Simone, se possibile, arrossisce ancor di più, e pare farsi piccolo piccolo tra le braccia di Manuel che, per quanto esili, lo stringono con estrema forza.

Abbassa il volto, e il naso finisce contro la spalla di Manuel, che intanto ricerca i suoi occhi, "che c'è, c'ho detto?"

Simone si morde il labbro, ché lo fa sempre quando è in imbarazzo, e nasconde il viso contro il suo collo, il respiro delicato a scaldargli la pelle.

Manuel affonda la mano libera, quella livida, quella che non lo stringe, tra i riccioletti alla base della nuca del piccolo, "Simo'?"

"Nessuno mi può toccare?"

"Io sì".

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Mi piace tanto questo prompt.