jungwon.
Heeseung ascoltava la musica insieme a Sunghoon.
Ni-ki era con la sua ragazza, stretti l'uno all'altra. Sunoo li guardava da dietro col cuore pieno di tristezza. Condivideva il posto con una studentessa dagli occhi vispi e scuri, capelli lunghi e castani e naso lievemente appuntito.
Si girò verso il suo compagno di viaggio e notò la sua espressione.
"Yujin?" Chiese, come se la domanda fosse già sottintesa.
"Ni-ki."
"Mi spiace, amico... Tieni una caramella, ti tirerà su di morale."
"No grazie... Come ti chiami?"
"Jiwoo, tu?"
"Sunoo."
"Piacere, Sunoo."
Si strinsero la mano e il ragazzo si risollevò, almeno avrebbe avuto qualcuno con cui parlare.
"Sareste proprio una bella coppia." Commentò la ragazza.
"Chi?"
"Tu e Ni-ki."
Si rattristò.
"Scusa, non volevo... Comunque io sono messa come te: sono completamente persa per Jake, ma lui ha occhi solo per Sooha e non sa neanche della mia esistenza." Raccontò, poi sorrise.
"Dai, non ti abbattere! So che un bel giorno Ni-ki si renderà conto di quanto sei speciale e Jake capirà che esisto."
Ricambiò il sorriso.
"Grazie."
"Prego."
Dopodiché Jiwoo prese dalla tasca un pacchetto di cicche, ne prese una e iniziò a masticarla silenziosamente.
"Sei otaku?" Domandò.
"Che?"
"Otaku... Guardi anime?"
"Non proprio, poco." Ammise Sunoo leggermente in imbarazzo.
"Peccato."
Srotolò degli auricolari e glieli porse.
"Vuoi guardarne uno? Quello che vuoi, dimmi un titolo."
"Non so... Non ne conosco... Volevo incominciare Attack on Titan."
"Un classico! Ho visto tutte le stagioni."
Tirò fuori il telefono.
"Non c'è niente di meglio di un anime per dimenticare i problemi di cuore! Non sei d'accordo?"
Sunoo arrossì appena.
"Hai ragione."
Prese un auricolare e se lo infilò all'orecchio.
Fu distratto dalle risate di Ni-ki che si stava divertendo insieme a Yujin, si rattristò.
La ragazza se ne accorse e si sentì obbligata a consolarlo.
"Vuoi vedere un figo?" Chiese.
"Più di lui?"
"Non proprio..."
Scorse nella galleria per cercare un immagine, la trovò e gliela mostrò.
"Ma è un disegno!"
"Non è solo un disegno... È Levi."
"Non mi è di aiuto."
"Non sei tipo da ragazzi anime, vero? Va bene... Allora rifatti gli occhi con questo!"
"Jimin!"
"Sapevo che lo avresti apprezzato!"
Sunoo sorrise, alla vista di quel faccino tondo, dalle guance larghe e occhietti vividi.
"Grazie, Jiwoo, sto meglio ora."
"Ne sono contenta, ora iniziamo col primo episodio."
Appoggiò il cellulare sul piccolo supporto in plastica pieghevole sul retro del sedile.
***
"Hoonie."
"Sì, Hee?"
"Stavo pensando... Quante persone verranno a sapere di noi due?"
"Che t'importa?"
"Al mio ex importa... Tu non sai com'è fatto."
"Dopo le botte che ha preso, ti assicuro che non ti darà più fastidio."
"Invece sì, lo conosco bene... Non mi ha neancora dimenticato."
Si guardò le dita pensieroso, cercando di elaborare tanti discorsi, tante paure.
"Sunghoon, temo mi possa far del male, questa volta seriamente."
"Ti minaccia?"
Annuì preoccupato.
Il pattinatore gli afferrò la mano e la strinse nella sua, con l'altra gli accarezzò la guancia.
"Hee, guardami..."
Il cerbiatto focalizzò tutta la sua attenzione verso Sunghoon e ai suoi occhioni... Lo rassicurò anche solo lo sguardo, sempre così dolce e innamorato, profondo come un abisso, ammaliante come stelle.
"Tu non hai niente di cui preoccuparti, ci sono io e non permetterò più che ti metta le mani addosso, te lo prometto."
"Ma..."
"Stai tranquillo! Ho detto che ti starò addosso finché vivi o sbaglio? Io sono sempre di parola."
"Non riuscirai a proteggermi sempre."
"Perché no? Mi stai sottovalutando."
Sunghoon dalla guancia passò ai capelli, ne arricciò poche ciocche.
"Ora fammi un sorriso! Andrà tutto bene." Sussurrò, ancora più vicino per farsi sentire e allo stesso tempo per rassicurarlo.
Heeseung obbedì, sforzandosi appena. Non si era mai sentito così amato in vita sua e lui non aveva mai amato qualcuno così tanto, tutta colpa di quella scala arrugginita! Era destino che accadesse, non c'era dubbio, oppure si trattava di un dono dagli dei.
"Così mi piaci!" Esclamò.
Ripensò a quella frase, come se avesse una marea di incognite da risolvere, la principale che continuava a tormentarlo era:
"Perché mi ami così tanto? Che cosa ti piace di me? Non ho niente di speciale... Credo di essere peggio di una p*ttana certe volte."
Si avvicinò ancora di più, fino a sfiorargli le labbra.
"Certo che non la finirai mai di dire stronzate e di fare le stesse domande stupide... Io amo tutto di te... Il tuo dolce viso... I tuoi occhi... Quel nasino adorabile..."
Abbassò lo sguardo, fece una breve pausa.
"Le tue labbra..." Sussurrò Sunghoon, prima di dargli un dolce e breve bacio.
"Non mi avevi mai detto una cosa del genere..."
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